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(Adnkronos) - Mondelēz International, azienda di riferimento mondiale nel settore dello snacking, celebra con orgoglio i 40° anni dello stabilimento di Capriata d’Orba (Al), uno dei poli produttivi di eccellenza globale per la produzione di biscotti e snack salati. Inaugurato nel settembre 1985, il sito piemontese rappresenta un modello di innovazione tecnologica, impegno per la sostenibilità e profondo legame con il tessuto economico, sociale e agricolo del territorio. Un'eredità di successo, con una visione globale: la storia dello stabilimento affonda le sue radici nella tradizione di Saiwa, iconico marchio genovese fondato nel 1900 e che dal 2007 è parte del Gruppo Mondelēz International. Negli anni, il sito ha raddoppiato la propria capacità produttiva – passando da 20mila a 40mila tonnellate annue – aumentato l’organico a oltre 300 dipendenti e ampliato il suo portafoglio a marchi come Tuc, Cipster, Ritz e Premium, accanto all’iconico Oro Saiwa. Oggi, Capriata d’Orba è una delle realtà industriali più performanti di Mondelēz International a livello europeo, con una produzione destinata per il 30% all’export. Ogni anno vi vengono realizzate oltre 33 milioni di confezioni Oro Saiwa, equivalenti a più di 3 miliardi di biscotti. (FOTO) In quattro decenni, lo stabilimento di Capriata d’Orba ha vissuto una trasformazione tecnologica che ne ha ridefinito completamente l’identità produttiva. Partito con sistemi tradizionali di produzione alimentare, il sito ha saputo cogliere ogni ondata innovativa: dalla prima digitalizzazione degli anni ’90, all’automazione avanzata del nuovo millennio, sino all’attuale integrazione delle tecnologie proprie dell’industria 4.0. Questa evoluzione continua, che pone al centro l’attenzione ai più alti standard di sicurezza e qualità, rappresenta la strategia fondamentale che consente al sito di mantenere la propria posizione di eccellenza nel competitivo panorama manufatturiero globale. Ne è testimonianza il completamento della terza fase della metodologia Integrated Lean Six Sigma che punta a migliorare l'efficienza dei processi aziendali e a ridurre gli sprechi, un primato tra gli stabilimenti Bakery dell’azienda. A conferma della sua centralità strategica per il Gruppo, per rendere lo stabilimento sempre più sicuro, efficiente, innovativo e sostenibile, sono stati investiti negli ultimi 10 anni circa 50 milioni di euro, con l’ambizione di rafforzare ulteriormente il proprio legame con il territorio piemontese anche negli anni a venire. Per Mondelēz International, la sostenibilità è al centro di ogni scelta: non è un’opzione, è un impegno quotidiano. Significa ridurre concretamente l’impatto ambientale, ottimizzare l’uso delle risorse riducendo al minimo gli scarti, disegnare packaging riciclabili per i prodotti, e coltivare un legame autentico con il territorio, collaborando attivamente con le comunità locali. In tale direzione, ad oggi, lo stabilimento di Capriata d’Orba utilizza grano 100% italiano, prevalentemente proveniente dal Piemonte, per un totale di oltre 36.000 tonnellate di grano coltivate su 5.000 ettari da oltre 450 aziende agricole. Questo impegno si inserisce nella più ampia strategia del Gruppo "Snacking Made Right", che punta a guidare il futuro dello snacking in modo responsabile, offrendo lo snack giusto, per il momento giusto e fatto nel modo giusto – proprio come accade ogni giorno nello stabilimento di Capriata d’Orba. Le ambizioni di sostenibilità del Gruppo si concentrano su tre pilastri fondamentali. Ingredienti: grazie al pioneristico programma Harmony, approdato in Italia 10 anni fa, gli agricoltori partner si impegnano a rispettare buone pratiche agricole per la coltivazione del grano, riducendo l'uso di pesticidi e fertilizzanti, tutelando l’acqua e il suolo, e preservando la biodiversità. Packaging: a Capriata d’Orba il 100% dei packaging è progettato per essere riciclato, in linea con l’impegno dell’azienda nella promozione un'economia circolare. Lotta al cambiamento climatico: ogni giorno, l’azienda lavora per consumare meno e meglio, puntando a un uso più efficiente e responsabile delle risorse. Il sito contribuisce attivamente all'ambizioso obiettivo di decarbonizzazione della supply chain entro il 2050, grazie a interventi di efficientamento energetico e uso di energie rinnovabili, come i pannelli solari, che ad oggi contribuiscono a circa il 20% del fabbisogno energetico dello stabilimento. Il successo e la longevità dello stabilimento di Capriata d’Orba sono intrinsecamente legati all'impegno e alla dedizione delle persone. Mondelēz International mette al centro il benessere delle persone attraverso politiche concrete di inclusione, valorizzazione e crescita. Ne sono prova il prestigioso riconoscimento 'Best Workplace for Blue Collar 2024', in cui Mondelēz International in Italia ha conquistato il primo posto della classifica, confermando l’eccellente ambiente lavorativo negli stabilimenti produttivi di Capriata d'Orba e Caramagna Piemonte, e il premio 'Welcome. Working for refugee integration' dell'Unhcr, ottenuto per il secondo anno consecutivo grazie a un progetto di formazione e inclusione lavorativa dei rifugiati, realizzato in partnership con Next. Silvia Bagliani, presidente e amministratore delegato di Mondelēz Italia srl ha dichiarato: “Mondelēz International è una realtà globale con radici profonde in Italia, e in particolare in Piemonte, dove si trovano i nostri siti produttivi. L’Italia è per noi un mercato strategico, dove generiamo oltre 514 milioni di euro di valore distribuito sul territorio, di cui 96 milioni generati in Piemonte, contribuendo a creare oltre 6.700 posti di lavoro lungo tutta la filiera. Celebrare i 40 anni dello stabilimento di Capriata d’Orba è un momento di grande orgoglio, significa riconoscere il valore di un sito produttivo che è molto più di una fabbrica: è un simbolo concreto della nostra visione industriale, fondata su innovazione, sostenibilità e legame autentico con il territorio”. "Lo stabilimento di Capriata d’Orba, con le sue linee produttive dedicate a biscotti e snack salati, continuerà a rappresentare un polo strategico e all’avanguardia all’interno del sistema europeo del Gruppo”, aggiunge Gabriella Della Porta, director manufacturing del Gruppo Mondelēz International in Italia. "Il nostro obiettivo è di continuare a crescere come centro di eccellenza, innovando costantemente e garantendo i più alti standard di sicurezza e qualità. Con lo sguardo rivolto al futuro, tra quarant’anni ambiamo a rendere Capriata ancora più digitale e sostenibile, un punto di riferimento per innovazione, e un modello di eccellenza nel panorama industriale italiano", conclude.
(Adnkronos) - "Nella nostra mission in Intesa SanPaolo e quindi anche qui in Puglia, in maniera anche molto importante, supportiamo l'imprenditoria del territorio. Chiudiamo accordi come quello realizzato di recente con Confindustria, con 9 miliardi di plafond, proprio a supporto degli investimenti. E creiamo degli ecosistemi come quello rappresentato qui oggi in cui ci siamo noi di Intesa SanPaolo, c'è Confindustria, c'è l'iniziativa di Digithon, ci sono le start-up, ci sono gli investitori, gli imprenditori, gli specialisti del settore. Per noi è importante che questi ecosistemi collaborino, dialoghino, siano aperti e connessi in modo da poter essere motore per l'economia del territorio, non solo da un punto di vista economico ma anche valoriale, sociale e soprattutto perché poi le aziende restino in questo territorio che può diventare sia un hub di transizione energetica che un hub digitale". Così con Adnkronos/Labitalia, Alessandra Modenese, direttrice regionale di Intesa Sanpaolo, Puglia, Basilicata e Molise, a margine del suo intervento a Digithon, la maratona digitale in corso a Bisceglie. E Modenese ha dato anche dei suggerimenti alle startup. "Come ho detto prima sul palco, l'importante è non innamorarsi eccessivamente della propria idea, noi possiamo supportarli nel loro percorso di accelerazione, e abbiamo i mezzi, gli creiamo il network, i percorsi di formazione. E soprattutto la possibilità di poter aprire ovviamente anche a degli altri interlocutori in modo da capire se la propria idea è realizzabile, creare il valore e possa trovare spazio nel mercato di riferimento. Quindi non innamorarsi eccessivamente della propria idea, continuare ad avere il coraggio e affidarsi ovviamente a dei supporti corretti e concreti che li possano presentare al mercato", ha concluso Modenese.
(Adnkronos) - L’Italia è prima in Europa nel programma Life Environment 2024 con finanziamenti per un valore di oltre 15 milioni di euro. Tante le proposte selezionate dalla Commissione Europea che riguardano il nostro Paese: dal riciclo delle lavatrici al recupero di sci e scarponi, dalle macchine ibride per la raccolta dei pomodori al trattamento con raggi ultravioletti per ridurre del 50% i pesticidi. All’interno dell’ambito programma Life Environment - storico strumento dedicato al sostegno di iniziative nei settori ambiente, natura e clima - quattro dei progetti italiani approvati sono stati presentati con il supporto di Tinexta Innovation Hub (Gruppo Tinexta). “I risultati ottenuti dimostrano che quando le imprese italiane investono in idee concrete e sostenibili sanno essere competitive anche a livello europeo. I bandi Life, con la loro apertura tematica, sono una grande opportunità per chi sa proporre soluzioni replicabili e a impatto reale. Il nostro lavoro è supportare le aziende nella scrittura di progetti di qualità, valorizzando i partner e creando reti capaci di portare innovazione ambientale tangibile”, ha detto Isella Vicini, responsabile progetti UE di Tinexta Innovation Hub (Gruppo Tinexta). Il programma Life, attivo fin dagli anni Ottanta, copre fino al 60% dell’investimento complessivo dei progetti selezionati, finanziando non solo impianti e tecnologie, ma anche spese di personale, materiali, comunicazione e attività di formazione. Si tratta di iniziative ad alto contenuto innovativo, che coniugano economia circolare, tecnologia e impatto sociale, dal riciclo dei pannelli fotovoltaici ai pavimenti fonoassorbenti per le città, dalle prime mietitrici per pomodori completamente ibride, fino alle lampade Uv-C per trattamenti mirati su uliveti e meleti, capace di prevenire infezioni e ridurre l’uso di pesticidi fino al 50%. Nove i progetti italiani approvati su un totale di trenta, tra cui figurano Phoenix-Weee, reWinter, Life Laerthes e Life Apollo. Phoenix-Weee, sviluppato dalla bolognese Dismeco, punta a rivoluzionare il ciclo di vita delle lavatrici con un innovativo smontaggio selettivo, capace di recuperare fino al 99% dei materiali e alimentare una piattaforma europea di ricambi riutilizzabili. reWinter, promosso da Dalbello S.r.l. (Asolo, TV), intende creare la prima filiera europea per il riciclo integrato di sci, attacchi e scarponi dismessi, con l’obiettivo di realizzare nuova attrezzatura composta fino al 70% da materiali rigenerati. Nel settore agroalimentare, il progetto Life Laerthes di Guaresi S.p.A. (Bondeno, Fe) prevede la realizzazione dei primi raccoglitori di pomodori ibridi al mondo, per ridurre le emissioni legate all’uso di motori diesel agricoli. Infine, Life Apollo promosso da Maschio Gaspardo S.p.A. (Campodarsego, Pp): si tratta di una soluzione integrata – con rover autonomo, lampade UV-C, algoritmo predittivo e motore ibrido – in grado di ridurre, anche oltre il 50%, l’uso di pesticidi e in parte i consumi di carburante.