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(Adnkronos) - Il Cid cambia e diventa digitale. Il modello di constatazione amichevole di incidente, utilizzato ogni anno per circa 1,5 milioni di sinistri stradali, cambia procedura: arriva il Cai digitale, versione elettronica del tradizionale modulo cartaceo da utilizzare in caso di sinistro. Cosa comporterà per gli assicurati? Ci saranno risparmi? Si accorceranno i tempi di risarcimento? O, al contrario, la modifica potrebbe far aumentare il costo del premio Rc? Per rispondere a queste e altre domande, Facile.it ha analizzato la nuova norma, ecco cosa è emerso. Sebbene il Cai digitale rappresenti oggi ancora una fetta molto piccola del sistema di gestione dei sinistri, una volta che le compagnie saranno a regime con la nuova modalità, è possibile immaginare che il beneficio apportato in termini di riduzione delle tempistiche e di semplicità ed efficienza nella raccolta dati possa trasformarsi in un calo dei costi a carico delle società di assicurazioni e che, quindi, incida sul prezzo dell'Rc auto. Va anche detto, però, che in questa prima fase le assicurazioni dovranno far fronte a spese per implementare il nuovo sistema e integrare procedure per gestire, parallelamente, il Cai digitale e quello cartaceo, il che potrebbe aumentare la complessità gestionale interna, almeno inizialmente. Insomma, se ci sarà un beneficio sulle tariffe Rc auto, lo si vedrà più avanti. Grazie alla possibilità di trasmettere istantaneamente il documento alla compagnia, il Cai digitale porterà sicuramente a una riduzione delle tempistiche di avvio di gestione del sinistro. Detto questo, bisogna tenere in considerazione che le fasi successive di valutazione (ad esempio l’accertamento delle responsabilità, la perizia tecnica, la formulazione dell’offerta di risarcimento e la liquidazione) non sono impattate direttamente e potrebbero beneficiare solo parzialmente di questa novità. Rispetto a incidente dichiarato con il Cai cartaceo, la differenza nei tempi di liquidazione del sinistro potrebbe quindi non essere drastica, soprattutto per gli incidenti più complessi che richiedono accertamenti più lunghi. Secondo una recente indagine di Facile.it e Consumerismo No Profit, nel solo 2024 sono 1,5 milioni gli italiani finiti vittime di frode in ambito assicurativo, ma non sempre si considera che vittima di frode può essere la compagnia stessa e che questo incide negativamente anche sui costi dell’Rc auto. Uno dei potenziali vantaggi del modulo Cai digitale è proprio la possibilità di migliorare il contrasto alle frodi da parte delle assicurazioni. Ad esempio, la velocizzazione del processo di raccolta delle informazioni, la possibilità di elaborare e analizzare i dati utilizzando tecnologie IA che consentano di rilevare errori, discrepanze, anomalie e riconoscere schemi sospetti, possono essere strumenti a disposizione delle compagnie assicurative per ridurre il fenomeno delle truffe. Se come detto si stima siano circa 1,5 milioni i sinistri stradali gestiti ogni anno dalle compagnie tramite constatazione amichevole, considerando che il modulo Cai cartaceo standard è normalmente composto da 4 fogli in carta chimica autocopiante, significa che ogni anno vengono consumati più di 6 milioni di fogli; se anche solo una parte di questi verrà sostituita dal nuovo modello digitale, l’ambiente ne beneficerà senza dubbio. Il Cai digitale può essere utilizzato sin da subito e in caso di sinistro ha la stessa validità di quello tradizionale. Attenzione, però, perché le compagnie assicurative hanno tempo fino ad aprile 2026 per implementare questa nuova funzionalità; pertanto, non è detto che tutte le società offrano già questa tecnologia. E dopo aprile 2026? Le compagnie saranno obbligate ad offrire ai propri assicurati il Cai digitale, ma chi è meno avvezzo alla tecnologia non deve temere; la versione cartacea continuerà a rimanere in vigore.
(Adnkronos) - Nel 2024 il Gruppo Nestlé ha generato 4,4 miliardi di euro di valore condiviso in Italia, corrispondente allo 0,2% del pil nazionale, con un incremento del 5% rispetto al 2022. Questi dati confermano, attraverso un approccio fondato su una visione a lungo termine, sulla presenza e la solida conoscenza del nostro paese, come l’impegno del Gruppo nel percorso di creazione di valore condiviso sia un elemento imprescindibile capace di assicurare una crescita costante e duratura in primis alla società in cui opera, dalle proprie persone a tutti gli attori coinvolti nella filiera, e poi a sé stesso. Un modo di fare impresa che permette al Gruppo di continuare a generare più valore per l’esterno che per sé stesso, poiché, per ogni euro generato nella fase di produzione, ne corrispondono 3,3 per il sistema economico italiano. Inoltre, rispetto al totale del valore realizzato dall’azienda nel nostro Paese, ben il 93% viene distribuito tra Stato, lavoratori e altre imprese della filiera. Sono questi alcuni dei dati emersi dall’analisi condotta da Althesys. Inoltre, nel 2024 Nestlé ha determinato ricadute dirette pari a 953 milioni di euro, indirette per un importo di 2.011 milioni di euro e indotte di 1.479 milioni di euro. Significativo anche l’impegno del Gruppo nel supportare i soggetti più fragili, come dimostrano i 3,8 milioni di euro di donazioni elargite da Nestlé nel 2024, in crescita del 12% rispetto al 2022. Il rapporto evidenzia che lo scorso anno il Gruppo Nestlé ha prodotto una contribuzione fiscale pari a 1,4 miliardi di euro, circa lo 0,2% delle entrate fiscali italiane nel 2024. L’analisi conferma anche l’importante ruolo che Nestlé svolge a livello occupazionale. Infatti, ogni sua persona contribuisce a generare indirettamente 11 posti di lavoro, considerando l’indotto, per un totale di 60.000 addetti, pari allo 0,22% degli occupati in Italia nel 2024. Il Gruppo contribuisce ad erogare un totale di 1,3 miliardi di euro di salari lordi e contributi nella filiera, in aumento del 6% in confronto al 2022. "I dati che emergono dipingono un quadro di continuità che conferma la solidità del Gruppo Nestlé in Italia e l’impegno verso un modello d’impresa sempre più orientato alla sostenibilità economica e sociale. I risultati raggiunti dimostrano l’efficacia del percorso intrapreso, nonché la nostra significativa capacità di affrontare le grandi sfide della contemporaneità", commenta Marco Travaglia, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Nestlé in Italia. "L’Italia riveste un ruolo cruciale nelle strategie di sviluppo del Gruppo, che mettono al centro le persone e le comunità, nella convinzione che la crescita della nostra azienda sia intrinsecamente connessa al valore che riusciamo a generare sui territori in cui operiamo".
(Adnkronos) - Arte, imprenditoria, giornalismo ma anche società civile, nell’elenco dei nomi insigniti del Premio Guido Carli 2025, giunto alla 16esima edizione, fregiata della medaglia del Presidente della Repubblica e dedicata a Papa Francesco, consegnati oggi a Roma. La cerimonia, promossa dalla Fondazione Guido Carli presieduta da Romana Liuzzo in memoria dello statista che fu Governatore della Banca d’Italia e ministro del Tesoro, è stata aperta dal saluto istituzionale del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal videomessaggio del vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto. Intervenuto sul palco, in rappresentanza del governo, anche il Capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano per un focus su Caivano. La cerimonia, in coincidenza con la Giornata dell’Europa, è stata condotta dalla giornalista Veronica Gentili. Il cantautore Ermal Meta, con il brano ‘Vietato morire’, si è esibito in una live performance contro i femminicidi. L’immagine di Guido Carli è stata impressa sulle medaglie prodotte appositamente dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. I premiati di quest’anno sono: Frédéric Arnault, figlio di Bernard (fondatore dell’impero del lusso e della moda Lvmh), appena nominato ad Loro Piana e insignito del primo Premio Internazionale Guido Carli; Roberto Bezzi, presidente della Cooperativa agricola San Patrignano; la ‘preside coraggio’ Eugenia Carfora (Premio all’inclusione attraverso il lavoro), dirigente scolastico dell’Istituto Francesco Morano di Caivano; il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci; il cantante Gigi D’Alessio (Premio alla Carriera), con oltre trenta milioni di dischi venduti; Matteo Del Fante, ad Poste Italiane; Gino Cecchettin (Premio Speciale), fondatore e presidente della Fondazione Giulia Cecchettin che si batte contro la violenza sulle donne; Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito; Fabrizio Palermo, Ad Acea, alla guida del rilancio dell’azienda; padre Paolo Benanti, presidente della Commissione nazionale sull’intelligenza artificiale nell’informazione e teologo dell’Ia al servizio dell’etica e della dignità umana; Giacomo Ponti, presidente del Gruppo Ponti; Niko Romito, chef tre stelle Michelin; l’attrice Elena Sofia Ricci. “Il Premio Guido Carli è sempre di più un omaggio al merito etico, nel solco di Carli e dei valori in cui credeva”, ha spiegato Liuzzo. “Fare memoria significa tenere viva la sua eredità attraverso le donne e gli uomini che la raccolgono, coltivando la fiducia nelle forze rigogliose della Nazione e la speranza nelle nuove generazioni". “La manifestazione assume un significato particolarmente profondo: è infatti dedicata a Papa Francesco, al valore dell’impegno sociale, della solidarietà concreta, alla vicinanza a chi è più fragile”, ha detto Raffaele Fitto, nel videomessaggio inviato in occasione dell’evento. “Questo premio va oltre il riconoscimento delle eccellenze, è diventato un messaggio corale e potente di coraggio e di speranza. Mai come oggi abbiamo bisogno di storie che ispirano, di chi sceglie di servire gli altri, di chi trasforma il dolore in forza, di chi fa della leadership un autentico atto di servizio. I protagonisti di questa edizione rappresentano il volto più autentico e generoso dell’Europa”, ha proseguito Fitto. “Sono testimoni di un’Europa coraggiosa, solidale e inclusiva, nel nome di Guido Carli".