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(Adnkronos) - Italia-Israele del 14 ottobre a Udine, valida per le qualificazioni ai Mondiali di calcio del 2026, divide l'opinione pubblica e la politica. All'Adnkronos, sull'argomento, sono intervenuti Mauro Berruto e Fabrizio Bittner, con idee opposte. Per il deputato Pd e responsabile Sport del partito "è una partita che non dovrebbe proprio essere giocata", mentre per il responsabile Sport di Forza Italia "bisognerebbe invece abbassare i toni, e lo sport in questo aiuta". "Italia-Israele è una partita che non dovrebbe proprio essere giocata", ha detto all'Adnkronos il deputato Pd, e responsabile Sport del partito, Mauro Berruto, promotore nei giorni scorsi di una proposta di esclusione di Israele dalle competizioni sportive, al pari di quanto avvenuto con la Russia dopo l'aggressione all'Ucraina. "Sono consapevole che non tocchi agli organismi sportivi italiani decidere su questo 'ban' ma a quelli internazionali coinvolti, in questo caso Fifa e Uefa, così come il Cio per gli altri sport, però mi chiedo: cosa possiamo fare noi? Non mi immagino né chiedo di non far scendere in campo la Nazionale, ma non possiamo rimanere in silenzio". Insomma, "c'è una doppia morale: e prima della Russia fuori per l'aggressione all'Ucraina ricordo anche il Sudafrica, fuori 24 anni per apartheid". Servirebbe un gesto simbolico, "come le magliette rosse indossate da Adriano Panatta e Paolo Bertolucci nella finale di Coppa Davis nel Cile di Pinochet, o i tanti altri gesti che il mondo dello sport ha sempre fatto per esprimersi. E in questo caso sì, potrebbe intervenire la Federcalcio. Poi so bene che a Udine, nella fattispecie, ci sono posizioni molto critiche rispetto a questa partita: immagino che ci saranno anche delle dimostrazioni di chi è contrario a questa partita", ha continuato Berruto. "Però partiamo dal presupposto che quella partita non dovrebbe esserci. Non ci dovrebbe essere in questo momento, per responsabilità che sono evidenti, la possibilità di Israele di partecipare a competizioni sportive internazionali. Aggiungo che di fronte al fatto che alcuni atleti russi partecipano individualmente a manifestazioni dove la precondizione è che non abbiano apertamente appoggiato le politiche di Putin, devo dire che purtroppo nel mondo dello sport israeliano sono tantissime le manifestazioni esplicite di appoggio alle politiche di Netanyahu, e questo ovviamente elimina anche quell'ultimo alibi", ha concluso il deputato Pd. Dire che Italia-Israele del 14 ottobre non vada giocata, come sostiene Berruto, "secondo me è una presa di posizione che alza la tensione. Bisognerebbe invece abbassare i toni, e lo sport in questo aiuta", dice all'Adnkronos il responsabile Sport di Forza Italia, Fabrizio Bittner, commentando le parole del deputato Pd. Bittner ha ricordato per esempio che "le Olimpiadi hanno sempre fermato le guerre e io la vedo sempre così, altrimenti lo sport non avrebbe senso". "Israele non sta brillando per etica, però dobbiamo metterci d'accordo sul significato che ha lo sport; poi, se non si gioca per un problema di ordine pubblico è un altro tema, lo deve gestire chi gestisce l'ordine pubblico", sostiene. "C'è un'azione di Israele che è oltre la misura necessaria, questo lo dicono tutti, lo diciamo anche noi e siamo assolutamente convinti tutti quanti di questo; si è andati decisamente oltre e bisogna fermarsi, e questo è un discorso. Ma la partita in sé dovrebbe essere un evento sportivo, e questo è un altro", sottolinea Bittner.
(Adnkronos) - “Un contratto di passaggio a qualcosa di necessariamente migliore". Così Roberto Caruso, presidente di Fp Cida al tavolo Aran, sulla firma dell’ipotesi di rinnovo del Ccnl 2022-2024 per la dirigenza e i professionisti delle Funzioni Centrali, apposta "pur con qualche lieve remora e perplessità". Per Stefano Di Leo, presidente Cida Fc, "la nostra presenza al tavolo è stata guidata da una domanda di fondo: che senso ha contrattare a triennio scaduto, con risorse ormai già erogate in gran parte, e con margini d’azione sempre più compressi tra vincoli di legge e timori di bocciature da parte della Ragioneria Generale dello Stato? È difficile trovare un equilibrio tra le richieste legittime delle organizzazioni rappresentative e le maglie strette con cui Aran è costretta ad accogliere”. Tuttavia, Cida Fp e Fc hanno deciso "di apporre la propria firma per senso di responsabilità istituzionale e con l’obiettivo di aprire da subito una nuova stagione contrattuale con orizzonte 2025-2027, che non potrà più essere gestita in ritardo cronico, ma va affrontata entro pochi mesi, senza alibi", fanno sapere. Con la firma odierna, spiega Caruso, "apriamo formalmente la sfida per un contratto 2025-2027 all’altezza delle aspettative e delle competenze della dirigenza pubblica italiana. Non transigeremo su questo”. Nel merito, Cida evidenzia alcune modifiche che rappresentano miglioramenti, seppur parziali. Sul fronte delle relazioni sindacali, rafforzato il ruolo dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione con l’obbligo di convocazione almeno due volte l’anno e possibilità di convocazione anche da parte delle organizzazioni sindacali. Inoltre, è estesa a 30 giorni la finestra temporale per lo svolgimento del confronto rispetto ai 15 iniziali. Trattamento economico: salvaguardata l’elevazione del 15% della retribuzione di risultato per strutture organizzative complesse; ridotta l’entità della maggiorazione dei premi di risultato, per le performance eccellenti, a tutela dell’equità; aggiornate le indennità di trasferta per i professionisti ex Epne, ferme da 25 anni, avvicinandole a quelle dei dirigenti, nonché la possibilità per i professionisti Enac di aumentare del 20% l’indennità oraria di trasferta; parziale riduzione della forbice retributiva tra primo e secondo livello per i professionisti, pur restando inadeguata alla sfida dell’attrattività del ruolo professionale pubblico. Istituti giuridici: riconosciuta la funzione di affiancamento (mentoring) come attività valutabile ai fini della performance; introdotto l’obbligo di maggiore trasparenza e di adeguata motivazione per gli incarichi dirigenziali. Infine, per quanto riguarda il welfare è stata prevista la possibilità di erogare parte dell’incremento del fondo a finanziare il welfare.
(Adnkronos) - “Iren è una società all'avanguardia in termini di innovazione e sostenibilità, molto radicata sul territorio. Il ritorno in Italia con il suo programma Emtn di 5 miliardi ci inorgoglisce. Si inserisce all'interno della nostra iniziativa di rimpatrio degli emittenti obbligazionari su borsa italiana”. A dirlo Maurizio Pastore, responsabile della quotazione debito e fondi per il gruppo Euronext, in occasione della ‘Ring the Bell Ceremony’ organizzata a Palazzo Mezzanotte da Iren. È stata l’occasione per celebrare la costituzione del nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes). Iren ha rinnovato il proprio Programma incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. “Il mercato obbligazionario è in crescita - prosegue Pastore - c'è molta domanda da parte degli investitori e un'offerta importante anche di emittenti. Su questa base abbiamo insistito per rimettere Borsa Italiana e il mercato del capital market italiano al centro dell'attenzione”. I risultati non si sono fatti attendere: “Da novembre 2024 ad oggi, sono tornati 15 emittenti con programmi da circa 120 miliardi di cui già 9 emessi. Pertanto è importante rivitalizzare questo settore dove eravamo già forti” conclude.