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(Adnkronos) - In collaborazione con Roborock” “Roborock è nota per la sua grande esperienza nella robotica domestica. Siamo i primi al mondo nel settore dei robot aspirapolvere. Con l’annuncio di oggi portiamo tutta la nostra esperienza nell’ambito della navigazione, della mappatura e del riconoscimento ostacoli basati sull'intelligenza artificiale, anche all’aperto, nel settore dei robot tosaerba. Alla base di questa evoluzione c'è la filosofia del brand: andare incontro ai problemi reali e alle esigenze degli utenti”. Così Chiara Carobello, pr communication manager di Roborock Italia, intervenendo all’evento ‘Rock the Mow - Time to Roll’, organizzato a Monaco dall’azienda cinese per celebrare il debutto ufficiale di una nuova serie di tosaerba, RockMow e RockNeo, due novità presentate anche a Ifa 2025. In risposta ad alcuni “limiti e difficoltà nella cura dei prati, abbiamo offerto delle soluzioni tecnologiche avanzate e un design distintivo per cercare di offrire un prodotto che permetta agli utenti di facilitare e semplificare tutta una serie di operazioni”, illustra Carobello. “Nella nostra nuova gamma di robots tosaerba - approfondisce - lanciamo tre modelli, RockMow S1 e RockNeo Q1 pensati per prati più ‘semplici’ e RockMowZ1, il modello di punta progettato per i prati irregolari. Permette infatti di gestire pendenze, dislivelli, percorsi dissestati e difficili con un sistema a quattro ruote motrici e a uno di sterzata attiva. Tutti e tre i modelli sono accomunati dal sistema intelligente di navigazione e mappatura, una nostra eredità della robotica domestica - spiega - Si tratta di un sistema che riconosce in maniera intelligente la tipologia di ostacoli e definisce se bisogna aggirarli o salvarli. Pensiamo agli animali domestici, ad esempio. Oppure identifica ostacoli che non bisogna superare, come per esempio piscine o altri tipi di percorsi che un tempo dovevano essere delimitati manualmente. Oggi, grazie al doppio sistema guidato dalle Ai, i programmi possono essere definiti comodamente dalle app”. I tosaerba di Roborock sono progettati per “gestire anche situazioni complesse, oltre che terreni complessi - specifica la Pr Communication Manager italiana - quindi anche in caso di pioggia o di terreni bagnati, i nostri robot non si fermano e continuano nel loro lavoro”, aggiunge. I nuovi tosaerba celebrati all’evento bavarese sfidano anche la difficoltà di tagliare l’erba in prossimità di muri e bordi grazie alla lama PreciEdge Blade “un sistema di una lama aggiuntiva, che fuoriesce quando riconosce i bordi, aiutando così a limitare al massimo l'intervento manuale - specifica Carobello - Un'automazione completa per un'esperienza, che ci piace definire, hands free”, conclude.
(Adnkronos) - Il 22° Convegno del Codau, il Convegno dei Direttori Generali delle Amministrazioni Universitarie, si è aperto oggi con la seconda giornata con un focus sul ruolo strategico della ricerca e delle infrastrutture universitarie nel plasmare il futuro del sistema accademico italiano. Tra i protagonisti dell’evento, Antonio Zoccoli, Presidente della Consulta dei Presidenti degli Enti di Ricerca e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), ha sottolineato l’importanza delle infrastrutture di ricerca per rafforzare la competitività delle università italiane e attrarre giovani talenti, sia dall’Italia che dall’estero. “Siamo qui al CoDAU per confrontarci sul ruolo delle infrastrutture di ricerca, un tema cruciale dopo gli ingenti investimenti del PNRR”, ha dichiarato Antonio Zoccoli durante la tavola rotonda dedicata. “La domanda chiave è: quale sarà il ruolo di queste infrastrutture nei prossimi anni? Devono servire a portare la ricerca a livelli più alti e a rendere le nostre università competitive, attirando giovani ricercatori italiani e stranieri”. Il Presidente ha evidenziato come gli investimenti del PNRR abbiano rappresentato un’opportunità senza precedenti per potenziare le infrastrutture di ricerca, ma ha posto l’accento sulla necessità di una visione strategica per il futuro. “Le infrastrutture non sono solo strumenti tecnici, ma pilastri per elevare la qualità della ricerca e rendere il nostro sistema universitario un punto di riferimento globale”, ha aggiunto. Il CoDAU 2025 si conferma una luogo di dialogo fondamentale, dove il confronto tra enti di ricerca, università e personale amministrativo traccia la rotta per un sistema accademico capace di rispondere alle sfide globali. Le parole del Presidente Zoccoli sottolineano l’urgenza di investire non solo in strutture, ma anche in politiche che favoriscano l’attrazione e la formazione dei giovani, rendendo l’Italia un polo di eccellenza nella ricerca internazionale.
(Adnkronos) - La seconda edizione di “Campania Mater – 24 ore per l’agricoltura”, promossa dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania e realizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, si è chiusa oggi al Palazzo Reale di Napoli con un gesto dal forte valore simbolico e sociale: il pranzo solidale organizzato insieme alla Caritas Campania. Un momento che ha rappresentato non solo la conclusione della manifestazione, ma l’apertura di una riflessione nuova sul rapporto tra cibo, comunità e inclusione sociale. “Questo pranzo non è il termine di un evento, ma l’inizio di una pagina nuova – ha sottolineato Don Carmine Schiavone, delegato regionale Caritas Campania –. Oggi abbiamo ragionato su due livelli: il primo è l’inclusione, perché anche chi è considerato lo scarto della società, chi non ha mai abitato questi contesti, è stato posto al centro. Questa è la bellezza più grande, che proietta l’agricoltura in una dimensione sociale. Il secondo aspetto riguarda la connessione tra il mondo della produzione e le mense dei poveri: eccedenze, invenduto e surplus agricoli possono diventare risorse preziose per chi non riesce a mettere un piatto caldo a tavola. È una lotta concreta allo spreco alimentare, ma soprattutto un segno di vicinanza verso coloro che vivono all’ombra dei dormitori e delle mense popolari. Questo è tanta bellezza, e ci dice che un altro modello è possibile”. Un messaggio che ha trovato eco nelle parole dell’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo: “Il cibo oggi è purtroppo anche uno strumento di ricatto nelle mani delle grandi potenze mondiali a danno dei più deboli. Con Campania Mater abbiamo voluto ribaltare questa prospettiva, dimostrando che attraverso il cibo si possono costruire solidarietà, vicinanza e dialogo, e dunque anche pace. Questa è la sfida che lanciamo dal cuore di Napoli e che vogliamo portare avanti insieme a tutto il mondo agricolo campano”. Con il pranzo solidale, Campania Mater ha chiuso così due giornate di dibattiti, tavoli tematici, presentazioni e spettacoli che hanno visto protagonisti istituzioni, imprese, esperti, studenti e cittadini. Una maratona di idee e confronti che ha messo al centro il futuro dell’agricoltura campana, valorizzando innovazione, sostenibilità e radici culturali, ma senza dimenticare la sua missione più profonda: nutrire non solo i mercati, ma le comunità