ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - in collaborazione con realme realme ha annunciato una svolta radicale nel design del suo prossimo flagship, il GT 8 Pro. L’azienda introduce sul mercato il primo modulo fotocamera al mondo con design intercambiabile, rompendo con lo schema tradizionale dell’isola fotografica fissa che ha uniformato l'estetica degli smartphone di fascia alta. Questa innovazione hardware trasforma il modulo fotocamera in un elemento di personalizzazione semplice e intuitivo: gli utenti potranno svitare la cover originale, scegliere lo stile preferito, che potrà essere rotondo, quadrato o ispirato al mondo robotico, e fissarlo con un preciso “clic”. Chase Xu, CMO e Vicepresidente di realme, ha sottolineato la visione dietro questa mossa: “Gli utenti, in particolare i più giovani, desiderano dispositivi in grado di esprimere davvero la loro personalità, ma il mercato dei flagship li ha abituati a scegliere tra design troppo simili tra loro. Il modulo fotocamera intercambiabile segna un vero cambio di rotta: combina l’estetica artigianale con la libertà di personalizzazione, offrendo un’esperienza creativa e su misura. Non è soltanto una nuova funzionalità, ma l’espressione concreta della nostra visione: ridefinire il design dei flagship rendendolo più versatile, autentico e vicino all’identità di chi lo sceglie”. L’attenzione al design del GT 8 Pro si estende attraverso il concetto Color-Mix, che prevede per ciascuna colorazione dello smartphone (disponibile in Diary White e Urban Blue) una sfumatura del modulo fotocamera leggermente diversa dal corpo principale, aggiungendo un ulteriore livello di libertà espressiva. Il flagship bilancia eleganza e praticità, presentando un design curvo con doppio bordo 2.5D, una cornice in metallo opaco e uno schermo piatto, caratteristiche che garantiscono comfort e una presa sicura anche durante l’uso prolungato. Il pannello posteriore nella colorazione Urban Blue è realizzato in pelle effetto carta utilizzando plastica e tessuti riciclati. Questo materiale, certificato dal Global Recycled Standard, combina sottigliezza, leggerezza e resistenza, offrendo una texture 3D unica. L’utilizzo di coloranti naturali e un rivestimento in silicone organico elimina inoltre sottoprodotti nocivi, dimostrando come "sostenibilità e qualità premium non solo possono convivere, ma rappresentano insieme il futuro del design nel mondo flagship".
(Adnkronos) - Imprese, università, istituzioni, stakeholder di riferimento insieme per esplorare a 360 gradi gli scenari emergenti per il capitale umano offerti dall’intelligenza artificiale: questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto oggi, presso l’auditorium dell’università Campus Bio-Medico di Roma, dal titolo 'Future skills: capitale umano e ai per il lavoro che cambia', organizzato dal gruppo tecnico capitale umano di Unindustria in collaborazione con l’Università Campus Bio- Medico di Roma. Secondo i dati Unioncamere, oltre il 60% delle imprese italiane prevede nei prossimi anni un fabbisogno crescente di profili formati nelle tecnologie ai e digitali, ma segnala una difficoltà crescente nel reperirli. Il tema non è quindi “se” adottare l’ai, ma “con quali competenze” farlo. L’evento ha messo in evidenza un punto condiviso da imprese, docenti e istituzioni presenti: per colmare il divario tra domanda e offerta di competenze è importante creare un ponte stabile tra sistema produttivo e sistema educativo, capace di formare profili immediatamente inseribili nel mondo del lavoro. “L’intelligenza artificiale – dichiara Alda Paola Baldi vicepresidente di Unindustria con delega al capitale umano – può essere una leva straordinaria per la competitività delle nostre imprese, ma lo diventa pienamente, solo se investiamo sul capitale umano che resta il motore di ogni innovazione. Oggi più che mai serve un ecosistema di Education solido e veloce in cui imprese università e its collaborino in modo strutturale per realizzare percorsi formativi mirati e costantemente aggiornati per accompagnare questa evoluzione e governare il cambiamento con responsabilità". E per il rettore dell’università Campus Bio-Medico di Roma, Prof. Rocco Papalia: "L’evoluzione tecnologica impone una nuova alleanza tra università e impresa. L’intelligenza artificiale sta trasformando il modo in cui viviamo, lavoriamo e pensiamo, ma nessuna tecnologia può sostituire l’intelligenza, la creatività e la responsabilità dell’uomo. All’università Campus Bio-Medico di Roma crediamo che il futuro si costruisca investendo su persone capaci di integrare saperi diversi e di guidare l’innovazione con competenza e visione etica. La nostra vocazione è formare professionisti che uniscono eccellenza scientifica e centralità della persona, generando valore sostenibile per le imprese, per la società e per il Paese". Durante l’incontro sono stati presentati casi concreti su come cambierà il lavoro con l’intelligenza artificiale e quali competenze serviranno alle imprese per restare competitive, i trend di settore e percorsi formativi innovativi, sottolineando come la collaborazione tra aziende e mondo accademico sia cruciale per colmare il gap di competenze digitali. È emerso chiaramente che la formazione delle persone resta e diventerà sempre di più il vero fattore abilitante: senza le competenze giuste, upskilling e reskilling, la tecnologia rischia di diventare un’opportunità mancata.
(Adnkronos) - "Siamo all'Sdgs Leaders Summit 2025 per parlare della competitività di tutte le aziende pubbliche e delle aziende partecipate. Le aziende italiane possono e devono essere competitive. Lo facciamo attraverso un percorso all'interno della nostra community e lavoriamo per condividere spunti e opportunità nelle varie organizzazioni. Questo ci garantisce la possibilità di parlare di cultura, di parlare di persone, di parlare di competitività con progetti reali". Così Marco Gallo, Managing Director di Sdgs Leaders, intervenendo a Roma, alla conferenza ‘Europa e industria unite per la competitività’, che ha lanciato l’Sdgs Leaders Summit 2025 e ha presentato la 'Dichiarazione Competitività 2026', in collaborazione con Storyfactory. Un documento condiviso tra imprese e istituzioni che traduce in azione le linee indicate dal Rapporto Draghi sulla necessità di rilanciare la competitività europea. "L'Europa - prosegue Gallo - ci offre una grande opportunità e le nostre organizzazioni devono porsi la competitività come obiettivo. Nelle dichiarazioni di Draghi si parla sempre di più della necessità di lavorare su un modello che possa garantire innovazione e sostenibilità". "Sono tanti gli elementi che dobbiamo affrontare e offriremo una visione di come le aziende italiane si stanno muovendo nel mercato per il bene del Pil del nostro Paese e per valorizzare la progettualità", conclude Gallo.