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(Adnkronos) - Al via lo spoglio per le elezioni legislative in Argentina. Si votava per eleggere ventiquattro senatori e 127 rappresentanti nazionali, che avranno un posto al Congresso a partire dal 10 dicembre. L'affluenza alle urne è stata bassa: solo il 66% degli elettori registrati ha espresso il proprio voto. Per la prima volta, è stata utilizzata la scheda elettorale cartacea singola per eleggere i rappresentanti nazionali. Il 66% di oggi rappresenta il più alto tasso di assenteismo dal ritorno della democrazia, secondo l'ultimo rapporto della Camera Elettorale Nazionale. A mezzogiorno, solo il 23% degli elettori registrati aveva votato, rispetto al 30,5% del 2021, quando si è registrato il tasso di affluenza più alto alle elezioni generali. Poi, alle 15, il divario si è ampliato, con un'affluenza al 41,7%, rispetto al 51% del 2021. E alle 17, l'affluenza era del 58,5%, rispetto al 64,5% di quelle elezioni parlamentari, che avevano precedentemente registrato un record di assenteismo.
(Adnkronos) - Si chiude oggi a Rimini Zing, l’evento organizzato da Var Group che ha portato a Rimini quasi 3000 persone provenienti da aziende di ogni settore, ospiti internazionali e uno straordinario robot umanoide, Ameca, con capacità di riconoscimento facciale, comprensione del linguaggio naturale e telepresenza, uno strumento per testare e sviluppare nuove applicazioni di intelligenza artificiale. In un'intervista all'Adnkronos/Labitalia Francesca Moriani, ceo di Var Group e autrice di Braveship, il coraggio di innovare, ha spiegato come l’Ia entra e potrà entrare nel mondo del lavoro, integrandosi con l’intelligenza umana ed organizzativa. "Ameca - afferma - si è presentata come il robot umanoide più avanzato al mondo, in grado di analizzare e mettere in correlazione migliaia di dati in un secondo, parlare molte lingue, disponibile 24 ore su 24 e che non ha nemmeno bisogno della pausa caffè. Ecco, la prima riflessione che mi sono portata a casa è proprio questa. Nel mondo delle aziende e delle relazioni che si creano sul lavoro la pausa caffè in realtà è il nostro spazio strategico. E' lì che un commento informale si trasforma in un'idea geniale. E' il momento in cui costruiamo le relazioni e ci connettiamo". "L’Intelligenza artificiale nelle aziende - sottolinea - è ancora molto poco utilizzata e solo per attività estremamente semplici. Le facciamo scrivere mail, fare report. Tutto bellissimo, ma non è certo questo che cambia radicalmente le cose. Quando entrerà in maniera integrata all’interno degli assetti organizzativi allora sì che si avrà quella che già adesso si appare come una rivoluzione sebbene solo potenziale. Lo ha detto benissimo Alec Ross durante la prima plenaria: 'i pessimisti piangono nel loro caffè e si lamentano di un mondo immaginato, realizzato e gestito dagli ottimisti'. Ecco, noi vogliamo essere ottimisti e continuare a pensare a come integrare l’Ia nei processi aziendali, immaginando anche nuove forme di organizzazione". "Ci sono davanti praterie. Sta a noi definire le linee strategiche e Zing è nato per creare un confronto aperto su questi temi, per ispirare le persone con nuove idee, non solo per capire lo status quo ma anche per definire cosa possiamo fare noi- all’evento c’erano più di 800 persone tra imprenditori e manager di aziende di ogni settore e dimensione- per indirizzare nel modo corretto non solo lo sviluppo dell’Ia ma anche la sua integrazione nel mercato del lavoro", osserva. Per Francesca Moriani "l’Ia può potenziare le persone. Mentre si occupa di attività ripetitive, dei report e della gestione dei processi noiosi, ma anche di predire rischi e guidare macchine agricole, le persone avranno più tempo per fare ciò che l’intelligenza artificiale non potrà mai fare dove servono ad esempio creatività e conoscenza del contesto, istinto. L’Ia è programmata per evitare gli errori, utilizza un codice che si basa sulla logica, non sull'istinto. Ecco perché la leadership rimarrà sempre umana. Gli esseri umani hanno una capacità straordinaria: giustificare un errore come 'visione retroattiva', l’Ia lo segnala come una deviazione dalla norma. Non accettata". "Il tema centrale di Zing - spiega - è l’integrazione tra 'intelligenza umana, artificiale e organizzativa'. Significa smettere di vedere l’Ia come un’entità separata e cominciare a progettare sistemi in cui tre tipi di intelligenza dialogano e si completano. Nella pratica questo significa diversi interventi concreti: ridisegnare i processi decisionali perché i risultati prodotti dall’Ia vengano integrati nelle decisioni umane, non solo consegnati come report. Bisogna creare ruoli ibridi - ad esempio data translator o Ia product manager - che traducano output tecnici in azioni di business e stabilire feedback loop in cui i comportamenti umani influenzano il modello e il modello, così da farlo migliorare". "Un altro esempio - aggiunge - nelle operations, l’Ia può suggerire riassetti di schedule o ordini; ma è la persona a valutare vincoli relazionali, negoziazioni con fornitori o priorità strategiche. L’organizzazione deve prevedere chi prende quella decisione e come il sistema apprende dalle sue scelte. Senza questo livello di integrazione, l’Ia resta un fornitore di insight non utilizzati". Alla domanda 'cosa serve davvero alle aziende oggi: più pianificazione rigorosa o più coraggio e sperimentazione', Francesca Moriani risponde: "E’ come chiedere ad un bambino a chi vuol più bene alla mamma o al papà. Servono entrambe le cose, ma dato che siamo di fronte a un cambiamento radicale, il primo passo è creare spazio per sperimentare con coraggio. Il coraggio serve per iniziare sperimentazioni rapide, dobbiamo essere pronti ad accettare che alcune falliranno, dobbiamo imparare velocemente e adattare. La sperimentazione ci dà conoscenza pratica; ci permette di capire davvero quali processi vanno ripensati e quali casi d’uso portano valore reale". "Detto questo - conclude - la sperimentazione va fatta in modo intelligente: non è anarchia. Serve rigore nel misurare i risultati dei proof-of-concept, metriche chiare e governance. E soprattutto avere pazienza: non tutto diventerà subito evidente in termini di Roi monetario; però l’adattamento continuo e la costruzione di competenze sono investimenti strategici".
(Adnkronos) - Padova Congress rafforza il proprio impegno per la sostenibilità aderendo al progetto Food for Good, l’iniziativa nazionale promossa da Federcongressi&eventi in collaborazione con le onlus Banco Alimentare e Equoevento, finalizzata al recupero e alla redistribuzione delle eccedenze alimentari generate durante i congressi e gli eventi. Il progetto verrà sperimentato per la prima volta in occasione del 55° congresso Sin - Società italiana di neurologia, in programma dal 24 al 28 ottobre, che vedrà la partecipazione di 4mila congressisti, fra cui 2mila specialisti, in arrivo da tutto il territorio nazionale. L’iniziativa verrà poi proposta in occasione di tutti gli eventi ospitati. Grazie a questa adesione, le eccedenze provenienti dal catering verranno raccolte in sicurezza - e nel rispetto della normativa vigente - dai volontari del Banco alimentare per poi essere consegnate alle vicine cucine economiche popolari, contribuendo concretamente alla lotta contro lo spreco alimentare. L’iniziativa - che a livello nazionale dal 2015 ha consentito il recupero di 230mila piatti pronti e 12,5 mila tonnellate di pane e frutta - si inserisce nel più ampio percorso di responsabilità sociale e ambientale intrapreso da Padova Hall, società che gestisce il quartiere fieristico di Padova e il centro congressi. L’iniziativa, che verrà proposta in occasione di tutti i congressi ospitati, si inserisce in continuità con l’iniziativa child care, dedicata a promuovere l’inclusione e la conciliazione, favorendo la partecipazione agli eventi dei congressisti con figli. "ll settore congressuale è un settore capace di generare valore non solo economico, ma anche sociale e ambientale: a partire da questa visione, condivisa con Federcongressi, abbiamo scelto di lanciare un progetto che coniuga solidarietà, sostenibilità e comunità", spiega Stefania De Toni, responsabile di Padova Congress. Alla scelta di Padova Congress di aderire a Food for Good si affianca quella della segreteria organizzativa del congresso Sin di impegnarsi per la riduzione del consumo di carta - in coerenza con uno dei Sustainable Development Goals della società - privilegiando il formato digitale per la condivisione della documentazione congressuale. "Siamo soddisfatti che il progetto Food for Good venga sperimentato a Padova per la prima volta in occasione del Congresso della Società Italiana di Neurologia, perché questa iniziativa si unisce al costante impegno della SIN nel ridurre l’impatto ambientale e promuovere la sostenibilità dei propri eventi. In un’ottica One Health, siamo infatti fortemente convinti che la salute del cervello e il benessere delle persone passino anche dal rispetto dell’ambiente", osserva il Professor Maurizio Corbetta, presidente del Congresso.