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(Adnkronos) - Nel giorno in cui la Russia ha accusato la Nato di essere "di fatto" in guerra contro Mosca per il suo ruolo nel conflitto in Ucraina, e mentre Varsavia ha spiegato di aver neutralizzato un nuovo drone in volo sulla capitale, la Gran Bretagna ha annunciato che invierà i suoi caccia in missione in Polonia contro "le minacce aeree" russe. Questo l'ultimo 'colpo di scena' di una giornata già movimentata dalle dichiarazioni del Cremlino e dei vertici russi, che non solo sembrano essere sempre più distanti da una risoluzione pacifica del conflitto, ma che rincarano la dose puntando il dito contro l'Alleanza Atlantica. La mossa britannica, arrivata ieri, si inserisce nel quadro dell'operazione 'Sentinella dell'est', la stessa per la quale l'Italia ancora non ha preso nessuna nuova decisione, smentendo anche l'invio di due ulteriori caccia Eurofighter. Intanto l'Unione Europea monitora "con attenzione" l'esercitazione congiunta delle forze armate russe e bielorusse e si dice "preparata" a fronteggiare qualsiasi "minaccia" derivante dall'operazione, ha assicurato ieri a Bruxelles la portavoce per gli Affari Esteri dell'Ue Anitta Hipper, mentre la Commissione Europea "sta lavorando" al diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che arriverà "presto" secondo il portavoce Olof Gill. Prima la convocazione dell'ambasciatore russo in Uk, poi l'annuncio sui caccia prossimamente schierati nei cieli di Varsavia. E' questa la risposta del Regno Unito alla violazione "senza precedenti" e "completamente inaccettabile" dello spazio aereo di Polonia e Romania, due Paesi della Nato. Per questo i caccia britannici prenderanno parte all'operazione della Nato 'Sentinella dell'est', così da contribuire a proteggere il fianco orientale dell'Alleanza dopo gli sconfinamenti di droni russi. "I caccia britannici effettueranno missioni di difesa aerea sulla Polonia per contrastare minacce aeree dalla Russia, compresi droni, nel quadro della missione 'Sentinella dell'est'", ha dichiarato il ministero della Difesa di Londra, precisando che le missioni dei Typhoon della Raf inizieranno "nei prossimi giorni". Sul fronte Nato, il Segretario Generale Mark Rutte ha spiegato quindi che l'Alleanza intensificherà le misure di difesa del suo fianco orientale in risposta ai droni russi nello spazio aereo polacco. Ad alzare ulteriormente la tensione già dalla mattinata di ieri, erano state le dichiarazioni del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov e quelle del vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev. "È evidente, e non ha bisogno di ulteriori conferme. La Nato sta di fatto prendendo parte alla guerra" in Ucraina, fornendo un sostegno diretto e indiretto al regime di Kiev, ha detto Peskov in un briefing con la stampa, spiegando quindi che per il Cremlino "non ci sono stati ancora progressi" sull'organizzazione del vertice fra Volodymir Zelensky, Donald Trump e Vladimir Putin. Già nei giorni scorsi Peskov aveva dichiarato che i negoziati fra Russia e Ucraina erano "in pausa". Sulla stessa linea di Peskov anche Medvedev, per il quale l'imposizione di una 'no fly zone' sull'Ucraina, con la conseguente possibilità dell'intervento dei Paesi Nato per abbattere droni russi, implicherebbe una guerra fra Russia e Nato. Si tratta di una "idea provocatoria di Kiev e altri idioti", ha aggiunto in un post sul suo canale Telegram. Mentre l'operazione 'Sentinella dell'Est' varata dalla Nato la scorsa settimana è per Medvedev "quello che resta della coalizione dei volenterosi". L'Italia intanto ha smentito attraverso una nota del ministero della Difesa di aver inviato altri due caccia Eurofighter per rafforzare ulteriormente con la presenza italiana l'operazione 'Sentinella dell’Est'. Al momento, infatti, "non è giunta ancora alcuna richiesta ufficiale al Dicastero e pertanto non è stata assunta alcuna decisione in tal senso", le parole del ministero, che ricorda come "le eventuali valutazioni sul contributo nazionale alle missioni della Nato vengono, infatti, esaminate esclusivamente nelle sedi competenti dell’Alleanza Atlantica e successivamente sottoposte, come da prassi, all’approvazione degli Organi Istituzionali Italiani". Ma in caso di attacco, quale sarebbe il destino dell'Italia? “Non siamo pronti né a un attacco russo né di un’altra nazione, lo dico da tempo. La gente non vuole sentir parlare di necessità di difesa ma penso che il mio compito sia quello di mettere questo Paese in condizione di difendersi se qualche pazzo decidesse di attaccarci. Adesso non lo siamo, perché non abbiamo investito più in difesa negli ultimi 20 anni”, la risposta del ministro della Difesa Guido Crosetto alle domande della stampa ieri a Roma. Quanto alla Nato, “noi come sentinelle dell’Est abbiamo già degli F-35, degli Eurofighter, oltre 2000 soldati, siamo tra i primi contributori in assoluto nella Nato sul fianco Est e abbiamo anche il fianco Sud. Il contributo che abbiamo dato finora è abbastanza, se poi dovremo incrementarlo, e ci verrà formalmente chiesto - perché io ad oggi ho visto solo una dichiarazione di Rutte ma non una formale richiesta all'Italia -, decideremo”, ha aggiunto Crosetto.
(Adnkronos) - Sono aperti fino alle 13 del 22 settembre i bandi dell’università UniCamillus per l’ammissione ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi Dentaria per l’anno accademico 2025/2026. Le lezioni avranno inizio già dal 28 ottobre. Per partecipare è necessario aver conseguito il diploma di scuola secondaria di II grado. I corsi sono offerti nelle seguenti sedi: Medicina e Chirurgia in lingua italiana: Roma, Lido di Venezia, Cefalù; Medicina e Chirurgia in lingua inglese: Roma; Odontoiatria in lingua italiana: Roma. Le iscrizioni devono essere effettuate esclusivamente online tramite il portale dello studente GOMP (https://unicamillus-studenti.gomp.it/). I candidati a Medicina e Chirurgia in lingua italiana possono indicare una o più sedi per le quali desiderano concorrere, pagando una sola quota d’iscrizione. Le prove di selezione per i tre corsi di laurea consisteranno in 60 domande a risposta multipla, da completare nell’arco di un’ora. Le materie saranno inerenti a Biologia, Chimica, Fisica, Matematica, Logica, comprensione del testo e argomenti di carattere umanitario, riferibili alla mission di UniCamillus. Le prove si svolgeranno in modalità telematica home-based comodamente dal proprio pc nelle seguenti giornate: Medicina e Chirurgia in lingua inglese, giovedì 25 settembre; Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua italiana: giovedì 25 settembre; Medicina e Chirurgia in lingua italiana: venerdì 26 settembre. I risultati saranno pubblicati sul sito istituzionale entro il 30 settembre 2025, con graduatorie separate per ciascuna sede. Per prepararsi al meglio alla prova, i candidati possono utilizzare TheFaculty, un’app gratuita che offre percorsi di allenamento e simulazioni basate sui programmi delle prove di ammissione di Medicina, Odontoiatria e Professioni Sanitarie. L’app consente di esercitarsi per materia, creare verifiche personalizzate e completare simulazioni della prova, studiando comodamente da smartphone o computer. L’app è disponibile su App Store e Google Play. Per l’anno accademico 2025/2026 UniCamillus presenta importanti novità che rafforzano l’offerta formativa e l’attenzione agli studenti. Tra queste, l’avvio del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia in lingua italiana anche presso la sede di Roma, che amplia le possibilità di iscrizione. Inoltre, a partire da quest’anno accademico, sarà inaugurata all’interno del Campus di Roma la nuova clinica odontoiatrica universitaria, una struttura moderna dove studenti e docenti potranno svolgere attività di cura, studio e ricerca. Gli studenti avranno l’opportunità di integrare immediatamente la pratica clinica con lo studio teorico, seguendo pazienti adulti e pediatrici sotto la supervisione di professionisti esperti. A confermare l’efficacia del modello formativo UniCamillus, i dati del Xxvii rapporto AlmaLaurea mostrano risultati eccellenti: un’alta percentuale di studenti si laurea in corso (89,5%), la maggior parte lavora già a un anno dal conseguimento del titolo (84,3%) con retribuzioni superiori alla media nazionale e la soddisfazione complessiva dei laureati supera il 95%. Per maggiori informazioni in merito all’iscrizione alle prove di Medicina e Odontoiatria, è possibile consultare la pagina dell’Ateneo afferente ai bandi https://unicamillus.org/servizi/bandi-di-ammissione/, oppure scrivere una mail a infocenter@unicamillus.org.
(Adnkronos) - Nell’estate 2025, su 388 campionamenti effettuati nelle acque costiere e lacustri in 19 regioni, il 34% è risultato oltre i limiti di legge, cioè 1 campione su 3. In particolare, il 35% dei punti campionati con Goletta Verde è risultato inquinato o fortemente inquinato con una media di un punto ogni 80 km; per i bacini lacustri, il 30% dei punti campionati da Goletta dei Laghi è risultato oltre i limiti di legge. Questo il bilancio finale delle campagne estive di Legambiente, Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2025. Anche quest’anno foci dei fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago si confermano punti critici: il 54% dei punti analizzati (101 su 188) è risultato inquinato o fortemente inquinato. Situazione migliore per i campioni prelevati direttamente in mare o nelle acque del lago, ossia in aree lontane da foci o scarichi, dove solo il 15% dei punti campionati è risultato oltre i limiti di legge (30 su 200). Al problema dell’inquinamento, si affianca quello della crisi climatica. Legambiente, rielaborando i dati forniti dalle immagini satellitari di Copernicus, ha calcolato che a giugno e luglio la temperatura media delle acque superficiali del Mediterraneo è stata di 25,4°C, la più calda dal 2016 ad oggi, collocandosi al primo posto nell’ultimo decennio, e superando i precedenti record del 2022 (media 25,2°C) e quello del 2024 (25,1°C) e i valori degli anni fino al 2021 che erano intorno ai 24,5°C. Un aumento sensibile di circa mezzo grado centigrado che mette a repentaglio la biodiversità marina e che amplifica gli eventi meteorologici più estremi, osserva Legambiente. Di fronte al bilancio emerso da Goletta Verde e dei Laghi, l'associazione torna a ribadire "l’urgenza di approvare un piano nazionale per la tutela delle acque costiere e interne che abbia al centro una governance integrata su più livelli prevedendo piani di adattamento ai cambiamenti climatici; più risorse economiche da destinare al servizio di depurazione per ammodernare gli impianti rispondendo ai più stringenti parametri per il trattamento e riuso delle acque reflue; più controlli da parte di Regioni, Arpa e Comuni sui punti critici e una migliore gestione delle acque interne". “Al governo - commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - chiediamo di definire e approvare al più presto un piano nazionale per la tutela di mare e laghi, investendo su innovazione e sostenibilità per ammodernare i sistemi di depurazione e per diffondere il riuso in agricoltura delle acque depurate. Sullo sviluppo delle rinnovabili in mare, dopo l’approvazione del decreto porti, è urgente stanziare le risorse economiche necessarie per infrastrutturare i due hub cantieristici di Taranto e di Augusta, che potranno garantire anche nuova occupazione green a due aree portuali che hanno sempre avuto a che fare con la logistica delle fonti fossili”.