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(Adnkronos) - Buone nuove per il box office italiano: il weekend dell’11-14 settembre segna una mini svolta per il mercato, con 6.790.313 euro (862.169 spettatori) registrati su 2.864 schermi. Una crescita robusta, sia rispetto al 2024 (+61% ) che al weekend precedente (+6%) e addirittura +25% sull’intero mese rispetto all’anno scorso. Numeri che fanno intravedere una stagione finalmente in ripartenza, dopo settimane di altalene. In testa al botteghino il fenomeno 'Demon Slayer – Kimetsu No Yaiba: Il castello dell’infinito' di Haruo Sotozaki (distribuito da Eagle Pictures/Sony). L’anime ha debuttato con 2.645.612 euro, media 7.473 euro in 354 sale: nono miglior esordio dell’anno, terzo incasso di sempre per l’animazione giapponese in Italia, dietro solo a 'Il ragazzo e l’airone' (6,9 milioni) e 'Capitan Harlock' (5,1). Alle sue spalle, prosegue la corsa trionfale di 'The Conjuring – Il rito finale di Michael Chaves' (Warner Bros), che alla seconda settimana raccoglie 1.746.532 euro (-55%) con media di 4.109 euro in 425 sale, per un totale di 7.422.730 euro. Numeri che lo portano già al sesto posto tra gli horror più visti di sempre in Italia, con il mirino puntato su 'IT – Capitolo due' (9,4 milioni e secondo posto assoluto tra gli horror di maggior successo da noi, dietro solo al capitolo uno di IT, 14, 5 milioni di euro incassati nel 2017). Il fenomeno è globale: con 332,8 milioni di dollari worldwide (131 milioni domestic, 201,8 international), 'The Conjuring' conferma la vitalità del brand horror più redditizio dell’ultimo decennio. Terza posizione per 'Material Love' di Celine Song (Eagle Pictures), che resiste con 541.901 euro (-20%), media 1.348 euro in 402 sale, totale 1.625.379 euro. La rom-com con Pedro Pascal e Dakota Johnson beneficia di un passaparola solido, difendendosi bene dall’uscita di 'Downton Abbey – Il gran finale' (quarto posto con 472.895 euro per il film Universal, media 1.314 euro in 360 sale). Un debutto superiore al secondo capitolo (422.537 euro, 2022), ma lontano dal primo film (1,19 milioni nel 2019). Il cinema per famiglie resiste con 'I Puffi – Il film', che alla terza settimana supera i 2,6 milioni complessivi, e con titoli più piccoli come Grand Prix e Il mio amico pinguino, che cercano spazio ai margini della top ten. Ma il dato forse più incoraggiante riguarda 'Elisa', il nuovo lavoro di Leonardo Di Costanzo. Un film non facile, che cresce del 10% rispetto alla settimana precedente e raggiunge quasi i 400 mila euro totali, confermando un percorso 'a diesel', da cinema d’autore. Nella parte più bassa della classifica troviamo l’animazione 'DreamWorks Troppo cattivi 2', che prosegue la sua corsa con altri 136mila euro, portando il totale a 3,2 milioni. 'Grand Prix', che all’esordio raccoglie 125 mila euro e si piazza ottavo; mentre al nono posto troviamo 'Come ti muovi sbagli', ritorno alla regia di Gianni Di Gregorio: solo 83mila euro ma in netta crescita (+25%), segnale di un passaparola che funziona anche qui. Chiude la top ten 'Il mio amico pinguino' con Jean Reno, 77 mila euro. Tra i nuovi arrivi fuori dalla top ten spicca 'La riunione di condominio', commedia caustica che parte dall’undicesima posizione con 74mila euro e una media alta, 847 euro per copia: segno che può crescere con il tempo. Al tredicesimo posto invece il documentario musicale 'Francesco De Gregori: Nevergreen', che apre a 54mila euro.
(Adnkronos) - Engineering, leader nei processi di digitalizzazione per aziende e Pa, ha partecipato oggi agli Stati generali europei della difesa, spazio e cybersicurezza, tenutisi presso Esa-Esrin di Frascati e promossi da Parlamento Europeo e Commissione Europea in collaborazione con l’Esa. L’evento ha riunito rappresentanti delle istituzioni europee e nazionali, agenzie di cybersecurity e aziende leader del settore, per affrontare le sfide poste dalla guerra ibrida e dalla crescente interdipendenza tra difesa, spazio e cybersicurezza. Engineering ha contribuito al dibattito con l’intervento dell’executive vice president public sector Andrea Gabardo nel panel 'Hybrid warfare and cybersecurity: defending liberal democracies', condividendo la visione dell’azienda su come le tecnologie digitali possano diventare un abilitatore strategico per la protezione delle infrastrutture critiche e per la resilienza democratica. Andrea Gabardo dichiara: "La guerra ibrida ha reso la difesa una sfida multidimensionale: non si tratta più solo di proteggere i confini fisici, ma anche di garantire l’integrità dei dati, delle infrastrutture e dei processi decisionali. Per questo è fondamentale un approccio integrato che unisca spazio, cyber e terra in un’unica architettura resiliente. Engineering lavora per sviluppare tecnologie dual-use, soluzioni di AI e GenAI e di Digital Twin di sicurezza, e strumenti che permettano ai governi di rafforzare la sovranità digitale e la fiducia dei cittadini". Con la sua presenza agli Stati Generali Europei della Difesa, Spazio e Cybersicurezza Engineering "conferma l’impegno del Gruppo nel supportare governi e istituzioni nella costruzione di un ecosistema europeo di difesa digitale integrata, attraverso piattaforme di comando e controllo interoperabili, analisi satellitare basata su AI, soluzioni di cyber resilience e security operation center per la protezione delle infrastrutture critiche".
(Adnkronos) - Nell’estate 2025, su 388 campionamenti effettuati nelle acque costiere e lacustri in 19 regioni, il 34% è risultato oltre i limiti di legge, cioè 1 campione su 3. In particolare, il 35% dei punti campionati con Goletta Verde è risultato inquinato o fortemente inquinato con una media di un punto ogni 80 km; per i bacini lacustri, il 30% dei punti campionati da Goletta dei Laghi è risultato oltre i limiti di legge. Questo il bilancio finale delle campagne estive di Legambiente, Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2025. Anche quest’anno foci dei fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago si confermano punti critici: il 54% dei punti analizzati (101 su 188) è risultato inquinato o fortemente inquinato. Situazione migliore per i campioni prelevati direttamente in mare o nelle acque del lago, ossia in aree lontane da foci o scarichi, dove solo il 15% dei punti campionati è risultato oltre i limiti di legge (30 su 200). Al problema dell’inquinamento, si affianca quello della crisi climatica. Legambiente, rielaborando i dati forniti dalle immagini satellitari di Copernicus, ha calcolato che a giugno e luglio la temperatura media delle acque superficiali del Mediterraneo è stata di 25,4°C, la più calda dal 2016 ad oggi, collocandosi al primo posto nell’ultimo decennio, e superando i precedenti record del 2022 (media 25,2°C) e quello del 2024 (25,1°C) e i valori degli anni fino al 2021 che erano intorno ai 24,5°C. Un aumento sensibile di circa mezzo grado centigrado che mette a repentaglio la biodiversità marina e che amplifica gli eventi meteorologici più estremi, osserva Legambiente. Di fronte al bilancio emerso da Goletta Verde e dei Laghi, l'associazione torna a ribadire "l’urgenza di approvare un piano nazionale per la tutela delle acque costiere e interne che abbia al centro una governance integrata su più livelli prevedendo piani di adattamento ai cambiamenti climatici; più risorse economiche da destinare al servizio di depurazione per ammodernare gli impianti rispondendo ai più stringenti parametri per il trattamento e riuso delle acque reflue; più controlli da parte di Regioni, Arpa e Comuni sui punti critici e una migliore gestione delle acque interne". “Al governo - commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - chiediamo di definire e approvare al più presto un piano nazionale per la tutela di mare e laghi, investendo su innovazione e sostenibilità per ammodernare i sistemi di depurazione e per diffondere il riuso in agricoltura delle acque depurate. Sullo sviluppo delle rinnovabili in mare, dopo l’approvazione del decreto porti, è urgente stanziare le risorse economiche necessarie per infrastrutturare i due hub cantieristici di Taranto e di Augusta, che potranno garantire anche nuova occupazione green a due aree portuali che hanno sempre avuto a che fare con la logistica delle fonti fossili”.