ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Un 34enne italiano è stato arrestato oggi, dopo aver aggredito tre sanitari all'ospedale di Cittadella (Padova) e aver ferito al volto con un coltello un carabiniere che stava tentando di fermarlo. I fatti sono accaduti stamane, verso le 8 di mattina, quando al 112 è giunta la segnalazione di un uomo, armato di coltello, che si aggirava per le vie del centro. I militari dell'arma l'hanno rintracciato poco dopo in ospedale dove, nel frattempo, aveva aggredito tre infermieri. Una volta sul posto i carabinieri hanno cercato di portare alla calma il 34enne che si è, invece, scagliato contro di essi, ferendo un carabiniere al collo e al volto. Ai militari non è rimasto altro che usare il taser per fermarlo. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha espresso solidarietà in una nota. "Sono vicino agli operatori sanitari e ai carabinieri feriti nell'ennesimo inaccettabile caso di aggressione in ospedale, avvenuto a Cittadella nel padovano. L'aggressore è stato fermato e arrestato - ha detto il ministro -, ma resta la preoccupazione per la frequenza con cui continuano a verificarsi questi episodi. Il governo ha già adottato misure importanti e concrete, inasprendo le pene per chi aggredisce gli operatori sanitari, introducendo l'arresto in flagranza di reato anche differito e potenziando la presenza delle forze dell'ordine. Continueremo a impegnarci sul piano culturale perché è evidente che nonostante lo sforzo in termini di prevenzione e deterrenza, dobbiamo far comprendere ancora di più ai cittadini che medici, infermieri e operatori sanitari devono essere rispettati. Questa violenza non è più tollerabile". Anche il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, è intervenuto in merito. "È un episodio di una gravità inaudita. È inconcepibile - ha detto - che un luogo di cura e di soccorso, come il Pronto Soccorso, sia trasformato in uno scenario di violenza. Esprimo la mia totale e ferma condanna per quanto accaduto e tutta la mia solidarietà alle persone ferite, in particolare agli operatori sanitari e ai carabinieri intervenuti per proteggere vite umane. Attaccare chi si dedica alla cura del prossimo, spesso in situazioni di emergenza e difficoltà, è un atto ignobile e vergognoso". "Medici, infermieri e tutto il personale sanitario – ha continuato Zaia - lavorano ogni giorno con impegno e sacrificio per garantire la salute e la sicurezza della nostra comunità. Colpirli significa attentare ai valori stessi della nostra società. Chiedo che sia fatta piena chiarezza al più presto, e ritengo urgente una revisione normativa che introduca aggravanti specifiche per le aggressioni contro il personale sanitario. Gli episodi di violenza nei confronti di chi lavora in corsia, in particolare nei Pronto Soccorso, sono ormai all’ordine del giorno e rappresentano un inaccettabile rischio per chi dedica la propria vita a salvare quelle degli altri. Non possiamo più accettare che i nostri operatori siano costretti a lavorare in un clima di paura e insicurezza. Servono misure decise e concrete per garantire a loro protezione e sicurezza adeguate. È il momento di dare un segnale forte e inequivocabile". "Va bene esprimere la solidarietà ai colleghi colpiti da questa aggressione e condannare quello che è accaduto all'ospedale di Cittadella, ma dal Governo ci aspettiamo i fondi per le videocamere per rendere le ultime norme anti-violenza veramente operative. E poi, non mi stanco di ripeterlo, serve regolare gli ingressi in ospedale. Non è possibile entrare con un'arma. Gli esperti di sicurezza ci dicano come fare ma inaccettabile entrare armati in un ospedale. Servono misure di prevenzione altrimenti ricorriamo questi atti di violenza ai danni dei medici e degli operatori sanitari", così all'Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri.
(Adnkronos) - “La situazione della Campania è lo specchio amplificato di quella italiana. Un aspetto positivo è l'aumento, così come in tutto il territorio nazionale, dell'occupazione. L'occupazione risente di fenomeni storici, è cresciuta nel 2023 e, per il primo semestre del 2024, ci sono segni di ulteriore crescita. È un'occupazione buona, stabile, con un aumento dei posti di lavoro a tempo indeterminato, un'occupazione che inizia a coinvolgere, con le misure di sostegno alla famiglia, anche le fasce di popolazione che erano sottorappresentate, quindi un buon incremento della popolazione femminile e giovanile che finalmente riesce ad affacciarsi al lavoro”. Lo ha detto Valeria Vittimberga, direttrice generale dell'Inps, oggi alla presentazione del XXIII Rapporto annuale Inps, a Napoli. “In Campania - aggiunge Vittimberga - è stata predisposta una intensificazione, da parte dell'Istituto, degli strumenti di intelligence per individuare dove ci sono i maggiori indici di rischio di illegalità nel mondo del lavoro, evitando di andare a disperdersi in rivoli di inutili ispezioni che danneggiano le imprese di un tessuto produttivo che è sostanzialmente sano. In Campania ci concentriamo sui fenomeni di macroillegalità, di sfruttamento e di lavoro nero, che l'Inps si impegna a combattere - conclude - in maniera decisa”. "La nuova misura "Quota 103" per il pensionamento anticipato è un passo significativo verso un sistema previdenziale sostenibile, rispondendo alle esigenze dei lavoratori". Durante la presentazione del Rendiconto Sociale 2023, Valeria Vittimberga ha spiegato che "la riforma del Reddito di cittadinanza ha consentito una riallocazione delle risorse verso l'Assegno Unico, sostenendo un numero maggiore di famiglie. Questo cambiamento rappresenta un fondamentale passaggio da una mera assistenza a un'inclusione attiva nel mercato del lavoro. La banca dati del Siisl sta diventando un pilastro delle politiche attive, con l'introduzione di strumenti di intelligenza artificiale per migliorare l'abbinamento tra domanda e offerta di lavoro, ponendo il governo in una posizione favorevole per affrontare le sfide future". "Il 2023 ha visto l'implementazione di misure significative a sostegno delle donne nel mercato del lavoro, mirate a ridurre la discontinuità di carriera causata da maternità e responsabilità familiari". Ha continuato Vittimberga, che ha evidenziato come l'interruzione lavorativa delle donne "influisca negativamente sulla loro crescita professionale e sulla possibilità di accedere a ruoli dirigenziali. Per affrontare questa situazione, il governo ha potenziato i sussidi per le madri lavoratrici e aumentato il bonus per gli asili nido, promuovendo così una maggiore partecipazione femminile. Inoltre, sono stati introdotti permessi di paternità per coinvolgere i padri nella cura dei figli e facilitare la condivisione delle responsabilità familiari". "Nel 2023, l'occupazione in Italia ha mostrato una crescita significativa con un incremento di circa 508.000 posti di lavoro, di cui 373.000 a tempo indeterminato. Questo sviluppo non solo evidenzia la capacità del Paese di generare nuove opportunità, ma anche di consolidare posti di lavoro stabili. I contratti a termine sono aumentati di 135.000 unità, riflettendo una maggiore flessibilità e adattabilità del mercato". Ad affermarlo è il direttore generale Inps, Valeria Vittimberga in un video messaggio al Convegno del Civ. Tuttavia, ha sottolineato, "la necessità di contrastare il dumping contrattuale, in particolare per i lavoratori stranieri, che rappresentano il 10,7% della forza lavoro, e il 25% delle nuove assunzioni. È fondamentale garantire tutele minime per evitare sfruttamenti e applicazioni di contratti pirata".
(Adnkronos) - Come azienda quotata, parte di un gruppo quotato”, sulla sostenibilità “abbiamo preso degli impegni con gli investitori e con la comunità finanziaria. Gli investimenti proseguono e vanno in un quadro regolatorio che a volte è un po' complesso”. Così Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director Coca-Cola Hbc Italia, in occasione dell'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma, ricorda il “dibattito dell'anno scorso sul regolamento europeo relativo all'imballaggio, che rischiava di smontare un approccio dell'azienda che rappresento, ma più in generale dell'azienda italiana, ad esempio, preferendo il riuso. Questo complica” la situazione “perché, come multinazionale, ma vale per tutte le realtà multinazionali, ci inseriamo in un contesto culturale normativo specifico”. L’azienda ha deciso “di investire, ad esempio, sul riciclo - prosegue Pierini - Abbiamo 6 stabilimenti produttivi nel Paese in 5 regioni e ovviamente gli investimenti in sostenibilità, che dal 2010 a quest'anno montano a mezzo miliardo di euro, si concentrano particolarmente sull'attività industriale: nuovi impianti, nuovi strumenti, nuovi sistemi, nuovi processi. L'area su cui ci siamo molto concentrati, in questo periodo, è proprio quella del packaging che è al 100% riciclabile perché abbiamo la plastica più nobile, il Pet, facilmente riutilizzabile, il vetro, l'alluminio. Si trattava di utilizzare sempre meno materia prima e anche, se possibile, di anticipare quelle tendenze che la normativa europea, che poi nell'ambito ambientale guida la normativa nazionale, ci imponeva”. A tale proposito “abbiamo fatto una cosa, anticipando i tempi - che i consumatori odiano, ma che l'Europa ci chiede di fare - Sono i famosi tappi collegati alle bottiglie che, tra l'altro, vanno a mettere più plastica di prima. Ma è una scelta europea, alla quale ci siamo adeguati. Abbiamo poi tolto i colori dai nostri prodotti e lavorato sulla sensibilizzazione dei consumatori sulla sicurezza dei prodotti alimentari". “La priorità ambientale per noi non è solo il packaging - aggiunge Pierini - C'è un grande tema che vediamo ricorrere anche nelle nuove linee guida della nuova Commissione europea che è l'acqua. Noi, come industria, di acqua ne utilizziamo tanta, è la nostra materia prima. I nostri stabilimenti sono circondati da acqua di superficie, molto spesso ci sono delle risaie intorno a noi o coltivazioni agricole simili. Nello stabilimento, il nostro più grande d'Europa, che abbiamo a sud di Verona, a Nogara, ci siamo posti l'obiettivo di fare qualcosa in più. Non prendiamo l'acqua dall'acquedotto, ma abbiamo dei pozzi che vanno in profondità. La purificano e, grazie agli investimenti industriali, abbiamo un water ratio, che è l'utilizzo di acqua per litro di bevanda prodotta, tra i più bassi in Europa, pari a 1.56. Lo 0.56 in più, che non finisce nella bottiglia - conclude - ritorna depurato nell'ambiente”.