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(Adnkronos) - A un mese dall'infortunio, avvenuto giovedì 3 aprile in Val di Fassa, sarà in collegamento oggi, domenica 11 maggio, a Verissimo, Federica Brignone, la campionessa del mondo di sci, che parlerà dell'intervento, del percorso di riabilitazione e dei suoi prossimi obiettivi. Federica Brignone è nata il 14 luglio del 1990. La passione per lo sport l’ha ereditata dalla famiglia: la mamma, Maria Rosa Quario, è stata sciatrice professionista negli anni ’80. Il papà, Daniele Brignone, è allenatore di sci. Federica ha iniziato a sciare sin da bambina, mostrando subito un grande talento. La sua carriera nel mondo sportivo prende il via quando la famiglia si trasferisce in Valle d’Aosta: Federica aveva solo 6 anni. Nel 2005 ha esordito nel Circo bianco, partecipando a uno slalom gigante valido come gara FIS. Nel febbraio del 2006 ha debuttato in Coppa Europa, e nello stesso anno si è laureata campionessa nazionale juniores di slalom speciale e slalom gigante a Pozza di Fassa. Nel 2010 è arrivata poi la prima grande soddisfazione con l’argento ai Campionati Mondiali Juniores. La svolta arriva durante la stagione 2019-2020, quando Federica ha vinto la Coppa del Mondo generale, diventando la prima italiana nella storia a raggiungere questo traguardo. Federica è considerata una delle migliori sciatrici della sua generazione: vincitrice di tre medaglie olimpiche e cinque iridate, di due Coppe del Mondo generali e di cinque di specialità. Cos’è successo a Federica Brignone? Lo scorso giovedì 3 aprile l’azzurra ha toccato una porta nel corso della seconda manche dei campionati italiani di gigante ed è caduta sulla neve in maniera rovinosa. L'azzurra, fresca vincitrice della Coppa del Mondo, è stata poi trasportata in elicottero a Trento, lamentando forti dolori alla gamba sinistra. Nel pomeriggio, lo spostamento a Milano e l’operazione alla clinica La Madonnina. Un intervento necessario per la riduzione e la sintesi della frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra, oltre alla riparazione legamentosa del compartimento mediale del ginocchio. La situazione dell’azzurra si è rivelata più complicata del previsto, con esami che hanno evidenziato anche una rottura del legamento crociato anteriore. Federica Brignone è stata legata per diversi anni allo sciatore Nicolas Raffort. Oggi invece è legata sentimentalmente a un uomo di nome Davide, lontano dal mondo dello sport agonistico. Non si hanno molte informazioni sulla sua sfera privata perché la campionessa preferisce mantenere la vita privata lontana dai riflettori. Federica Brignone punta le Olimpiadi di Milano Cortina. La sciatrice azzurra, dopo l'operazione per il grave infortunio, l'8 aprile è stata dimessa dalla clinica 'La Madonnina' di Milano e ha iniziato il percorso riabilitativo: "Oggi non possiamo sapere se ci sarò ai Giochi di Milano Cortina, ma sono uno stimolo come lo erano prima. Ora non voglio che questa cosa distrugga il mio percorso: l'importante è guarire bene e tornare competitiva, per giocarti delle medaglie devi essere al 100 per cento", aveva detto la campionessa del mondo ai cronisti uscendo dalla clinica. "È stato un intervento più tosto di quanto pensassi ma non sono una che molla. Capiremo quale è la cosa più giusta da fare, lunedì inizierò la fisioterapia, non so quanto ci vorrà. Tornassi indietro rifarei le stesse scelte, dopo gli Assoluti avrei ripreso il programma degli allenamenti", aveva continuato Brignone, "ringrazio tutti per l'affetto e l'energia, sono cose che capitano a una sciatrice e che quando succedono ti rendono migliore".
(Adnkronos) - Il disegno di legge che prevede la partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa sta seguendo il suo iter parlamentare e potrebbe diventare legge molto presto. Si tratta di un tema storico per il nostro Paese, sul quale anche i direttori del personale hanno espresso il loro pensiero. L’88% di loro, infatti, ritiene che il tema sia molto importante per lo sviluppo e il successo delle aziende e, di questi, il 33% dichiara che la proposta è molto utile. Nel merito della proposta di far partecipare i lavoratori alla governance dell’impresa, invece, circa il 72% dei direttori del personale si dichiara favorevole. Questo è uno dei dati di fondo emersi dall’indagine sul tema curata dal centro ricerche dell’Aidp (associazione nazionale per la direzione del personale), guidato dal professor Umberto Frigelli, a cui hanno risposto oltre 600 professionisti delle risorse umane. “Il Disegno di Legge n. 1407 rappresenta un'opportunità unica per dare concretezza all'articolo 46 della Costituzione e favorire la partecipazione dei lavoratori alla vita aziendale. La survey condotta da Aidp evidenzia chiaramente il grande potenziale di queste pratiche. La partecipazione non si impone, si costruisce: serve un’alleanza tra istituzioni, imprese e persone, come Aidp lavoreremo per ottenere questo risultato. solo così potremo creare un modello partecipativo efficace e duraturo. Questi e tanti altri saranno i temi al centro del nostro 54° congresso nazionale del 16 e 17 maggio”, spiega Matilde Marandola, presidente nazionale Aidp. In questi anni sono state già implementate nelle aziende diverse forme e modalità di partecipazione dei lavoratori alla governance aziendale. Il 30% delle aziende, infatti, ha predisposto organismi consultivi attraverso forme e processi strutturati per avanzare suggerimenti e proposte di miglioramento; il 21% circa a definito delle modalità strutturate di coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni produttive e organizzative; il 20% circa ha definito modalità consultive, non vincolanti, attraverso la partecipazione dei lavoratori a comitati paritetici su temi come formazione, piani di carriera inquadramento; il 15% ha previsto modalità di partecipazione ai profitti e l’8% alla gestione e partecipazione alla scelte strategiche. Il 69% dei professionisti HR dichiara una certa soddisfazione su tali forme di partecipazione implementate che considera efficaci e proficue. I direttori del personale che non hanno implementato la partecipazione. Tra le modalità di partecipazione sopra elencate i direttori del personale che non hanno ancora implementato nessuna iniziativa in questo senso prediligono, in grande maggioranza, le modalità consultive attraverso, processi strutturati (il 58%) o comitati paritetici consultivi non vincolanti (il 36%) su temi quali la formazione, la carriera, l’inquadramento. Quasi il 17% è favorevole alla partecipazione agli utili e il oltre il 9% alla partecipazione alle scelte strategiche. Oltre il 60% dei direttori del personale ritiene che la partecipazione dei lavoratori, nelle varie forme possibili, serva ad aumentare l’ingaggio e la motivazione; il 29% circa ad avere proposte e suggerimenti utili alla gestione e il 19% a migliorare l’efficienza dei processi aziendali. Oltre il 21%, inoltre, pensa che serva a migliorare il clima aziendale e il 12% crede che la partecipazione dei lavoratori sia utile a migliorare la governance complessiva dell’azienda. Potrebbe, infine, migliorare le relazioni sindacali per il 9% e incrementare il compenso dei dipendenti per oltre l’8% dei rispondenti. Il 54° congresso dell'Aidp dal titolo 'La Forza dell’Immaginazione', si svolgerà presso l’Allianz MiCo di Milano. Parteciperanno oltre 1.400 professionisti delle risorse umane provenienti da tutte le regioni d’Italia, 76 speaker di altissimo livello, nazionale e internazionale e una cena molto particolare con Leonardo Da Vinci, tutta da scoprire. Nella due giorni si discuterà di come la diversità culturale sia una fonte inesauribile di ispirazione e l’intelligenza artificiale, al centro della rivoluzione spazio-temporale del lavoro unita all’urgenza della sostenibilità, siano decisivi per immaginare un futuro in cui le visioni hanno il coraggio di diventare realtà.
(Adnkronos) - “E' un onore ricevere questo premio perché credo riconosca il contributo che ho cercato di dare nel tempo ai valori in cui ho sempre creduto: la creazione di valore nelle aziende, con ricadute concrete per le collettività, mettendo sempre al centro le persone”, ha dichiarato Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea, commentando il premio ricevuto per il suo percorso professionale in occasione della XVI edizione del Premio Guido Carli presso la sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica a Roma. “Un riconoscimento – ha aggiunto – che guarda all’insieme del mio curriculum, ma anche all’attività svolta in Acea, una realtà infrastrutturale che opera in settori complessi, come quello dell’acqua, oggi al centro di un importante percorso di transizione. Nel futuro la transizione idrica sarà cruciale quanto, se non più, di quella energetica: aziende come Acea hanno un ruolo fondamentale nel favorire questa transizione in Italia”. Sottolineando l’importanza del capitale umano, Palermo ha ricordato l’impegno dell’azienda: “Negli ultimi anni abbiamo firmato uno dei primi protocolli centrati sulla persona, anche con il sindacato, e promosso numerose iniziative sia all'interno che all'esterno dell'azienda.”