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(Adnkronos) - Sulla garza utilizzata per prelevare il materiale genetico nella bocca di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007, "non c'è nessun profilo completo di Dna". Lo sostiene, e lo dimostra carte alla mano, Marzio Capra, il genetista che da sempre è accanto alla famiglia della vittima e che sta seguendo l'incidente probatorio chiesto dalla Procura di Pavia. La nuova indagine vede indagato Andrea Sempio in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, l'allora fidanzato della ventiseienne condannato in via definitiva a 16 anni di carcere. La ricerca è stata sempre mirata alla caccia dell'aplotipo Y, ossia di una traccia maschile che dunque non può portare all’identificazione di un singolo soggetto ma solo a stabilire una linea paterna. "In genetica non ci si improvvisa - spiega Capra all'Adnkronos - e non si può giocare con le parole. E' stata trovata una quantità infinitesimale di un Dna ignoto, un Dna effettivamente nucleare ma perché il cromosoma Y è nucleare, ma il suo contenuto con è identificativo di un singolo individuo. Mai e in nessun caso", sottolinea. La caccia all'ignoto in questo caso non può ricordare quanto accaduto per l'omicidio di Yara Gambirasio per cui è stato condannato all'ergastolo Massimo Bossetti. "In questo caso la traccia genetica è in una quantità irrilevante, su una garza probabilmente contaminata e maneggiata da più persone". L'ipotesi più logica è che questa porzione centrale di garza sia stata afferrata e contaminata, "riprova è che pur trovandosi nella bocca di Chiara Poggi è la componente in cui meno c'è lei, cioè dove il materiale genetico della vittima è risultato più basso". Essendo una garza piccola è nella parte centrale che potrebbe essere stata toccata e quindi si sarebbe realizzata quella contaminazione che resta l'ipotesi scientificamente più probabile, tanto che la genetista Denise Albani - la perita incarica dalla giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli - ha chiesto delucidazioni su come è stato eseguito il tampone orale al medico legale. Quello che emerge è che sulla garza non c'è traccia del nuovo indagato Andrea Sempio e visto il capo d'accusa - Sempio è indagato per l'omicidio in concorso con ignoti o Stasi - sarà difficile capire chi escludere (perché non gli amici del condannato?) nell'eventuale caccia all’ignoto.
(Adnkronos) - Le uscite Inps per prestazioni istituzionali nel 2024 ammontano a 417.408 milioni di euro, con un aumento di 19.345 milioni rispetto al 2023 (398.063 milioni di euro). E’ quanto si legge nel XXIV Rapporto annuale Inps. Tale incremento è dovuto in larga parte alla risultante di maggiori oneri per pensioni (+16.448 milioni di euro) e per la famiglia (+2.335 milioni di euro). La spesa per pensioni nel 2024, si legge nel XXIV Rapporto annuale Inps, ammonta complessivamente a 320.593 milioni di euro (comprensivi di 71.065 milioni di trattenute fiscali) proseguendo il trend strutturale di aumento annuale per effetto combinato della composizione demografica della popolazione e di aumento degli importi medi delle pensioni anche per l’effetto della perequazione. Per quanto concerne l’aumento delle pensioni per perequazione per il 2024, la misura applicata è stata determinata in base a quanto indicato nel decreto del 20 novembre 2023 del ministero dell’Economia e Finanze, emanato di concerto con il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha fissato la variazione percentuale per l’aumento delle pensioni con effetto dal 1° gennaio 2024 nella misura provvisoria del +5,4%, successivamente confermata, in via definitiva, con decreto del 15 novembre 2024. Per quanto riguarda la categoria famiglia, si registra un aumento della misura dell’Assegno unico e universale (Auu), anch’esso adeguato all’inflazione (+1.896 milioni di euro), a fronte di una diminuzione dell’Assegno al nucleo familiare (-115 milioni di euro) e un aumento dei congedi parentali ordinari in virtù delle recenti innovazioni legislative (+543 milioni di euro). Stabile, invece, nel complesso, il sostegno al reddito (+505 milioni di euro) con variazioni di segno contrario relative a maggiori trattamenti di disoccupazione (+946 milioni di euro) e minori oneri ascrivibili ai Bonus per l’esaurimento degli effetti delle relative misure di legge. Le prestazioni di inclusione sociale registrano, anch’esse, nel complesso, un andamento stabile dovuto all’effetto congiunto dell’esaurimento degli effetti normativi delle misure del Reddito e della Pensione di Cittadinanza (-6.658 milioni di euro), in parte sostituito dall’entrata in vigore dell’Assegno di inclusione, pari a 4.442 milioni di euro, e del Supporto per la formazione e il lavoro, pari a 260 milioni di euro; in aumento l’invalidità civile per 1.237 milioni di euro. Tra le altre prestazioni si segnala una diminuzione del Tfr ai dipendenti privati (-755 milioni di euro) e un aumento del Tfr/Tfs ai dipendenti pubblici (+913 milioni di euro) la cui risultante determina un lieve aumento delle uscite per la categoria in esame.
(Adnkronos) - "Questo festival ci porta a parlare e ad approfondire i temi della sostenibilità ambientale e lo facciamo con grande piacere, guardando soprattutto all’aspetto delle norme europee che, talvolta, per ottimizzare la sostenibilità sacrificano quella economica e quella sociale. In questo contesto, il trasporto intermodale, cioè il trasporto dell’ultimo miglio, attraverso un sistema di rottura di carico - che prevede il passaggio della merce da un deposito ad un camion e poi dal camion ad una banchina portuale o ferroviaria - significa sicuramente valorizzare il trasporto, rendendolo meno caro e più sicuro”. Lo ha detto Marcello Di Caterina, vicepresidente e direttore generale di Alis, l’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. L’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile oggi non si occupa solo di trasporto, come spiega Di Caterina: “Attraverso una serie di attività legate ai servizi, abbiamo voluto fare un focus molto importante sulla digitalizzazione e sull’intelligenza artificiale, ambiti fortemente interessati dai contributi del Pnrr per la costruzione della piattaforma logistica nazionale che” grazie ad un importante e strategico utilizzo dei dati “offrirà informazioni che serviranno ad avere una maggiore capacità di conoscenza dei ‘tappi di bottiglia’, ossia le difficoltà di trasporto inutili e i nodi da evitare, piuttosto che quelli da utilizzare”. “Siamo di fronte ad un’epoca di trasformazione totale dove, al di là degli scenari mondiali legati ai dazi da una parte e alle guerre dall’altra, i mercati sono sempre pronti ad adeguarsi alle difficoltà - conclude - ma occorre che ci sia la capacità di alimentare gli sforzi reciproci”.