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(Adnkronos) - La riforma sulla disabilità e l’importanza che ha per i disabili in Italia, i problemi burocratici e l’omogeneità delle prestazioni sul territorio nazionale: ne parla a SostenibileOggi Antonio Guidi, Senatore della Repubblica e responsabile del dipartimento di Disabilità ed Equità sociale di Fratelli d’Italia. Ecco di seguito un estratto dell’intervista. Penso sia importante per tutti dare più eguaglianza nella valutazione e nella considerazione delle patologie disabilitanti per quanto riguarda la valutazione in sé, che spesso oggi è disomogenea a livello territoriale. Oggi si applicano due pesi e due misure, e credo sia giusta una migliore distribuzione qualitativa e quantitativa delle valutazioni sulla disabilità, sia per motivi sociali ed etici ma anche economici. Bisogna dare a tutti pari opportunità e pari possibilità di spesa. Tutta la burocrazia deve trovare un punto di equilibrio migliore: spero avvenga con la Riforma, sono sempre positivo. Si deve aggiungere una valutazione che tenga conto della volontà della persona con la disabilità, che non è quella di avere più soldi, ma prestazioni omogenee sul territorio nazionale. Per quanto mi riguarda, voglio annunciare che mi sto impegnando per una modifica costituzionale che impedisca termini “vecchi” e che introduca il termine disabilità, perché anche attraverso il riconoscimento lessicale di se stessi si riconosce un diritto forte. L'intervista completa su sostenibileoggi.it
(Adnkronos) - “Fare rete è anche questo, fornire un supporto al Paese attraverso le tante eccellenze del territorio”. Così il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, ha sintetizzato il patrocinio dell’Int agli incontri di Confassociazioni Piemonte e Valle D’Aosta nelle province piemontesi, tour di eventi pensati e fortemente voluti dal suo Presidente Roberto Terranova, dove si incontreranno e si racconteranno imprese e professionisti. Il prossimo evento, che si terrà lunedì 24 marzo nella provincia di Cuneo, nota per la vivacità imprenditoriale nell’industria e nei servizi, ma che ha saputo mantenere e rivalutare il territorio anche dal punto di vista agricolo, si intitolerà 'Il Piemonte al servizio delle imprese tra Dna innovativo e tradizione industriale' e sarà ospitato nella sede della Ors srl – Deda group a Molino di Roddi. Tanti gli ospiti, tra cui il presidente nazionale di Confassociazioni Angelo Deiana, e i relatori, un’importante occasione di confronto che il presidente Roberto Terranova così descrive: "Gli eventi che organizza la nostra associazione sul territorio piemontese e valdostano portano alle imprese locali strumenti concreti e sono solo momenti di apertura di percorsi di sviluppo che, successivamente all’evento, ci vedono coinvolti direttamente sul territorio per 'Fare rete' durante tutto l’anno. Larete è lo strumento fondamentale per difendere l’impresa e l’Imprenditore che promuove le idee di crescita e di sviluppo tecnologico nel tempo". "A Roddi - spiega - nella prestigiosa sede di Deda group, avremo Axpo Aesi Italia come main sponsor e potremo parlare di prospettive energetiche e soluzioni per l’ambiente con aziende innovative del territorio Piemontese quali la Ompeco di Moncalieri, leader tecnologico nelle soluzioni di recupero energetico degli scarti produttivi di qualsiasi genere e la Angias di Vercelli, che porterà una visione innovativa nello sviluppo dei componenti per l’automotive. La straordinaria partecipazione di Byd permetterà inoltre ai partecipanti di testare e capire le strategie di sviluppo dell’Importante Brand Internazionale dell’Automotive, sempre più presente nel Nostro Paese. Azimut, infine, presenterà i migliori strumenti di protezione economica e finanziaria, mentre giovani imprenditori locali, quali Sebastiano Einaudi di Agrysapiens definiranno un nuovo modo di pensare l’imprenditoria agricola”. Il presidente dell’Int Alemanno, che è anche vice presidente vicario nazionale di Confassociazioni, interverrà soffermandosi sui confronti istituzionali che Confassociazioni e le associazioni rappresentate hanno con governo e parlamento, in particolare il numero uno dei tributaristi Int parlerà delle ultime audizioni parlamentari, alle Commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato, sottolineando che: “Chi interloquisce e si confronta con il legislatore dovrebbe sempre tenere ben presente l’interesse generale e poi, al di là dell’evidenziare le criticità dei provvedimenti legislativi, deve fornire soluzioni applicabili e sostenibili, altrimenti non farebbe che implementare discussioni senza costrutto e di queste ce ne sono già troppe nel nostro Paese”.
(Adnkronos) - Il Giro d’Italia della Csr, l’evento itinerante del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, ha scelto Gorizia, Capitale europea della Cultura 2025 con Nova Gorica, come seconda tappa dell’edizione 2025. L’appuntamento è in programma all’Università di Udine lunedì 24 marzo alle 10 all’Auditorium Fogar, in Corso Verdi 4. Il titolo della tappa è 'Il futuro oltre la frontiera'. “La sostenibilità non può avere confini - dichiara Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - Dobbiamo prendere esempio dagli ecosistemi naturali, che non percepiscono le frontiere come separazione fisica. Nelle persone e nelle comunità deve crescere la consapevolezza che siano tutti coinvolti e interconnessi: un messaggio quanto mai attuale che il Salone della Csr propone da anni”. Ad aprire i lavori della tappa saranno, insieme a Rossella Sobrero, Francesco Pitassio, delegato per la sede di Gorizia dell’Università di Udine; Patrizia Artico, Assessora a Go!2025 del Comune di Gorizia e Valeria Broggian, presidente di Animaimpresa, network votato all’innovazione e alla sostenibilità e partner della tappa di Gorizia. “La tappa di quest’anno è espressione tangibile del valore della collaborazione tra Paesi, organizzazioni e persone - commenta Broggian - È un piacere essere partner di questa occasione d’incontro che mette in luce eccellenze locali, sottolineando quanto la dimensione transfrontaliera possa essere volano d’innovazione”. Il programma della tappa di Gorizia, consultabile online sul sito del Salone dove è anche possibile iscriversi per partecipare, proseguirà poi con due momenti dedicati alla riflessione e all’ispirazione con Andrea Bellavite, direttore della Basilica di Aquileia, e Franco Spanò, presidente dell’associazione Prologo, prima di entrare nel vivo della presentazione di esperienze e nuovi progetti dal territorio. Con l’appuntamento del 24 marzo, il Salone punta a far emergere le sinergie di intenti nate sulla scia dell’entusiasmo per Go!2025 e destinate a cambiare il futuro di questi territori. “Questa seconda tappa del Giro d’Italia della Csr a Gorizia, fortemente voluta dall’Università di Udine e dal Comune di Gorizia, ha il sapore del futuro. Verrà infatti presentato un panel straordinario di casi con il compito di raccontare la visione del territorio goriziano oltre la frontiera, ovvero un futuro sostenibile di integrazione transfrontaliera compiuta, un futuro di valore”, dice Renata Kodilja, docente dell’Università di Udine, che coordinerà i lavori insieme a Gloria Catto, titolare di Ufficine Sb. Il primo progetto a essere raccontato sarà #Go2025Fenice, finanziato dal Programma Interreg Italia-Slovenia (Fondo per piccoli progetti Go!2025) e promosso dal Comune di Venezia e dalla Zpgš Associazione delle scuole di musica del litorale sloveno (Slovenia) con il patrocinio del Comune di Gorizia e del Comune di Nova Gorica. Il progetto, presentato da Vittorio Baroni, project manager di #Go2025Fenice e da Roberto Giuffè, chef della Pasticceria Milady, è rivolto alle nuove generazioni: centinaia di bambini delle scuole primarie veneziane, goriziane e slovene sono stati coinvolti nella produzione e diffusione di contenuti digitali culturali bilingue. Assieme al Teatro La Fenice e alle scuole di musica slovene è stato attuato un innovativo programma di attività tra cui la produzione di un dolce bio a forma di nota musicale, realizzato da chef pasticceri veneziani e sloveni con ingredienti locali di alta qualità. Il dolce sarà presentato il 23 maggio 2025 al Teatro Verdi di Gorizia, in occasione del grande concerto europeo legato al progetto #Go2025Fenice, che vedrà l’orchestra del Teatro la Fenice di Venezia esibirsi insieme ai bambini delle scuole veneziane e slovene. Dalla valorizzazione delle eccellenze musicali e gastronomiche si passa a quella del patrimonio naturalistico, pedalando verso il futuro grazie alle ciclovie transfrontaliere della cultura. Il progetto Isonzo-Soča di Gect Go, presentato al Giro d’Italia della Csr da Tomaž Konrad, vicedirettore di Gect Go e da Marko Marinčič, socio Fiab - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, prevede la realizzazione di una rete ciclabile e pedonale fra i comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba, a partire dalla passerella sull'Isonzo presso il centro di kajak a Salcano fino all'ex valico di Via San Gabriele. Nel tratto dell’area verde lungo la Kolodvorska pot, la pista ciclopedonale è costruita in granulato compresso con dettagli fluorescenti, accompagnati da lampade artistiche per l'illuminazione del paesaggio e delle pietre di confine. Il terzo progetto presentato all’interno del panel ha come oggetto le interconnessioni energetiche transfrontaliere tra Slovenia e Italia. Un nuovo cavo interrato unirà le città italiane di Zaule e Redipuglia con quelle slovene di Dekani e Vrtojba, con l’obiettivo di migliorare la qualità, la sicurezza e l'affidabilità dei sistemi di elettricità interconnessi e di integrare le energie rinnovabili, così da poter garantire accesso all’energia a minor costo e proveniente da produzioni più efficienti. A parlarne sarà Livio Filippo Colasanto, ad di Adria Link, società italiana con sede a Gorizia impegnata in partnership con due società slovene. Dal sottosuolo arriva anche l’ultima storia raccontata a Gorizia, che riguarda il lato più nascosto e misterioso della città, custodito da una fitta rete di cunicoli, camminamenti, rifugi antiaerei e cripte riportati alla luce dal Gruppo Speleologico Seppenhofer, che dal 1993 è al lavoro per ottenere la completa ricostruzione del percorso dell’antica 'grappa', un lungo canale nato come opera di difesa alla base del colle del Castello nel periodo compreso tra il 1300 e il 1500. Il suo percorso parte da via Rastello e si snoda fino a via Rabatta, inglobando edifici religiosi che da sempre intrecciano la propria storia con la crescita dell’agglomerato urbano e rifugi antiaerei dalla classica forma a ferro di cavallo costruiti nel periodo bellico. La storia di questi canali, cunicoli e camminamenti si mescola con la leggenda: a raccontarla sarà Paolo Visintin, ricercatore del Centro Ricerche Carsiche Carlo Seppenhofer, che insieme a Giovanni Macchini ha dedicato mesi a una meticolosa ricerca archivistica esplorando documenti storici e mappe antiche. I segreti del sottosuolo di Gorizia chiuderanno la seconda tappa del Giro d’Italia della Csr: il prossimo appuntamento è a Napoli il 3 aprile 2025. Seguiranno Roma, il 14 aprile 2025, e Torino il 12 maggio 2025.