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(Adnkronos) - Impresa di Matteo Arnaldi sulla terra rossa del Manolo Santana. A Madrid, l'azzurro batte Novak Djokovic e si qualifica per il terzo turno del Masters 1000 spagnolo. Il 24enne ligure, numero 44 del mondo, supera il 37enne serbo, numero 5 del mondo e quarta testa di serie, con il punteggio di 6-3, 6-4 in un'ora e 41 minuti. Arnaldi affronterà al terzo turno il bosniaco Damir Dzumhur (numero 63 del ranking). L'azzurro ha commentato così, a fine partita, la vittoria più prestigiosa della sua carriera: "È un sogno che si avvera, Novak è sempre stato il mio idolo. Ero già contento solo di poterlo sfidare, l'ho anche battuto. So che non è al meglio, ma ho dovuto giocare il mio miglior tennis per batterlo. All'inizio ho cercato di non 'farmela sotto', ero molto teso, ho cercato di colpire e scambiare per farlo sbagliare. Poi mi sono calmato. Sono contentissimo. Devo rivedere questa partita, lo vedo in tv da quando ero bambino. È stato tutto perfetto".
(Adnkronos) - Utilizzare l'intelligenza artificiale all'interno dell'impresa non per sostituire il lavoro umano, ma bensì per migliorarlo e supportarlo, agendo sull'efficienza delle macchine. E' la filosofia alla base di Aida (Artificial intelligence data analysis) il nuovo sistema lanciato da Fosber Group, azienda leader nella progettazione e produzione di macchinari per cartone ondulato, con headquarter in provincia di Lucca e oltre mille collaboratori in tutto il mondo. 'Aida' consente di monitorare in tempo reale le condizioni dei macchinari, prevedere guasti e ottimizzare la produzione, rivoluzionando così il settore, come spiega ad Adnkronos/Labitalia Marco Bertola, ceo dell'azienda: "Parliamo di intelligenza artificiale applicata alle macchine. La mia volontà che l'ia un supporto e non una sostituzione delle persone. Nello specifico utilizziamo le innumerevoli quantità di dati che abbiamo attraverso le nostre macchine -spiega- sia da un punto di vista produttivo, ma soprattutto da un punto di vista di performance, attraverso una serie di dispositivi che negli anni sono stati implementati, che vanno dalle analisi vibrazionali alle analisi di assorbimenti, temperature e velocità, utilizzo di energia elettrica e di vapore. Andando così a efficientare al massimo la tipologia del prodotto che in quel momento il nostro cliente sta producendo e quindi si va a garantire attraverso l'analisi predittiva una continuità della linea", sottolinea. E i risultati si vedono: "noi oggi vendiamo le linee su una base di efficienza media del 98% annuo -spiega Bertola- di modo che riducendo i fermi macchina aumenti l'efficienza già in modo intrinseco nel processo produttivo. E così noi siamo in grado di fare con la nostra tecnologia una scatola che ha la stessa resistenza meccanica utilizzando una minore quantità di carta", sottolinea. E tutto questo aumentando i dipendenti. "Nel 2022 eravamo 298 dipendenti, nel 2025 siamo 400 solo in Italia. Io punto a creare delle figure professionali di più alto livello che vadano a utilizzare l'intelligenza artificiale, piuttosto che sostituire con l'ia le persone, che è a mio avviso impossibile nel nostro settore. Noi ci definiamo industria ma scherzando spesso dico siamo come le persone di 'Poltrone sofà, artigiani della qualità', perché le nostre macchine sono molto customizzate e di conseguenza il valore aggiunto della persona qualificata attualmente per me rimane insostituibile", conclude
(Adnkronos) - Le storie delle persone e delle comunità impegnate nel salvare le barriere coralline, un ecosistema vitale ma sempre più minacciato: è ora disponibile in streaming su Prime Video il documentario Reef Builders. Presentato da Sheba, il documentario esplora il programma Sheba Hope Grows, uno dei più grandi progetti di ripristino delle barriere coralline al mondo, guidato da Mars Sustainable Solutions (Mss). Attraverso spettacolari immagini fotografiche, sia terrestri che subacquee, il film racconta le sfide quotidiane, le soluzioni innovative e la speranza di chi lavora per proteggere uno degli ecosistemi più importanti per la biodiversità marina. (Video) Il film inizia con la storia di successo più conosciuta del programma, il ripristino della Hope Reef in Indonesia. Hope Reef è stata costruita grazie a un’invenzione semplice ma rivoluzionaria: una struttura in acciaio chiamata Reef Star, che ha trasformato un fondale distrutto e ricoperto di macerie coralline in una barriera corallina rigogliosa. Attraverso le testimonianze dirette dei volontari locali impegnati nella salvaguardia delle loro barriere coralline, gli spettatori scopriranno come il team di Mss, guidato da David Smith, stia collaborando con le comunità costiere e le Ong per ampliare il progetto su scala globale e ottenere un impatto ancora maggiore. Il documentario restituisce un quadro realistico delle sfide e delle difficoltà affrontate, così come dei successi e dei traguardi raggiunti, mettendo in luce la speranza, l’impegno costante e il potenziale trasformativo di uno dei più grandi e ambiziosi programmi di formazione per il restauro mai realizzati (Mss Impact Report, 2024). “Reef Builders racconta non solo un progetto di ripristino ambientale, ma una visione concreta del futuro che Mars intende contribuire a costruire. Attraverso la visibilità e il seguito dei nostri brand, disponiamo di una piattaforma di grande impatto, e sentiamo la responsabilità di metterla al servizio di un cambiamento positivo - ha affermato Aldo Mastellone, Corporate Affairs Senior Manager di Mars Italia - Il lancio del documentario Reef Builders rappresenta un momento significativo nella missione del programma Sheba Hope Grows. Con questo progetto vogliamo ispirare ed educare un numero sempre maggiore di persone sull’importanza di sostenere il ripristino delle barriere coralline”. Le barriere coralline, spesso chiamate le 'foreste pluviali del mare', sono oggi in grave pericolo. Gli scienziati stimano che, senza interventi concreti, entro il 2043 il 90% delle barriere coralline tropicali del pianeta potrebbe scomparire (Icri), con gravi conseguenze per il 25% della vita marina (Epa) e per circa un miliardo di persone che dipendono direttamente o indirettamente dai servizi ecosistemici che esse offrono, come la protezione delle coste e la sostenibilità delle risorse ittiche (Noaa). Diretto e prodotto da Stephen Shearman, con i produttori esecutivi Victoria Noble e Ben Padfield, e l’attrice e attivista ambientale Auli’i Cravalho in veste di produttrice associata, Reef Builders accompagna gli spettatori in un viaggio che tocca Bontosua (Indonesia), Lamu (Kenya), la Moore Reef (Australia) e l’isola natale di Auli’i, O’ahu (Hawai’i), offrendo uno sguardo senza precedenti sulla lotta per salvare le barriere coralline del pianeta.