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(Adnkronos) - "Abbiamo rimosso il Gruppo Facebook Mia Moglie (accompagnato da tre cuoricini) per violazione delle nostre policy contro lo sfruttamento sessuale di adulti". Ad affermarlo è un portavoce di Meta in merito al gruppo Facebook dove gli utenti si scambiavano foto delle proprie mogli molte delle quali sarebbero state inconsapevoli. "Non consentiamo contenuti che minacciano o promuovono violenza sessuale, abusi sessuali o sfruttamento sessuale sulle nostre piattaforme. Se veniamo a conoscenza di contenuti che incitano o sostengono lo stupro, possiamo disabilitare i gruppi e gli account che li pubblicano e condividere queste informazioni con le forze dell’ordine", sottolinea il portavoce di Meta. Il caso del gruppo Facebook 'Mia Moglie' assume anche una dimensione politica. Le parlamentari del Movimento 5 Stelle componenti della Commissione d'inchiesta sul femminicidio (Anna Bilotti, Stefania Ascari, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino), hanno annunciato all'Adnkronos la presentazione di un'interrogazione parlamentare per sollecitare il governo a rafforzare il proprio impegno nella lotta contro la violenza sulle donne. Cresce intanto l'indignazione per la comunità social, che condivideva e diffondeva senza consenso immagini intime di donne in contesti privati. Con oltre 31mila iscritti, il gruppo è ora travolto da una bufera mediatica ed è stato segnalato alla Polizia postale. Dal Pd ad Avs, passando per il Codacons, partiti e associazioni sono insorti contro il gruppo, che nel frattempo è stato rimosso da Meta per violazione della policy contro lo sfruttamento sessuale di adulti. Ma ora il M5S vuole portare il caso anche all'attenzione del governo. "Il gruppo Facebook 'Mia Moglie', che è stato chiuso oggi da Meta ma che doveva essere fermato molto prima, è l'aberrante sintesi di varie brutali forme di violenza perpetrate nei confronti delle donne. E' una fotografia perfetta dei gravissimi problemi che dobbiamo affrontare e debellare per estirpare una mentalità patriarcale inaccettabile che riduce la donna a oggetto e strumento di possesso", affermano le parlamentari pentastellate, che aggiungono: "Ancora una volta abbiamo evidenza del fatto che sul piano educativo la strada da percorrere è lunghissima. Di gruppi social di questo tenore purtroppo ne esistono molti ed è palese che non si stia facendo abbastanza per prevenire questo scempio continuo". "A tal proposito - annunciano - presenteremo presto una interrogazione per sollecitare il governo affinché faccia di più sul piano del controllo, della repressione e della prevenzione". "La vicenda del gruppo Facebook ‘Mia Moglie’, rimosso da Meta solo dopo la denuncia pubblica e le segnalazioni alle autorità, per le quali ringraziamo in particolare le parlamentari Pd della commissione Femminicidio, non è un episodio isolato. È l’ennesima prova di una violenza digitale strutturale che affonda le proprie radici nella stessa cultura patriarcale del dominio che ha consentito per dieci anni lo stupro di Gisèle Pélicot, a partire proprio da un gruppo online simile a questo", dichiara in una nota Roberta Mori, portavoce nazionale della Conferenza delle Donne democratiche. "Sono andata a vedere il gruppo Facebook (Mia Moglie) denunciato dalla scrittrice Carolina Capria e sono rimasta letteralmente inorridita - dice in un video pubblicato su Facebook la co-portavoce di Europa Verde ed esponente di Avs, Fiorella Zabatta - Migliaia di uomini che hanno postato foto e video delle loro mogli, fidanzate e compagne a insaputa di queste povere donne e in atteggiamenti anche intimi. Con commenti terribili del tipo, ‘io me la farei’, ‘io la stuprerei’, ‘so io cosa le farei’. Questa non è goliardia, questo è stupro virtuale, un reato punito dal nostro codice penale. Ma il problema è anche culturale. Queste piattaforme vanno combattute, questa idea tossica di mascolinità va combattuta, e noi dobbiamo muoverci tutti quanti: la società civile e anche la politica". "Questo è il motivo per il quale io andrò a sporgere oggi denuncia alla Procura della Repubblica e mi auguro che la politica tutta intervenga in maniera trasversale", conclude.
(Adnkronos) - E' la 'Regina' della tavola romagnola e sempre di più si fa apprezzare per la sua versatilità. Non soltanto un cibo veloce e 'di strada', ma anche in versione gourmet, con tanto di preparazione studiata dagli chef. E' la Piadina romagnola Igp, una vera e propria protagonista della cucina italiana, quindi, adatta dall’antipasto al dolce, in ogni momento della giornata. A confermarlo il presidente del Consorzio di promozione e tutela della Piadina romagnola Igp, Alfio Biagini: "La piadina è un prodotto nato per i poveri, perché più economico del pane, e pian piano ha assunto sempre più rilevanza sulla tavola dei romagnoli, per poi diffondersi anche al di fuori del nostro territorio. E sulle tavole è diventata sempre più importante, tanto da diventare un piatto centrale dalle mille versioni. Oggi la piada viene proposta anche in versione gourmet. E' un prodotto che si può abbinare con tantissime delle 44 eccellenze della nostra regione". E la piadina gourmet piace molto, come dimostra il successo avuto in una delle tappe di Tramonto DiVino, manifestazione itinerante che ogni anno, dalla Riviera alle Colline, porta in degustazione oltre 300 etichette di vini regionali in abbinamento con le eccellenze gastronomiche, e che a Cesenatico l'8 agosto ha festeggiato il suo 20° anniversario. La piadina è stata proposta, in particolare, nella serata di Riccione, il 25 luglio, in due versioni realizzate dal Maestro dello Street Food Daniele Reponi in collaborazione con il Consorzio di promozione e tutela della Piada romagnola Igp. In versione salata, 'Batticuore', in omaggio all’amore comune per il territorio di due icone gastronomiche, la Piadina Romagnola Igp è stata farcita con la Mortadella Bologna Igp, accompagnata da scaglie di pecorino di Fossa Dop, miele d'acacia e salsa agrodolce di rapa rossa e zenzero. A seguire anche una proposta dolce, il Piadamisù: un tiramisù a base di mousse di mascarpone con crumble di Piadina Romagnola Igp e amaretto, amarene brusche di Modena Igp sciroppate e polvere di caffè. Un vero successo per questo dessert, l’ultimo di una serie di abbinamenti inaspettati, come il cannolo e la torta della nonna realizzati con Piadina romagnola Igp, che esaltano l’estrema versatilità del prodotto. "Abbiamo sempre cercato di abbinare la nostra piadina - spiega il presidente del Consorzio - ad altri prodotti romagnoli e non solo, dal cioccolato di Modica al pistacchio di Raffadali, all'arancia rossa di Sicilia. Ad esempio, abbiamo organizzato anche la colazione con la piadina: l'idea mi è venuta bagnando nel latte la mattina la piadina avanzata la sera e piaceva molto". Un modo nuovo, quindi, per apprezzare questo prodotto sempre più amato anche all'estero. "Stiamo facendo una campagna promozionale - sottolinea Biagini - con un bando europeo. Il paese in cui esportiamo di più è la Germania, anche per i tanti turisti tedeschi che sono venuti in vacanza nella Riviera Romagnola e hanno apprezzato la nostra piadina, che ovunque è un po' la bandiera dei romagnoli".
(Adnkronos) - MM si conferma tra i migliori gestori del servizio idrico in Italia. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha riconosciuto a MM Spa premialità per la cosiddetta “Qualità tecnica” del servizio idrico integrato pari a 5,8 milioni di euro per le annualità 2022 e 2023. Una somma che potrà contribuire a realizzare gli importanti piani di investimento in corso per il miglioramento delle infrastrutture cittadine. In particolare, MM è risultata seconda nella classifica dei gestori che hanno migliorato la performance nella riduzione delle perdite idriche (indicatore M1): abbattendo le perdite dell’acquedotto di un quarto tra il 2022 e il 2023, arrivando all’11,8% (contro una media nazionale di oltre il 42%). Inoltre, confermando il risultato del biennio precedente, MM è ancora una volta prima nella classifica riferita allo smaltimento dei fanghi di depurazione (indicatore M5). Grazie alle attività messe in campo nel recupero di materia e di energia: nessun fango dei due depuratori di Nosedo e San Rocco, gestiti da MM, viene infatti destinato alla discarica, ma inviato a recupero per essere riutilizzato, ad esempio, nell’industria del cemento e in agricoltura. “I risultati raggiunti sono il frutto della competenza e della passione con cui le persone di MM si prendono cura del servizio idrico integrato della città di Milano – ha commentato l’Amministratore Delegato, Francesco Mascolo –, e confermano la concretezza della mission aziendale ‘La tua città, il nostro impegno’, tradotta in pratica con il lavoro quotidiano. Un ringraziamento sentito va pertanto a tutti loro”. “MM si conferma al vertice nazionale per la qualità del servizio erogato. Grazie ai continui investimenti in innovazione e digitalizzazione implementati negli ultimi anni, siamo riusciti a ottenere importanti miglioramenti nella riduzione delle perdite idriche e a sviluppare ulteriormente il modello di economia circolare rappresentato dai nostri depuratori”, ha dichiarato Andrea Volpe, Direttore del Servizio Idrico Integrato di MM Spa. “È solo misurandosi - afferma Lorenzo Persi, Direttore Amministrazione Finanza Controllo e Regolazione di MM Spa – che si può capire come migliorarsi giorno dopo giorno: consapevolezza che è aumentata nel settore grazie all’approccio sviluppato da ArerA negli anni, che punta a costruire logiche che stimolano una competizione virtuosa nelle performance di qualità tra i gestori”.