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(Adnkronos) - L'Ue adotta altre sanzioni contro soggetti legati alla Russia, per le attività ibride condotte nei confronti dell'Ue nel contesto della guerra che continua in Ucraina. Il Consiglio ha deciso di adottare misure restrittive nei confronti di altri dodici individui e due entità, alla luce delle attività ibride di Mosca, tra cui la manipolazione e l'interferenza di informazioni straniere e le attività informatiche dolose contro l'Ue, i suoi Stati membri e partner. Il Consiglio ha inserito nell'elenco dei soggetti sanzionati analisti di politica estera di spicco inseriti in istituzioni, think tank e università strettamente collegati o affiliati all'apparato politico e di comunicazione del Cremlino, nonché influencer che promuovono propaganda filorussa e teorie del complotto sull'invasione russa dell'Ucraina, nonché narrazioni anti-ucraine e anti-Nato. Tra loro anche ex ufficiali militari o di polizia dell'Europa occidentale. Il Consiglio sanziona il 142esimo Battaglione per la guerra elettronica. Il Battaglione, con sede a Kaliningrad, è responsabile dell'utilizzo della tecnologia per disturbare qualsiasi sistema di comunicazione a onde corte, conducendo esercitazioni di guerra elettronica, in relazione ai recenti casi di interruzioni del segnale Gps verificatisi in diversi Stati membri dell'Ue. Infine, gli elenchi includono membri dell'unità 29155 del Gru, il servizio segreto militare russo, nonché del gruppo di minaccia informatica Cadet Blizzard. Hanno preso parte ad attacchi informatici contro organizzazioni governative in Ucraina e hanno preso di mira Stati membri dell'Ue e alleati della Nato per ottenere informazioni sensibili e con l'obiettivo di destabilizzarne la situazione politica. Con le misure adottate oggi, le misure restrittive in considerazione delle attività destabilizzanti della Russia si applicano ora a un totale di 59 persone e 17 entità. Le persone elencate sono soggette a congelamento dei beni e ai cittadini e alle aziende dell'Ue è vietato mettere a loro disposizione fondi, attività finanziarie o risorse economiche. Anche le persone fisiche sono soggette a un divieto di viaggio che impedisce loro di entrare o transitare nei territori dell'Ue. Tra i soggetti sanzionati c'è John Mark Dougan, un ex vicesceriffo della Florida fuggito in Russia nel 2016, accusato di aver partecipato a operazioni di informazione digitale pro-Cremlino da Mosca gestendo la rete di siti web di notizie false CopyCop e sostenendo le attività di Storm-1516. I siti web non autentici, spiega il Consiglio, "imitano organi di informazione legittimi e diffondono storie inventate e contenuti deepfake generati dall’Ia". Le relazioni di autorità occidentali e fonti investigative indipendenti collegano le attività di Dougan al Gru e al gruppo di riflessione Center for Geopolitical Expertise con sede a Mosca. Riceverebbe "sostegno e direttive dalla Russia per influenzare le elezioni, screditare personalità politiche e manipolare il dibattito pubblico nei Paesi occidentali". Colpiti anche diversi analisti, giornalisti e dirigenti di think tank russi, tra cui Andrei Bystritskyi, presidente del Valdai Club. Secondo il Consiglio, Bystritskiy "sostiene attivamente e diffonde la narrazione ufficiale russa per quanto riguarda le relazioni internazionali, il controllo dei media e il ruolo della Russia negli affari globali". Il Valdai Club "è utilizzato come strumento di diplomazia pubblica e di potere di persuasione della Russia; gestendo questo organismo, Bystritskyi contribuisce all’infrastruttura di produzione e diffusione di narrazioni statali". La lista include anche Jacques Baud, ex colonnello dell’esercito svizzero e analista strategico, "ospite regolare di programmi televisivi e radiofonici filorussi". Secondo il Consiglio, sarebbe un portavoce della propaganda filorussa e formulerebbe teorie complottiste, ad esempio "accusando l’Ucraina di orchestrare la propria invasione per aderire alla Nato" C'è poi Xavier Moreau, nato in Francia, uomo d’affari che ha fondato il sito web Stratpol ed ex ufficiale militare. Sarebbe anche lui un "portavoce della propaganda filorussa e pro-Cremlino", diffondendo teorie complottiste sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ad esempio accusando l’Ucraina di orchestrare la propria invasione per aderire alla Nato. Oltre a diversi agenti del Gru, viene sanzionato l’International Russophile Movement, un movimento ritenuto responsabile di amplificare, per conto del governo russo, le narrazioni destabilizzanti a livello mondiale. Il movimento "ha forti legami con il ministero degli Affari esteri russo, da cui riceve sostegno per il suo lavoro". Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov "ha pronunciato interventi di apertura nelle riunioni congressuali del movimento". Il movimento è inoltre associato all’ideologo del Cremlino Aleksandr Dugin e all’oligarca dei media Konstantin Malofeev. Sanzionate anche altre cinque persone e quattro entità ritenute responsabili di sostenere la flotta ombra russa e la sua catena del valore. Lo scopo delle misure è "limitare ulteriormente la capacità della Russia di generare entrate". Le persone sanzionate sono imprenditori collegati, direttamente o indirettamente, alle principali compagnie petrolifere statali russe Rosneft e Lukoil. Sono tutti coinvolti in un settore economico che fornisce una fonte sostanziale di entrate al governo della Federazione Russa. Inoltre, controllano navi che trasportano petrolio greggio o prodotti petroliferi, originari della Russia o esportati dalla Russia, nascondendo la vera origine del petrolio e "praticando al contempo pratiche di trasporto irregolari e ad alto rischio". Le entità 'listate' oggi sono compagnie di navigazione con sede negli Emirati Arabi Uniti, in Vietnam e in Russia che possiedono o gestiscono petroliere soggette a misure restrittive imposte dall'Ue o da altri Paesi perché fanno parte della flotta ombra russa.
(Adnkronos) - Il rischio sismico sugli edifici residenziali italiani pesa quasi 4 miliardi di euro all’anno. Lombardia, Piemonte e Sicilia le regioni con il patrimonio immobiliare più esposto. Ecco cosa emerge dal nuovo modello di mappatura del territorio italiano che mira a integrare il rischio sismico, idrogeologico e climatico e il consumo energetico del patrimonio immobiliare italiano. L’analisi del Dipartimento Casa Italia in collaborazione con Plinivs aps è stata messa a punto dal professore Giulio Zuccaro, responsabile scientifico centro ricerche Plinius e ordinario presso l’Università di Napoli, ed è stata presentata oggi in occasione della VIII Giornata nazionale della prevenzione sismica promossa da Fondazione Inarcassa e dai Consigli nazionali degli ingegneri e degli architetti ppc. Lo scopo della mappatura è quello di non sprecare l’occasione della direttiva Green e facilitare l’accoppiamento di interventi di efficientamento energetico alle misure di prevenzione sismica per rendere il patrimonio immobiliare italiano più sicuro ed efficiente. Per rispondere al bisogno di rendere l’investimento in prevenzione quanto più̀ efficiente possibile, è necessario intervenire secondo una logica di prevenzione sismica programmata. Ed è proprio in quest’ottica che durante l’evento è stato presentata la nuova mappatura del rischio sismico del nostro Paese in grado di monitorare pericolosità, l'esposizione e la vulnerabilità degli edifici, utilizzando dati provenienti da Ingv e Istat per generare mappe di rischio su celle di territorio della grandezza di 1 km quadrato. Dall'analisi emerge che la regione con il patrimonio immobiliare residenziale maggiormente esposto è la Lombardia con quasi 500 mila edifici in massima classe di rischio, seguito da quello del Piemonte con valori molto simili, al terzo posto la Sicilia con poco meno di 400 mila edifici a rischio sismico elevato. Sicilia, Calabria e Emilia Romagna le regioni che hanno un rischio maggiore. In sintesi, la mappatura che si ottiene permette di stimare in maniera sempre più puntuale il rischio costituendo una base di conoscenza finalizzata a creare una piattaforma operativa per definire con precisione obiettivi prioritari e indirizzare investimenti, anche riguardanti il Pnrr. All’evento anche un messaggio del Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti: “Il tema scelto per l'edizione di quest'anno l'integrazione tra efficientamento energetico e prevenzione sismica, mi pare particolarmente centrato e penso di poter dire che è cruciale in un Paese come l'Italia a elevata vulnerabilità. La convergenza tra sicurezza strutturale e transizione energetica non è soltanto una scelta tecnica, ma una strategia necessaria per indirizzare con efficacia le risorse nazionali ed europee, anche alla luce del prossimo recepimento della direttiva green”. “In questo percorso - ha proseguito il ministro - in questa lunga strada, che ovviamente ci separa dal raggiungimento di obiettivi ambiziosi, il Pnrr ha rappresentato un perno essenziale. Ad oggi gli interventi finalizzati all'adeguamento o al miglioramento sismico hanno mobilitato infatti oltre 2,3 miliardi di euro su tre ambiti strategici: l'edilizia scolastica, con 884 progetti per un costo superiore al 1,5 miliardi; la sicurezza dei luoghi di culto e del patrimonio culturale, con 432 interventi per circa 400 milioni di spesa cui vanno aggiunti altri 400 milioni del fondo edifici di culto e il programma verso un ospedale sicuro e sostenibile con 91 interventi per un costo di circa 408 milioni di euro. A questi si aggiungono altri 141 progetti per oltre 170 milioni di euro inseriti in misure di riqualificazione e rigenerazione urbana che contribuiscono anch'essi al miglioramento sismico”. E ha concluso Foti: “I risultati sono già concreti: sono stati completati circa 209 interventi nelle scuole, 32 nei luoghi di culto e 4 negli ospedali, per un totale di 245 opere ad oggi concluse. E' un progresso significativo che testimonia l'impegno delle amministrazioni, dei professionisti e delle imprese coinvolte nell'attività. Il governo Meloni continuerà a sostenere con convinzione politiche che uniscono prevenzione, innovazione e sostenibilità. Sono certo che dal confronto di oggi emergeranno idee e contributi preziosi per orientare le scelte dei prossimi anni a livello nazionale e a livello europeo”. La proposta vuole massimizzare il recepimento della direttiva Green anche in un'ottica di prevenzione antisismica, evitando quanto accaduto nell’ambito dell’applicazione del Superbonus. Secondo un’analisi della Fondazione Inarcassa su dati Enea presentata durante la mattinata di lavori, infatti, negli ultimi 5 anni solo il 40% degli interventi realizzati nell’ambito del Superbonus e condotti con una detrazione al 110% delle spese, ha riguardato le zone sismiche 1 e 2, quelle cioè a più altro rischio sismico, e solo la minima parte di questi interventi ha interessato la messa in sicurezza contro i terremoti. Ma secondo un’analisi di Mauro Dolce, presidente del Consorzio interuniversitario Reluis e del comitato tecnico scientifico della VIII Gnps, accoppiare gli interventi antisismici a quelli di efficientamento energetico porta ad un generale risparmio di tempo e a una maggiore efficacia. Dolce, infatti, dopo aver mostrato le perdite economiche previste a livello dal modello di rischio Reluis adottato dal dipartimento della Protezione Civile per il National risk assessment 2018 e 2023, ha mostrato uno studio svolto da Reluis nel quinquennio 2019-2024, nel quale prendendo 12 edifici reali che necessitano di entrambi gli interventi l’analisi risulta che con interventi che vanno dai 200 euro fino ai 1100 euro al metro quadro è possibile migliorare lo stato di un edificio da 1 a 7,5 classi di rischio combinato fra sismico ed energetico. Oggi in Italia sono 18 milioni gli edifici a uso immobiliare che necessitano di interventi antisismici urgenti, mentre 5 milioni di edifici privati e 500 mila edifici pubblici dovranno essere efficientati dal punto di vista energetico con una riduzione dei consumi del 55% entro il 2030. “L’accoppiamento di queste due esigenze è possibile attraverso la conoscenza il territorio” spiega Andrea Di Maio, presidente della Fondazione Inarcassa. “Quello che auspichiamo - prosegue il presidente - è fare in modo che le politiche che prevedono interventi sul patrimonio edilizio, inclusa la Direttiva Green, si traducano in un reale investimento e non in uno spreco di risorse pubbliche e private e questo è possibile dotando il decisore pubblico di uno strumento operativo che consenta di pianificare gli interventi sul costruito secondo una logica di priorità di esigenze, al fine di rispondere ad esigenze combinate, ottimizzando l'utilizzo delle risorse economiche e massimizzando i benefici dell'investimento”. L’VIII Giornata nazionale della prevenzione sismica, quindi, vuole sensibilizzare gli attori istituzionali, anche europei, sull’opportunità di declinare il recepimento della direttiva in un’ottica integrata con la riduzione del rischio sismico. L’obiettivo finale è fornire alla Politica strumenti che, partendo dall’analisi combinata delle due esigenze, consentano di definire a priori dove gli interventi sono necessari e come massimizzarne i risultati, per rendere gli investimenti quanto più efficaci e sostenibili. “Il nostro Consiglio nazionale - afferma Angelo Domenico Perrini, presidente del Cni - è stato il primo a promuovere l’idea che programmare nel medio e lungo periodo interventi di prevenzione e mitigazione del rischio sismico sul costruito più vetusto sia l’unica strada percorribile I dati a nostra disposizione confermano che i costi per opere di prevenzione risultano nettamente inferiori a quelli di ricostruzione. Tuttavia, senza conoscere lo stato dell’arte non potremo mai programmare un quadro organico di prevenzione sismica e stabilire dove allocare in via prioritaria, per questa attività, le risorse pubbliche sempre più scarse. In questa ottica, il modello di mappatura del territorio presentato oggi rappresenta un importante passo in avanti”. Per Massimo Crusi, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, "prevenzione sismica ed efficientamento energetico sono strettamente connesse nella riqualificazione edilizia. Serve, però, inserirle e connetterle all’interno di politiche di rigenerazione urbana che integrino la ristrutturazione degli edifici con gestione dell’ambiente, progresso tecnologico e conservazione culturale, promuovendo una visione coesa della città. Ciò al fine di creare spazi che favoriscano la sicurezza, la felicità collettiva e il benessere della comunità, rigenerando ambiti urbani, a partire dagli spazi pubblici, cuore della vita urbana, intesi come ambienti dinamici in cui ogni individuo possa vivere e prosperare in armonia con l’ambiente circostante”. La Giornata, infine, nella sua sessione istituzionale ha visto, oltre alla partecipazione dei principali Ministri nazionali con competenza in materia di prevenzione del rischio sismico e sicurezza energetica, il coinvolgimento degli attori istituzionali della Commissione e Parlamento europei, dei referenti del Dipartimento di Protezione Civile, del dipartimento Casa Italia, dell'Autorità e agenzie indipendenti.
(Adnkronos) - Dopo un’edizione 2025 da record (810 espositori, 55.000 mq di superficie occupata e quasi 27mila visitatori da tutto il mondo), Myplant&Garden si amplia ulteriormente, raggiungendo i 60mila mq espositivi e occupando interamente quattro padiglioni grazie al forte riscontro da parte delle aziende. Oltre a ciò, saranno impegnate anche delle aree esterne per dimostrazioni pratiche. Myplant&Garden, salone internazionale dedicato ai professionisti delle filiere del verde ornamentale, del paesaggio, del garden e della floricoltura, si accinge così a celebrare la sua decima edizione in programma dal 18 al 20 febbraio 2026 presso Fiera Milano Rho. L’evento riunirà aziende, operatori, esperti, istituzioni e associazioni provenienti da tutta Europa e da numerosi paesi extraeuropei. La decima edizione prevede nuovi contenuti, aree tematiche specializzate, mostre, seminari tecnici, workshop formativi e dimostrazioni live, con un’attenzione particolare alle sfide attuali del settore: sostenibilità, economia circolare, gestione del verde urbano, privato e sportivo, tecnologie smart, nuove tendenze del garden design e della decorazione floreale. “Passeremo da 55mila a 60mila mq di superficie, e copriremo completamente tutti i quattro padiglioni con l’esposizione grazie al riscontro eccezionale da parte dei nostri espositori”, afferma Valeria Randazzo, Exhibition Manager di Myplant. Con la decima edizione ci sarà un ulteriore riassetto delle aree espositive che coprono l’intera catena del valore: vivai, fiori, arredo, vasi e contenitori, decorazione, architettura del paesaggio, servizi, tecnica e macchinari offriranno una panoramica integrale e aggiornata sulla filiera. “Un’offerta completa che riflette la forza, la diversità e la continua evoluzione del settore”, aggiunge Randazzo. Il padiglione 20 sarà interamente occupato dai motori - in continua espansione - e da My Green Sports, l’evoluzione del ‘Verde Sportivo’, dove troverà spazio anche il nuovo programma Figc dedicato alla formazione dei tecnici del verde. L’area dedicata al paesaggio (progettazione, prodotti, materiali, realizzazione…), rinominata My Landscape, godrà di nuova visibilità e identità spostandosi nel padiglione 8. Un boulevard la metterà in connessione con l’area dedicata al fiore e alla decorazione, rinominata a sua volta My Decor. Il vivaismo rimarrà rappresentato nel padiglione 16 e in un’ampia porzione del padiglione 12, rimanendo attiguo, come nella passata edizione, all’esposizione dell’intero comparto tecnico. Qui si troverà l’allestimento Garden Center New Trend, che celebrerà l’anniversario tondo di Myplant con l’iniziativa ‘10 anni di trend - the best of’, ossia un percorso attraverso un decennio di idee, scenografie, visioni e prodotti che hanno segnato l’evoluzione dell’evento e influenzato il mercato: uno spazio per raccontare il passato, interpretare il presente e, con le nuove proposte, immaginare il futuro del retail specializzato. A rappresentare il volto più avanzato e sostenibile dell’offerta di prodotti e servizi per l’intero settore del verde sarà My Innovation (già MyplanTech), che presenterà in un circuito dedicato all’interno dei padiglioni le soluzioni green e tecnologicamente più innovative proposte dagli espositori. “Questa decima edizione rappresenta un traguardo importante e allo stesso tempo un nuovo punto di partenza - spiega Valeria Randazzo - Il mercato del verde è in costante evoluzione e Myplant continua a crescere insieme alle imprese, offrendo un luogo privilegiato dove sviluppare relazioni, generare valore e immaginare il futuro del settore”.