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(Adnkronos) - Niente caldo record né afa, agosto inizia al fresco. Per tutta l'Italia il primo weekend del mese comincia senza rischi di ondate di calore: il bollettino di oggi, venerdì 1 agosto, aggiornato dal ministero della Salute conferma infatti il bollino verde in tutti i 27 capoluoghi monitorati, almeno fino a sabato 2 agosto. Anche la prossima settimana, spiegano gli esperti de iLMeteo.it, inizierà quindi sotto il segno dell'Anticiclone delle Azzorre, la figura per eccellenza dell'estate mediterranea di una volta, capace di termoregolare il clima limitando gli eccessi di caldo. Dunque, da lunedì 4 agosto potremo ancora godere di una bella estate, caratterizzata dal bel tempo e da temperature senza eccessi, addirittura quasi fresche. Questa bella estate sarà garantita dall’Arcipelago delle Azzorre, dove si forma l’omonimo anticiclone, in pieno Oceano Atlantico, ossia in quella zona in cui la temperatura dell’acqua è decisamente fresca anche in Estate, intorno ai 20-23°C: i venti che girano attorno a questa figura anticiclonica (in senso orario) hanno dunque la caratteristica di essere più miti, rispetto a quelli provenienti, per esempio, dal Nord Africa. Ecco perché quando l’Anticiclone delle Azzorre si estende verso il Mediterraneo il clima risulta più equilibrato anche in Italia, con giornate estive piacevoli e temperature massime generalmente comprese tra i 27 e i 32°C. Questa bella estate tuttavia non durerà e ci accompagnerà solo fino a mercoledì 6 agosto garantendo sole, assenza di piogge e temperature molto piacevoli. Successivamente lo scenario meteorologico subirà una svolta significativa: il famigerato Anticiclone Africano, tornerà a colpire con forza sul bacino del Mediterraneo. Il ‘Cammello’, come viene definito l’Anticiclone Africano in meteorologia, farà sentire la propria voce da giovedì 7 agosto in poi, probabilmente per almeno una decina di giorni: insomma, da metà settimana assisteremo ad una sorta di passaggio di testimone tra il mite ed oceanico Anticiclone delle Azzorre e un Anticiclone Africano carico di afa e canicola, capace di portare, entro il weekend 9-10 agosto, 35°C diffusi da Nord a Sud con punte di 40°C.
(Adnkronos) - "Per quanto riguarda le imprese agricole campane, l’impatto potrebbe variare in modo significativo in base alle modalità di applicazione del dazio. Se l’imposizione riguarda il valore del prodotto alla partenza e non il prezzo finale al consumo, la ricaduta lungo la filiera potrebbe risultare più attenuata del previsto. Parliamo infatti di un comparto, quello agroalimentare, che si fonda su produzioni ad alto valore aggiunto, esito di processi di trasformazione, qualità certificata e forte legame con il territorio. Elementi che creano un significativo scarto tra il prezzo all’origine e quello finale e che possono contribuire ad ammortizzare, almeno in parte, l’effetto della misura". Così, con Adnkronos/Labitalia, Fabrizio Marzano, presidente di Confagricoltura Campania, commenta l'accordo Usa-Ue su dazi al 15% per l'export europeo. "Naturalmente, in presenza di produzioni meno strutturate, con lavorazioni minime e margini ridotti, un’imposizione del 15 per cento -continua- risulterebbe più difficile da sostenere. Ma l’agricoltura campana ha costruito negli anni un’identità solida, fondata su qualità, sicurezza alimentare e distintività, che consente oggi di affrontare con maggiore flessibilità le dinamiche del mercato internazionale". Secondo Marzano "oltre alla gestione dell’emergenza, l’introduzione di nuovi dazi apre anche un fronte strategico che va affrontato con decisione: rafforzare la capacità di esportazione del sistema agricolo nazionale. Troppe imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni, continuano ad affrontare i mercati esteri senza una visione strutturata e senza strumenti adeguati, perdendo occasioni importanti di crescita e consolidamento. Diventa quindi fondamentale investire in formazione, accompagnamento all’internazionalizzazione, aggregazione dell’offerta e promozione di filiere integrate. In questo scenario, sarebbe utile coinvolgere anche le Camere di Commercio in un tavolo condiviso, che metta insieme istituzioni e rappresentanze imprenditoriali per costruire percorsi comuni e strategie di lungo periodo. Solo così potremo trasformare anche una difficoltà in un’occasione di sviluppo per l’intero comparto agricolo”, conclude.
(Adnkronos) - “Il nostro gruppo ha sempre messo al centro la sostenibilità, dal 2013 siamo presenti con diverse emissioni sostenibili. Oggi abbiamo raggiunto il 90% di finanza sostenibile. È una strategia che crediamo possa avere valore anche in futuro e per questo abbiamo voluto portare il nostro programma anche in Italia. Per dare più forza al legame che abbiamo col nostro territorio”. Lo spiega Giovanni Gazza, Chief financial officer di Iren, alla ‘Ring the Bell Ceremony’ organizzata a Palazzo Mezzanotte da Iren per celebrare la costituzione del nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes). Iren ha rinnovato il proprio Programma incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. “Siamo una local multiutility e questo rimpatrio si lega perfettamente alla nostra strategia. È un programma importante da 5 miliardi e supporterà i nostri 8 miliardi di investimenti al 2030. Oggi comunichiamo al settore che è possibile rafforzare il legame tra le aziende e il mondo della finanza nazionale” conclude Gazza.