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(Adnkronos) - Vladimir Putin vuole tutto il Donbass per porre fine alla guerra in Ucraina. E' la richiesta che il presidente russo ha presentato a Donald Trump nel vertice del 15 agosto con il presidente degli Stati Uniti in Alaska. La condizione posta dal leader del Cremlino viene illustrata da New York Times e Cnn, tra gli altri. Il quadro viene delineato sulla base delle informazioni fornite da funzionari europei dopo i colloqui che Trump ha tenuto alla conclusione del summit. Nel vertice durato circa 3 ore, si è discusso di ''scambi di territori'', come ha detto ripetutamente il presidente americano. Se ottenesse il controllo del Donbass, Putin sarebbe disposto a congelare il fronte nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia con l'impegno a non attaccare ulteriormente l'Ucraina o altri paesi europei. La ricostruzione, però, non può trascurare le affermazioni del presidente russo in sala stampa dopo il meeting: Putin ha fatto nuovamente riferimento alla necessità di eliminare le "radici" della crisi. Traduzione: ridimensionamento dell'apparato militare di Kiev, Ucraina mai nella Nato e in prospettiva stato neutrale. Sarebbero queste, quindi, le condizioni che il presidente ucraino dovrebbe accettare per arrivare ad un accordo di pace, obiettivo che Trump considera prioritario rispetto ad un cessate il fuoco. Casa Bianca e Cremlino, in tal senso, sono allineati: meglio un'intesa che ponga fine al conflitto in maniera permanente, senza passare per una tregua intermedia. Proprio la parziale inversione di rotta del presidente americano, partito per l'Alaska con il cessate il fuoco in cima all'agenda, sarà oggetto di discussione lunedì, quando Zelensky sarà a Washington per un faccia a faccia alla Casa Bianca. Se l'incontro dovesse andare bene, a differenza della lite andata in scena nello Studio Ovale a febbraio, Trump si attiverebbe per organizzare in tempi brevissimi - magari entro il 22 agosto - un trilaterale con Putin e Zelensky. Dettagli dai media Usa: lunedì accanto a Trump ci sarà anche il vicepresidente JD Vance, che 6 mesi fa accese la miccia della discussione rimproverando Zelensky: "Non ha mai detto grazie". Il leader ucraino, che alla Casa Bianca il 18 agosto potrebbe essere 'scortato' da un leader europeo, si presenterà con una linea rigida ma non inflessibile: non appare disposto a soddisfare integralmente la richiesta di Putin ma non chiuderebbe per principio la porta a discussioni. Se la cessione di territori viene periodicamente esclusa a parole, è inevitabile confrontarsi con la situazione reale sul campo: la Russia spinge in particolare nel Donetsk e controlla una quota rilevante della regione. "Se i russi non mostrano la volontà di rispettare il semplice ordine di fermare gli attacchi, servirà uno sforzo molto più grande per convivere in pace con i vicini", dice Zelensky, mostrando uno scetticismo di fondo: la dilatazione dei tempi, con negoziati e trattative complicate, consente a Putin di continuare a martellare e offre alla Russia tempi supplementari per sviluppare la propria offensiva. Il presidente ucraino, scrive il New York Times, a Washington si presenterà anche per chiedere chiarimenti: Kiev non comprende perché Trump abbia così velocemente abbandonato la richiesta del cessate il fuoco, da lui più volte ribadita anche poche ore prima del vertice con il leader russo. C'è anche un altro punto attualmente avvolto dalla nebbia: le fonti citate dal Times affermano che non è chiaro che tipo di garanzie di sicurezza potranno dare i partner della Nato all'Ucraina. "La nostra posizione è: prima il cessate il fuoco, poi tutto il resto", dice intanto Serhiy Leshchenko, consigliere del presidente, alla tv di Kiev. Se i combattimenti continuano durante i colloqui, ci saranno "grandi rischi per l'Ucraina di essere ricattata", ammonisce Leshchenko.
(Adnkronos) - E' la 'Regina' della tavola romagnola e sempre di più si fa apprezzare per la sua versatilità. Non soltanto un cibo veloce e 'di strada', ma anche in versione gourmet, con tanto di preparazione studiata dagli chef. E' la Piadina romagnola Igp, una vera e propria protagonista della cucina italiana, quindi, adatta dall’antipasto al dolce, in ogni momento della giornata. A confermarlo il presidente del Consorzio di promozione e tutela della Piadina romagnola Igp, Alfio Biagini: "La piadina è un prodotto nato per i poveri, perché più economico del pane, e pian piano ha assunto sempre più rilevanza sulla tavola dei romagnoli, per poi diffondersi anche al di fuori del nostro territorio. E sulle tavole è diventata sempre più importante, tanto da diventare un piatto centrale dalle mille versioni. Oggi la piada viene proposta anche in versione gourmet. E' un prodotto che si può abbinare con tantissime delle 44 eccellenze della nostra regione". E la piadina gourmet piace molto, come dimostra il successo avuto in una delle tappe di Tramonto DiVino, manifestazione itinerante che ogni anno, dalla Riviera alle Colline, porta in degustazione oltre 300 etichette di vini regionali in abbinamento con le eccellenze gastronomiche, e che a Cesenatico l'8 agosto ha festeggiato il suo 20° anniversario. La piadina è stata proposta, in particolare, nella serata di Riccione, il 25 luglio, in due versioni realizzate dal Maestro dello Street Food Daniele Reponi in collaborazione con il Consorzio di promozione e tutela della Piada romagnola Igp. In versione salata, 'Batticuore', in omaggio all’amore comune per il territorio di due icone gastronomiche, la Piadina Romagnola Igp è stata farcita con la Mortadella Bologna Igp, accompagnata da scaglie di pecorino di Fossa Dop, miele d'acacia e salsa agrodolce di rapa rossa e zenzero. A seguire anche una proposta dolce, il Piadamisù: un tiramisù a base di mousse di mascarpone con crumble di Piadina Romagnola Igp e amaretto, amarene brusche di Modena Igp sciroppate e polvere di caffè. Un vero successo per questo dessert, l’ultimo di una serie di abbinamenti inaspettati, come il cannolo e la torta della nonna realizzati con Piadina romagnola Igp, che esaltano l’estrema versatilità del prodotto. "Abbiamo sempre cercato di abbinare la nostra piadina - spiega il presidente del Consorzio - ad altri prodotti romagnoli e non solo, dal cioccolato di Modica al pistacchio di Raffadali, all'arancia rossa di Sicilia. Ad esempio, abbiamo organizzato anche la colazione con la piadina: l'idea mi è venuta bagnando nel latte la mattina la piadina avanzata la sera e piaceva molto". Un modo nuovo, quindi, per apprezzare questo prodotto sempre più amato anche all'estero. "Stiamo facendo una campagna promozionale - sottolinea Biagini - con un bando europeo. Il paese in cui esportiamo di più è la Germania, anche per i tanti turisti tedeschi che sono venuti in vacanza nella Riviera Romagnola e hanno apprezzato la nostra piadina, che ovunque è un po' la bandiera dei romagnoli".
(Adnkronos) - L’Italia è prima in Europa nel programma Life Environment 2024 con finanziamenti per un valore di oltre 15 milioni di euro. Tante le proposte selezionate dalla Commissione Europea che riguardano il nostro Paese: dal riciclo delle lavatrici al recupero di sci e scarponi, dalle macchine ibride per la raccolta dei pomodori al trattamento con raggi ultravioletti per ridurre del 50% i pesticidi. All’interno dell’ambito programma Life Environment - storico strumento dedicato al sostegno di iniziative nei settori ambiente, natura e clima - quattro dei progetti italiani approvati sono stati presentati con il supporto di Tinexta Innovation Hub (Gruppo Tinexta). “I risultati ottenuti dimostrano che quando le imprese italiane investono in idee concrete e sostenibili sanno essere competitive anche a livello europeo. I bandi Life, con la loro apertura tematica, sono una grande opportunità per chi sa proporre soluzioni replicabili e a impatto reale. Il nostro lavoro è supportare le aziende nella scrittura di progetti di qualità, valorizzando i partner e creando reti capaci di portare innovazione ambientale tangibile”, ha detto Isella Vicini, responsabile progetti UE di Tinexta Innovation Hub (Gruppo Tinexta). Il programma Life, attivo fin dagli anni Ottanta, copre fino al 60% dell’investimento complessivo dei progetti selezionati, finanziando non solo impianti e tecnologie, ma anche spese di personale, materiali, comunicazione e attività di formazione. Si tratta di iniziative ad alto contenuto innovativo, che coniugano economia circolare, tecnologia e impatto sociale, dal riciclo dei pannelli fotovoltaici ai pavimenti fonoassorbenti per le città, dalle prime mietitrici per pomodori completamente ibride, fino alle lampade Uv-C per trattamenti mirati su uliveti e meleti, capace di prevenire infezioni e ridurre l’uso di pesticidi fino al 50%. Nove i progetti italiani approvati su un totale di trenta, tra cui figurano Phoenix-Weee, reWinter, Life Laerthes e Life Apollo. Phoenix-Weee, sviluppato dalla bolognese Dismeco, punta a rivoluzionare il ciclo di vita delle lavatrici con un innovativo smontaggio selettivo, capace di recuperare fino al 99% dei materiali e alimentare una piattaforma europea di ricambi riutilizzabili. reWinter, promosso da Dalbello S.r.l. (Asolo, TV), intende creare la prima filiera europea per il riciclo integrato di sci, attacchi e scarponi dismessi, con l’obiettivo di realizzare nuova attrezzatura composta fino al 70% da materiali rigenerati. Nel settore agroalimentare, il progetto Life Laerthes di Guaresi S.p.A. (Bondeno, Fe) prevede la realizzazione dei primi raccoglitori di pomodori ibridi al mondo, per ridurre le emissioni legate all’uso di motori diesel agricoli. Infine, Life Apollo promosso da Maschio Gaspardo S.p.A. (Campodarsego, Pp): si tratta di una soluzione integrata – con rover autonomo, lampade UV-C, algoritmo predittivo e motore ibrido – in grado di ridurre, anche oltre il 50%, l’uso di pesticidi e in parte i consumi di carburante.