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(Adnkronos) - Oggi, domenica 19 ottobre, dalle 14.00 alle 17.10, torna su Rai 1 l’appuntamento con 'Domenica In', condotto da Mara Venier, affiancata da Tommaso Cerno, Teo Mammucari ed Enzo Miccio, in diretta dagli Studi ‘Fabrizio Frizzi’ di Roma. La quinta puntata sarà ricca di ospiti, momenti di intrattenimento, spettacolo e approfondimenti sull’attualità. Marcella Bella, accompagnata dal ballerino Chiquito, condividerà la sua esperienza a 'Ballando con le stelle' e si esibirà dal vivo con il brano sanremese 'Pelle Diamante'. Enzo Iacchetti presenterà il suo libro autobiografico '25 minuti di felicità', tra ricordi e aneddoti della sua carriera. Spazio anche al grande schermo con l’attore Edoardo Leo, protagonista del film 'Per te' ispirato alla toccante storia di Mattia Piccoli, nominato ‘Alfiere della Repubblica’ a soli 11 anni per essersi preso cura del padre malato di Alzheimer. In studio anche il giornalista Mario Calabresi che parlerà del suo ultimo libro 'Alzarsi all’alba', mentre Carmine Recano presenterà la nuova fiction di Rai 1 'Noi del Rione Sanità', diretta da Luca Miniero, in onda da giovedì 23 ottobre per tre puntate. Per lo spazio dedicato all’attualità un talk sulle vittime di femminicidio a partire dal caso di Pamela Genini. A discuterne, con Mara Venier e Tommaso Cerno, ci saranno Vladimir Luxuria, la giornalista Rita Cavallaro, la criminologa Anna Vagli, Nicole Limonta e Vera Squatrito, rispettivamente amica e mamma di Giordana, giovane di 20 anni uccisa dall’ex fidanzato. Non mancheranno i momenti di spettacolo: Teo Mammucari sorprenderà il pubblico con i suoi numeri di magia, mentre il wedding designer Enzo Miccio renderà omaggio a Patty Pravo, icona di stile degli anni ’70.
(Adnkronos) - Fine (Foodservice international network), il gruppo europeo di interesse economico che agisce come ‘one-stop shop’ per le principali catene della ristorazione, annuncia oggi un’operazione strategica che ne consolida la leadership sul mercato continentale. Attraverso una rete integrata di distributori e tecnici, Fine offre ai key account multinazionali un unico punto di contatto per la gestione di tutte le fasi del business: dalla progettazione delle cucine, alla fornitura di attrezzature, fino all'assistenza post-vendita coordinata a livello europeo. Con l’ingresso del gruppo Intecno, che dal 1992 è la più qualificata rete distributiva spagnola per il catering equipment, Fine completa la copertura del quarto principale mercato europeo. Il Gruppo Intecno ha sede a Barcellona e conta 60 aderenti, oltre a 70 centri di assistenza tecnica specializzati. A testimonianza del valore strategico dell'integrazione, il consiglio di amministrazione della società, presieduto da Juan Carlos Pérez Hernandez, ha designato per i due posti in consiglio di Fine il proprio direttore generale Francisco Soler e l’head of international relationship, Victor Rull. Questa mossa proietta il potenziale aggregato dei quattro gruppi di acquisto - Digrim, Gif, Intecno e Pentagast - a 385 milioni di euro (stima 2025). La nuova configurazione estende la portata operativa di Fine a un totale di 11 Paesi europei, serviti da 450 dealer e una task force di 2.200 tecnici specializzati, rendendo il network l’interlocutore ideale per i principali key account del settore della ristorazione. L’obiettivo è lo sviluppo di progetti come l’unificazione dei fornitori dei marchi propri, l’offerta sempre più ampia di servizi alle maggiori società di ristorazione europee e lo scambio di know-how.
(Adnkronos) - "L'Italia è un Paese che, secondo me, sta continuando a mantenere un'attenzione fortissima sui temi di sostenibilità, perché gli attori economici del nostro Paese si rendono conto che la sostenibilità aiuta a gestire il rischio climatico e i rischi fisici che ne derivano, perché è una tipologia di rischio che non è diversificabile, è un rischio sistemico: o lo si gestisce o ci si scontra e probabilmente si perde. Quindi l'Italia ha continuato a vedere una dinamica molto favorevole della finanza sostenibile, noi nella prima parte dell'anno come Ing in Italia abbiamo avuto una crescita del 95% anno su anno, semestre su semestre, degli strumenti di finanza sostenibile sul Paese". Così Andrea Diamanti, head of wholesale banking Ing Italia, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ in corso oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. Diamanti ha sottolineato che "sicuramente il nostro team è stato molto bravo a produrre un più 95% ma significa anche che c'è una domanda di mercato particolarmente solida". "A livello globale abbiamo avuto un primo semestre dell'anno record come Ing perché abbiamo generato 68 miliardi di euro di finanza sostenibile per i nostri clienti, con un più 19% rispetto al semestre precedente e sicuramente è per ora un punto di massimo storico ma noi vogliamo continuare a crescere perché vediamo una domanda crescente", ha sottolineato. "Noi abbiamo un team che si occupa di transizione sostenibile per i nostri clienti a livello globale, abbiamo più di 60 professionisti dedicati a queste attività che fanno due cose sostanzialmente: aiutano i clienti nei piani di transizione sostenibile, quindi con servizi di consulenza, di advice e di monitoraggio dei progressi che si raggiungono nei piani di transizione sostenibile. Li aiutiamo - ha continuato - a disegnare dei business model che siano sostenibili e che siano presentabili alla comunità finanziaria sempre in maniera sostenibile", ha continuato. "Quest'anno -ha spiegato Diamanti- abbiamo lanciato un'ulteriore iniziativa, quella del Transition accelerator, abbiamo formato un team che era in parte già esistente ma lo abbiamo rifocalizzato, e aiuta le aziende nostre clienti ad accelerare la transizione in determinate tecnologie, quattro ambiti fondamentali: la transizione dei veicoli elettrici, tutto il settore delle tecnologie legate alla biodiversità, alla bio-based, natural-based, il clean tech e poi l'economia circolare". "Quindi noi che cosa facciamo? Aiutiamo -ha concluso- i nostri clienti a disegnare un percorso che gli consenta di scalare il più velocemente possibile le tecnologie che noi identifichiamo insieme a loro come quelle su cui puntare, in maniera tale da rimuovere le barriere potenziali, far affluire i capitali necessari per portare la tecnologia a un livello di scala efficiente che permetta poi un utilizzo a costi più bassi possibile e quindi un'espansione della tecnologia nei nostri sistemi economici e sociali", ha concluso.