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(Adnkronos) - Un'operazione segreta dell'Ucraina in corso contro la Russia, con la 'benedizione' degli americani. Secondo il New York Times, il nuovo ministro della Difesa russo Andrei Belousov ha chiamato il 12 luglio il segretario alla Difesa Usa Lloyd J. Austin chiedendo se il Pentagono fosse a conoscenza di questo complotto e del potenziale inasprimento delle tensioni tra Mosca e Washington. Da quando la Russia ha invaso l'Ucraina nel febbraio 2022, Austin aveva parlato per telefono con il ministro della Difesa russo solo altre cinque volte, quasi sempre su iniziativa del Pentagono e spesso nel tentativo di evitare errori di calcolo che avrebbero potuto far degenerare il conflitto. In realtà, Austin aveva contattato Belousov a fine giugno nel tentativo di mantenere le “linee di comunicazione aperte”, ha riferito il Pentagono. È stata la prima telefonata tra i due uomini da quando Belousov, un economista, ha sostituito Sergei K. Shoigu, il ministro della Difesa russo di lunga data, in una scossa del Cremlino a maggio. I funzionari del Pentagono sono stati sorpresi dalle accuse non essendo a conoscenza di alcun complotto di questo tipo. Ma qualsiasi cosa Belousov abbia rivelato, hanno riferito tre funzionari, è stata presa abbastanza sul serio da indurre gli americani a contattare gli ucraini e a dire, in sostanza, se state pensando di fare qualcosa del genere, non fatelo. Nonostante la profonda dipendenza dell'Ucraina dagli Stati Uniti per il sostegno militare, di intelligence e diplomatico, i funzionari ucraini non sono sempre trasparenti con le loro controparti americane riguardo alle loro operazioni militari, specialmente quelle contro obiettivi russi dietro le linee nemiche. In una nota, il ministero della Difesa russo ha confermato il colloquio tra Belousov e Austin. "Il ministro della Difesa Andrey Belousov ha sottolineato il pericolo di un'ulteriore escalation in relazione alla continua fornitura di armi americane all'Ucraina", si legge nel comunicato. Secondo due funzionari statunitensi ben informati, nel colloquio con il ministro russo Austin ha anche avvertito la Federazione Russa di non minacciare le truppe americane che operano sul suolo europeo. I dettagli del colloquio tra i due ministri della Difesa, comunque, non sono stati resi noti. L’attuale posizione dei Paesi occidentali nei confronti dell’Ucraina è quella di ignorare la posizione russa e aspettarsi la capitolazione della Federazione Russa, ma ciò non accadrà, ha detto dal canto suo ai giornalisti il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. “Tutti fanno orecchie da mercante e continuano a chiederci di adottare un approccio costruttivo, che, secondo loro, significa capitolazione, questo non accadrà, tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale saranno raggiunti, non esiste alcun dubbio”, ha aggiunto il ministro.
(Adnkronos) - "Il crollo di Scampia per quanto mi riguarda era una tragedia annunciata, e una potenzialità anche mancata. Noi parliamo di social housing: è uno strumento di risposta ai bisogni sociali oppure è uno strumento di accelerazione di degrado sociale e urbano? Io questo mi chiedo". Così, con Adnkronos/Labitalia, Tiziana Campus, consigliere segretario, responsabile dipartimento lavori pubblici, Onsai e concorsi del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori sul crollo di Scampia. "Si parla -sottolinea ancora Campus- dell'edificio che era in via di ristrutturazione al piano terra e al piano primo, ma ci siamo guardati intorno, abbiamo visto se le strutture primarie, quindi passerelle, passaggi da un edificio da un punto ad un altro, erano magari più pericolanti rispetto al primo piano e al piano terra? Ci siamo resi conto che forse era necessario fare delle valutazioni differenti", si chiede. Campus sottolinea "l'Italia è stato uno dei primi che ha investito sul social housing. Addirittura dall'Ottocento abbiamo iniziato a costruire gli edifici economici popolari, quindi abbiamo una grande tradizione. Però cosa è successo nel tempo? Che abbiamo costruito, in un modo un po' particolare, diverso, tra virgolette 'avveniristico' e con costi anche contenuti. Si è costruito tanto, si è cercato di dare spazio a famiglie bisognose, di inserirle all'interno di questi grandi edifici, di questi casermoni e dopo di che ci siamo dimenticati di loro", attacca Campus. Le Regioni "non hanno oggi i soldi per fare la manutenzione a queste opere e il degrado si va ad insinuare, ma si va ad insinuare anche un degrado sociale, importante, visto come sono costruite queste strutture. E quindi come Cnappc noi chiediamo veramente a gran voce di riportare al centro delle politiche urbane il social housing, anche come motore per rigenerare quelle porzioni di quartieri, oppure distretti, per cercare di migliorare la qualità di vita, ma per dare il giusto senso a quello che inizialmente aveva un perché", conclude.