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(Adnkronos) - Vladimir Putin mette in mostra la forza della Russia 80 anni dopo la vittoria in quella che lui ama definire la Grande guerra patriottica e lo fa con al fianco 'l'ospite d'onore' Xi Jinping, davanti al quale sfilano soldati cinesi. Il presidente Volodymyr Zelensky risponde incontrando oggi alcuni leader europei per parlare di pace e sicurezza dell'Ucraina. A Kiev si recheranno il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro polacco Donald Tusk e il premier britannico Keir Starmer, rende noto Downing Street in una nota, dove si legge che i 4 leader, che ribadiscono "il loro fermo impegno nei confronti dell'Ucraina". Presente anche la premier Giorgia Meloni che parteciperà in video collegamento. E dal presidente Donald Trump, arriva "un messaggio per le due parti": "Mettete fine a questa stupida guerra". Giovedì Zelensky ha chiamato Trump e la conversazione è stata" molto buona e produttiva", ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, riferendo che il leader ucraino ha comunicato al presidente Usa l'approvazione del Parlamento dell'accordo sui minerali, "un grande accordo per l'Ucraina, ma anche per gli Usa e i nostri contribuenti". "E' stato un buon colloquio e hanno anche parlato del cessate i fuoco di 30 giorni che il presidente ha proposto tra Ucraina e Russia", ha aggiunto la portavoce, sottolineando che "l'Europa sostiene" la proposta, esprimendo la speranza "che entrambi i Paesi lo accettino". Dopo diverse parate in tono minore, anche a causa del conflitto in Ucraina, Putin ha fatto sfilare carri armati, missili nucleari e missili balistici Iskander, veicoli corazzati per il trasporto truppe, obici, missili nucleari Yars e sistemi di difesa aerea S-400. In mostra per la prima volta anche i droni che la Russia usa nella guerra in Ucraina. Sulla Piazza Rossa hanno sfilato camion con a bordo gli aerei senza pilota da ricognizione Orlan come i droni da combattimento Lancet e di fabbricazione iraniana Geran, questi ultimi in particolare usati per colpire obiettivi in Ucraina ben oltre il confine. Alla parata hanno assistito leader e rappresentanti di governi di 29 Paesi: oltre al presidente cinese, il presidente brasiliano Inacio Lula da Silva, il venezuelano Nicolas Maduro, il serbo Alexander Vucic e lo slovacco Robert Fico, unico capo di governo di un Paese dell'Ue. E sulla Piazza Rossa c'era anche una delegazione di militari nordcoreani, che il leader del Cremlino ha ringraziato, confermando lo stretto rapporto con Pyongyang, il cui contributo nell'offensiva per riprendere la regione russa del Kursk è stato importante. Davanti a tutti loro, tra i quali anche i leader delle giunte militari di Myanmar e Burkina Faso - "una parata delle autocrazie" l'ha bollata il ministro degli Esteri Antonio Tajani - Putin ha assicurato: "l'insieme del paese, la società, il popolo sostengono i partecipanti all'operazione militare speciale" in Ucraina, assicurando poi che la Russia "è stata e sarà una barriera indistruttibile contro il nazismo, la russofobia, l'antisemitismo". "Il giorno della vittoria è la celebrazione più importante per il presidente - ha commentato l'analista politico russo Andrei Kolesnikov - è un evento ideologico destinato a raccogliere la nazione intorno a lui. Il messaggio centrale all'opinione pubblica è che l'attuale operazione militare speciale è la continuazione logica della Grande guerra patriottica", operazione che però, oltre tre anni dopo, Putin non ha ancora vinto. L'ambasciata degli Stati Uniti a Kiev afferma di aver ricevuto informazioni specifiche su un possibile attacco aereo su larga scala contro l'Ucraina. In una dichiarazione, citata da Rbc Ukraina, l'ambasciata ha esortato i suoi cittadini in Ucraina ad agire tempestivamente in caso di allarme aereo. "L'ambasciata statunitense a Kiev ha ricevuto informazioni su un attacco aereo potenzialmente significativo che potrebbe verificarsi in qualsiasi momento nei prossimi giorni", si legge nella dichiarazione.
(Adnkronos) - L’intelligenza artificiale è pronta a rivoluzionare (anche) le consegne dell’e-commerce? Quasi: sebbene siano propense a pensarlo, infatti, solo il 12% delle organizzazioni che operano nel settore dell’ultimo miglio ha già adottato soluzioni basate sull’IA. E' quanto emerge dal nuovo studio di Geotab Inc. e delle sue affiliate (Geotab), leader globale nelle soluzioni per veicoli connessi, condotto in Italia su un panel di aziende che operano nel segmento degli acquisti online e della logistica correlata, per sondare sfide, esigenze e maturità del settore rispetto alla telematica. I risultati della ricerca confermano la continua espansione dell’e-commerce: negli ultimi 2 anni, le aziende interpellate hanno registrato un aumento dei volumi di consegna (49%) e un ampliamento delle categorie merceologiche vendute online (32%), con cura della persona e abbigliamento identificate come le più profittevoli (rispettivamente dal 47% e 36% del campione). In parallelo, si sono però moltiplicate anche le sfide correlate alle esigenze dei consumatori, che hanno aspettative sempre più definite in materia di personalizzazione, tracking e flessibilità delle spedizioni. Secondo le aziende intervistate, le priorità degli utenti finali risultano infatti essere: customizzazione delle consegne, soprattutto in termini di orario (53%), localizzazione in tempo reale del mezzo di trasporto (50%), velocità di ricezione della merce (36%), possibilità di lasciare un feedback sul processo di consegna (30%) e di interagire con il conducente per concordare le istruzioni di consegna (29%). “L’e-commerce - ha commentato Franco Viganò, director, strategic channel development & country manager per l’Italia - non è solo il presente, ma è anche un canale destinato a crescere ulteriormente in futuro. Mentre aumenta il livello di adozione di strumenti per il fleet management, i dati ci confermano che le potenzialità di applicazione dell’intelligenza artificiale sono ancora da esplorare: restano ampi margini di miglioramento del servizio all’utente finale, che richiede una consegna sempre più tempestiva, puntuale e personalizzata. A queste esigenze, si sommano le necessità di razionalizzazione dettate dall’attuale scenario socioeconomico, oltre alla volontà, da parte delle organizzazioni, di incrementare la sicurezza di mezzi e conducenti e la sostenibilità delle proprie operazioni. La strada è ancora lunga ma, nella nostra visione, già tracciata”. In Italia, la maggior parte delle flotte commerciali è di piccole o medie dimensioni, incluse quelle deputate alla consegna di acquisti effettuati online (di cui il 97% conta da 5 a 49 veicoli). In questo scenario frammentato e altamente competitivo, la principale difficoltà che i gestori delle flotte dell’ultimo miglio si trovano ad affrontare è la necessità di contenimento dei costi (59%), seguita da rispetto delle tempistiche di consegna (48%), gestione dei tragitti (45%) e manutenzione dei veicoli (42%). Un valido supporto per fronteggiare queste sfide arriva dall’innovazione tecnologica, e le aziende sembrano esserne sempre più consapevoli. Il livello di digitalizzazione delle organizzazioni che si occupano di ultimo miglio è infatti sensibilmente cresciuto negli ultimi anni: oggi, ben il 71% dispone di un software di fleet management (contro il 66% del 2021). Le ragioni che spingono all’adozione di questo tipo di soluzioni sono molteplici, ma tutte riconducibili al miglioramento operativo delle flotte. Principalmente, la telematica viene utilizzata per efficientare i tragitti di consegna (46%), migliorare le prestazioni in termini di consumi e costi (28%), monitorare lo stile di guida dei conducenti (27%) e pianificare soste, pause e rifornimenti (25%). La sostenibilità, al momento, non sembra essere la priorità per i fleet manager italiani: il controllo delle emissioni si classifica all’ultimo posto (7%) tra gli obiettivi per cui vengono sfruttati gli strumenti di telematica. Tuttavia, non va dimenticato che il contenimento dell’impatto ambientale è direttamente correlato a tutti i principali utilizzi sopra elencati, dall’ottimizzazione di percorsi e consumi, al miglioramento dei comportamenti dei conducenti. Probabilmente destinata a rivoluzionare ogni aspetto del business e della quotidianità individuale, l’AI potrebbe essere la chiave di volta (anche) per bilanciare le esigenze delle flotte dell’ultimo miglio con quelle dei consumatori. I fleet manager ritengono, infatti, che l’intelligenza artificiale possa contribuire a migliorare diversi aspetti sempre più prioritari per l’utente finale, legati soprattutto al tracciamento e alla personalizzazione dell’esperienza di acquisto. Nel dettaglio, l’AI potrebbe essere sfruttata per rispondere direttamente alle necessità di tracciamento live dei mezzi (40%), per la ricezione di notifiche push sullo stato della consegna (40%), oltre che per la raccolta di feedback sul processo di delivery (33%), la personalizzazione delle procedure di acquisto (32%) e delle consegne (28%). I potenziali vantaggi sono insomma ben delineati. Tuttavia, nonostante il 97% dei fleet manager abbia un certo grado di conoscenza dell’AI, solo il 12% ha già implementato soluzioni per la gestione della flotta basate su di essa, riscontrando benefici (seppur non immediati). Anche se a rilento, per il futuro, la direzione sembra però segnata: il 24% degli intervistati ha intenzione di adottare soluzioni basate sull’AI nel corso dei prossimi 12 mesi, mentre il 55% ha intenzione di introdurle in futuro, pur non avendo ancora stabilito una roadmap precisa. Nella visione dei gestori delle flotte, le principali difficoltà che l’intelligenza artificiale consentirebbe di risolvere sono legate al contenimento delle spese, alla pianificazione dei carichi e dei percorsi, alla sicurezza degli autisti. Indipendentemente dal grado di utilizzo, i fleet manager italiani riconoscono infatti il ruolo dell’AI per ottimizzare tragitti e costi (68%), gestire in maniera tempestiva gli imprevisti (67%), rilevare comportamenti scorretti del conducente (66%) e pianificare in anticipo la manutenzione (66%).
(Adnkronos) - L’Assemblea degli oltre 1000 Consorziati ha approvato il Bilancio 2024 del Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, con una presenza di oltre il 72% delle quote di partecipazione. L’Assemblea ha inoltre ratificato l’inserimento nella compagine consiliare di Marco Codognola (ad di Itelyum) dopo le dimissioni di Antonio Lazzarinetti, storica e importante presenza nel Cda del Conou, in rappresentanza della Rigenerazione, da quasi vent’anni. Il presidente Piunti, confermato lo scorso anno alla guida del Conou, archivia un 2024 di brillanti performance, pur dinnanzi a un mercato dei lubrificanti in calo del 2%. Il Consorzio è riuscito a incrementare l’attività, raccogliendo più di 188mila tonnellate (+ca 5.000 vs il 2023) nonostante il trend di mercato, massimizzando gli sforzi nel recupero ulteriore degli oli da emulsioni. La Rigenerazione ha sostenuto brillantemente questo sforzo producendo oltre 121mila tonnellate di basi di qualità. La circolarità al 98% è stata preservata grazie alla costante attenzione alla qualità. Il contributo ambientale è stato mantenuto comunque a livelli minimi e destinato a supportare le performance delle aziende di filiera. “La battaglia della qualità, chiave del nostro successo - afferma Riccardo Piunti, presidente del Conou - è stata affrontata anche assolvendo agli impegni di trasparenza assunti con l’autorità Garante per la Concorrenza e il mercato, dopo l’istruttoria conclusasi nel 2024, senza accertamento di infrazioni. Abbiamo lavorato anche sulla governance, rafforzando il team di guida del Consorzio e migliorato controllo e compliance, con un efficace controllo di gestione mensile e conseguendo la nuova certificazione per la Parità di Genere”. “Andremo avanti lungo il percorso intrapreso rafforzando ancor più la nostra vicinanza alle imprese della nostra virtuosa rete di raccolta e di rigenerazione dell’olio usato e investendo nell’innovazione”, conclude il presidente Piunti.