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(Adnkronos) - I prezzi di benzina e diesel in Italia sono tra i più cari in Europa. Secondo gli ultimi dati ufficiali della Commissione europea a luglio la verde costava in media 1,729 euro a litro, il gasolio 1,663 euro/l ovvero, rispettivamente, il 2% e il 4% in più rispetto a un mese fa. Che equivale al 6% in più rispetto alla media europea per la benzina e addirittura il 7% in più per il diesel: valori che fanno guadagnare alla nostra nazione, rispettivamente, il quarto e quinto posto tra gli Stati più costosi dell’Unione europea secondo un'analisi di Facile.it sui 27 Paesi Ue. Nonostante questo l’auto resta il mezzo preferito dagli italiani per andare in vacanza, ma quanto spenderanno per il carburante? Molto, e soprattutto decisamente più di quanto non faranno, per percorrere gli stessi chilometri, gli automobilisti del resto d’Europa. Per un’auto familiare che percorre 2.500 km (ad esempio Milano-Lecce andata e ritorno più qualche piccola escursione durante il soggiorno) occorrono 285 euro di benzina, 216 euro se la vettura è diesel. Per un viaggio da 2.500 km entro i confini nazionali, gli austriaci spendono 253 euro in benzina, l’11% in meno rispetto all’Italia, mentre agli spagnoli, per un tour on the road di pari lunghezza, sono sufficienti 246 euro (-14%). Il prezzo della benzina scende ulteriormente se ci si sposta verso est; in Romania e Polonia, ad esempio, per un viaggio in auto da 2.500 km si spendono circa 230 euro, il 19% in meno rispetto al Bel Paese. I più fortunati del continente sono risultati essere gli automobilisti bulgari: per percorrere 2.500 km in auto servono appena 203 euro di benzina, il 30% in meno rispetto all’Italia. Va peggio di noi solo a danesi, olandesi e greci: se per gli ellenici il conto è di poco superiore al nostro (+1%), per un viaggio in auto nel Paese dei mulini a vento la cifra sale a 314 euro (+10%) e arriva a sfiorare i 320 euro in Danimarca (+12%). Lo scenario cambia di poco se si considerano i veicoli alimentati a diesel; l’Italia, come detto, è il quinto Paese più caro dell’Unione europea e per un viaggio da 2.500 km occorrono 216 euro. In Germania, si spendono 210 euro (il 3% in meno), in Svezia 196 euro (-9%), mentre in Spagna sono sufficienti appena 185 euro (-14%). E se i più sfortunati continuano a essere i danesi, che per un tragitto di pari lunghezza devono mettere a budget 231 euro (+7% rispetto agli automobilisti italiani), questa volta i più fortunati sono i maltesi, che per spendono appena 157 euro.
(Adnkronos) - In occasione del Friends Day, Deliveroo evidenzia un trend in crescita nella domanda di prodotti per animali domestici. Cani, gatti e altri piccoli animali da compagnia sono sempre più presenti nella quotidianità delle famiglie italiane, anche nelle abitudini d’acquisto. A partire da aprile 2025, la collaborazione tra Deliveroo e Arcaplanet ha reso possibile ordinare cibo e articoli per animali direttamente tramite la piattaforma, con un servizio attivo in 373 città italiane e in molte località turistiche, grazie alla disponibilità di 385 punti vendita. Nei primi quattro mesi di attività congiunta, è stato registrato un incremento significativo degli ordini di pet food e prodotti correlati. La crescita è particolarmente evidente nelle aree urbane, ma si osservano picchi anche in centri più piccoli e zone periferiche, dove la comodità della consegna rappresenta un valore aggiunto. I prodotti maggiormente richiesti sono cibo umido per gatti e cani, seguiti da gabbie e lettiere. "La relazione con gli animali domestici si riflette anche nelle scelte quotidiane di consumo. La collaborazione con Arcaplanet ci permette di offrire un servizio pensato per rispondere in modo pratico e tempestivo alle esigenze dei nostri clienti. Nel secondo trimestre del 2025, abbiamo registrato un incremento degli ordini di prodotti per animali superiore al 1300% rispetto allo stesso periodo del 2024", afferma Francesco Sireci, Head of New Verticals di Deliveroo Italy. Il Friends Day rappresenta l’occasione per evidenziare un cambiamento nelle abitudini di spesa: più personalizzata, consapevole e attenta anche alle esigenze degli animali domestici, soprattutto durante il periodo estivo.
(Adnkronos) - Oltre il 90% degli ingredienti principali mappati sino all'origine con punte del 94% per le nocciole e del 97% per cacao e olio di palma, il 92,1% degli imballaggi progettati per essere riciclabili, emissioni di Scope 1 e 2 ridotte del 21,7% con l'obiettivo prefissato di dimezzare le emissioni di gas ad effetto serra entro il 2030, il 90% dell'elettricità per la produzione e lo stoccaggio proveniente da fonti rinnovabili. Sono i principali progressi raggiunti da Ferrero nel perseguimento dei principali obiettivi di sostenibilità coerente all’impegno del gruppo volto a generare un impatto positivo sull’intera catena del valore e contenuti nel 16esimo rapporto di sostenibilità pubblicato oggi. “La sostenibilità è profondamente radicata nella strategia a lungo termine di Ferrero - sottolinea Giovanni Ferrero, Executive Chairman del Gruppo - e’ un motore fondamentale della resilienza aziendale e guida le nostre decisioni, mentre cresciamo responsabilmente. Di fronte alle sfide globali, in particolare al cambiamento climatico, il nostro impegno rimane chiaro: approvvigionarsi responsabilmente, innovare con coraggio e salvaguardare l’ambiente per le generazioni future. Questo progresso è reso possibile grazie all’adozione di azioni collettive, alla valorizzazione dell'innovazione, ricerca e sviluppo, continuando ad imparare dalle nostre esperienze, per ottenere un impatto misurabile e significativo”. “A livello di sostenibilità, abbiamo compiuto progressi costanti nella nostra agenda durante l'anno fiscale 2023/2024 - aggiunge Lapo Civiletti, Chief Executive Officer del Gruppo Ferrero - sono particolarmente orgoglioso dei progressi che stiamo mettendo in atto per raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine. Abbiamo portato avanti con successo il nostro percorso in ambito sostenibilità, mantenendo al contempo una solida gestione finanziaria in tutta l'azienda. Stiamo compiendo grandi sforzi nella tracciabilità dei nostri ingredienti chiave e per migliorare la visibilità della catena di approvvigionamento, portando avanti al contempo i nostri impegni per garantire i diritti umani, proseguendo il nostro percorso di decarbonizzazione”. Tra gli gli altri punti significativi del rapporto, in tema di sicurezza e qualità alimentare emerge che il 100% degli stabilimenti Ferrero è certificato secondo lo standard Global Food Safety Initiative (Gfsi), un’attenzione costante alle porzioni accuratamente definite con l’85% dei volumi commercializzati che presenta una porzione pari o inferiore a 130 kcal, il 63% pari o inferiore a 100 kcal e il 91% inferiore a 150 kcal a porzione. Il rappoto segnala, poi, un impatto continuo sulle comunità nei Paesi di origine attraverso partnership di lunga data con organizzazioni internazionali e locali, come l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) e Save the Children: in particolate, Kinder Joy of moving ha raggiunto oltre 3,7 milioni di bambini in 35 Paesi, con investimenti superiori a 13 milioni di euro. Nel 2024, Ferrero ha collaborato con Organizzazione degli Stati Americani (Oas ) per promuovere l'inclusione, l'equità e l'accesso ai diritti attraverso lo sport e l'attività fisica, in particolare per bambini, adolescenti e donne delle Americhe. Infine, sul fronte degli imballaggi il rapporto evidenzia notevoli progressi nella riduzione della plastica vergine, tra i quali è rilevante la diminuzione del 13% del rapporto plastica/prodotto. Questo include la conversione delle scatole di Ferrero Rocher da polistirene a polipropilene in Nord America e Cina, con un risparmio stimato di circa 11.000 tonnellate di plastica e il lancio di Nutella Plant-Based in vasetti realizzati con il 60% di vetro riciclato e il nuovo cucchiaino di carta di Kinder Joy.