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(Adnkronos) - Dopo giorni di accuse e appelli, Israele annuncia la ripresa del lancio di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. In una nota, le Idf fanno sapere che l'esercito effettuerà stasera un lancio di aiuti nell'ambito di una "serie di azioni" volte a migliorare la situazione umanitaria nella Striscia. La ripresa dei lanci, che "includeranno sette pallet di aiuti contenenti farina, zucchero e cibo in scatola forniti da organizzazioni internazionali", è stata decisa "in conformità con le direttive dei vertici politici e in seguito a una valutazione della situazione effettuata questa sera" e mira anche a "confutare la falsa affermazione secondo cui si starebbe deliberatamente affamando" la popolazione della Striscia, quanto si legge nella nota delle Idf. Israele ha istituito quindi "corridoi umanitari designati per consentire il movimento sicuro dei convogli delle Nazioni Unite che consegnano cibo e medicine alla popolazione", annunciano ancora le Idf, dopo che a Gaza sarebbero morte per fame decine di persone, tra cui molti bambini. "Le forze di difesa israeliane - si legge nella nota - sono pronte a implementare pause umanitarie nelle aree densamente popolate e continueranno a operare per smantellare le infrastrutture terroristiche ed eliminare i terroristi nelle aree di attività". I soldati israeliani hanno intanto fatto irruzione a bordo della nave Handala della Freedom Flotilla che voleva forzare il blocco marittimo al largo della Striscia di Gaza per portare aiuti alla popolazione palestinese affamata. Haaretz riferisce che le persone a bordo non hanno opposto resistenza. Poco dopo l'irruzione dei militari, sono state interrotte le riprese live dalla nave: l'ultima immagine trasmessa mostra un soldato sequestrare una telecamera, le immagini in livestream mostravano i presenti a bordo, tra cui la deputata francese Gabrielle Cathala, con i giubbotti di salvataggio indosso. I militari israeliani hanno poi preso il controllo dell'imbarcazione mentre gli attivisti a bordo cantavano "Bella Ciao". Secondo quanto riferito, la Handala verrà scortata dai militari fino al porto di Ashdod e le 21 persone a bordo - parlamentarti e attivisti - dopo essere brevemente detenuti, saranno espulsi da Israele. C'è "sorpresa" intanto tra le fila di Hamas per le parole di Donald Trump, secondo il quale il gruppo "non voleva davvero" un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi trattenuti nell'enclave palestinese. "Le dichiarazioni di Trump sono particolarmente sorprendenti, soprattutto perché arrivano in un momento in cui sono stati fatti progressi su alcuni punti nel negoziato", ha detto all'agenzia Afp Taher al-Nunu, esponente di Hamas. "Sinora non siamo stati informati di problemi riguardo punti in discussione nei negoziati indiretti sul cessate il fuoco", ha aggiunto, dicendosi "sorpreso" per il fatto che nei giorni scorsi le delegazioni di Usa e Israele abbiano lasciato i colloqui. "Dobbiamo ripensare seriamente", serve un ripensamento della strategia per Gaza. E' di questo che sarebbe convinto intanto il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, che si sarebbe espresso così ieri, visibilmente frustrato, incontrando un gruppo di parenti degli ostaggi, secondo quanto scrive Axios sulla base delle rivelazioni di due fonti presenti all'incontro. Su Axios il giornalista Barak Ravid sottolinea come siano passati sei mesi dal ritorno alla Casa Bianca di Trump, che aveva promesso di porre fine alla guerra, e come, secondo le fonti, nell'incontro al Dipartimento di Stato con i familiari degli ostaggi Rubio avrebbe più volte affermato che l'Amministrazione deve "ripensare" la sua strategia su Gaza e "andare dal presidente con nuove opzioni". Almeno alcuni nell'Amministrazione, scrive Ravid, riconoscono privatamente che la strategia non ha funzionato, ma non hanno ancora deciso se e come cambiarla e intanto Israele e Usa "sono insieme su un'isola diplomatica, visiti da molti dei loro alleati come corresponsabili" per la tragedia a Gaza.
(Adnkronos) - Decimo anniversario della designazione come 'Capitale europea della cultura' per Pilsen, quarta città della Repubblica Ceca, famosa in tutto il mondo per la sua birra. Era il 2015, infatti, quando questa città, a un’ora da Praga e vicina al confine con la Germania, si preparava a un anno che ha segnato un punto di svolta. Una grande opportunità di trasformazione e di innovazione, ma soprattutto di promozione del suo patrimonio e della sua identità culturale. Oggi, a dieci anni di distanza, Pilsen è una meta apprezzata a livello internazionale e uno dei centri più visitati del paese. Dall’onnipresente birra alle specialità gastronomiche, dalle chiese gotiche agli edifici rinascimentali, e poi teatri, parchi, musei e un’infinità di attrazioni per adulti e bambini, Pilsen è una destinazione che ha saputo imporsi e mantenere il suo appeal turistico. E in questo speciale 2025, in cui ricorrono anche i 730 anni dalla sua fondazione nel cuore della Boemia occidentale, alla confluenza di quattro fiumi, Pilsen guarda in grande e ha in serbo un palinsesto di eventi davvero speciali. Per celebrare il decimo anniversario come 'Capitale europea della cultura', infatti, è in programma una kermesse spettacolare che terrà tutti con il naso all’insu. Tutto ruoterà attorno a performance acrobatiche, a ricordare lo spettacolo che nel 2015 segnò la cerimonia di apertura dell’anno, con acrobati e circensi arrivati da tutto il mondo per esibirsi nella piazza centrale, con un momento di grande suspence quando il funambolo svizzero David Dimitri rimase sospeso in equilibrio a un’altezza di 20 metri. Questo che sarà il momento clou della stagione culturale estiva 2025 si terrà dal 12 al 14 settembre, con lo show Spotlight Pilsen. Una grande celebrazione con musica, teatro, luci, colori e, appunto, acrobazie, per tre giorni. Un evento di livello internazionale, che vedrà esibirsi, oltre ad artisti locali, anche la band belga The Rackers che aprirà i festeggiamenti, seguita da una sfilata per le strade con giochi di luce da parte della compagnia teatrale francese Picto Facto, con uno show interattivo di balli e canzoni. Quindi, una spettacolare esibizione acrobatica del gruppo spagnolo Voalá Station, che offrirà per la prima volta nel paese il nuovo spettacolo in aria Muaré Experience, accompagnato dalla band musicale Duchamp Pilot, in cui 12 membri dei 21 dell’ensemble fluttueranno sospesi e supportati da gru. Lo show sarà replicato per tre giorni, per poi lasciare la scena della domenica agli artisti locali, per uno spettacolo di luci preparato dal Teatro JK Tyl di Pilsen insieme con artisti indipendenti. Se questo grande evento di settembre, in omaggio al decennale della 'Capitale europea della cultura', promette emozioni memorabili, per tutta l’estate il cartellone di eventi organizzati a Pilsen è molto ricco, tra Festival, musica, sport ed enogastronomia. E’ ai nastri di partenza il Summer Circus, dal 28 luglio quattro giorni di giochi, animazione, spettacolo in riva al fiume. Sempre a fine luglio, il 26 e 27, è la volta della musica jazz, protagonista del X. International Dixieland Festival. Dal 4 agosto, per 6 giorni, Inspiral Garden è un invito in uno dei parchi che circondano il centro, un festival della città che nelle calde sere estive offre musica, teatro e gastronomia. Altro appuntamento molto popolare è il Festival on the Street, dal 15 al 23 agosto, con esibizioni della banda, concerti di musica e danza. Dal 16 al 24 agosto è la volta di Sportmania, il più importante evento sportivo dell’anno per il pubblico, dove grandi e piccini possono provare sport di tutti i tipi, partecipare a gare, sessioni di gruppo e dialogare con atleti professionisti. Settembre si apre con il Pilsen Busking Fest, dal 4 al 7, per le vie del centro, con artisti ambulanti di ogni genere, danzatori, acrobati, attori, musicisti, commedianti, pittori e illusionisti, ma anche il pubblico è invitato a esibirsi. Dal 18 al 20 settembre uno dei festival dell’anno dedicati alla birra, ‘Sun in a Glass’, dove si possono assaggiare specialità brassicole della Boemia ma anche internazionali. E, ancora, a chiudere l’estate, il 26-27 settembre, per festeggiare la vendemmia il Pilsen Wine Festival (edizione Autunno), dove si possono provare vini della Boemia. A fare da sfondo agli eventi estivi il centro storico di Pilsen, con i suoi giardini e parchi, come quello in riva al fiume ribattezzato la ‘Venezia di Pilsen’, e soprattutto il suo luogo di ritrovo per antonomasia, la piazza della Repubblica. E’ una delle piazze più grandi d’Europa, dove spicca la cattedrale gotica di San Bartolomeo, con la torre campanaria che è la più alta del paese, dove si può salire per ammirare il panorama a 360 gradi sui tetti della città. Da non dimenticare, su una delle cancellate poste sul retro a protezione di un’edicola sacra, di accarezzare uno degli angioletti dorati decorativi, quello più consumato, perché toccarlo porta fortuna. Intorno alla chiesa sono ormai iconiche le moderne fontane dorate e non distante si trova la colonna della peste, eretta nel 1681 durante un’epidemia. La piazza è circondata da palazzi dalle facciate decorate ma uno su tutti cattura l’attenzione: l’edificio rinascimentale del Municipio, costruito nel 1554 dall’architetto italiano Giovanni de Statia. A testimoniare la presenza in passato di un’importante comunità ebraica, Pilsen vanta due sinagoghe: quella antica, nascosta all’interno di un cortile, e quella chiamata ‘Grande’, che è infatti la più grande del paese e una delle cinque più grandi al mondo, costruita a fine XIX secolo. Poi, ci sono il vecchio e il nuovo teatro, il primo in stile neo-rinascimentale e il secondo con una originale facciata forata, soprannominata ‘Emmental’ perché ricorda il famoso formaggio. Vero e proprio angolo di pellegrinaggio, tutt’oggi, in questa città che ha vissuto l’occupazione nazista e poi quasi 50 anni di dominio sovietico, il monumento in omaggio all’esercito americano che la liberò nel 1945 (al Patton Memorial un’esposizione racconta la storia della liberazione). C’è poi una città nella città che resta invisibile, quella dei circa 15 chilometri di sotterranei, fatti di passaggi nascosti e di cantine, che sono in parte visitabili con tour guidati. Vi si accede dal Museo della Birra, sito in una malteria medievale, che ripercorre la storia dall’antichità a oggi di questo che è il vero simbolo della città, con l’esposizione di strumenti, documenti, ambienti, macchinari e la cantina sotterranea. Quello della birra è solo uno dei musei che Pilsen offre. Molto ricche, ad esempio, le collezioni custodite nel Museo della Boemia occidentale, dai reperti archeologici alle armi, fino alle porcellane e ai cristalli famosi di Boemia. Mentre si trova nell’antico monastero francescano il Museo dell’arte ecclesiastica, che consente anche la visita alla Cappello di Santa Barbara con affreschi gotici. Ed è diventato a tutti gli effetti un museo anche uno degli appartamenti ristrutturati dal famoso architetto Adolf Loos, padre del modernismo che a Pilsen ha lavorato all’inizio del Novecento: i Loos Interiors, benché privati, sono in parte visitabili e sono diventati uno dei ‘must-see’ della città. Ci sono poi musei che testimoniano quanto la città di Pilsen abbia da offrire anche ai piccoli ospiti: il Museo delle marionette, con oltre 100 esemplari storici e palcoscenici, il Museo delle fiabe e dei fantasmi, ispirati a miti e leggende locali, il Museo etnografico, per conoscere tutto sulle tradizioni popolari. Divertimento garantito anche allo Zoo e al Giardino botanico, così come al DinoPark, dedicato agli animali preistorici. Per un tuffo nell’altro volto di Pilsen, quello industriale, in questa città in cui è nata la Skoda e in cui tuttora l’Università è un’eccellenza nel campo ingegneristico, da non perdere è il Techmania Science Center, un centro scientifico e di intrattenimento sorto proprio nella sede della ex fabbrica, con una serie di punti interattivi e l’unico planetario in 3D della Repubblica ceca. Altro sito industriale riqualificato è il Depo2015, un vecchio deposito di autobus recuperato come spazio per eventi e centro culturale. Ma, appunto, Pilsen è sinonimo di birra, e ha dato il nome a una delle lager più amate al mondo, la pilsener. Per sapere tutto su come è nata, come viene prodotta e soprattutto per degustarla in tutte le sue varietà, non si può mancare la visita guidata al birrificio Pilsner Urquell, che dal 1842 occupa un ampio e gradevole spazio all’ingresso del centro città. Naturalmente, si possono visitare anche altri birrifici e in particolare quelli artigianali che costellano l’intera regione di Pilsen. Per i più goduriosi c’è perfino la ‘Beer Spa’, dove si può fare il bagno immersi nella birra o prenotarsi un trattamento che ne svela anche le proprietà terapeutiche ed estetiche. Per finire, non solo birra: a pochi chilometri da Pilsen c’è l’headquarter del maggior produttore ceco di vino frizzante: Bohemia Sekt, che offre visite guidate e degustazioni. Dunque, per un brindisi a questo importante 2025 per Pilsen, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Per tutte le informazioni su Pilsen, dagli eventi alle attrazioni turistiche, e per i consigli di viaggio, si possono visitare i siti web della città www.visitpilsen.eu, della regione www.turisturaj.cz e nazionale www.visitczechia.com.
(Adnkronos) - “Il nostro gruppo ha sempre messo al centro la sostenibilità, dal 2013 siamo presenti con diverse emissioni sostenibili. Oggi abbiamo raggiunto il 90% di finanza sostenibile. È una strategia che crediamo possa avere valore anche in futuro e per questo abbiamo voluto portare il nostro programma anche in Italia. Per dare più forza al legame che abbiamo col nostro territorio”. Lo spiega Giovanni Gazza, Chief financial officer di Iren, alla ‘Ring the Bell Ceremony’ organizzata a Palazzo Mezzanotte da Iren per celebrare la costituzione del nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes). Iren ha rinnovato il proprio Programma incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. “Siamo una local multiutility e questo rimpatrio si lega perfettamente alla nostra strategia. È un programma importante da 5 miliardi e supporterà i nostri 8 miliardi di investimenti al 2030. Oggi comunichiamo al settore che è possibile rafforzare il legame tra le aziende e il mondo della finanza nazionale” conclude Gazza.