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(Adnkronos) - Sara Bluma ha denunciato le violenze domestiche subite in passato dall'ex fidanzato. La dj, attualmente fidanzata con Can Yaman, ha condiviso sui social un carosello di foto in cui mostra i lividi e il volto tumefatto: "Sono stata in silenzio per troppo tempo ora tocca a me dire la mia versione dei fatti e prendere un momento per chiarire la mia situazione", ha esordito Sara Bluma, nome d’arte di Sara Chichani. Sara spiega: "Non sono mai stata legalmente sposata. Ho avuto una relazione da cui è nato il mio bellissimo bambino, ma il nostro rapporto era già concluso prima di incontrare il mio attuale compagno. Mi sono sempre impegnata per provare a mantenere un buon rapporto con il padre per il bene del piccolo, che amo più di tutto in questo mondo. Purtroppo, durante la mia precedente relazione, ho subito delle violenze fisiche e psicologiche e rischiavo di affrontarne di peggiori rimanendo in quella situazione". Oggi, è felicemente legata all'attore e modello turco: "Ora ho intrapreso una nuovo vita, amo mio figlio e desidero solo il meglio per lui". Ma, ha deciso di agire per vie legali perché il padre del bambino "ostacola" i suoi tentativi di vedere il figlio. E poi, in conclusione, rivolge un messaggio di solidarietà a chiunque si sta trovando nella sua stessa situazione: "Voglio sottolineare che amore genera amore. È giunto il momento di dire basta alla violenza contro le donne e a ogni forma di abuso. Siamo forti, e dobbiamo sostenerci l’un l’altra, perché questo mondo è spesso costruito da e per gli uomini". Can Yaman ha condiviso il post sulle sue Instagram stories e ha scritto: "Ti amo e farò di tutto per sostenerti. E sono fiero di te. Gran coraggio finalmente". L'attore, poi, risponde alle critiche di chi aveva accusato la coppia di tradimento: "Io ho conosciuto Sara in un concerto due mesi fa, non un anno fa. L'ex compagno non è mai stato amico mio", ha spiegato Yaman, "Dovete sciacquarvi la bocca prima di parlare di me".
(Adnkronos) - "L'Inps è un attore chiave delle politiche coordinate dal ministero del Lavoro". A dirlo la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, intervenendo alla presentazione del XXIV Rapporto annuale Inps. "L'Inps - spiega - grazie alla sua tecnostruttura sta dimostrando la capacità di adattarsi e di rispondere con prontezza alle sfide imposte dalla transizione demografica, dall'innovazione tecnologica e dalla crescente frammentazione sociale". "Non si tratta - afferma - solo di erogare prestazioni ma di diventare parte attiva di un sistema di attivazione delle comunità. L'Inps agisce in autonomia seguendo le linee guida del Ministero e questo consente di tradurre una visione comune di progetti condivisi, alimentando un modello di welfare che protegga e che renda le persone abili a costruire il proprio futuro, individuando degli spazi di progettualità personale, familiare e comunitaria". "L'Inps, grazie alla piattaforma tecnologica che abbiamo creato con il decreto legge 48 del 2023, gestisce non solo il sistema di inclusione sociale lavorativa e quindi le misure che abbiamo creato con il Decreto 48 del 2023, l'assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro, ma gestisce la piattaforma che consente l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro". "L'Inps - sottolinea - lo fa in un modo assolutamente importante e strategico, perché tutte le prestazioni che vengono erogate hanno dei controlli preventivi a monte che ci hanno consentito di poter risparmiare 4 miliardi di indebiti che erano quelli relativi alle prestazioni non dovute. Per noi è un elemento importante perché vuol dire poter ottimizzare la gestione delle risorse e soprattutto utilizzare quelle risorse per essere vicini e prossimi a chi ha necessità di quei servizi e di quelle prestazioni". "Credo fermamente che il protagonismo dei lavoratori sia fondamentale nella gestione delle aziende pubbliche, rappresentando un modo efficace per rispondere adeguatamente alle esigenze dei territori. Questa nuova prassi, che gioca un ruolo centrale nel disegno di welfare per il lavoro che sta costruendo il governo mira a combattere la desertificazione sociale, creando un contesto virtuoso che favorisca il benessere collettivo. L'attuazione dell'articolo 46 darà nuova linfa anche all'articolo 36, relativo alla giusta retribuzione, non in una visione dirigista e rigida, ma in un'ottica flessibile, pronta a cogliere le opportunità, minimizzando i rischi".
(Adnkronos) - "Questo festival ci porta a parlare e ad approfondire i temi della sostenibilità ambientale e lo facciamo con grande piacere, guardando soprattutto all’aspetto delle norme europee che, talvolta, per ottimizzare la sostenibilità sacrificano quella economica e quella sociale. In questo contesto, il trasporto intermodale, cioè il trasporto dell’ultimo miglio, attraverso un sistema di rottura di carico - che prevede il passaggio della merce da un deposito ad un camion e poi dal camion ad una banchina portuale o ferroviaria - significa sicuramente valorizzare il trasporto, rendendolo meno caro e più sicuro”. Lo ha detto Marcello Di Caterina, vicepresidente e direttore generale di Alis, l’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. L’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile oggi non si occupa solo di trasporto, come spiega Di Caterina: “Attraverso una serie di attività legate ai servizi, abbiamo voluto fare un focus molto importante sulla digitalizzazione e sull’intelligenza artificiale, ambiti fortemente interessati dai contributi del Pnrr per la costruzione della piattaforma logistica nazionale che” grazie ad un importante e strategico utilizzo dei dati “offrirà informazioni che serviranno ad avere una maggiore capacità di conoscenza dei ‘tappi di bottiglia’, ossia le difficoltà di trasporto inutili e i nodi da evitare, piuttosto che quelli da utilizzare”. “Siamo di fronte ad un’epoca di trasformazione totale dove, al di là degli scenari mondiali legati ai dazi da una parte e alle guerre dall’altra, i mercati sono sempre pronti ad adeguarsi alle difficoltà - conclude - ma occorre che ci sia la capacità di alimentare gli sforzi reciproci”.