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(Adnkronos) - Non c’è pace per Luce, la mascotte del Giubileo e del padiglione della Santa Sede all’Expo di Osaka, presentata nei giorni scorsi in Vaticano da mons. Rino Fisichella, a capo della macchina organizzativa giubilare, come una "pellegrina raffigurata con gli elementi tipici del pellegrino: il k-way giallo per ripararsi dalle intemperie; gli stivali sporchi di terra per la strada percorsa; la croce missionaria al collo; il bastone del pellegrino e soprattutto gli occhi luminosi, simbolo della speranza del cuore". Il notiziario cattolico online 'La Nuova Bussola Quotidiana', ricordando le critiche dell’ex senatore leghista Simone Pillon, ha rincarato la dose: "Sarà l'effetto del k-way giallo ma qualcuno già nota una certa somiglianza con Greta Thunberg. Altra involontaria citazione sono 'gli stivali sporchi di terra': un riferimento agli stivali con cui due anni fa si presentò alla Camera l'on. Aboubakar Soumahoro?". Il notiziario tradizionalista riserva critiche anche al ‘padre’ di Luce, sostenendo che il disegnatore Simone Legno "nel suo carnet ha prodotto la gadgettistica dei Gay pride e una linea di sex toys". Il portale 'Informazione cattolica' chiosa: "Una sempreverde gag che aleggia nel clero ribadisce che Dio è Uno, Trino e Quattrino: fede e pecunia non olet".
(Adnkronos) - Riscoprire il gusto autentico fino all'ultimo boccone: la scarpetta è un gesto tutto italiano che racconta convivialità e amore per la buona cucina. Un rito antico che incarna la cultura culinaria del Belpaese in tutto il mondo e che testimonia la capacità di godersi il piacere del gusto fino alla fine. L’amore degli italiani per la scarpetta è confermato dai dati dell’indagine condotta da YouGov e commissionata da Barilla: il 68% degli italiani ama gustare ogni boccone senza lasciare nulla nel piatto. Il desiderio di godersi l’esperienza fino all’ultimo boccone è così importante che la scarpetta è il secondo gesto più comune quando si cena in ambienti informali per il 57% degli intervistati. Nonostante ciò, molti si sentono inibiti dal galateo nei contesti formali: tra coloro che adorano la scarpetta e la fanno in contesti informali, il 60% si autocensura quando va nei ristoranti fine dining. Tra coloro che si astengono, la scarpetta è uno dei gesti di cui si sente di più la mancanza (secondo il 48% degli intervistati), secondo solo al vestirsi in maniera comoda. Dalla ricerca emerge anche la conferma che il 93% degli italiani adora la pasta, e per l’86% poter godere del sugo è fondamentale per l’esperienza stessa. Inoltre, il 52% considera un peccato non raccogliere il condimento che rimane nel piatto, fin all’ultimo boccone. Anche se secondo il galateo il gesto non è adatto agli ambienti formali, negli ultimi anni importanti chef hanno iniziato a rivalutare la scarpetta, celebrandola anche attraverso i loro piatti. E l’argomento è diventato oggetto di dibattito. In questo contesto si inserisce la pasta Barilla Al Bronzo, che, grazie alla sua esclusiva texture ruvida, cattura perfettamente ogni condimento, permettendo finalmente di godere del sugo fino all’ultimo boccone. Nella nuova campagna, Barilla Al Bronzo è dunque “la pasta che fa la Scarpetta” celebrando il rituale della tradizione italiana in ogni occasione, a casa come al ristorante, rendendo un gesto informale adatto anche ai contesti più esclusivi e raffinati. “In Italia, l’antico gesto del ‘fare la scarpetta’, conosciuto in tutto il mondo, esprime il piacere di assaporare un piatto fino alla fine. Un rituale solitamente riservato alla tavola di casa o a momenti informali. Con Barilla Al Bronzo, la nostra linea dalla straordinaria capacità di abbracciare il sugo, celebriamo la passione italiana per il buon cibo e per la vita, portando la scarpetta in ogni occasione. Questo è il cuore della nostra nuova campagna”, afferma Katia Desogus, direttore marketing di Pasta Barilla Italia. Ma la scarpetta sta guadagnando spazio anche nei contesti più eleganti, perché simboleggia l’apprezzamento di ciò che si sta mangiando. Negli ultimi anni, la moderna percezione delle esperienze culinarie ha guidato un’evoluzione del galateo, ridefinendo anche le ricette d’alta cucina e i modi in cui vengono gustate. Così, in linea con la reinterpretazione della tradizione, nel nuovo spot, Barilla Al Bronzo porta l’informalità della scarpetta anche nei contesti più raffinati grazie alla sua eccellente tenuta del sugo che consente di assaporarlo appieno con la pasta. Se da una parte il galateo dice tradizionalmente di no alla scarpetta nelle occasioni formali, dall’altra l’esperta di bon ton Elisa Motterle evidenzia che “sulla tavola, proprio come accade nella Moda, si incontrano e a volte si scontrano regole tradizionali e tendenze contemporanee: da questa dialettica nascono nuovi modi di interpretare gesti classici e conviviali, come raccogliere il sugo, con un boccone di pane, a fine pasto”. L’esperta ha stilato un vademecum delle buone maniere a tavola, spiegando che le regole della tradizione possono talvolta lasciare spazio a regole funzionali, per permettere di godere appieno dell’esperienza della tavola, assaporando fino all’ultimo boccone. “Nella nuova campagna, Barilla al Bronzo - continua Elisa - rinnova la tradizione informale della 'scarpetta' e la presenta come un dettaglio gourmet, mettendo così d’accordo gusto e galateo”. Sempre più chef, dunque, celebrano il rituale della scarpetta, trasformandola, anche attraverso le proprie creazioni, in un’espressione di convivialità e piacere. Lo sa bene lo chef Davide Oldani che ha ridefinito il concetto di alta cucina con la sua filosofia di 'pop cuisine', basata su un equilibrato connubio di creatività e semplicità. “Per gli amanti della pasta il rito della scarpetta è un piacere irrinunciabile: nella nuova campagna, Barilla Al Bronzo riesce a unire gusto e raffinatezza, valorizzando un gesto della tradizione, rendendolo possibile anche nei contesti più formali”, afferma lo chef Oldani. Questa filosofia rispecchia la Cucina pop dello chef, che vuole combinare qualità e accessibilità, tradizione e innovazione. “Credo fermamente che la grandezza della cucina italiana risieda non solo nella varietà e nel sapore, ma anche nella sua capacità di essere costantemente reinterpretata valorizzando ogni ingrediente con semplicità”, aggiunge. Così con Barilla Al Bronzo ogni occasione può diventare speciale, ed è possibile vivere l’eleganza di un ristorante raffinato anche a casa. Barilla Al Bronzo si distingue per la sua lavorazione grezza e raffinata, ottenuta tramite la trafilatura al bronzo che disegna sulla superficie della pasta una 'rete di microincisioni', per una consistenza ruvida distintiva. Questo design permette alla pasta di avere un’eccellente tenuta del sugo, valorizzando la complessità dei sapori e rendendo ogni boccone un’esperienza ricca e appagante. Barilla Al Bronzo è realizzata con una selezione di grani duri pregiati 100% italiani, sapientemente macinati e scelti appositamente per ottenere risultati ottimali, con un contenuto proteico superiore al 14%, per una consistenza robusta ed elastica. L’eccellente qualità e quantità di proteine migliora la consistenza della pasta e ne aumenta la sua capacità di trattenere l’amido durante la cottura, per un risultato 'al dente'. Il grano duro selezionato fornisce inoltre naturalmente una tonalità giallo ambrata, per un’esperienza sensoriale unica, alla vista e al tatto.
(Adnkronos) - Sea Shepherd Italia annuncia l’espansione del Progetto Jairo, la sua campagna per la difesa e la conservazione delle tartarughe marine Caretta Caretta nel Mediterraneo, anche in Sardegna. Grazie al contributo di Bper Banca e Banco di Sardegna, è stato infatti possibile ampliare le attività di conservazione di questa specie lungo le coste dell'Isola, dove l’attività di Jairo non si era mai svolta. La Sardegna, spiega una nota, rappresenta infatti un nuovo habitat per la nidificazione delle tartarughe marine, dove quest’anno sono stati registrati ben sette nidi. Tuttavia, queste creature affrontano numerose minacce, tra cui la pressione antropica, l'inquinamento da plastica, la pesca accidentale e il cambiamento climatico. Il Progetto Jairo, nato nel 2017, si impegna a proteggere le tartarughe marine in ogni fase del loro ciclo vitale, dalla deposizione delle uova al rilascio in mare dei piccoli. I volontari di Sea Shepherd effettuano regolari pattugliamenti sulle spiagge per individuare e monitorare i nidi, assicurandosi che le future generazioni di tartarughe possano nascere in un ambiente sicuro. Inoltre, si occupano del recupero delle tartarughe ferite, collaborando con i centri di recupero locali. Il Progetto Jairo in Sardegna si è concentrato su differenti attività. Perlustrazione delle spiagge: Pattugliamento regolare delle spiagge per individuare e proteggere i nidi. I volontari hanno potuto pattugliare le spiagge di Is Arenas, di Abbarossa, Pistis, di Arborea, Torre dei Corsari, Su Pistoccu e Piscinas per un totale di circa 225 chilometri controllati; collaborazione con i centri di recupero locali: la permanenza in Sardegna dei volontari di Sea Shepherd ha potuto consolidare il rapporto di collaborazione con il CReS - Centro di Recupero del Sinis a Cabras (Or). Il Centro è stato costituito dall'Area Marina Protetta Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre e dall'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche; sensibilizzazione: i volontari, durante le perlustrazioni, e grazie alla presenza del camper targettizzato Sea Shepherd, ben visibile da lontano, hanno attirato l’attenzione di molte persone, coinvolgendo la comunità locale e i turisti sull’importanza della protezione degli Oceani. "Siamo entusiasti di poter estendere il Progetto Jairo alla Sardegna, una regione di straordinaria bellezza e importanza per la biodiversità marina", ha dichiarato Andrea Morello, presidente di Sea Shepherd Italia. "Grazie al sostegno di Bper Banca e Banco di Sardegna, potremo intensificare i nostri sforzi per proteggere le tartarughe marine e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di preservare i nostri oceani. La collaborazione tra Sea Shepherd Italia e questi due importanti istituti finanziari rappresenta un esempio concreto di come il mondo del no-profit, quello imprenditoriale e il mondo istituzionale possano lavorare sinergicamente per affrontare le sfide ambientali più urgenti. Grazie al loro sostegno, potremo intensificare le nostre attività di monitoraggio, ricerca e protezione delle tartarughe marine, contribuendo così a garantire un futuro a queste magnifiche creature e ai loro habitat", ha concluso Morello. "Bper Banca - ha commentato Serena Morgagni, responsabile Direzione Communication di Bper - sostiene con convinzione il Progetto Jairo di Sea Shepherd. Quest’organizzazione senza scopo di lucro ha dimostrato negli anni impegno e dedizione in favore della tutela dei mari. Il Progetto Jairo rappresenta, infatti, un'azione concreta a beneficio dell'habitat acquatico, con riflessi positivi sulla salute complessiva dei nostri mari: un percorso allineato in pieno con gli obiettivi sociali e di sostenibilità di Bper, che vuole essere a supporto di iniziative e programmi a salvaguardia dell'ambiente e a tutela della biodiversità". Ha aggiunto Emanuela Cambuli, Responsabile Communication del Banco di Sardegna: "Per il Banco di Sardegna, la partnership con Sea Shepherd ci consente di portare e sostenere nell’Isola il progetto Jairo, un’iniziativa fortemente orientata alla salvaguardia dell’ambiente, con l’obiettivo di lasciare un mondo migliore alle nuove generazioni. Per questo, in collaborazione con Sea Shepherd e in sinergia con le Istituzioni locali, organizzeremo nella prossima primavera una serie di incontri con le scuole, alla scoperta delle aree e delle specie da salvare".