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(Adnkronos) - Nuovo morto per West Nile oggi, mercoledì 30 luglio, in Campania. Un 73enne, originario di Maddaloni nel Casertano e con patologie pregresse, è la quarta vittima del virus nella Regione e la terza nel Casertano. L'uomo è deceduto, dopo il ricovero in rianimazione all'Ospedale Sant'Anna e San al Sebastiano di Caserta. Dalla Campania alla Sardegna nell'Oristanese, dove un 72enne con patologie pregresse è ricoverato in condizioni critiche. E' il primo contagio umano accertato nella Regione. A giugno nell'Oristanese c'erano state due cornacchie contagiate: una ad Arborea e un'altra a Oristano. All'inizio di luglio il virus era stato trovato in un gruppo di zanzare e ora c'è il primo contagio nell'uomo. Con l'ultimo decesso, segnalato in Campania, salgono a otto i morti da virus West Nile quest'anno in Italia: uno in Piemonte, tre nel Lazio e quattro in Campania. La prima vittima è stata registrata in Piemonte, dove un uomo è morto dopo aver contratto l'infezione nel mese di marzo, molto in anticipo rispetto alla tipica 'stagione delle zanzare' che trasmettono la malattia. Quindi la donna di 82 anni di Nerola (Roma), che si trovava in vacanza in provincia di Latina ed è deceduta il 20 luglio all'ospedale San Giovanni di Dio di Fondi. Nel Lazio un 77enne residente a Isola del Liri, nel Frusinate, è morto allo Spallanzani di Roma, dopo il soggiorno a Baia Domizia nel Casertano. L'uomo, trapiantato di cuore, soffriva anche di insufficienza renale cronica.
(Adnkronos) - "Noi siamo assolutamente contrari a qualsiasi forma di dazi, sono una disgrazia, noi siamo per il libero mercato. E quindi anche al 15% non ci fanno piacere. E le nostre imprese verranno penalizzate non solo dai dazi, ma anche dalla svalutazione del dollaro, un problema enorme che rende i nostri prodotti sempre più cari i nostri prodotti per il consumatore americano. In Puglia siamo molto colpiti nell'agroalimentare, per chi esporta ad esempio olio e pasta, e anche del farmaceutico. Ci sono imprese che esportano fino al 20% negli Usa, in alcuni casi i dazi saranno un problema insormontabile". E' preoccupato Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia, nel commentare, con Adnkronos/Labitalia, l'intesa sui dazi al 15% trovata tra Usa e Ue. "L'Italia -ricorda Fontana- è la quarta potenza esportatrice al mondo, esportiamo più di quello che importiamo e quindi siamo penalizzati da qualsiasi forma di dazio. E la mia personale posizione è che gli unici dazi che vorremmo avere sono quelli sociali, nei confronti di coloro che non rispettano i diritti dell'uomo, fanno lavorare i bambini e non permettono i sindacati; e ambientali, per coloro che producono creando problemi all'ambiente", aggiunge. E Fontana chbiede che le imprese non vengano lasciate sole. "In attesa di una politica di sostegno europea, italiana e anche regionale a tutela delle nostre imprese, l'unica cosa che possono fare gli imprenditori è puntare sull'avere un prodotto di altissima qualità, aumentare il valore aggiunto e poi cercare di trasformare il dazio, che è una disgrazia, in opportunità, puntando su altri mercati come l'America Latina, gli Emirati Arabi e l'India", conclude.
(Adnkronos) - La Conferenza Unificata ha espresso parere positivo allo schema di legge delega per lo sviluppo del nuovo nucleare sostenibile. “Con grande soddisfazione - ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto - prendo atto della valutazione della più autorevole sede di confronto interistituzionale. Ora il testo sarà trasmesso rapidamente al Parlamento, per avviare un percorso molto atteso, che può dare all’Italia l’opportunità di sviluppare un’energia sicura, pulita, innovativa e orientata alla decarbonizzazione. Una strada di futuro su cui oggi facciamo un altro passo avanti”. "L’intesa raggiunta oggi in Conferenza Unificata sul disegno di legge delega per il nucleare sostenibile rappresenta un passaggio decisivo verso una strategia energetica moderna, sicura e a basse emissioni. È il risultato di un confronto costruttivo con Regioni, Province e Comuni, che hanno dimostrato responsabilità e visione condivisa. Il nucleare di nuova generazione potrà affiancare le fonti rinnovabili, garantendo stabilità e competitività al sistema produttivo. Avanti ora con il confronto parlamentare”, dichiara il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Vannia Gava. Il provvedimento punta a definire un quadro normativo organico sull’intero ciclo di vita della nuova tecnologia nucleare, sia a fissione sia a fusione. Il governo sarà delegato a varare uno o più decreti legislativi per disciplinare la sperimentazione, la localizzazione, la costruzione e l’esercizio dei nuovi moduli, rivedere le competenze istituzionali, promuovere ricerca e formazione e riorganizzare la gestione degli impianti esistenti, dei rifiuti e del combustibile esaurito.