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(Adnkronos) - Gli Stati Uniti preparano "un'aggressione" di stampo militare contro il Venezuela che eserciterà "il suo diritto legittimo di difendersi". Ad annunciarlo è stato il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, durante una conferenza stampa dopo che l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha schierato forze militari nei Caraibi in nome della lotta ai cartelli della droga, provocando un acuirsi delle tensioni con il Paese. C'è "un'aggressione in corso a carattere militare e il Venezuela è abilitato dalle leggi internazionali a rispondervi" ed eserciterà "il suo diritto legittimo a difendersi", ha dichiarato, dicendo di considerare "rotte" le relazioni tra i due Paesi. Per Maduro, inoltre, Marco Rubio è un "signore della morte e della guerra". La scorsa settimana, Trump ha annunciato che gli Stati Uniti avevano attaccato una "nave che trasportava droga", uccidendo 11 "narcoterroristi", descritti come membri del Tren de Aragua, un cartello venezuelano presente in diversi Paesi e classificato come organizzazione "terroristica" dal presidente degli Stati Uniti. Washington accusa Maduro di gestire una rete di narcotraffico e ha recentemente aumentato la ricompensa per la sua cattura a 50 milioni di dollari. Proprio mentre Maduro lanciava l'avvertimento, gli Usa hanno colpito una seconda imbarcazione proveniente dal Venezuela che "trasportava narcotici illegali", uccidendo "tre terroristi", ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth, spiegando che i "narcoterroristi venezuelani", "identificati con certezza e straordinariamente violenti", "si trovavano in acque internazionali per trasportare narcotici illegali (un'arma mortale che avvelena gli americani!) diretti negli Stati Uniti". "Questi cartelli del narcotraffico estremamente violenti - ha scritto Trump - rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale, la politica estera e gli interessi vitali degli Stati Uniti". Poi la chiosa: "ATTENZIONE: se trasportate droga che può uccidere americani, vi stiamo dando la caccia! Le attività illecite di questi cartelli hanno causato conseguenze devastanti sulle comunità americane per decenni, uccidendo milioni di americani".
(Adnkronos) - Oltre un milione di assaggi serviti all'insegna dell'eccellenza e della valorizzazione del territorio, 185 eventi in 83 località di tutto il mondo in cui sono state promosse la cultura e l'enogastronomia del Friuli Venezia Giulia. Questi, in sintesi, i numeri che raccontano la storia del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori, che quest'anno compie 25 anni. Un traguardo festeggiato con un anno di eventi, che ha il suo clou proprio oggi, 15 settembre, con la celebrazione ufficiale nelle sale della Fondazione Friuli, a Udine. Il Consorzio è un affiatatissimo gruppo composto da 73 aziende portabandiera delle eccellenze enogastronomiche della regione. "L'obiettivo è sempre stato, dall'inizio, quello di raccontare il territorio attraverso la cucina, e poi attraverso il vino. In ogni angolo del Friuli Venezia Giulia ci sono cucine diverse: la Carnia e Udine e Trieste sono mondi completamente diversi. Far esaltare queste particolarità era una nostra sfida", spiega ad Adnkronos/Labitalia il presidente del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori, Walter Filiputti. "L'altro aspetto - prosegue - è stato quello di mettere insieme nel lavoro anche la cultura: all'inizio abbiamo creato questa equazione che poi abbiamo realizzato, ossia cucina+vino+prodotti+cultura=turismo. E questo nel 2000 nessuno lo aveva intuito, e ci ridevano dietro, invece adesso è pane quotidiano qualcosa che noi portiamo avanti da 25 anni". In questi 25 anni di percorso gli obiettivi raggiunti sono stati tanti ma uno in particolare tiene a evidenziare il presidente Filiputti: "Essere riusciti a coagulare un mondo di per sé difficile, con attori che non hanno la vocazione dello stare insieme, quindi riuscire a portare avanti per 25 anni uno zoccolo duro che è sempre lo stesso, è il più grande successo. Il secondo è che accanto al gruppo dei ristoranti abbiamo messo insieme tutta la filiera della produzione, quindi fanno parte del Consorzio vignaioli, artigiani del gusto, partner tecnici, cioè tutti coloro che poi per portare avanti i nostri eventi collaborano insieme e questo direi che è l'aspetto più importante e di cui possiamo essere orgogliosi. E il merito è di tutti, perché lo stare insieme non è facile, bisogna fare tutti un passo indietro, insieme, per poi farne due in avanti e questo lo riteniamo un valore e molto importante". Lo sguardo è sempre stato rivolto al futuro e in occasione di questo importante anniversario parte un nuovo progetto. "Dopo anni di ricerca - sottolinea - ora vogliamo creare una Academy, che avremmo già fatto se il Covid non ci avesse fermato, perché avevamo intuito già anni fa che quello del personale sarebbe diventato il problema di base. L'idea è di dare la possibilità di crescere, di formarsi in maniera moderna". "E proprio oggi - annuncia - presentiamo l'accordo che abbiamo fatto con l'Academy Its-Istituto tecnico superiore di Udine fondato dal Gruppo Danieli, con cui andremo a collaborare per creare il primo Its in Friuli Venezia Giulia per la formazione del personale di sala e di cucina. E questo è un obiettivo molto molto interessante".
(Adnkronos) - "Acea come operatore infrastrutturale ha l’obbligo di coniugare il passato e la tradizione con l’innovazione e il futuro". Ad affermarlo è Marco Pastorello, Chief Transformation Officer del Gruppo, illustrando al Meeting di Rimini i progetti di digitalizzazione e trasformazione. La società sta sperimentando sia la robotica sia l’intelligenza artificiale. "Con i cani robot e i droni effettuiamo ispezioni preventive, aumentando la sicurezza dei nostri dipendenti. Proprio a luglio abbiamo siglato un importante accordo con l’Istituto Italiano di Tecnologia", ha ricordato Pastorello. L’innovazione per Acea non è solo tecnologia ma anche attenzione alle persone: "In quest’ultimo anno abbiamo incontrato 5.000 dipendenti in tutta Italia, portando la voce dell’azienda anche in Europa, dal World Economic Forum in poi. Non si può parlare di innovazione senza mettere la persona al centro". Tra i benefici concreti della digitalizzazione, Pastorello ha citato "efficienza, perché consente di rilevare e risolvere più rapidamente i guasti, e sicurezza, perché permette di evitare che le nostre squadre si trovino in situazioni di pericolo, grazie all’impiego dei droni nelle ispezioni".