ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Quali sono i regali perfetti per Natale? Ogni scelta dipende, inevitabilmente, dalla persona che si ha di fronte, diversa per necessità e gusti, ma ci sono alcuni regali che è meglio non fare. A dirlo è la scienza. Una ricerca, pubblicata sul Journal of Retailing, ha stilato una vera e propria lista di presenti che potrebbero essere percepiti in maniera negativa da chi li riceve, e quindi è meglio evitare, a meno che non si tratti un esplicito desiderio natalizio. Ma quali sono questi regali? I due studiosi firmatari della ricerca, Linnéa Chapman, professoressa associata alla Florida International University e Farnoush Reshadi, che lavora al Worcester Polytechnic Institute, hanno delineato un vero e proprio campo di regali da evitare. Meglio non comprare tutti quegli articoli che si rifanno alla maxi area del "miglioramento personale", specialmente in riferimento alle capacità comunicative e all'aspetto fisico. Cinque esperimenti, si legge nella ricerca, condotti con oltre 1300 partecipanti hanno indagato il modo in cui i destinatari rispondono a questo tipo di regali. Quelli che ricevono presenti per il miglioramento personale hanno commenti e reazioni più negative rispetto a chi non li riceve. L'effetto è spiegato nel dolore che hanno quando gli viene 'mostrato' un aspetto che devono migliorare. Ma andando sul pratico, ecco una piccola lista di regali da evitare: abbonamenti in palestra, té o alimenti dimagranti o che possano richiamare alla dieta oppure tappetini per fare yoga. Richiami alla forma fisica possono essere considerati anche, ad esempio, smartwatch che contano passi e calorie bruciate. Mentre sempre nell'ambito del "miglioramento personale" si trovano prodotti come trattamenti per la pelle o corsi per lo sviluppo personale.
(Adnkronos) - Nel 2024 la Dop economy mostra valori in crescita in quattordici regioni italiane su venti. Le quattro regioni del Nord-Est si confermano “motore pulsante” con un valore aggregato di 11,24 miliardi euro, +2,8% sul 2023. Il Veneto sfiora i 5 miliardi di valore, Emilia-Romagna (+3,0%) e Friuli-Venezia Giulia (+8,1%) rafforzano ulteriormente il risultato dell’area. Molto bene nel complesso il Nord-Ovest (+7,1%), trainato per il secondo anno di fila dalla Lombardia, che raggiunge i 2,9 miliardi euro e con +13,1% cresce per il quarto anno consecutivo. L’area Sud e Isole aumenta del +3,4% su base annua, trainata da Campania (+3,1%), Puglia (+12,2%) e Sicilia (+4,0%), ma anche per Abruzzo (+4,1%) e Calabria (+8,2%) la variazione su base annua è positiva. Il Centro, dopo la flessione del 2023, segna un ulteriore -0,9%, malgrado il lieve recupero della Toscana (+0,5%) e la crescita dell’Umbria (+3,4%). E' quanto emerge dal XXIII Rapporto Ismea-Qualivita, presentato a Roma. "Appare quanto mai attuale avviare una revisione nazionale della strategia di promozione della qualità, oggi basata su molti riconoscimenti, anche regionali, spesso sovrapposti tra loro. È un’opportunità importante per definire una linea d’azione coerente sui prodotti Dop e Igp, in sintonia con la candidatura della Cucina Italiana a patrimonio Unesco". E' quanto ha dichiarato Cesare Mazzetti, presidente della Fondazione Qualivita, intervenendo alla presentazione del XXIII Raporto Ismea-Qualivita sulla Dop Economy. Inoltre Mazzetti ha sottolineato come "con il nuovo regolamento europeo e con il pieno riconoscimento delle Ig per le bevande spiritose, si delinea una strategia complessiva della qualità in cui il nostro Paese è certamente all’avanguardia. Ora è necessario lavorare per una piena integrazione fra i diversi comparti, anche alla luce dei requisiti di sostenibilità, che possono rappresentare il vero valore aggiunto per l’intero sistema". "I dati di questo Rapporto confermano che le Indicazioni Geografiche rappresentano non solo un modello avanzato di sviluppo economico, ma anche una politica di successo per il nostro sistema produttivo agricolo e alimentare - ha aggiunto - e di grande rilievo sono i risvolti occupazionali del mondo Ig, strettamente legati alla sua capacità di distribuire valore lungo le filiere" con una stima di 864.441 occupati nel 2024.
(Adnkronos) - La startup innovativa Finapp, nata come spinoff dell’Università di Padova e dal 2022 in accelerazione nel Village by Crédit Agricole Triveneto, ha chiuso un round di investimento Serie A da 8,64 milioni di euro per accelerare il percorso di internazionalizzazione e crescita industriale. "Siamo estremamente orgogliosi della chiusura di questo round: ringraziamo il lead investor, il fondo Linfa di Riello Investimenti, e tutti gli investitori che hanno creduto e continuano a credere in Finapp, in particolare gli investitori preesistenti che hanno partecipato al follow-up: Mito Technology, Crédit Agricole Italia e il Polo di Trasferimento Tecnologico Tech4Planet di Cdp Venture Capital”, dichiara Luca Stevanato, Ceo e co-founder di Finapp. Fondata nel 2019 come spin-off del Dipartimento di Fisica Nucleare Applicata dell’Università di Padova, Finapp sviluppa e produce sonde brevettate basate sulla tecnologia Crns (Cosmic Ray Neutron Sensing), che misurano la quantità d’acqua nel suolo e nella neve rilevando i neutroni generati dai raggi cosmici. La tecnologia Finapp consente misure in tempo reale e su larga scala dell’umidità del suolo (soil moisture) e del contenuto di acqua nella neve (snow water equivalent), applicabili in agricoltura di precisione, monitoraggio ambientale, prevenzione di frane, alluvioni e incendi, e rilevamento di perdite nelle reti idriche. “Questo round non è un punto di arrivo ma un punto di partenza, segna per noi un nuovo inizio: l’apertura di Finapp al mondo. I partner supporteranno il nostro percorso di internazionalizzazione e di crescita industriale, con l’obiettivo di portare la rivoluzione nella misura dell’acqua non solo in Italia e in Europa, ma a livello globale. Stiamo cambiando radicalmente il modo in cui il pianeta misura una risorsa che non è solo strategica, ma sempre più critica per l’industria, l’agricoltura e la mitigazione del cambiamento climatico”, spiega Stevanato. Il finanziamento consentirà a Finapp di aprire due nuove sedi operative in Francia e negli Stati Uniti, ampliare il team per sostenere la domanda crescente di soluzioni Crns nei mercati internazionali e potenziare le linee produttive e di ricerca in Italia. La tecnologia Crns consente di correlare il conteggio di neutroni generati dai raggi cosmici alla quantità d’acqua presente nel terreno o nella neve.