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(Adnkronos) - Kiev, e altre zone dell'Ucraina, sono finite nella notte nel mirino di un massiccio attacco con droni e missili. Almeno 23 persone sono rimaste ferite e 14 sono state ricoverate in ospedale, secondo l'ultimo aggiornamento condiviso su Telegram dal sindaco della città, Vitali Klitschko. Gli attacchi hanno interessato diverse zone della città, compresi i distretti di Solomianskyi, Sviatoshynskyi e Shevchenkivskyi. L'Aeronautica militare ucraina accusa la Russia per quello che denuncia come il più grande attacco aereo notturno in oltre tre anni di conflitto, innescato dall'invasione russa su vasta scala avviata il 24 febbraio 2022. Per il portavoce, Yurii Ihnat, sono un record i 550 droni e missili lanciati contro il territorio ucraino, "il numero più alto che il nemico abbia mai usato in un singolo attacco". Si registrano, denunciano le autorità ucraine, danni in edifici residenziali, negozi, in una scuola e in una struttura medica, lungo linee ferroviarie e in altre infrastrutture civili. Incendi sono stati segnalati in varie zone di Kiev. Tymur Tkachenko, capo dell'amministrazione militare della città, ha esortato gli abitanti a chiudere le finestre a causa di livelli pericolosi nell'aria di "prodotti della combustione". La Polonia denuncia danni nella sua rappresentanza diplomatica a Kiev. "Il massiccio attacco russo della notte scorsa ha provocato incendi e molti danni, anche nel consolato polacco a Kiev", scrive su X il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski. "Presidente Trump, Putin si prende gioco del vostro lavoro per la pace", aggiunge. E rimarca: "Per favore, ripristinare le forniture di munizioni antiaeree all'Ucraina e imponete nuove sanzioni all'aggressore". "È stata una notte brutale e insonne" e "solo intorno alle 9 di questa mattina l'allarme antiaereo è cessato a Kiev", ha dichiarato in un post su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo l'ultima ondata di attacchi russi che, ha precisato, hanno visto l'impiego di "almeno 330 droni 'shahed' russo-iraniani" e missili, "compresi quelli balistici", e causato almeno 23 feriti. "Si è trattato di uno degli attacchi aerei più estesi - deliberatamente massiccio e cinico", ha proseguito Zelensky, "ancora una volta la Russia dimostra di non avere alcuna intenzione di mettere fine alla guerra e al terrore". Secondo il presidente ucraino, Kiev è stata "l'obiettivo principale" dell'attacco russo. Le forze ucraine hanno abbattuto 270 "obiettivi aerei" ed "è di fondamentale importanza che i nostri partner continuino a sostenerci nella difesa contro i missili balistici". Tutto ciò, ha concluso Zelensky, dimostra che "senza una pressione davvero forte, la Russia non cambierà il suo comportamento ottusamente distruttivo. Per ogni attacco di questo tipo contro persone e vite umane, deve subire sanzioni appropriate e altri colpi alla sua economia, alle sue entrate e alle sue infrastrutture" e "tutto dipende dai nostri partner, in primo luogo gli Stati Uniti". "Notte assolutamente terribile e insonne a Kiev. Una delle peggiori finora. Centinaia di droni e missili balistici russi sono caduti sulla capitale ucraina. Subito dopo che Putin ha parlato con il presidente Trump. E lo fa di proposito". Così in un post su X il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, aggiungendo che "Putin mostra chiaramente il suo disprezzo totale per gli Stati Uniti e per chiunque abbia chiesto la fine della guerra". Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Al centro della conversazione, avvenuta ieri sera, la situazione in Ucraina, questioni relative all'Iran e ai negoziati doganali in corso tra Unione Europea e Stati Uniti. Martedì, il presidente francese ha parlato telefonicamente con Vladimir Putin, per la prima volta dal 2022. Prima del colloquio con Trump, Macron ha sentito il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Hanno discusso della situazione in Iran e nella Striscia di Gaza. Il Regno Unito ospiterà giovedì 10 luglio un nuovo vertice della "coalizione dei volenterosi", l’alleanza informale di oltre trenta Paesi occidentali che sostengono l’Ucraina. Secondo quanto riferito a Politico da una fonte dell’Eliseo, l’incontro - che avverrà a margine del summit franco-britannico - sarà guidato da Macron e dal premier britannico Keir Starmer dal quartier generale di Northwood, sede del Comando Marittimo Alleato della Nato. Tra i temi in agenda: il mantenimento delle capacità militari ucraine, l’aumento della pressione su Mosca e le prossime mosse in caso di cessate il fuoco. Al vertice parteciperà anche il presidente ucraino Zelensky, collegato da Roma dove prenderà parte alla Conferenza sulla Ricostruzione dell'Ucraina. L’ultima riunione della coalizione risale a marzo, complicata dalle divergenze sull’eventuale ruolo di garanzia militare degli Stati Uniti.
(Adnkronos) - Esperienze legate ai prodotti identitari del territorio, percorsi dedicati per i bambini, sostenibilità e attenzione alle risorse naturali, tradizione che si lega all'innovazione in quello che è sempre più un modello di 'turismo dop'. E' la ventesima edizione di 'Fattorie aperte in Sila', presentato oggi a Rende e al via da domani sull'altopiano silano in Calabria, che in questa estate 2025 si propone come meta preferita dei viaggiatori che vogliono sperimentare nuove forme di turismo, 'lento', sostenibile e legato ai prodotti enogastronomici del territorio. "Quest'anno celebriamo un traguardo importante -spiega ad Adnkronos/Labitalia, Mario Grillo, presidente di 'Fattorie aperte in Sila' in programma fino al prossimo 2 novembre- venti edizioni di un progetto nato con passione e spirito di sacrificio, che ha accompagnato migliaia di visitatori alla scoperta della vita contadina. La novità più grande di questa edizione è il potenziamento del percorso educativo rivolto ai bambini, con attività esperienziali guidate direttamente dagli agricoltori, e l'introduzione di laboratori sul pane, il miele e il formaggio. Inoltre, puntiamo molto sulla narrazione delle filiere locali e sul coinvolgimento attivo dei territori, con nuovi itinerari a tema e un forte legame con il turismo enogastronomico", sottolinea. E negli anni i 'fan' della manifestazione che si snoda in oltre 30 aziende agricole, tra boschi, laghi e montagne, sull'altopiano con l'aria più pulita d'Europa, sono cresciuti, e anche tanto. "Un segnale forte dell’interesse crescente attorno al progetto è il successo della nostra piattaforma digitale: il sito web di 'Fattorie Aperte in Sila' ha raggiunto la soglia di 260.000 visitatori, confermando l’importanza della comunicazione e dell’accesso diretto alle esperienze rurali". Esperienze rurali che sono 'fatte' di passione per la terra e la natura, in un territorio storicamente vocato all'agricoltura e all'allevamento. "Siamo anche fieri di essere partner di Its Academy Iridea, una scuola di formazione avanzata che accoglie e valorizza chi vuole trasformare il lavoro in una passione professionale. Una scuola attiva che punta sulla qualità della formazione e sull’efficienza delle aziende, offrendo alle nuove generazioni strumenti concreti per costruire il proprio futuro nel mondo agroalimentare, turistico e ambientale. Un ulteriore elemento distintivo è la dimensione europea della nostra rete: oggi le 'Fattorie Aperte' sono partner in quattro progetti di cooperazione internazionale dedicati all’innovazione tecnologica in agricoltura, in particolare alle soluzioni di agricoltura di precisione. Questo ci consente di portare valore, visione e futuro nei territori rurali, creando un ponte tra tradizione e ricerca avanzata". E dopo venti anni di esperienza, secondo Grillo, è arrivato il momento di fare un ulteriore passo in avanti. "Infine, il modello è ormai maturo per diventare 'Fattorie Aperte Calabria': una piattaforma regionale capace di dare visibilità a tutti i prodotti e produttori locali in modo efficiente, coordinato e riconosciuto. Il brand è una certezza, una garanzia di autenticità e qualità costruita nel tempo, pronta a valorizzare ogni angolo della nostra terra". E apprezzamento e sostegno per la manifestazione arriva dalle istituzioni con l'assessore regionale all'Agricoltura Gianluca Gallo che sottolinea: "Fattorie aperte 20 anni fa era una manifestazione visionaria, oggi a distanza di 20 anni il territorio è maturo. La Sina è un hub straordinario per l'accoglienza e questa simbiosi tra il prodotto territorio e il prodotto del territorio, credo che sia quella giusta per una Calabria che vuole crescere. La Sila è agricoltura, è ambiente, può essere turismo sostenibile, lento, enogastronomico", conclude. E la manifestazione ha anche il sostegno del Parco nazionale della Sila. "Fin da quando sono stato nominato -spiega Liborio Bloise, commissario straordinario del Parco- ho potuto verificare che c'è una pulsante attività imprenditoriale in tutto l'altopiano della Sila. 'Fattoria aperte' è una di queste realtà, è cresciuta tantissimo, era necessario che la governance del Parco prendesse a una manifestazione di questo tipo, per riconoscere il ruolo e il supporto che questi imprenditori stanno dando, e possono dare, sempre di più al territorio silano. Il mio scopo è quello di supportare l'implementazione dell'attività imprenditoriale sull'altopiano, nel rispetto dell'ambiente, della flora, della fauna, della biodiversità di questi territori, facendoli conoscere all'esterno, come stanno facendo questi imprenditori. In una situazione di questo tipo il Parco trova linfa per crescere ed educare al rispetto dei territori", conclude. Ma quale è la giornata tipo che offre al visitatore 'Fattorie Aperte in Sila'? "La giornata tipo -spiega Grillo- inizia con una visita alle fattorie aderenti, dove i visitatori possono assistere e partecipare alle attività agricole quotidiane: mungitura, cura degli animali, raccolta dell’orto. Seguono laboratori didattici per bambini e adulti, percorsi naturalistici, degustazioni guidate e momenti di convivialità con i produttori locali. Ogni giornata è un’immersione nella cultura rurale, dove si impara facendo, si condividono saperi autentici e si rafforza il legame tra città e campagna". E la crescita della manifestazione in questi venti anni ha accompagnato e sostenuto quella del movimento turistico sull'altopiano calabrese. "L’accoglienza in Sila è cresciuta in qualità e consapevolezza. Quando abbiamo iniziato, l’idea stessa di aprire le fattorie al pubblico era pionieristica. Oggi siamo parte integrante di un movimento che valorizza l'agricoltura come esperienza culturale, educativa e turistica. Le fattorie si sono attrezzate per accogliere famiglie, scuole e gruppi, con servizi e proposte strutturate. Anche la nostra attività si è evoluta: da semplice evento stagionale siamo diventati una rete permanente, capace di progettare, formare e innovare nel rispetto della tradizione", sottolinea Grillo. Attenzione quindi a quanti vogliono trovare uno sbocco professionale legato alla natura, ma anche all'innovazione. "Proprio in quest’ottica di crescita e formazione continua, la collaborazione con Its Academy Iridea rappresenta un passo fondamentale. Offriamo opportunità concrete a chi desidera entrare nel mondo del lavoro attraverso percorsi professionali che coniugano competenze, passione e innovazione. Parallelamente, siamo attivamente coinvolti in progetti europei di cooperazione sull’agricoltura di precisione: collaboriamo con centri di ricerca, imprese e istituzioni in quattro iniziative strategiche che portano sul campo le tecnologie più avanzate per migliorare produttività, sostenibilità e qualità della vita nelle aree interne", ribadisce Grillo. E per Felicita Cinnante, presidente di Its Academy Iridea, il ventennale di 'Fattorie aperte in Sila' "è un risultato estremamente lodevole, positivo, con la rete di imprese che si è creata attorno a questo evento e che si è consolidata sempre di più coinvolgendo le aziende in una modalità di collaborazione che è stata sempre un po' carente nella nostra cultura calabrese. Invece in questo caso si è compreso che stare insieme, fare sistema insieme aiuta a sostenersi vicendevolmente e aiuta soprattutto il settore. L'Its Iridea ha la specifica area dell'agroalimentare, e quindi ha tutto l'interesse a recepire, rilevare i bisogni delle aziende, per potere con i suoi corsi e con la sua attività formare le figure necessarie per questa nuova agricoltura, che non è quella tradizionale, ma innovata grazie alle nuove tecnologie con l'utilizzo delle macchine sempre più sofisticate, quindi l'agricoltura 4.0, che è ben rappresentata dall'instancabile Mario Grillo, che è agricoltore, allevatore con una laurea in economia e un master negli Stati Uniti. Questa è agricoltura che Iridea vuole sostenere e implementare", conclude. Ma l'essenza di 'Fattorie aperte in Sila' è prima di tutto legata ai prodotti identitari del territorio in cui si svolge. "'Fattorie Aperte' è già un modello di turismo Dop: promuoviamo esperienze legate ai prodotti identitari della Sila, come la patata Igp, i formaggi tipici, il miele di alta quota. L’incontro diretto con chi coltiva e trasforma, la trasparenza delle filiere, l’autenticità dei luoghi: tutto questo crea valore per il visitatore e sviluppo per il territorio. Siamo convinti che la Calabria abbia un potenziale straordinario su questa tendenza e vogliamo esserne protagonisti con una proposta concreta, radicata e replicabile", conclude Grillo.
(Adnkronos) - “Le utilities operano su un ampio spettro di attività energetiche: dalla gestione delle reti tradizionali agli investimenti su rinnovabili, idrogeno e cattura della CO2”. Così Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia, durante l'Assemblea generale, organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione, per riflettere sull'evoluzione dei servizi pubblici negli ultimi dieci anni e sulle principali sfide future. “Quando si parla di energia – ha sottolineato – è fondamentale pensare non solo alla produzione rinnovabile o all’elettrificazione dei consumi, ma anche all’adeguamento delle reti di distribuzione elettrica e gas, che rappresentano la spina dorsale della transizione. Le nostre utilities hanno previsto 19 miliardi di investimenti per i prossimi 5 anni, di cui oltre 7 miliardi destinati alle reti elettriche, di teleriscaldamento e di distribuzione del gas”. Brandolini ha poi ricordato come anche le infrastrutture gas abbiano un ruolo strategico nella decarbonizzazione: “Le reti di distribuzione del gas sono fondamentali per quelle utenze che non potranno elettrificare i consumi nel breve termine. Mantenere e innovare queste reti significa mettere in campo investimenti rilevanti”.