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(Adnkronos) - Lando Norris in pole position nel Gp del Brasile che si corre oggi alle 16.30 italiane. Il pilota britannico della McLaren conquista la pole nelle qualifiche disputate insolitamente di domenica e condizionate dalla pioggia. Norris gira in 1'23''405 e apre la prima fila completata dalla Mercedes del connazionale George Russell (1'23''578). La Ferrari deve accontentarsi del sesto posto di Charles Leclerc, che scatta in terza fila accanto alla Racing Bulls di Liam Lawson, alle spalle della Racing Bulls di Yuki Tsunoda e della Alpine di Esteban Ocon. Le bandiere rosse abbondano, alla fine saranno 5 in totale e le qualifiche procedono tra stop frequenti e ripartenze complicate. Le condizioni meteo, abbinate agli incidenti che spezzano le sessioni, provocano sorprese sin dall'inizio, con effetti sulla griglia e sulle ambizioni dei big. Max Verstappen con la Red Bull e Carlos Sainz con la Ferrari non superano il Q2: in gara partiranno lontani dalle prime posizioni. Va peggio a Lewis Hamilton, out con la Mercedes nel Q1 e costretto a scattare dalle retrovie
(Adnkronos) - Rosario De Luca è il nuovo presidente di ProfessionItaliane, l'organismo di rappresentanza del sistema ordinistico. La nomina, all’unanimità, è avvenuta nei giorni scorsi a seguito della scadenza del mandato del presidente Armando Zambrano. De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, guida dal 2022 il Comitato Unitario delle Professioni, che assieme alla Rete delle Professioni Tecniche ha costituito nel 2021 ProfessionItaliane. Sono 25 gli Ordini e i Collegi professionali che aderiscono all'associazione.
(Adnkronos) - “In Italia c’è la più grande flotta di traghetti del mondo che serve la più articolata rete di collegamenti marittimi sia europei che internazionali quindi abbiamo dei campioni del mondo come armatori ma abbiamo anche delle responsabilità che ci vengono affidate da una serie di regole". Così Alberto Rossi, direttore generale Assarmatori, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma. "Noi rischiamo la tempesta perfetta", secondo Rossi per via della "tensione imposta dalle regole, soprattutto Ue, che a nostro avviso hanno male calibrato la tempistica degli investimenti perché la tecnologia non è matura, la produzione di carburanti alternativi nella scelta effettuata già dal legislatore europeo in una gamma di carburanti possibili non è matura, e soprattutto non è matura la sua distribuzione nei porti". Inoltre, "abbiamo investimenti che devono durare per essere bancabili ma per essere bancabili devono superare l’esame della tecnologia disponibile. Oggi abbiamo una tecnologia che magari tra 10-15 anni sarà obsoleta e di conseguenza l’accesso al credito è molto difficile". Abbiamo molte "regole e molti compiti a casa da fare - conclude - La buona notizia è che i prelievi che l’Ue ha ideato a carico di passeggeri e merce andranno a generare un ciclo attivo di investimenti che saranno autofinanziati da questo aiuto".