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(Adnkronos) - Una delegazione di sei parlamentari del Partito democratico è rimasta bloccata per alcune ore in Cisgiordania, mentre rientrava a Gerusalemme da Gerico, a causa di un blocco stradale effettuato dalle forze di sicurezza israeliane durante un'operazione antiterrorismo. La delegazione - in visita a Gerusalemme e in Cisgiordania dal 23 al 28 novembre e composta dagli onorevoli Laura Boldrini, Mauro Berruto, Ouidad Bakkali, Sara Ferrari, Valentina Ghio e l'ex ministro Andrea Orlando riferisce la Farnesina in una nota - ha udito esplosioni e ha abbandonato il van su cui viaggiava per riparare in una casa di un cittadino palestinese. Su richiesta del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l'ambasciata d'Italia ha allertato il servizio di sicurezza israeliano Shin Bet e il comando militare Cogat per la messa in sicurezza della delegazione. I parlamentari sono stati recuperati con due automobili blindate dal console generale a Gerusalemme con la sua scorta e un ufficiale israeliano del Cogat. I parlamentari sono rientrati in albergo a Gerusalemme e domani mattina dovrebbero ripartire per l'Italia dall'aeroporto di Tel Aviv.
(Adnkronos) - “Alla luce dell’evoluzione dei rapporti tra Italia e Paesi del Golfo, riteniamo che questa sia la fase ideale per aprire una nuova stagione di cooperazione. Per questo Protom ha definito un piano industriale che prevede, nei prossimi cinque anni, investimenti mirati proprio nell’area del Golfo, con l’obiettivo di avviare partnership stabili nei settori dell’innovazione”. Lo dichiara in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia il fondatore di Protom, Fabio De Felice, a margine del Forum imprenditoriale Italia Arabia Saudita, iniziato oggi a Riad. De Felice da anni è tra i membri italiani della task force dedicata al digitale del B20, il business forum del G20. L’azienda è certificata Elite, il programma di Borsa Italiana per le aziende ad alto potenziale ed è entrata in TechShare è il programma di preparazione alla quotazione di Euronext dedicato alle società tecnologiche. “Da oltre trent’anni - spiega - Protom lavora per portare soluzioni ad alto valore aggiunto alle imprese e alle istituzioni, con un approccio che combina competenze tecniche, cultura del progetto e una forte identità italiana. L'azienda è la prima kti company italiana che opera in diversi settori dell’innovazione tecnologica, dalla digital transformation allo smart manufacturing”. “L’intervento del ministro Tajani a Riad - commenta - conferma una realtà che come imprenditori italiani percepiamo da tempo: l’Arabia Saudita non è più soltanto un mercato in espansione, ma un partner strategico con cui costruire progetti di lungo periodo. La Vision 2030 rappresenta una delle più grandi trasformazioni economiche al mondo, e l’Italia ha oggi l’opportunità di inserirsi in modo strutturale in questo processo. Quello che emerge dal summit è un messaggio chiaro: non parliamo solo di scambi commerciali, ma di cooperazione industriale, di innovazione condivisa e di investimenti bilaterali". Secondo De Felice ,"il fatto che siano già stati siglati accordi per circa 10 miliardi di dollari conferma che i due Paesi stanno costruendo un vero partenariato, che unisce know-how italiano e capacità di investimento saudita. Rispetto ai piani strategici della mia realtà intravedo diverse scenari in diversi settori dall’energia alla transizione sostenibile alla tecnologia. L’Italia ha competenze tecnologiche d’eccellenza su varie dimensioni tecnologiche mentre l’Arabia Saudita sta investendo in modo massiccio su questi fronti. L’incontro tra queste due realtà può generare filiere nuove e progetti ad alta scalabilità”. “Queste aree - sottolinea - unite al nuovo corridoio economico tra India, Medio Oriente ed Europa, offrono all’Italia la possibilità di posizionarsi come piattaforma mediterranea della crescita. Per questo ritengo che sia il momento giusto per un approccio più integrato: imprese, università e istituzioni italiane devono presentarsi come un unico sistema in grado di costruire valore, non solo di vendere prodotti. L’Italia e l’Arabia Saudita hanno oggi una convergenza strategica: loro cercano tecnologia e competenze, noi cerchiamo nuovi mercati e stabilità nelle catene del valore. La collaborazione tra i due Paesi può essere una leva fondamentale per la nostra competitività globale”.
(Adnkronos) - È Anlaids il vincitore dell’edizione 2025 del Reward Prize for Social Sustainability, il primo premio europeo dedicato a progetti di sostenibilità sociale rivolti a organizzazioni profit e non profit che generano impatti positivi su persone e territori. La giuria, presieduta da Enrico Giovannini, ex ministro e co-fondatore di ASviS, ha assegnato due premi ex aequo a Dire, Fare, Cambiare e Deloitte, mentre Tp Italia si è classificata al secondo posto, ricevendo un riconoscimento per l’impegno nella trasformazione sostenibile dei propri processi e luoghi di lavoro. Il vincitore Anlaids ha ricevuto un’opera dell’artista italiano Marco Lodoli. A margine del panel “Oltre l’impresa, riscrivere la comunità” al Rewriters Fest 2025, in corso alla Mondadori Bookstore della Galleria Alberto Sordi a Roma, è intervenuto il Ceo di Tp Italia Diego Pisa: “Tp è una realtà human-intensive, abbiamo più di duemila persone in Italia e 500 mila nel mondo, quindi lavoriamo con le persone: sono il nostro asset più importante. Per noi farle lavorare in un contesto sostenibile è il punto di partenza, è stata anche la parte centrale della rivoluzione aziendale che abbiamo fatto in Italia. La collaborazione con Rewriters Festival è stata naturale: abbiamo implementato il concetto di sostenibilità sociale in un contesto diffuso come i nostri uffici, quindi è sembrato naturale essere parte di questo festival”. Il festival, dedicato alla sostenibilità sociale e alla trasformazione culturale, riunisce aziende, istituzioni, artisti e realtà del terzo settore impegnate a ripensare le relazioni tra comunità, organizzazioni e contemporaneità.