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(Adnkronos) - Come svuotare la cache sui telefoni Android? La domanda, sempre più frequente, ha più di una risposta che riguarda in particolare il nuovo aggiornamento. Andoid 16 ha infatti rappresentato la grande novità del 2025, migliorando grafica e ottimizzando il sistema, ma mostrando ancora qualche (fisiologico) limite se 'appesantito' da file multimediali vari o di backup. In questi casi, per guadagnare spazio, una delle operazioni più rapide e consigliate è quella di svuotare la cache, sia delle app istallate sul telefono che dei browser. Questo semplice gesto permette di liberare la memoria, aumenta la velocità di esecuzione del telefono e protegge lo smartphone da eventuali dati 'corrotti' oppure superflui, che ormai risultano soltanto un peso per il dispositivo.La cache ricopre infatti la funzione di velocizzare e migliorare sia i caricamenti dei file multimediali che dei contenuti delle app, ma dati in eccesso possono peggiorare la situazione piuttosto che migliorarla. Ecco perché è necessario, dopo un certo lasso di tempo, 'riavviare' tutto. Per svuotare la cache delle app il procedimento è semplice. Prendendo in mano il proprio smartphone o tablet Android, si può leggere voci diverse sul menù a seconda del dispositivo, ma il sentiero da percorrere è sempre lo stesso. 1. Per prima cosa bisogna aprire l'elenco delle app installate sul proprio dispositivo. Come farlo? Vai in Impostazioni, cerca l'apposita sezione App, oppure Applicazioni. Per trovarla si può anche usare la barra di ricerca presente nella sezione Impostazioni. 2. Scegli di quale app vuoi svuotare la cache e apri la sezione Archiviazione e Cache, oppure Memoria. Qui si aprirà un bivio con due opzioni: - Svuota/Cancella cache, per eliminare soltanto i file temporanei - Cancella archiviazione/Cancella dati, per resettare invece l’app (sarà necessario, se previsto, fare nuovamente l'accesso). 3. Per le app che pesano di più potrebbe essere necessario ripetere il procedimento. Questo può valere ad esempio per quelle di social network, marketplace oppure quelle che accumulano molti file multimediali. Un altro modo per liberare spazio sul dispositivo è utilizzare il Files di Google, individuando così le app più pesanti o inutilizzate e i file duplicati. Ecco il procedimento: Files, poi menù (tre linee), Pulisci/Clean e segui i suggerimenti. Tutto è spiegato, in ogni caso, nella guida proposta da Google. Utile per migliorare le prestazioni del dispositivo può essere anche svuotare la cache di Chrome. Serve: aprire l'app di Chrome, andare sui tre puntini che spuntano in alto sulla destra, andare su Elimina dati di navigazione, oppure passare per Cronologia. Poi bisogna scegliere l'intervallo di tempo da eliminare e selezionare anche l'opzione Immagini e file memorizzati nella cache. Infine conferma il tutto cliccando su Elimina dati.
(Adnkronos) - Capodanno è festa e attrazioni, ma non solo, anche tanto lavoro. E anche nei parchi divertimento, come spiega ad Adnkronos/Labitalia David Tommaso, direttore generale di Cinecittà World, il parco divertimenti del cinema e della tv di Roma che resta aperto durante le feste, da Santo Stefano all’Epifania, con un’offerta ricca di attrazioni, show, magia e un Capodanno non-stop dalle 6pm alle 6am. “Anche durante le feste i Parchi divertimento restano tra le mete più amate per il tempo libero", racconta. "Cinecittà World -spiega- è tra le destinazioni preferite a Roma per trascorrere le festività in famiglia e con gli amici, grazie a un’offerta per tutte le età. Non siamo solo divertimento, ma un luogo che crea magia ed emozioni, oltre a generare occupazione. La sola notte del 31 dicembre oltre 300 persone saranno impiegate nel parco per garantire una grande festa a tutti gli ospiti che saluteranno qui il nuovo anno”, sottolinea. Tra gli appuntamenti più attesi c’è la notte di San Silvestro: 12 ore di intrattenimento in un unico biglietto per un pubblico trasversale che va dalle famiglie ai più giovani. Il 31 dicembre, il Parco si trasforma in un grande Villaggio del divertimento e dà il benvenuto al 2026 con 40 attrazioni aperte fino a tarda notte, cene e cenoni, spettacoli dal vivo, fuochi d’artificio, DJ set e un palinsesto musicale trasversale che attraversa tutte le generazioni. Sulla Cinecittà Street risuonano i grandi successi italiani dagli anni ’70 a oggi, mentre il Teatro 1 diventa un campo di battaglia musicale con il Capodanno Millennium Bug, una sfida esplosiva all’ultimo tormentone tra Viva gli anni ’90 VS Viva gli anni 2000: un solo palco per un viaggio nel tempo tra dj set, ballerini, performers ed effetti speciali. Ritmi più intensi con Face 2 Face Nye by Neon, un format ad alto impatto hard, tech ed electro con sei dj set in doppia console sullo stesso palco. Largo ai ritmi più calienti al Teatro 4 con le sonorità coinvolgenti delle hit latine e reggaeton. Il periodo delle feste si arricchisce con esperienze immersive e spettacoli a tema. Fino al 6 gennaio, la Christmas Street si imbianca con nevicate scenografiche. Sulla nuova pista di ghiaccio, si pattina come nei grandi classici cinematografici, ma si può anche volare sulla slitta di Santa Claus con la montagna russa virtuale I-Fly. Tra gli show, a regalare grandi emozioni ci pensa 'La Notte che cambiò il Natale', mentre le risate sono assicurate con 'Elf-Express Lettere dal West'. Le festività si chiudono il giorno dell’Epifania insieme alla stagione 2025, con la Befana che porta dolci, animazione e un’ultima giornata di festa per grandi e piccoli.
(Adnkronos) - Sentimenti di ansia, sfiducia e rabbia nei confronti del futuro. Così l’emergenza climatica impatta sulla salute mentale e sul benessere psicologico, in particolare dei giovani italiani. È quanto emerge dall'indagine sull’ecoansia, condotta su un ampio campione di giovani italiani tra i 18 e i 35 anni, realizzata dall’Istituto Europeo di Psicotraumatologia e Stress Management (Iep) per conto di Greenpeace Italia e ReCommon, con la collaborazione di Unione degli universitari (Udu) e Rete degli studenti (RdS), e pubblicata sul Journal of Health and Environmental Research. I dati sono stati raccolti tra giugno e novembre 2024 con un questionario diffuso dalle associazioni studentesche in scuole e università italiane e online, compilato da 3.607 persone. Dalle risposte emerge che il 41% dei giovani intervistati associa il tema del cambiamento climatico a sentimenti di ansia per il futuro, il 19% a una sensazione di rabbia e frustrazione, il 16% ad impotenza e rassegnazione. Solo l’1% ha risposto affermando di sentirsi responsabile o di avere dei doveri nei confronti del Pianeta. Infine, per il 44% l’ansia generata dal cambiamento climatico ha un effetto negativo sul benessere psicologico nella vita di tutti i giorni. "Il cambiamento climatico non è solo un problema ambientale ma è diventato a tutti gli effetti una crisi emotiva e valoriale che interessa profondamente i giovani italiani, incidendo sul modo in cui immaginano il futuro, sulle decisioni quotidiane e persino sulle relazioni sociali - spiega Rita Erica Fioravanzo, presidente dello Iep - Per tutelare i giovani, dobbiamo riconoscere la gravità del loro disagio e affrontarlo insieme alle cause strutturali del cambiamento climatico". L'analisi evidenzia forti collegamenti tra l’ecoansia e un maggiore disagio psicologico generale, evidente non solo tra i giovani che sono stati colpiti direttamente da eventi climatici estremi, come alluvioni e ondate di calore, ma anche tra coloro che possiedono semplicemente una consapevolezza della minaccia climatica. Particolarmente colpiti risultano i giovani che vivono al Sud e nelle Isole, i quali presentano in media sia più preoccupazione per gli effetti della crisi climatica, sia in alcuni casi sintomi psicologici più intensi, come ad esempio insoddisfazione, ruminazione e ansia. Dall’analisi emerge che l'impatto del cambiamento climatico sul disagio psicologico è prevalentemente indiretto ed è mediato da tre fattori psicologici: l'ecoansia, il pessimismo nei confronti del futuro e, soprattutto, la mancanza di scopo nella vita. L’analisi delle risposte conferma la presenza diffusa di forte sfiducia, rabbia e frustrazione, sentimenti che sembrano prevalere nettamente sulla percezione della propria capacità individuale di poter contrastare le conseguenze dei cambiamenti climatici. "L’emergenza climatica incide drasticamente sulla nostra vita, con impatti ambientali già molto visibili. Questa indagine mostra che è anche una questione di salute mentale, che non possiamo continuare a ignorare - dichiara Simona Abbate della campagna Clima di Greenpeace Italia - Chiediamo al governo di riaccendere la speranza nel futuro agendo contro le cause della crisi climatica e facendo pagare ai suoi principali responsabili, le aziende del gas e del petrolio, i danni che stanno causando con le loro emissioni, oltre a garantire un supporto concreto alla salute delle persone, inclusa quella mentale, minacciata dagli effetti diretti e indiretti dei cambiamenti climatici".