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(Adnkronos) - Con il 'debutto' di Julia Roberts, i ritorni di George Clooney, Jude Law, Adam Driver, Cate Blanchett e Charlotte Rampling e forse le sorprese di Al Pacino e Martin Scorsese, il red carpet della 82/a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 27 agosto al 6 settembre 2025, si preannuncia come uno dei più abbaglianti degli ultimi anni. Un parterre de rois che unisce le più grandi stelle del cinema internazionale ai nomi più amati del panorama italiano, in un'edizione che promette di lasciare il segno nella storia della kermesse sotto la direzione di Alberto Barbera. Tra i nomi più attesi, c'è indubbiamente Julia Roberts: la diva consacrata da 'Pretty Woman' calcherà il tappeto rosso del Lido per la prima volta. Sarà accompagnata da Andrew Garfield, co-protagonista di 'After the Hunt', il nuovo film di Luca Guadagnino, e torna Emma Stone diretta da Yorgos Lanthimos in 'Bugonia', progetto che già si preannuncia cult. Sul fronte delle coppie esplosive, George Clooney e Adam Sandler saranno insieme in 'Jay Kelly', diretti da Noah Baumbach, mentre Dwayne Johnson ed Emily Blunt porteranno sul Lido tutta la loro energia con 'The Smashing Machine' dei fratelli Safdie. Grande attesa anche per 'The Wizard of the Kremlin', film di Olivier Assayas con Jude Law e Paul Dano, e per l'ambizioso 'Frankenstein' firmato Guillermo del Toro, che vanta un cast da brivido con Oscar Isaac, Jacob Elordi, Christoph Waltz e Mia Goth. Jim Jarmusch riunisce un cast stellare in 'Father Mother Sister Brother', che vede protagonisti Adam Driver, Cate Blanchett, Charlotte Rampling e Vicky Krieps, mentre Kathryn Bigelow firma il teso 'A House of Dynamite' con Idris Elba e Rebecca Ferguson. Sfileranno Amanda Seyfried (The Testament of Ann Lee di Mona Fastvold), Mads Mikkelsen (The Last Viking di Jensen) e la coppia Adèle Exarchopoulos-Louis Garrel (Chien 51 di Jimenez). Non mancheranno le sorprese con 'Late Fame' di Johns che riporta a Venezia Willem Dafoe, mentre resta il mistero su Gal Gadot e John Malkovich, annunciati nel cast di 'In the Hand of Dante' di Julian Schnabel, ma la cui presenza sul Lido è ancora incerta. Sul fronte italiano, spiccano Toni Servillo, volto del nuovo film di Paolo Sorrentino, 'La Grazia', Pierfrancesco Favino, interprete di 'Il maestro di Daniele Di Stefano', e Valeria Bruni Tedeschi, protagonista di 'Duse' diretto da Francesca Marcello. Valeria Golino e Barbara Ronchi saranno al centro del delicato 'Elisa' di Antonio Di Costanzo, mentre Benedetta Porcaroli promette di sorprendere in 'Il rapimento di Aarabella' di Francesco Cavalli. Completano il quadro Vinicio Marchioni in 'L’isola' di Andrea di Capuano e Michele Riondino ne 'La valle dei sorrisi' di Fabio Strippoli, in una selezione italiana ricca di talento e visione autoriale.
(Adnkronos) - E’ molto positivo il bilancio tracciato, a metà anno come ‘Capitale europea della cultura’, da istituzioni e partners della città tedesca di Chemnitz che, con 38 municipalità della regione circostante, detiene questo prestigioso titolo per il 2025, condiviso con Gorizia/Nova Gorica. In questi primi sei mesi, la città ha attratto visitatori non solo tedeschi ma anche europei e internazionali, con un notevole indotto per tutto il territorio. Dunque, se il motto di Chemnitz2025 è ‘C the Unseen’, si può dire che l’obiettivo è stato centrato in pieno: rendere visibile questa città, dal passato industriale, fino adesso sconosciuta alle rotte turistiche. Fin dalla cerimonia di apertura, che si è svolta il 18 gennaio, alla presenza di 80mila spettatori, sono molti gli eventi (tra i mille in programma) che hanno registrato presenze record, come il Festival di cultura e democrazia Kosmos con 115mila partecipanti e Hat Festival con 105mila. Ancora, in 8mila hanno preso parte alla maratona, 6mila al Festival del tango e 7mila al grande evento #3000Garagen. Almeno 10mila persone sono state coinvolte nei maker hubs creati nella regione. Il Visitor Centre, realizzato all’interno di una fabbrica recuperata di Chemnitz, come parte del progetto che prevede 30 aree di interventi infrastrutturali, ogni giorno accoglie in media 500 visitatori. A scandire il programma di Chemnitz2025 oltre mille eventi e 233 progetti (per tutte le informazioni si può consultare il sito https://chemnitz2025.de), realizzati da 900 protagonisti del territorio e mille volontari, coadiuvati da collaboratori europei e internazionali. Ed è notevole anche il coinvolgimento dei cittadini a eventi e attività, come ad esempio l’iniziativa che ha visto 600 persone di Chemnitz piantare ad aprile 400 alberi di mela e che sarà ripetuta in autunno. Molti partecipano attivamente mettendo a disposizione le loro storie, come nel caso del Garage Trail. Considerevoli anche gli ingressi registrati dai musei: 61mila visitatori per la Galleria d’arte tra gennaio e maggio, quasi 50mila per il Museo dell’industria, 10.600 per il Museo di storia naturale. Tra le più gettonate, la mostra ‘European realities’, la riapertura della casa dell’artista Karl Schmidt-Rottluff e le visite a Villa Esche parte della Via di Henry van de Velde. Sono stati 450 i tour guidati con oltre 10mila ospiti, triplicati rispetto agli anni precedenti. Chemnitz si è affermata quest’anno anche come location per congressi e conferenze, con 31mila partecipanti. Circa 1.500 i visitatori del settore trade, da oltre 30 paesi. A confermare l’incremento turistico i dati sui pernottamenti, cresciuti del 9,8% solo a marzo 2025 e le prenotazioni alberghiere segnano il +20%, ma molti hotel registrano il tutto esaurito soprattutto in concomitanza con gli eventi più richiesti. C’è già molta domanda per la seconda parte dell’anno e pe il closing di fine novembre e non manca chi si informa per il 2026. Per l’anno prossimo già si sa che si terrà a Chemnitz il festival internazionale Theater der Welt, che ogni tre anni è ospitato da una diversa città della Germania. Soddisfatti i rappresentanti delle istituzioni e della macchina organizzativa. “La ‘Capitale europea della cultura’ ha già sviluppato un enorme appeal: i turisti vengono a visitare la regione e ne diventano così ambasciatori”, dichiara Barbara Klepsch, ministro della Cultura della Sassonia. Per il sindaco di Chemnitz, Sven Schulze, “persone da tutta Europea visitano la nostra città e ne portano a casa un’impressione positiva di apertura e adattabilità, ma allo stesso tempo la ‘Capitale europea della cultura’ mostra anche a noi cittadini quello che Chemnitz ha da offrire”. “Il programma di Chemnitz2025 è fatto dalla gente del posto e ha permesso di creare nuovi network e di sviluppare nuove skills. Un approccio di successo che pone le basi per la futura trasformazione di Chemnitz in una città di cultura”, afferma Stefan Schmidtke, managing director programme di Chemnitz2025 gGmbH. Gli fa eco il direttore generale di Chemnitz2025, Andrea Pier: “Dopo solo sei mesi di ‘Capitale europea della cultura’ l’ottimismo in città e nella regione è palpabile, a dimostrare che l’investimento in arte e cultura, in stretta collaborazione tra pubblico e privato, rafforza la società civile e incoraggia la partecipazione”. “L’aumento del numero di visitatori è notevole e l’impatto su ristoranti e commercianti è estremamente positivo”, assicura Sven Hertwig, titolare di Exclusive Events. Molto contenti anche i rappresentanti della regione, come spiega Ines Hanisch-Lupaschko, managing director dell’Ufficio del turismo della regione Erzgebirge: “Dopo il riconoscimento Unesco, ora anche il titolo di ‘Capitale europea della cultura’ sta dando i suoi frutti”. Per il managing director dell’Ufficio per il turismo della regione Chemnitz-Zwickau, Marika Fischer, “persone da tutto il mondo vengono qui per scoprire la nostra regione: la ‘Capitale europea della cultura’ funziona e non lo dicono solo i dati ma soprattutto le facce contente dei nostri operatori”. “Il potenziale turistico c’era già, ora - conclude - è stato espresso: è un sogno che è diventato realtà”.
(Adnkronos) - “I treni sono mezzi di trasporto già sostenibili, ma abbiamo voluto vivere la sostenibilità in maniera ancora più incisiva, ideando treni che consumino meno energia e sfruttando materiali riciclabili”. Così Maria Giaconia, direttore operations Regionale di Trenitalia, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. Lo stesso approccio, ossia di rendere ancora più green qualcosa già di per sé sostenibile, Trenitalia lo applica ai treni che prevedevano l’impiego anche di carburante diesel, come spiega Giaconia: “Sono stati ripensati così che possano utilizzare biocarburante. Lavoriamo non solo sulla sostenibilità ambientale, ma anche su quella sociale. I nostri nuovi treni infatti devono essere la risposta alle città del futuro, perché muoversi meglio significa vivere meglio. Abbiamo ripensato l’accessibilità dei treni, abbiamo lavorato anche sulla digitalizzazione, per fare in modo che le persone scelgano sempre più spesso il mezzo pubblico piuttosto che l’auto privata”. Un altro aspetto importante è quello dell’intermodalità, per fare ‘l’ultimo miglio’: “La stazione non sempre è in centro città e” per aiutare i viaggiatori a raggiungere la loro destinazione con i mezzi pubblici “abbiamo progettato, insieme agli operatori del Tpl, la combinazione treno e bus, acquistabile sulle nostre piattaforme. Abbiamo oltre 200 collegamenti che ci permettono di accedere ai posti più belli. Sostenibilità è anche permettere a tutti di arrivare in modo capillare ovunque, anche in quelle destinazioni un po’ meno battute”. “L’Eco Festival per noi è un appuntamento importante perché è un luogo per il confronto di idee e progetti necessari per un cambiamento verso la sostenibilità. Non siamo qui soltanto perché siamo operatori di trasporto pubblico ferroviario - puntualizza in conclusione Giaconia - ma perché ci crediamo fortemente. Per questo abbiamo voluto condividere questa partnership con l’Eco Festival”.