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(Adnkronos) - E' di Emanuela Ruggeri il corpo senza vita, trovato ieri sera in via del Mandrione, nel quartiere Tuscolano, da un passante che ha dato l'allarme. La 32enne era scomparsa da Colli Aniene, a Roma, lunedì scorso, poco dopo le 20. A rendere possibile l'identificazione oggi, 21 luglio, sono stati i documenti che aveva con sé e i tatuaggi. La procura di Roma ha aperto un'inchiesta. Nel fascicolo avviato dalla pm Giulia Guccione si procede con l'ipotesi di morte come conseguenza di altro reato. Disposta l'autopsia presso il Policlinico di Tor Vergata. Tramite alcune amiche la madre sui social aveva lanciato nei giorni scorsi un drammatico appello. "Aiutatemi a trovarla, è scomparsa: sono una mamma disperata!" aveva scritto. "Proprio ieri avevamo fatto l'ultimo appello" dice all'Adnkronos Massimiliano Umberti, presidente del IV municipio. "Mai avrei pensato non ce ne sarebbero stati altri. Scoprire che il corpo trovato ieri appartiene alla 'nostra' Emanuela Ruggeri, ci ha colpito tutti, come comunità, e ci stringiamo al dolore della famiglia". (di Silvia Mancinelli)
(Adnkronos) - “Il XXIV Rapporto Annuale ci consegna la fotografia di un paese che è in movimento, grazie anche alla capacità dell'Inps di adattarsi ai tempi. Il welfare generativo, la capacità di una educazione generazionale ai nuovi sistemi di welfare, fa sì che l'Inps possa guidare un cambiamento che interesserà sempre più le giovani generazioni. I risultati sono incoraggianti e bisogna proseguire su questa strada”. Così Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei Deputati, alla presentazione del XXIV Rapporto Annuale dell'Inps alla Sala della Regina a Montecitorio.
(Adnkronos) - Nuovo record per gli energy manager, l'esperto in gestione dell'energia, nel 2024: sono 2571 le nomine totali (+19% tra il 2014-2020 e +4% 2020-2024) di cui 1752 da soggetti obbligati (+17% 2014-2020 e +3% 2020-2024). Questi i dati del Rapporto ufficiale sugli energy manager nominati in Italia, predisposto da Fire e presentato in occasione del webinar 'Presentazione del Rapporto Gli Energy Manager in Italia 2025'. "C'è stato un trend tendenzialmente crescente che si è interrotto solo fra il 2021 e il 2022 a causa della pandemia e della forte riduzione dei consumi registrata in quel periodo - spiega Dario Di Santo, direttore Fire - Appena c'è stata una ripresa, le statistiche sono tornate a salire raggiungendo nuovi record". "Complessivamente abbiamo 1869 energy manager che sono meno delle nomine perché per le realtà medio-piccole spesso un consulente opera per più soggetti, quindi ovviamente non c'è un'equivalenza fra nomine ed energy manager", osserva. Da segnalare "una continua crescita della parte femminile che è arrivata al 12%, era al 10% l'anno scorso, al 7% 3-4 anni fa" e che "un terzo delle nomine viene da soggetti non obbligati che quindi ritengono un energy manager comunque fondamentale per le loro attività". Dal punto di vista dell'inquadramento, "se parliamo dei soggetti che scelgono di nominare un proprio dipendente, vediamo che per il 28% sono dirigenti, per il 34% quadri, per il 38% hanno altre posizioni all'interno dell'azienda. Dopodiché un 33% circa delle nomine riguarda consulenti esterni. L'energia gestita è pari a 95 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio". Di Santo sottolinea nel suo intervento che "usare meglio l'energia conviene non solo in termini di bolletta: c'è la riduzione delle emissioni, sia climalteranti sia nocive, c'è il tema del miglioramento della sostenibilità, che ovviamente è importante per imprese che magari sono sottoposte agli obblighi di reportistica, e c'è il tema del miglioramento dell'uso delle risorse economiche perché chiaramente se uso meglio l'energia riduco i rischi sugli approvvigionamenti, riduco i costi, libero risorse per poter fare altro. D'altra parte in termini sistemici usare meglio l'energia mi consente di ridurre gli investimenti in nuova potenza di generazione, riduce la domanda e la dipendenza dall'estero per gli approvvigionamenti energetici e riduce anche la necessità di intervenire sulle reti di trasporto e distribuzione". Il tutto con una serie di ricadute in termini di "valore degli asset, sicurezza, continuità produttiva, produttività, conformità legislativa o ambiente". Durante il webinar è stata presentata, tra le altre, un'indagine realizzata da Fire sull'uso dell’Ia per l’energy management. Il campione contattato da Fire coinvolge fornitori di tecnologie, esperti del settore e aziende utilizzatrici di media-grande dimensione. "Il 38% delle aziende di taglia medio-grande ha implementato l'Ia nel proprio lavoro. Invece, il 56% sta valutando come può implementarla nei prossimi anni", spiega Yasaman Meschenchi di Fire. Quanto alle aree di applicazione, l'Ia viene impiegata per lo più "per monitoraggio, ottimizzazione dei consumi, manutenzione predittiva, automazione dei processi e gestione delle rete". Tra i benefici indicati, "riduzione dei costi, aumento dell'efficienza energetica, riduzione degli sprechi, riduzione del tempo necessario per fare analisi". Non mancano le sfide come la "mancanza di risorse umane con formazione adeguata e macchinari adatti, e a volte ci sono scetticismo e diffidenza verso l'Ia". In conclusione "i risultati della nostra indagine confermano che l'intelligenza artificiale è una leva strategica per migliorare l'efficienza energetica, per ridurre i costi, accelerare la transizione verso un futuro più sostenibile. Se usiamo bene l'intelligenza artificiale, possiamo sfruttare molto bene l'Ia nel nostro lavoro", conclude Meschenchi.