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(Adnkronos) - Nel pieno della guerra dei dazi tra Usa e Cina l'Amministrazione Trump ha annunciato il suo piano per imporre tasse portuali sulle navi di fabbricazione cinesi che arrivano nei porti degli Stati Uniti. "Le navi e il trasporto marittimo sono cruciali per la sicurezza economica americana e per il libero flusso del commercio - ha detto il Rappresentante per il commercio degli Stati Uniti, Jamieson Greer - Le azioni dell'Amministrazione Trump inizieranno ad annullare il predominio cinese, ad affrontare le minacce alla catena di approvvigionamento degli Stati Uniti" e rilanciare la cantieristica negli Stati Uniti. Le tariffe, evidenziano i media americani, verranno applicate per ogni arrivo negli Usa e non per ogni porto visitato, come inizialmente proposto, e per un massimo di cinque volte ogni anno. Si inizierà tra 180 giorni e che gli importi aumenteranno nei prossimi anni. Le tasse per gli armatori cinesi, gli operatori cinesi e gli operatori di imbarcazioni costruite in Cina si baseranno sul peso del carico. Le misure prevedono che inizialmente gli operatori cinesi e agli armati di navi cinesi paghino 50 dollari per ogni tonnellata di carico, con un aumento di 30 dollari ogni anno fino al 2028. Per le navi costruite in Cina si inizierà con 18 dollari a tonnellata o 120 dollari per ogni container e poi gli importi saliranno progressivamente nei prossimi tre anni. Le navi che trasportano auto e che non sono costruite negli Usa dovranno pagare 150 dollari per ogni auto. Niente tasse per le navi che attraccano vuote nei porti Usa per caricare le esportazioni statunitensi. Lo stesso per chi potrà dimostrare di avere un ordine in cantieri navali negli Stati Uniti. Successivamente arriveranno misure per le navi che trasportano Gnl. La cantieristica navale del Dragone era finita nel mirino già durante l'Amministrazione Biden. Poi lo scorso gennaio sono arrivati alla conclusione di un vantaggio ingiusto della cantieristica cinese. La proposta originale prevedeva tra l'altro costi di servizio fino a un milione di dollari per gli operatori cinesi, come Cosco che fornisce servizi di spedizioni e logistica. Ma è stata 'limata'. La reazione di Pechino non si fatta attendere. Le nuove tasse portuali annunciate dagli Stati Uniti per le navi cinesi saranno "dannose" per tutti, ha replicato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Lin Jian, in dichiarazioni riportate dal Global Times. Si tratta, per la diplomazia del gigante asiatico, di misure che fanno "aumentare i costi di spedizione a livello globale, compromettono la stabilità delle catene di approvvigionamento e accentuano le pressioni inflazionistiche negli Usa". Da Pechino è arrivato nuovamente l'invito agli Stati Uniti a "rispettare le regole multilaterali" e la minaccia di "misure necessarie" a tutela "dei diritti e degli interessi legittimi" della Repubblica Popolare. Intanto dalla Cina arriva lo stop all'importazione di Gnl dagli Usa. Il Dragone ha bloccato completamente da oltre dieci settimane le importazioni, scrive il Financial Times sulla base di dati delle spedizioni. Tutto nel mezzo della guerra commerciale fra le due superpotenze, tra dazi e controdazi. Secondo il Ft, non ci sono state più spedizioni da quando il 6 febbraio è arrivata nella provincia cinese del Fujan una nave cisterna con 69.000 tonnellate di Gnl dal Texas. Una seconda nave cisterna, che non è riuscita ad arrivare in Cina prima che il 10 febbraio scattassero i dazi al 15% sul Gnl americano, è stata 'dirottata' verso il Bangladesh, ricostruisce il giornale, ricordando che le misure tariffarie sono ora arrivate al 49% e come durante il primo mandato di Trump alla Casa Bianca lo stop alle importazioni di Gnl americano andò avanti per più di un anno. Nei giorni scorsi l'ambasciatore cinese a Mosca ha ipotizzato un aumento delle importazioni di gas naturale liquefatto russo. La Russia rappresenta il terzo fornitore di Gnl per la Cina, dietro ad Australia e Qatar. Lo scorso anno, ricorda il quotidiano, solo il 6% del Gnl cinese arrivava dagli Usa, rispetto al picco del 2021 (11%), ma aziende del Dragone - anche PetroChina e Sinopec - hanno firmato 13 contratti per l'acquisto di gas naturale liquefatto dai terminal Usa. E alcuni, secondo la società Kpler, vanno fino al 2049. Gli osservatori temono ripercussioni anche per i progetti che riguardano i terminal in Usa e Messico.
(Adnkronos) - In vista della Giornata internazionale dei lavoratori, GoodHabitz, la piattaforma internazionale per la formazione aziendale, ha stilato un glossario per aiutare i professionisti delle risorse umane a riconoscere e navigare le dinamiche emergenti di un panorama in continua evoluzione. Secondo uno studio di GoodHabitz e YouGov condotto nel 2024 sui lavoratori italiani, non stupisce che quasi un dipendente su 3 (30%) dichiari di aver cambiato o di voler cambiare lavoro a causa di una crescente stanchezza legata alla propria occupazione. La percentuale tocca particolarmente i più giovani e cresce per la fascia under 44 (Millennial / Gen Z) raggiungendo il 34% contro il 28% degli over 45. Oltre alla retribuzione, l’insoddisfazione nasce da ragioni di natura personale: il 25% dei dipendenti ha compreso di essere in cerca di un percorso professionale più adatto alle proprie attitudini, mentre il 26% sogna un vero e proprio cambio di vita. Se a questi dati accompagniamo il fatto che, sempre secondo la ricerca GoodHabitz, il concetto 'carriera tradizionale' e 'posto fisso' sta subendo una trasformazione significativa e ben il 40% dei dipendenti sta seguendo un percorso lavorativo 'non lineare', ovvero con cambi di settore/ ruolo all'interno della stessa azienda o di una realtà diversa, il panorama è ben complesso. Nel vocabolario del 2025, GoodHabitz ha individuato 10 tra le tendenze più curiose da tenere d’occhio. Dalla forza lavoro, al recruiting, fino alla tecnologia applicata all’Hr, sono dieci le parole che definiscono il lavoro nel 2025. 1) Quiet cutting: il termine si riferisce alle aziende che rimodulano i dipendenti in ruoli diversi piuttosto che licenziarli del tutto. Questa pratica aiuta le aziende a ridurre i costi e a trattenere i talenti, anche se va a scapito delle aspirazioni di carriera dei dipendenti. 2) Boomerang employees: si tratta di lavoratori che lasciano un'azienda per poi ritornare in seguito. Il vantaggio di questo tipo di staff è che la loro familiarità con la cultura aziendale rende spesso agevole il loro reinserimento e dall’altra parte porta una ventata di nuove competenze. 3) Green collar jobs: i ruoli incentrati sulla responsabilità ambientale, sulle energie rinnovabili e sulle pratiche commerciali sostenibili. Queste posizioni stanno acquisendo importanza man mano che le aziende si sforzano di raggiungere gli obiettivi ESG (Environmental, Social, and Governance). 4) Leadership Blue Ocean: ispirato alla 'Strategia dell'Oceano Blu', questo stile di leadership si concentra sull'innovazione e sulle opportunità di mercato non sfruttate, piuttosto che sulla competizione in settori saturi. I leader che adottano questo approccio danno priorità alla risoluzione creativa dei problemi e alla differenziazione. 5)Leadership empatica: un approccio alla leadership che valorizza le emozioni e le esperienze dei dipendenti, caratterizzato da autenticità, flessibilità e ascolto. Riconoscere i propri errori, condividere emozioni e chiedere supporto non è un segno di debolezza, ma una dimostrazione di forza. 6) Reverse mentoring: una peculiare situazione in cui i dipendenti più giovani insegnano ai colleghi più anziani, che si verifica in settori come la tecnologia e le tendenze digitali, dove i più giovani tendono ad avere un vantaggio e ad essere maggiormente ricettivi. 7) Talent cloud: con la crescita del lavoro da remoto e dei freelance, le organizzazioni stanno attingendo sempre più a un pool virtuale di professionisti globali che possono essere ingaggiati su un determinato progetto, consentendo l'accesso ai migliori talenti senza limitazioni geografiche. 8) Augmented workforce: attraverso l'integrazione di IA e automazione per migliorare la produttività senza sostituire il talento umano, il termine descrive la sinergia tra tecnologia e dipendenti. 9) Neurodiversity Hiring: riconoscendo il valore delle diverse abilità cognitive, le aziende stanno assumendo attivamente dipendenti neurodivergenti, ovvero persone con un funzionamento neurologico diverso dalla norma, per le loro capacità uniche di risoluzione dei problemi e di pensiero innovativo. 10) Skill based recruiting: invece di basarsi esclusivamente su titoli di studio e credenziali, le 'assunzioni basate sulle competenze' enfatizzano le capacità pratiche e l'esperienza, rendendo le assunzioni più inclusive e dinamiche. Dalla ricerca di GoodHabitz, il ruolo delle human skills emerge come fondamentale nel plasmare le carriere moderne. Le competenze trasversali, come il problem solving (considerato centrale dal 92%), la gestione dello stress (90%) e il lavoro di squadra (88%), sono considerate importanti per affrontare le sfide del mondo del lavoro odierno. Secondo il sondaggio, queste soft skills servono a scoprire nuove predisposizioni personali (81%), a sviluppare il proprio talento, come afferma il 79% dei rispondenti, e a costruire la propria carriera ideale (74%). In questo senso, l'investimento nella formazione continua e nello sviluppo delle competenze trasversali non solo migliora la produttività e l'efficienza dei dipendenti, ma contribuisce anche alla retention dei talenti, promuovendo un ambiente lavorativo dinamico e inclusivo. E' tempo di investire nelle competenze umane per costruire un ambiente di lavoro che sia non solo sostenibile, ma anche gratificante per la persona. “In un mondo del lavoro sempre più frammentato, le human skill sono diventate una necessità imprescindibile, non più un semplice optional. Investire nella formazione continua e nello sviluppo di queste competenze è cruciale per garantire che le aziende possano affrontare le sfide future con resilienza e innovazione”, ha commentato Paolo Carnovale, general manager di GoodHabitz Italia. “Troppo spesso, le promesse accattivanti negli annunci di lavoro rischiano di rimanere tali senza un impegno concreto nella crescita personale e professionale di ogni collaboratore. Un ambiente di lavoro davvero prospero e sostenibile, capace di attrarre, motivare e trattenere i talenti, parte da questo", ha concluso.
(Adnkronos) - Dal 10 al 13 aprile al Galoppatoio di Villa Borghese e sulla Terrazza del Pincio, per festeggiare il 55esimo Earth Day, prenderà vita la decima edizione del Villaggio per la Terra, con centinaia di eventi gratuiti. Decine di migliaia gli studenti attesi da tutta Italia per il festival dell’educazione alla sostenibilità patrocinato dal ministero dell’Ambiente e dal ministero dell’Istruzione con centinaia di laboratori didattici e di esperienze educative all’insegna dello sport, della scienza, della natura e della musica. “Ogni anno Earth Day Italia e Movimento dei Focolari attivano centinaia di collaborazioni per mettere in luce tutta la bellezza che questo Pianeta ci offre gratuitamente e che con tanta leggerezza maltrattiamo - ha dichiarato Pierluigi Sassi presidente italiano dell’Earth Day - In questi 10 anni di impegno, insieme a tutti i nostri partner siamo riusciti a dimostrare che sono in molti a credere nella possibilità di un mondo migliore. Il più delle volte un evento è solo un evento. Ma dopo aver visto nascere tante relazioni e tanti progetti intorno a questa piccola grande esperienza, penso di poter dire che il Villaggio per la Terra è molto più di una semplice manifestazione. Qui si ritrova quello spirito di amicizia che stiamo tutti un po’ perdendo e del quale invece c’è sempre più bisogno”.