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(Adnkronos) - Simone Montedoro sarà ospite oggi, 15 gennaio, a 'La Volta Buona', il talk show di Rai 1 condotto da Caterina Balivo. L'attore che ha vestito i panni del Capitano dei Carabinieri nella serie 'Don Matteo' è attualmente impegnato a teatro con la commedia 'Il Padel Nostro', scritta e diretta da Danilo De Santis. Classe 1973, Simone Montedoro inizia la carriera nel mondo dello spettacolo come attore di fotoromanzi. Alla fine degli anni 90 comincia a recitare a teatro e in alcuni cortometraggi. Poi, esordisce in televisione e appare in alcuni episodi delle celebri serie come 'Distretto di Polizia', 'Un medico in famiglia' e 'Medicina generale'. La svolta arriva nel 2008 quando viene scelto dalla Lux Video come nuovo capitano dei Carabinieri nella fiction Rai Don Matteo, in cui veste i panni di Giulio Tommasi, ruolo che nelle cinque serie precedenti aveva interpretato Flavio Insinna. Nel 2017 partecipa al talent show 'Ballando con le stelle' su Rai 1 e si classifica quarto. Partecipa a un altro talent show: 'Il cantante mascherato', indossando la maschera dell’orsetto e classificandosi, nuovamente, quarto. Nel 2021 partecipa come concorrente a 'Tale e quale show'. Simone Montedoro è stato protagonista delle pagine di gossip per una breve relazione avuta con l’attrice Manuela Arcuri, i due si sono lasciati nel 2012. Negli anni successivi si lega sentimentalmente a Lara Carnevale, e dal loro amore nasce nel 2014 Matteo, primogenito dell'attore. La relazione si è interrotta quattro anni dopo. Dal 2021 ha una relazione con Roberta Volpicella. Dal loro amore nasce Vittoria nel 2022.
(Adnkronos) - L’influencer marketing in Italia non mostra segni di rallentamento. L’ultima ricerca dell’Upa (Utenti pubblicità associati, associazione che riunisce le più importanti aziende industriali, commerciali e di servizi che investono in pubblicità e in comunicazione) stima infatti che, nel 2024, gli investimenti pubblicitari in questo settore abbiano raggiunto 352 milioni di euro, registrando un incremento del 9 per cento rispetto all’anno precedente. Anche il Rapporto I-Com 2024 certifica che l’Italia è al terzo posto in Europa per numero di influencer, dopo la Spagna e il Regno Unito. Il Belpaese conta 82 influencer ogni 100mila abitanti, per un giro di affari di 4 miliardi. Il social al top è Instagram, seguito da TikTok e YouTube. Per quanto riguarda i compensi, su Instagram un influencer con 10.000-50.000 follower può guadagnare tra 350 e 1.000 euro per singolo post, mentre chi ha fino a 300.000 follower può percepire tra 1.000 e 5.000 euro (fonte: Listino dei compensi degli influencer 2024 pubblicato da DeRev). Contemporaneamente, dopo il caso Ferragni-Balocco, l’influencer marketing sta entrando in una nuova fase, quella del 'pluralismo digitale': se nel 2023 la regina degli influencer dominava nelle campagne Instagram dei settori beauty e fashion, lo scenario attuale si presenta più frammentato. Kabi Lame mantiene la prima posizione con oltre 82 milioni di follower, seguito da Fabrizio Romano, giornalista esperto di calciomercato che raggiunge i 32 milioni. Chiara Ferragni è terza, ma ha perso 1 milione di follower su Instagram e 100.000 follower su TikTok. Le sue interazioni su queste piattaforme hanno subìto un calo rispettivamente di 50 milioni (-69%) e 12 milioni (-72%) e anche l’engagement non se la passa meglio, passando dal 3,2% all’1% su Instagram (-69%) e dal 2,7% allo 0,73% su TikTok (fonte: dati forniti da Arcadia, società di comunicazione specializzata in monitoraggio delle dinamiche online). “Il pandoro gate - dichiara Francesca Caon, ceo di Caon public relations -ha segnato uno spartiacque tra una prima e una seconda era dell’influencer marketing dopo il monopolio Ferragni, il settore si sta democratizzando sempre di più, dando spazio a nuovi protagonisti come i micro e i nano influencer, su cui i brand stanno puntando molto. I micro e i nano influencer consentono infatti di raggiungere specifiche nicchie di mercato, creando un coinvolgimento più autentico rispetto ai vip”. Questa nuova fase all’insegna del 'pluralismo digitale' solleva anche alcuni interrogativi sul ruolo e sul futuro dell’informazione di qualità in un contesto dominato dalla velocità e dall’immediatezza dei contenuti. “Ci troviamo di fronte - spiega Francesca Caon - a due distinte categorie professionali tra loro antitetiche i creator, capaci di costruire relazioni autentiche con i follower -e i giornalisti, custodi della verifica e della capacità di raccontare ogni notizia da prospettive multiple. Mentre l’influencer si muove con agilità tra viralità e autenticità percepita, l’editoria deve puntare su qualità e autorevolezza. In questo nuovo contesto, i nuovi paradigmi saranno la credibilità dell’informazione e la capacità di distinguersi dagli altri media. Il giornalismo che, per la prima volta nella storia, si è trovato di fronte a una moltiplicazione dei canali di comunicazione prima impensabile e a un aumento del numero di influencer, deve differenziarsi dai social puntando sull’approfondimento e, perché no, qualche volta anche sull’emozione”. “I professionisti delle pubbliche relazioni - osserva Francesca Caon - che ricoprono un ruolo fondamentale nella gestione della reputazione dei brand, saranno il motore di questa integrazione creando una comunicazione integrata che possa unire la credibilità del giornalismo con l'immediatezza e l'engagement degli influencer. Attraverso strategie mirate, i pr possono aiutare i brand a navigare in questo panorama complesso e a garantire che i messaggi siano recepiti in modo efficace e autentico dal pubblico”.
(Adnkronos) - Fincantieri, uno dei principali gruppi al mondo nella cantieristica ad alta complessità, e il Gruppo Hera, tra le maggiori multiutility italiane operanti nei settori ambiente, energia e idrico, annunciano la costituzione di CircularYard S.r.l, la newco volta a realizzare, negli otto cantieri italiani di Fincantieri, un innovativo sistema integrato di gestione rifiuti, finalizzato anche alla loro valorizzazione in ottica di economia circolare. In futuro si prevede di allargare l’operatività della newco anche ad altri siti di Fincantieri localizzati all’estero. CircularYard, la nuova joint venture nata in seguito al Memorandum d’Intesa firmato a luglio 2024 - si legge in una nota congiunta - consolida ulteriormente l’impegno di Fincantieri verso pratiche industriali sempre più responsabili, contribuendo in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, riducendo del 15% i rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento e promuovendo un’economia circolare negli stabilimenti produttivi. Grazie alla messa a disposizione di know-how e competenze specifiche da parte delle società del Gruppo Hera, CircularYard introdurrà soluzioni innovative e sostenibili, al fine di garantire maggiore controllo sui fornitori e promuovendo trasparenza, sicurezza e qualità lungo tutta la filiera. La compagine societaria di CircularYard è formata al 60% dal Gruppo Hera e al 40% da Fincantieri. Il Gruppo Hera sarà presente con Herambiente Servizi Industriali (Hasi) al 55% e Acr di Reggiani Albertino Spa (Acr) con il restante 5%, entrambe società controllate da Herambiente, tra i principali operatori nazionali nel settore ambiente e tra i primi sette in Europa. Il progetto avrà due fasi di sviluppo, con il fine ultimo di gestire quasi 100mila tonnellate l’anno di scarti industriali prodotte nei cantieri navali di Fincantieri e di incrementare del 15% le frazioni valorizzabili, in particolare ferro, legno, plastica e carta, già dal primo anno. In parallelo saranno studiati specifici interventi che permetteranno al modello di andare a regime grazie alla realizzazione di impianti avanzati, come, ad esempio, quelli per il trattamento e riuso delle acque o per il recupero del rame, e alla gestione ottimizzata dei rifiuti. “L’avvio della joint venture con un partner di assoluto valore come il Gruppo Hera - dice Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri - aggiunge un tassello nel nostro ulteriore impegno per l’adozione di pratiche virtuose di economia circolare all’interno dei nostri cantieri. In linea con il nostro piano industriale sull’eccellenza operativa, CircularYard rappresenta un progetto che unisce know-how complementari e ci consente di applicare le migliori pratiche e l’innovazione tecnologica nella gestione e nella valorizzazione dei rifiuti e degli scarti di produzione. L’obiettivo ultimo è di perseguire nello stesso tempo i nostri target sulla sostenibilità ambientale e sull’efficienza dei processi nel segno di una crescita responsabile sia dal punto di vista della sostenibilità che della economicità confermando il ruolo di Fincantieri come azienda leader mondiale anche nell’adozione di nuovi modelli operativi nella cantieristica”. “Siamo orgogliosi di mettere al servizio del primo shipbuilder occidentale le nostre elevate competenze, l’eccellenza impiantistica e la pluriennale professionalità nel processo di gestione circolare dei rifiuti, per promuovere la rigenerazione delle aree urbane e industriali - afferma Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera - Acceleriamo il nostro percorso che porterà il Gruppo Hera a diventare il motore dell’economia circolare del tessuto industriale italiano, accompagnando le grandi aziende nel loro percorso di transizione ambientale con la riduzione degli scarti di produzione e la massima valorizzazione nel loro recupero”.