ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Dalla riapertura delle indagini sull'omicidio di Chiara Poggi, a 18 anni dal delitto, all'assalto alla redazione del quotidiano La Stampa, fino al caso della famiglia nel bosco, sono molti i fatti di cronaca che hanno segnato il 2025. Ecco quelli salienti: Anche nel 2025 ci sono stati numerosi casi di femminicidio. Tra il 1 gennaio e il 30 settembre, secondo i dati del Viminale, sono 73 le donne uccise, 44 per mano del partner o dell'ex partner. Tra i delitti che più scuotono l'opinione pubblica c'è quello di Ilaria Sula. La giovane scompare il 25 marzo. Il suo corpo viene ritrovato in una valigia in fondo a un dirupo nella zona di Capranica Prenestina qualche giorno dopo. Il suo ex fidanzato, Mark Antony Samson, confessa il delitto avvenuto nell'appartamento di via Homs, nel quartiere Africano, a Roma, dove il giovane viveva con i genitori. Ilaria viene uccisa con tre coltellate al collo. Il 12 novembre scorso per Samson è iniziato il processo con giudizio immediato. I giudici della Terza Corte di Assise di Roma gli contestano l'accusa di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione, oltre a quelle dei futili motivi e della relazione affettiva con la vittima e l’occultamento di cadavere. La madre di Samson, Nosr Manlapaz ha patteggiato una pena di due anni per il reato di occultamento di cadavere. A marzo si riaprono le indagini sull'omicidio di Garlasco, a 18 anni dal delitto, con l'iscrizione di Andrea Sempio sul registro degli indagati con l'accusa di omicidio in concorso. Il focus è sull'impronta 33, trovata su un muro vicino alle scale dove venne trovato il corpo di Chiara Poggi, che la procura attribuisce ad Andrea Sempio. Poi c'è il Dna sulle unghie della vittima che secondo le perizie sarebbe compatibile con la linea genetica maschile della famiglia Sempio. Ad aprile sul monte Faito la rottura di un cavo fa precipitare una funivia: il bilancio è di quattro morti e un ferito grave. Il 15 maggio per l'incidente vengono iscritte 25 persone nel registro degli indagati. Tra questi ci sono anche l'amministratore di Eav, Umberto De Gregorio, tecnici e funzionari Ansfisa, che hanno effettuato i controlli alla funivia, e ancora referenti della società Franz Parth & Co, che si sono occupati della manutenzione e del rifacimento delle "teste fuse'". Secondo l'accusa, sarebbe stato certificato falsamente il corretto funzionamento della funivia. Le indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, abbracciano gli ultimi anni di manutenzioni e controlli all'impianto di risalita che dal centro di Castellammare di Stabia collegava con quota 1131 metri. Il 18 aprile la Corte d'Assise di Appello di Bologna conferma l'ergastolo in secondo grado per i genitori di Saman Abbas e condanna all'ergastolo i due cugini che erano stati assolti in primo grado rideterminando la pena per lo zio da 14 a 22 anni. Riconosciute anche le aggravanti di premeditazione e futili motivi. Secondo la sentenza quindi Saman Abbas è stata uccisa da tutta la famiglia. Il 7 giugno nel parco di Villa Pamphili a Roma vengono trovati i cadaveri di Anastasia Trofimova, uccisa per soffocamento, e della figlioletta di 11 mesi Andromeda, per strangolamento. In carcere per il duplice omicidio c'è Francis Kaufmann, il 46enne americano, padre della bambina, rintracciato in Grecia diversi giorni dopo il ritrovamento dei corpi e poi trasferito in Italia. Il 30 giugno, una forte scossa di terremoto si verifica nella zona dei Campi Flegrei e in diverse parti di Napoli: la magnitudo di 4.6, la più alta registrata negli ultimi 40 anni nell'area flegrea. Non ci sono danni a persone. A Bacoli crolla un costone sull'isolotto Pennata. Ad agosto viene sgomberato il centro sociale Leoncavallo a Milano. A dicembre è il turno di un altro centro sociale storico, l'Askatasuna di Torino. La situazione a Gaza ha forti ripercussioni nelle piazze italiane: le manifestazioni si svolgono in tutto il Paese nel corso di tutto l'anno. In particolare a inizio ottobre, dopo il blocco della Global Sumud Flotilla da parte di Israele, le proteste a sostegno del popolo palestinese esplodono numerose in tutta Italia: da Roma a Bologna, da Torino a Brescia, fino a Milano e Napoli. Il 14 ottobre tre carabinieri, Valerio Daprà, Marco Piffari e Davide Bernardello, muoiono e 18 tra agenti di polizia e militari rimangono feriti nell'esplosione durante lo sgombero di un casolare a Castel d'Azzano in provincia di Verona. In carcere finisce Maria Luisa Ramponi, 59 anni, la donna che ha innescato l’esplosione. I due fratelli, Franco e Dino, entrambi illesi e arrestati poco dopo dai carabinieri nei pressi del casolare, non erano nella casa nel momento esatto dell’esplosione. Lo stesso giorno Filippo Turetta rinuncia al processo d'Appello per il femminicidio di Giulia Cecchettin. In una lettera inviata a vari organi giudiziari esprime pentimento e la condanna all'ergastolo in primo grado a suo carico diventa sentenza definitiva. Nella notte tra il 16 e il 17 ottobre un ordigno esplode davanti casa del giornalista Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, a Campo Ascolano, comune di Pomezia, alle porte di Roma. La deflagrazione distrugge l'auto del giornaliste e danneggia quella della figlia parcheggiate proprio davanti casa. Sull'attentato sono in corso le indagini. L'episodio viene considerato un grave attacco alla libertà di stampa. Il 28 novembre durante la giornata di sciopero nazionale dei giornalisti per il rinnovo del contratto di lavoro e a difesa della qualità dell’informazione democratica, libera e plurale un centinaio di manifestanti fanno irruzione nella redazione centrale del quotidiano La Stampa in via Lugaro a Torino. I manifestanti in parte a volto scoperto e in parte con passamontagna forzano la porta della sede al grido di 'Giornalista terrorista, sei il primo della lista', invadono la redazione, imbrattando muri con scritte e buttando all’aria libri e carte preziose. Il gesto viene subito bollato come un gravissimo attacco alla libertà di stampa, alla democrazia e al diritto dei cittadini di essere informati. Per l'assalto vengono identificate e denunciate trentaquattro persone. A novembre esplode a livello nazionale il caso della famiglia nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti: madre e padre, Catherine e Nathan Trevallion Birmingham, di origine anglo-australiana, vivono in un casolare isolato nei boschi, con i loro tre bambini, una di otto anni e due gemelli di sei. I genitori hanno sempre difeso la decisione di crescere i figli, immersi nella natura, optando per l’istruzione domestica con l’aiuto di un’insegnante privata molisana ma in base a una decisione del Tribunale per i minorenni dell’Aquila i bimbi vengono trasferiti con la madre in una struttura protetta. La vicenda attira l'attenzione dei media nazionali e dei social, dove oltre 13mila persone firmano una petizione online a sostegno della famiglia. La scelta dei genitori di vivere lontano dai centri urbani, senza collegamenti a elettricità, acqua e gas, scatena un acceso dibattito tra chi sostiene lo stile di vita alternativo e chi lo critica. Anche la politica si divide sul caso tra i favorevoli e i contrari alla decisione dei giudici. A portare la vicenda all’attenzione della procura minorile dell’Aquila era stato, lo scorso anno, un ricovero ospedaliero dei bambini a seguito di un’intossicazione da funghi. Un controllo dei carabinieri nella casa aveva portato a una segnalazione che aveva comportato la sospensione della potestà genitoriale, senza però interrompere l’affidamento dei minori alla famiglia. Il 19 dicembre un altro colpo di scena nelle indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, a quarantadue anni dalla sparizione, avvenuta il 22 giugno del 1983. Nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma viene iscritta sul registro degli indagati una donna con l'accusa di false informazioni al pubblico ministero. Si tratta di un'ex allieva della scuola di musica frequentata anche da Emanuela Orlandi, L.C., che all'epoca dei fatti, era di qualche anno più grande di Emanuela e cantava con lei nel coro. La donna sarebbe stata indicata da alcuni testimoni come l'ultima ad aver visto Emanuela prima della scomparsa. Il nuovo impulso alle indagini è arrivato dall’approfondimento di elementi e testimonianze in particolare sulle ore precedenti alla scomparsa.
(Adnkronos) - "Oggi, MiaPensione riceve 10mila richieste di consulenza al mese, in maggioranza da parte di lavoratori dipendenti, ma anche da profili dirigenziali e professionisti con carriere discontinue. Il nostro obiettivo è sviluppare un ecosistema di educazione previdenziale, ma anche finanziaria rivolto alle nuove generazioni, affinché possano orientarsi con sicurezza in un sistema sempre più fragile, in particolar modo per quanto riguarda la previdenza complementare". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia Andrea Martelli, fondatore di MiaPensione, realtà nata nel 2022 con l’obiettivo di riportare chiarezza e concretezza in un settore complesso e spesso poco accessibile. "L’azienda - sottolinea - per poter stare al passo con una domanda di consulenza in forte crescita, ricerca 10 nuovi collaboratori, in particolare: 5 consulenti previdenziali, 3 candidati per il team commerciale e 2 dedicati al customer service". “Volevamo offrire - spiega - risposte tempestive e affidabili ai lavoratori, in un contesto in cui enti e strumenti informativi non riescono a soddisfare la crescente domanda di orientamento. In pochi mesi abbiamo capito che il mercato aspettava un servizio come il nostro: da due persone siamo passati a 30 collaboratori, nel primo anno, e abbiamo assistito 1.700 persone; oggi i nostri clienti superano quota 20mila. Dallo scorso anno Moltiply Group spa ha acquisito il 51% di MiaPensione, credendo nella crescita di questo progetto”. “MiaPensione - racconta - dispone di un software proprietario in grado di rimappare il sistema previdenziale italiano e ricostruire carriere frammentate, una criticità sempre più diffusa oggi. Ai lavoratori garantiamo un’analisi personalizzata su quando potranno andare in pensione, quale importo aspettarsi e come ottimizzare la propria posizione. Valutiamo anche la convenienza del pensionamento anticipato e analizziamo opzioni come riscatto della laurea, ricongiunzione contributiva e versamenti volontari. Per i pensionati, invece, verifichiamo l’esattezza dell’assegno percepito, individuando possibili errori e miglioramenti”. Con un linguaggio chiaro e accessibile, i consulenti MiaPensione spiegano attraverso i canali social le novità del sistema pensionistico: “La previdenza, infatti, non riguarda solo gli over 60. Conoscere le regole permette ai giovani di pianificare scelte professionali consapevoli”. “Quando abbiamo iniziato per primi in Italia - sottolinea - non erano disponibili nel mercato del lavoro dei profili professionali adatti alle nostre esigenze. Vista la rapida crescita del business e la necessità di reperire nuove risorse, abbiamo selezionato le persone sulla base delle soft skill individuali, mentre la parte della competenza tecnica è stata resa possibile ingegnerizzando il percorso di formazione, grazie alla nostra academy interna che, grazie a un corso di formazione intensivo, in poche settimane permette al consulente di districarsi con sicurezza tra le mille finestre e opportunità del sistema previdenziale”.
(Adnkronos) - Il finanziamento da 40 milioni di euro accordato dalla Banca europea per gli investimenti alla Commercianti indipendenti associati (Cia), una delle cooperative socie del Consorzio nazionale Conad, "punta a efficientare le attività dei nostri punti vendita" e si inserisce nel piano complessivo da 80 milioni promosso da Cia. Lo sottolinea all'Adnkronos Luca Panzavolta, amministratore delegato di Cia-Conad, spiegando che uno dei principali interventi sarà quello di moltiplicare gli impianti fotovoltaici presenti nel punti vendite. "Già oggi abbiamo già un'ottantina di negozi dotati di impianti fotovoltaici ma vorremmo superare quota 100, quindi vicini al 50% della nostra rete associata" continua. Ma si vuole - aggiunge - anche "intervenire sul raffreddamento dei negozi, dal gas non inquinante all'efficientamento dei sistemi, che non solo consentono un risparmio energetico importante ma migliorano anche il microclima dentro il punto vendita". Panzavolta ricorda come Cia-Conad "produce un bilancio di sostenibilità già da 2 anni, lo facciamo per l'impegno che abbiamo assunto nei confronti dei nostri soci e dei nostri stakeholder. Con il bilancio 2025, che presenteremo nel prossimo maggio, illustreremo gli impegni che ci siamo assunti e presenteremo una rendicontrazione di quanto fatto nei nostri impianti". "D'altronde - ricorda - per una azienda la sostenibilità non è più una scelta ma un obbligo. E noi lo sentiamo come tale anche dal punto di vista sociale, del territorio, delle nostre comunità e dei nostri soci". Grazie agli interventi attuati e a quelli in corso, aggiunge, " per l'impatto sull'ambiente di un nostro punto vendita crediamo di essere vicini a -30% rispetto a dieci anni fa. Senza dimenticare che questo lavoro rende più sostenibile il business dei singoli punti vendita: certo gli interventi di efficientamento costano, ma è un investimento da cui i nostri associati rientrano nel corso degli anni". "Il nostro modello - sottolinea - è la dimostrazione che si possono ottenere ottimi risultati quando si è inseriti in una rete efficiente : noi forniamo aiuti ai nostri soci con finanziamenti per gli impianti fotovoltaici e convenzioni con le aziende installatrici, e questo consente ai soci di massimizzare i risparmi possibili, senza contare altri vantaggi come l'economia di scala, gli acquisti collettivi e le attività di marketing comuni". Il manager riconosce come "c'è poi un ritorno di immagine verso i clienti perché oggi l'attenzione a queste cose da parte dei consumatori, soprattutto quelli più giovani, è molto forte". " Panzavolta evidenzia poi i risultati ottenuti sulla riduzione degli imballaggi inutili grazie alla forte presenza di prodotti a marchio Conad: "La nostra cooperativa è fra quelle con la quota più alta in Italia di prodotti con il nostro marchio, quest'anno abbiamo superato il 41% di fatturato". Questo offre un duplice beneficio "da una parte perché il prodotto a marchio costa meno mediamente di quello 'industriale' e poi perché in questi anni abbiamo fatto molto per rendere riciclabili o recuperabili gli imballaggi o comunque limitarli. Credo che sia vicino il traguardo del 75% di imballaggi biodegradabili o riciclabili, che era il nostro obiettivo". "Certo, non puo' essere solo un impegno della distribuzione ma deve essere anche delle industrie: credo però - conclude- di poter dire che su questo in generale la sensibilità è molto aumentata "