ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Videocollegata con Kiev, anche la premier Giorgia Meloni ha partecipato oggi alla riunione dei leader europei 'volenterosi' "sul sostegno all’Ucraina e agli sforzi in corso per raggiungere una pace giusta e duratura, che ne assicuri la sovranità e la sicurezza". A comunicarlo in una nota è Palazzo Chigi. "La riunione ha permesso di rinnovare l’urgenza di un cessate il fuoco totale e incondizionato di 30 giorni, rinnovando l’aspettativa che la Russia risponda positivamente all’appello fatto dal Presidente Trump e dimostri concretamente, come già fatto dall’Ucraina, la volontà di costruire la pace", ha spiegato la nota. Nel corso della discussione si è anche "ribadita l’importanza del grande appuntamento a sostegno di Kiev che verrà ospitato dall’Italia a luglio con la Conferenza a livello capi di stato e di Governo per la ricostruzione dell’Ucraina". Il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier britannico Keir Starmer si trovano oggi nella capitale ucraina insieme al premier polacco Donald Tusk per parlare con il presidente Volodymyr Zelensky di pace e sicurezza del Paese in guerra con la Russia, all'indomani della parata con cui Vladimir Putin ha messo in mostra la forza di Mosca. All'incontro, da remoto, ha partecipato anche la premier Meloni. Secondo una dichiarazione congiunta, obiettivo dell'incontro è anche coordinare gli sforzi per sostenere un piano per una pausa nei combattimenti di 30 giorni. "Insieme agli Stati Uniti, chiediamo alla Russia di accettare un cessate il fuoco di 30 giorni completo e senza condizioni per fare spazio a colloqui su una pace giusta e duratura", affermano i leader. "Siamo pronti a sostenere colloqui di pace il prima possibile, a parlare dell'attuazione tecnica del cessate il fuoco e a preparare un accordo di pace completo", rimarcano, assicurando che continueranno a "intensificare la pressione sulla macchina da guerra della Russia" fin quando Mosca non accetterà un cessate il fuoco duraturo. "Di ritorno a Kiev, il mio primo pensiero va agli ucraini. Da oltre tre anni resistete con coraggio ammirevole. Per la vostra terra. Per la vostra libertà. Per l'Europa. Perché sì, qui si gioca la sicurezza del nostro continente. Di fronte all'aggressione della Russia, la nostra risposta deve essere collettiva", ha scritto intanto in un lungo post su X il presidente francese nel giorno della missione a Kiev con "Germania, Polonia e Regno Unito". "Ho tre messaggi - prosegue - Innanzitutto, la pace. Una pace giusta e duratura comincia da un cessate il fuoco completo e senza condizioni. E' la proposta che sosteniamo con gli Usa. L'Ucraina l'ha accettata dall'11 marzo. La Russia tergiversa, pone condizioni, prende tempo e prosegue la guerra d'invasione. Se Mosca continuerà a ostacolare, noi rafforzeremo la pressione, come europei e in stretto coordinamento con gli Usa. Elogiamo l'appello del Presidente Trump a fare questo passo". "La nostra unità è la nostra forza. E' anche il senso di questa missione: tutti noi vogliamo la pace! Poi, la sovranità. L'accordo di pace dovrà garantire la sicurezza. E' su questo che abbiamo lavorato durante le riunioni di Parigi, Londra e oggi a Kiev. Andiamo avanti insieme. Infine - conclude - il futuro. L'Ucraina si batte per la sua popolazione, ma anche per l'ideale europeo in cui crediamo. Un'Ucraina libera, forte, prospera ed europea: è il nostro orizzonte. La storia ci guarda". Il cancelliere tedesco Merz minaccia intanto conseguenze di vasta portata per la Russia se rifiuterà un cessate il fuoco di 30 giorni in Ucraina e colloqui di pace per porre fine al conflitto. "Ci sarà un forte inasprimento delle sanzioni e un ulteriore aiuto massiccio per l'Ucraina. In ogni caso, a livello politico, finanziario, ma anche aiuti militari", ha detto alla Bild. E gli Stati Uniti sosterranno la strategia, ha puntualizzato Merz. Ora sta al leader russo Vladimir Putin, che "deve dare una risposta a questa offerta", ha detto il cancelliere. "Dopo l'incontro della coalizione dei volenterosi qui a Kiev, tutti e cinque i leader hanno avuto una fruttuosa chiamata con il presidente Usa concentrata sugli sforzi di pace". E' quanto scrive quindi il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, nel post su X in cui afferma che Kiev "e tutti i nostri alleati" sono pronti al cessate il fuoco incondizionato già da lunedì. "L'Ucraina e tutti i nostri alleati sono pronti ad un cessate il fuoco incondizionato di terra, aereo e navale per almeno 30 giorni a partire già da lunedì", ha annunciato, spiegando che se la Russia accetta e viene assicurato un effettivo sistema di controllo, un cessate il fuoco durevole e misure di 'confidence-building', possono aprire la strada a negoziati di pace", ha poi aggiunto il ministro ucraino.
(Adnkronos) - "Alla notizia dell'elezione del nuovo Papa sono rimasta sorpresa e il mio cuore si è riempito di speranza, anche perché mi è capitato di incontrarlo quando era priore generale degli Agostiniani. Vedendo la manifestazione di gioia dei giovani in piazza all'elezione del Papa mi ha fatto pensare che proprio i giovani hanno bisogno di una guida spirituale che li possa condurre in questo mondo, come si dice, spesso contraddittorio, difficile, opaco, rugoso. Quindi ripensando alla visione di questi ragazzi, che ho visto in piazza San Pietro, mi sembra di individuare un certo desiderio di coltivare una speranza che proprio la Chiesa ha il compito di dare ai giovani, perché non solo le certezze interiori, ma anche una sicurezza, dal punto di vista proprio relazionale con le persone e con il mondo". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia, Laura Patrioli, che ha prestato servizio per circa 40 anni nella scuola statale di ogni ordine e grado, e negli ultimi anni di carriera è stata dirigente scolastico prima a Milano e poi a Roma all'Istituto comprensivo Carlo Forlanini, una carriera vissuta sempre con lo spirito agostiniano. "Ho avuto l'impressione positiva - sottolinea - che questo Papa che sorride sia molto colloquiale e che apra uno spazio nuovo per i giovani, come se possa realizzare le loro speranze e anche il desiderio di essere amati, accolti dalle persone". "Come insegnante e poi anche come preside - afferma Laura Patrioli - ho individuato la possibilità per i ragazzi di dare voce ai loro sentimenti. Spesso si dice infatti che hanno bisogno di essere ascoltati, ecco io credo che questa è la nuova missione di questo Papa che essendo missionario sa quanto sia importante che i giovani possano inaugurare un nuovo cammino, come se, dietro ogni loro desiderio di felicità e di bene, ci siano infinite strade che coincidono con le strade che portano a Cristo".
(Adnkronos) - "La progettazione della luce naturale e zenitale negli edifici è un tema che sta tornando ad essere importante nell'edilizia. È qualcosa che non ha solo un impatto sull'architettura, ma anche sul benessere e sulla salute delle persone. Questo è un elemento fondamentale che dobbiamo considerare e rispetto al quale abbiamo ora la tecnologia per migliorare ancora di più". Così Marco Soravia, Market Director Velux Italia, intervenendo al convegno ‘Costruire il benessere - Il ruolo della luce naturale e della luce zenitale nell’edilizia’, questo pomeriggio presso la Sala Zuccari del Senato. "Velux è un'azienda che opera da oltre 80 anni nel settore dell'edilizia. Da sempre promuoviamo la sostenibilità ambientale e sociale e lo facciamo con comunicazione continua agli architetti, formazione, qualità dell'architettura e anche affrontando tematiche difficili - prosegue - Abbiamo fatto campagne di sensibilizzazione sul tema della salute delle persone negli spazi chiusi: oggi noi passiamo oltre il 90% del nostro tempo in spazi chiusi ed è fondamentale che abbiano condizioni di comfort ottimali". Soravia ricorda che "le leggi sono vecchie, il legislatore è impegnato ad aggiornarle ed è estremamente difficile trovare il giusto equilibrio tra la tecnica e la parte dell'impatto sociale. Anche perché quando si parla di edilizia bisogna parlare anche di urbanistica. Le leggi urbanistiche, i piani regolatori sono complessi, sono vecchi, ed è complicato aggiornarli". Inoltre, "trovare l'equilibrio tra l'efficienza energetica pura e il comfort della salute delle persone non è assolutamente facile. E' paradossalmente più facile realizzare edifici efficienti, ma non confortevoli e non salubri. E' un paradosso, se vogliamo, ma se non viene posta la giusta attenzione il rischio è altissimo. Quindi è una sfida che la politica e l'amministrazione deve cogliere, ma è anche una responsabilità dei professionisti, architetti e delle imprese supportare questo passaggio".