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(Adnkronos) - "L'Ucraina si ritiri" dal Donbass "e i combattimenti possono fermarsi". Vladimir Putin apre al cessate il fuoco nella guerra tra Ucraina e Russia. Lo fa, però, ponendo ancora una volta una condizione insostenibile per Kiev. Il presidente russo, di fatto, pretende un territorio che le forze di Mosca non controllano. E che potrebbero non controllare mai, viste le difficoltà di conquistare tutto il Donetsk. I dati sul tasso di avanzamento delle forze russe in Ucraina indicano che una vittoria di Mosca non è inevitabile e che la conquista del resto della regione di Donetsk non è imminente, scrive l'Institute for the Study of War, think tank basato a Washington che segue puntualmente gli sviluppi della guerra con analisi quotidiane, ribaltando la narrativa del Cremlino. "La realtà sul campo di battaglia indica che una vittoria russa è tutt'altro che certa. Il tasso di avanzamento nella regione del Donetsk non indica che le forze russe conquisteranno subito il resto della regione. Le forze russe hanno dato la priorità a completare la presa i Pokrovsk e della vicina (più a est) Myrnohrad, ma procedono in modo lento e le forze ucraine hanno rallentato il loro avanzamento a passi", sottolinea l'Isw. Pokrovsk da mesi è il fulcro delle operazioni belliche. La città è, o meglio era, uno snodo logistico fondamentale. Il controllo di Pokrovsk ha consentito all'Ucraina di gestire rifornimenti, trasferimenti di truppe e mezzi, rotazioni di uomini. Da tempo, però, Kiev ha dovuto trovare soluzioni alternative visto che gli attacchi russi vanno in scena da mesi e hanno reso inevitabile la creazione di altre rotte. Le forze di Mosca sono entrate a Pokrovsk per la prima volta lo scorso luglio e da allora, vale a dire, dal 31 luglio al 26 novembre, sono avanzate 0,12 chilometri al giorno. Non sono riuscite a prendere la città, anche se è da 118 giorni che vi operano. Hanno consolidato il loro avanzamento nel 66 per cento della città, una percentuale bassa considerato il tempo e l'impiego di forze dedicate. Nell'intero teatro, le forze russe sono avanzate 9,3 chilometri quadrati al giorno, fra l'accelerazione segnata dal vertice di Anchorage fra Putin e Donald Trump lo scorso 15 agosto, e il 20 novembre, ma tale avanzamento rimane una questione di passi (e si è concentrato nelle regioni di Dnipopetrovsk e Zaporizhzhia). Procedendo così, Mosca si assicurerà il Donetsk solo nell'agosto del 2027. Servirebbero quasi altri 2 anni di guerra.
(Adnkronos) - Si rinnova dal 6 al 14 dicembre a Fieramilano Rho l'appuntamento più atteso dell'Avvento meneghino: è Artigiano in Fiera, la più grande manifestazione al mondo dedicata agli artigiani e alle micro e piccole imprese, che quest'anno taglia il traguardo della trentesima edizione, confermandosi la destinazione ideale per fare il pieno di regali di Natale originali e di qualità. Lo si legge in una nota. L'esperienza si completa con i sapori da tutta Italia e dal mondo, grazie a un’incredibile varietà di prodotti gastronomici, stand culinari, ristoranti e aree ristoro. Quest’anno la manifestazione chiama a raccolta nei nove padiglioni di Fieramilano Rho (uno in più rispetto all’anno scorso) circa 2.800 artigiani provenienti da circa 90 Paesi dei cinque continenti e da tutte le regioni d’Italia: un vero e proprio "giro del mondo" in soli nove giorni tra la bellezza e la bontà delle arti e dei mestieri del globo. La più grande vetrina mondiale dedicata al saper fare artigiano offre una vasta gamma di prodotti unici e fatti a mano, originali per definizione. Ogni prodotto è un pezzo di storia artigiana, perfetto per fare (o farsi) un regalo speciale da mettere sotto l'albero. Dall’abbigliamento al design, dall’arredo agli accessori, dai gioielli ai prodotti per la salute, il benessere e il tempo libero, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Curiosando tra gli stand degli artigiani si scopre un mosaico di manufatti unici. Si va dai gioielli spagnoli ispirati a Gaudì ai saponi equo-solidali, frutto del lavoro delle artigiane del Burkina Faso, fino alle candele e ai bouquet in cera di soia che arrivano dal Veneto o alle uniche candele piatte al mondo in arrivo dalla Lituania e decorate come tele artistiche. Senza dimenticare i tanti prodotti sostenibili come le marmellate e composte sarde, inno all’imperfezione della bontà e della lotta allo spreco, i prodotti di cosmesi naturale e botanica e quelli riciclati. Non mancano i tanti prodotti dell'ingegno italiano come la Turbo Moka, invenzione di un ingegnere lombardo che, come suggerisce il nome, mette il turbo al caffè. La selezione prosegue con gli eleganti abiti e tessuti giordani, creati da un gruppo di artigiane di Amman, gli infusi e i tè locali del Togo, dai sapori davvero unici, le borse ricamate con fili di seta dall’Armenia, le splendide ceramiche della Cabilia, solo per citare alcune delle novità in mostra quest’anno ad Artigiano in Fiera. Per chi non sa resistere agli acquisti, è possibile usufruire del centro servizi Kipoint di Poste Italiane attivo in fiera, per farsi recapitare comodamente a casa la merce con tariffe che variano in base a pesi e ingombri. Artigiano in Fiera è anche l’occasione per viaggiare tra i tanti sapori e cucine dell’Italia e del mondo in un’incredibile varietà di specialità da assaggiare e comprare tra gli stand e da gustare nei 30 ristoranti e nei 20 Luoghi del Gusto che raccontano le diverse identità gastronomiche. Tra le novità tutte da provare di quest’anno ci sono i ristoranti calabrese, sardo e indiano, oltre al nuovo Luogo del Gusto caraibico con ropa vieja e chips al platano. Nei giorni della fiera sarà possibile assaggiare le specialità da nord a sud dello Stivale, passando canederli altoatesini e la pasta alla norma tipica della Sicilia, ma anche agnolotti piemontesi o pizza napoletana. Tra i ristoranti italiani si potrà scegliere - solo per citarne alcuni - tra le specialità di Piemonte, Alto Adige, Valtellina, Toscana, Umbria, Abruzzo e ancora Veneto, Puglia, Liguria e Lazio. Altrettanto ampia è l’offerta internazionale, ben rappresentata – tra gli altri paesi – da Argentina, Grecia, Messico, Spagna, Germania, Austra, Irlanda e Stati Uniti ma anche Africa, Sri Lanka e Giappone. Accanto ai grandi classici della tradizione italiana, sarà quindi possibile avventurarsi tra tante specialità internazionali, come i tacos messicani, la paella spagnola, il ramen giapponese, il chana masala indiano e molte altre sorprese. L’ingresso ad Artigiano in Fieraè gratuito: i nuovi visitatori possono ottenere il proprio pass sul sito artigianoinfiera.it in pochi e semplici click: basta inserire la propria email nella sezione 'Ottieni il tuo pass gratuito' per ricevere il QR code da salvare sul cellulare e mostrare all'ingresso. Chi è già iscritto alla community, ha visitato le scorse edizioni o è cliente della piattaforma digitale, invece, ha già ricevuto il biglietto d’accesso direttamente via email. I principali mezzi di trasporto per raggiungere la manifestazione restano la linea M1 della metropolitana (fermata Rho Fiera), le linee regionali e del passante ferroviario Trenord e l'Alta Velocità con Italo. La disponibilità totale di parcheggi sarà di oltre 10.000 posti auto. Artigiano in Fiera vanta tra le media partnership quella di Rai Italia e Tgr, che hanno espresso il proprio sostegno riconoscendo il valore sociale e culturale dell’evento.
(Adnkronos) - “C’è sostanzialmente una leva strategica che le imprese devono attivare per trasformare la sostenibilità da obbligo normativo a vantaggio competitivo: l'innovazione, perché per raggiungere gli obiettivi di lungo termine bisogna avere una transizione competitiva, ossia capace di generare Ebitda anche nel breve termine e l'unico modo per farlo è l'innovazione, che è anche trasferimento di tecnologie che qualche volta possono essere mature nel settore”. Sono le dichiarazioni di Carlo Cici, Partner e Head of Sustainability Teha Group, all’incontro ‘Il futuro della sostenibilità tra sfide emergenti e transizione competitiva’, organizzato da Conai, in collaborazione con il Corriere della Sera, presso la Borsa di Milano. “Questo è l'argomento chiave e per farlo è necessario fare due cose: anzitutto individuare in modo chiaro le priorità, perché non si può fare innovazione su tutto, e cercare di fare leva anche sulla collaborazione con altre aziende, in quanto sugli aspetti precompetitivi si possono cogliere economie di scala e ridurre ulteriormente i costi”, conclude.