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(Adnkronos) - Per alcuni sono una fonte di ispirazione. Per altri, l’emblema di una pressione social sempre più invasiva. È il caso delle mamme influencer che, a poche settimane, o addirittura giorni, dal parto, si mostrano sui social in forma smagliante, spesso più toniche di quanto lo fossero prima della gravidanza. Per il mondo del web, il confronto è inevitabile. C’è chi le applaude, chi le critica e chi, in silenzio, si sente sbagliata. E così che il corpo post-parto diventa un argomento di discussione e forse, per i più severi, si perde il focus del traguardo. Non è più il benessere della madre, la vera vittoria sembra sia il ritorno a un fisico pre-gravidanza, in tempi record. Il tema torna al centro del dibattito dopo che Valentina Cabassi, modella e compagna del cantante Ernia, è stata fotografata per le vie di Milano a una settimana dalla nascita della piccola Sveva. Nell’immagine, la neo mamma appare con un fisico tonico, un addome sgonfio e una tutina attillata. Forse il merito è anche del completo contenitivo, ma il messaggio sembra quello di mostrare un’immagine, oggettiva, di un recupero lampo. Un'apparizione che ha scatenato reazioni contrastanti: da un lato gli elogi per la bellezza – tra cui quello di Cecilia Rodriguez, anche lei in dolce attesa – dall’altro la critica di chi invita a non considerare questa come la realtà dei fatti. “Facciamo capire che questa non è la normalità”, si legge in un commento. E ancora: “Non sentitevi meno se non entrate subito in una tutina. Anche voi siete normali”. Ma il suo non è un caso isolato. La maternità di Cabassi si inserisce in una narrazione social ormai consolidata, dove il corpo post-parto diventa spesso protagonista più della maternità stessa. La modella ha deciso di rispondere personalmente ad alcune critiche, spiegando che il suo aspetto tonico è anche il frutto di allenamenti costanti: “Mi sono allenata fino a due giorni prima del parto. Questo mi ha aiutata molto, soprattutto in termini di elasticità”. Allenarsi in gravidanza è un altro tema che divide. Molte professioniste lo consigliano, con le dovute precauzioni. Ma dall’altra parte, c’è chi lo percepisce come una forma di pressione estetica. Anche Giulia De Lellis, in attesa del suo primo figlio, ha ribadito in una recente stories: “Con le giuste cautele, l’attività fisica in gravidanza fa benissimo”. Ma sui social il confronto resta aperto. Da Sophie Codegoni a Giulia Salemi, passando per Chiara Nasti, sono numerose le influencer che si sono mostrate in forma smagliante poco dopo il parto, suscitando ammirazione. Per alcune donne neo mamme, queste immagini rappresentano solo un ideale da raggiungere. Per altre, un pericoloso standard da raggiungere. E anche velocemente.
(Adnkronos) - La gestione finanziaria di competenza dell’esercizio 2024 dell’Inps chiude con un avanzo di 15.004 milioni di euro, quale differenza tra 573.128 milioni di euro per gli accertamenti e 558.123 milioni di euro per gli impegni, per effetto dei saldi di parte corrente (11.227 milioni di euro) e in conto capitale (3.777 milioni di euro). La gestione finanziaria di cassa, con riscossioni per 562.797 milioni di euro e pagamenti per 560.788 milioni di euro presenta un differenziale positivo di 2.009 milioni che, sommato al fondo iniziale (39.944 milioni di euro), determina un avanzo di 41.953 milioni di euro. E’ quanto si legge nel XXIV Rapporto annuale Inps. L’avanzo di amministrazione è pari a 121.803 milioni di euro, come rilevabile dalla somma algebrica tra il fondo finale di cassa, i residui attivi e passivi. Sul piano economico-patrimoniale, l’anno 2024 chiude con un risultato di esercizio positivo pari a 1.029 milioni di euro, in peggioramento di 1.034 milioni rispetto al 2023, quando è risultato pari a 2.063 milioni di euro. Tale risultato, al netto delle assegnazioni alle riserve legali e al fondo di riserva dei Fondi di solidarietà, determina un disavanzo economico di 4.910 milioni di euro. Per effetto del risultato d’esercizio conseguito e della riduzione del debito per anticipazioni di tesoreria, il patrimonio netto passa da 29.784 milioni di euro di inizio esercizio a 35.313 milioni al 31 dicembre 2024. Nel 2024, gli impegni assunti sono complessivamente pari a 558.123 milioni di euro, dei quali 88.473 milioni relativi a partite di giro, a fronte di entrate accertate per complessivi 573.128 milioni, con un avanzo complessivo di 15.004 milioni. Il saldo di parte corrente passa da 7.668 milioni di euro (esercizio 2023) a 11.227 milioni (esercizio 2024). L’aumento dell’avanzo finanziario di parte corrente deriva dall’effetto combinato delle seguenti componenti: un aumento del 7,2% delle entrate correnti, che passano da 439.193 milioni a 470.772 milioni di euro; un aumento del 6,5% delle uscite correnti, che passano da 431.526 milioni a 459.545 milioni di euro. Quanto ai movimenti in conto capitale, le entrate sono risultate pari a 13.882 milioni di euro e le uscite a 10.105 milioni, con un saldo positivo di 3.777 milioni di euro.
(Adnkronos) - “Per noi il welfare è una tradizione storica: siamo arrivati a questa decisione già nel primo dopoguerra grazie a coloro che mi hanno preceduto alla guida di A2a. Credo che sia un sintomo di responsabilità importante che ci siamo già assunti come Gruppo. Siamo la prima life company a presentare un piano di incentivazione per i nostri dipendenti e abbiamo un piano sulla genitorialità”. Sono le dichiarazioni di Roberto Tasca, presidente di A2a, in occasione dell’evento ‘WelLfare. Il Welfare fa davvero bene’, organizzato da A2a per condividere una riflessione sui servizi di welfare, sui Premi di produttività e sul nuovo piano di azionariato diffuso, presentati a Milano. “In un momento in cui il Paese ha una serie di problemi di natura economica e sociale, dove gli stipendi sono bassi, noi vogliamo affrontare tali problematiche intervenendo a sostegno dei nostri dipendenti e della comunità nella quale siamo inseriti, con tutti i nostri limiti, ma con la consapevolezza di volerlo fare - spiega Tasca - Non è un caso che oggi vi sia la presenza dei sindaci di Milano e Brescia, le due città che rappresentano il controllo del nostro Gruppo. Credo sia un'unione perfetta di sforzi volti a intervenire su un problema concreto del nostro Paese”. “Il piano sulla genitorialità che abbiamo fatto consiste nel pagare chi fa figli all’interno della nostra life company, sostenendo da 1 a 18 anni il figlio: diamo 3250 euro al momento della nascita e diluiamo nel corso del tempo. Un piano varato per 12 anni - sottolinea - Abbiamo fatto questo per incentivare i nostri dipendenti. Infatti, regaliamo per tre anni il controvalore di 500 euro in azioni. Questo per far sì che chi lavora con noi si senta anche parte dei risultati economici e del comportamento che il titolo azionario ha sul mercato”. “Lo facciamo con un'assunzione di responsabilità: non è un vincolo, non è una legge o un decreto, è una testimonianza che vogliamo dare esattamente in questa direzione perché riteniamo che essere presenti in una comunità significhi anche farsi carico, in momenti particolari come questo, di questo tipo di responsabilità”, conclude il presidente di A2A.