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(Adnkronos) - Stati Uniti e Ucraina sono vicini alla firma dell'accordo per le terre rare. Sul tavolo dei colloqui anche la gestione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. E' Donald Trump a fare il punto sul dialogo in corso con Kiev e parallelamente con la Russia. A Riad, in Arabia Saudita, la delegazione degli Stati Uniti nelle ultime 24 ore ha avuto colloqui con entrambi i paesi in guerra. "Abbiamo buone notizie. Vogliamo fermare la guerra e vogliamo smettere di spendere miliardi di dollari, è ora. L'Europa ha investito molti meno soldi rispetto a noi e lo ha fatto con i prestiti", dice Trump nella riunione del suo gabinetto alla Casa Bianca. Il dialogo, dice il presidente, prosegue. "Non sono state prese decisioni. Stiamo parlando di territori, stiamo parlando di linee di demarcazione, stiamo parlando di proprietà degli impianti per l'energia e in particolare della grande centrale nucleare. Noi abbiamo le competenze necessarie", aggiunge. "L'Ucraina vuole vedere un accordo, ne ha bisogno. Anche la Russia vuole un accordo. Abbiamo un gran gruppo di persone che stanno lavorando", afferma facendo riferimento alla mediazione condotta da Washington. Il dialogo con l'Ucraina riguarda anche l'intesa per lo sfruttamento delle terre rare, le risorse minerarie di Kiev che sono considerate vitali per diversi settori industriali. L'accordo ''è stato più o meno raggiunto'' e verrà firmato "presto", dice Trump.
(Adnkronos) - Uno stimolo importante all'economia tedesca, con ricadute positive anche per le catene del valore italo-tedesche. E' quanto rappresenta il sì di ieri del Bundestag agli investimenti in difesa e infrastrutture, in deroga al freno al debito sancito dalla costituzione tedesca, secondo Monica Poggio, presidente di Ahk Italien, la Camera di commercio italo-germanica, intervistata da Adnkronos/Labitalia. Quali effetti può avere sull'andamento dell'economia questo si alla deroga per il debito per infrastrutture e difesa? Quali i possibili effetti sui rapporti Italia-Germania? Secondo stime Bnp, l’economia tedesca, in stagnazione da due anni, potrebbe crescere dello 0,7 per cento già nel 2025, rispetto allo 0,2 per cento previsto attualmente. Il rapporto debito/Pil, in ogni caso, resterà ben al di sotto di quello di Francia e Italia. Si tratta quindi di uno stimolo importante, che per giunta riguarderà settori ad alta innovazione, con indotti ampi, e sui cui i rapporti tra aziende tedesche e italiane sono consolidati. Gli investimenti tedeschi avranno effetti ben oltre il piano nazionale, con ricadute positive per le catene del valore italo-tedesche, centrali per la produzione europea e l’export UE. Come ci ha avvertito Draghi, è fondamentale mobilitare investimenti per superare la crisi europea, e rivedere vecchie regole, oggi limitanti, è un passo necessario. In che modo la decisione del Parlamento tedesco potrebbe influenzare altri settori economici come l'automotive? Io credo che, oltre gli effetti, indiretti, vada evidenziato anche l’enorme cambio culturale: per la Germania il freno al debito era un dogma, le modifiche intervenute, pur non sospendendolo, rendono evidente un cambio di percezione: si deve investire, anche facendo debito, lì dove serve innovare. Il segnale per il sostegno a settori centrali è chiaro, e potrebbe diventare un precedente molto rivelante. Penso, appunto, a settori come l’automotive. Inoltre, vorrei evidenziare come nei fondi per le infrastrutture, circa 100 miliardi saranno dedicati a interventi infrastrutturali per la transizione verde. In questo modo, si potranno finanziare anche interventi per la mobilità sostenibile, ad esempio con infrastrutture specifiche per la mobilità elettrica, supportando il cambiamento di paradigma, e in generale ciò favorirà anche la riapertura di un discorso sul sostegno all’industria e ai consumatori. Avete da poco presentato i dati di interscambi annuale. Qual è lo stato dell’arte delle relazioni economiche italo-tedesche? Nel 2024, l’interscambio tra Italia e Germania si è contratto del 4%, arrivando a 156 miliardi. Soffrono soprattutto i settori centrali per i nostri paesi: siderurgia, automotive, farmaceutico. In questo contesto, abbiamo alcuni segnali incoraggianti, come la crescita degli scambi nel settore agroalimentare (che cresce del 10% annuo dal 2023), la ripresa, seppur lieve, della chimica, e l’aumento della produzione industriale tedesca a gennaio 2025. Ma servono interventi a lungo termine: il rallentamento tedesco non è una crisi di ciclo, ha ragioni strutturali. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - Dal 2007, Dynamo Camp offre gratuitamente programmi di Terapia Ricreativa a bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neurosviluppo o condizioni di disabilità. Si trova a Limestre, in provincia di Pistoia, ed è circondato da un’oasi affiliata Wwf di oltre 900 ettari, dove i giovani ospiti – e le loro famiglie – possono giocare, fare sport ed essere creativi in mezzo alla natura. Serena Porcari, Ceo della Fondazione Dynamo Camp, ha raccontato all’Adnkronos la nuova campagna di raccolta fondi, i progetti del gruppo e l’obiettivo di creare degli “Its della cura”, centri in cui si possa imparare ad aiutare gli altri con un approccio diverso ma che ha dimostrato di avere un impatto molto positivo sulla vita di chi partecipa. Dal 3 al 30 marzo, Dynamo Camp ha lanciato la campagna di raccolta fondi “Raccontiamo insieme nuove storie, un sorriso alla volta”, permettendo a chiunque di donare inviando un Sms o chiamando da rete fissa il numero solidale 45583. Il ricavato sosterrà in particolare i nuovi Dynamo City Camp, nati per portare la Terapia Ricreativa anche fuori dalla sede toscana. Già attivi a Milano e in procinto di aprire a Genova, bambini e famiglie possono accedere a programmi dedicati – tra cui radio, arte, teatro, danza, canto – in spazi progettati ad hoc, gratuitamente e tutto l’anno. Nel frattempo, Dynamo Camp continua a cercare volontari. Chiunque abbia più di 18 anni e desideri dedicare parte del proprio tempo a sostenere le attività ricreative può candidarsi sul sito web di Dynamo Camp: i volontari sono una risorsa fondamentale e vengono formati per potersi integrare al meglio nella vita e nelle attività del campo. Serena Porcari ha parlato con l’Adnkronos di uno dei sogni più ambiziosi: la creazione di un Its (Istituto tecnico superiore) della cura. L’idea nasce dall’esigenza di formare figure professionali specializzate nel prendersi cura degli altri attraverso la Terapia Ricreativa e l’approccio innovativo di Dynamo Camp, che già oggi si insegna alla Dynamo Academy. “Oggi non sappiamo quanti lavori saranno automatizzati dall’intelligenza artificiale, ma sappiamo che la dimensione umana del “saper prendersi cura” delle persone – in particolare di quelle in condizioni di fragilità – resta un valore insostituibile”. Un Its di questo tipo contribuirebbe a formare operatori socio-educativi e “terapisti ricreativi” capaci di affiancare e aiutare bambini, ragazzi e famiglie, non soltanto nei Dynamo Camp ma in contesti diversi, come ospedali e centri per la disabilità. Sarebbe un progetto pionieristico, destinato a fare la differenza anche per altre associazioni e per il sistema socio-assistenziale italiano. Cosa chiede la fondazione alle istituzioni? “Noi ci finanziamo per oltre il 90% con donazioni dei privati”, spiega Porcari, “però comuni ed enti territoriali possono aiutarci a trovare nuovi spazi in cui ospitare le nostre attività”. Parte integrante della campagna di sensibilizzazione è il nuovo documentario “Dentro Fuori”, diretto da Graziano Conversano e prodotto da Ladybug (Elena Picco). Si tratta del terzo film di una trilogia dedicata al mondo di Dynamo Camp; è stato girato durante una settimana di soggiorno delle famiglie. Il documentario racconta la quotidianità di chi affronta la malattia di un figlio e l’importanza di concedersi un tempo di sollievo e condivisione. “Dentro Fuori” andrà in onda su Rai 3 domenica 30 marzo alle ore 13 e sarà successivamente disponibile su RaiPlay, aggiungendosi agli altri due film precedenti, “Una meravigliosa avventura” e “Siamo Dynamite”.