ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - "La teleradiologia sta al centro di numerosi dibattiti. Abbiamo aperto diversi tavoli di discussione, uno con Agenas, proprio per cercare di trovare una soluzione ai problemi di vecchia normativa che ci sta un pochino inchiodando e limitando quello che è stato, parallelamente, l'avanzamento tecnologico in questi anni". Lo ha detto Andrea Giovagnoni, presidente Sirm, Società italiana radiologia medica, partecipando al convegno organizzato dalla Federazione delle Società medico-scientifiche italiane (Fism) sul tema della trasformazione digitale e dell'intelligenza artificiale, oggi al ministero della Salute. "Le norme - spiega Giovagnoni - sono di 10 anni fa. Le cose adesso sono cambiate, le norme non lo sono, ma bisogna non fare il passo più lungo dalla gamba. E' una delle materie di cui discuteremo negli Stati generali a novembre, quando riuniremo i 12.500 radiologi iscritti alla società scientifica, e che raccolgono diverse anime all'interno della professione per trovare una quadra, soprattutto per un tema così importante". A tale proposito, "da qualche anno abbiamo aperto un tavolo di confronto con altre due società scientifiche internazionali, francesi e spagnole, proprio perché abbiamo problemi simili e forse, proprio con la contaminazione di esperienze diverse europee, potremmo trovare sicuramente un inquadramento per quella che - conclude - è la via giusta per prendere".
(Adnkronos) - "Nonostante le sue giuste finalità, la norma sulla tutela dei professionisti in malattia o infortunio, Legge 234/2021 art. 1 commi da 927 a 944, continua a perpetrare discriminazioni tra professionisti ordinistici e professionisti associativi. Sì perché, oltre a non prevedere già originariamente tutele per i professionisti ex lege 4/2013, lo scorso 11 settembre con un emendamento approvato alla Camera, presentato dal deputato De Bertoldi, la tutela, che prevede la sospensione degli adempimenti fiscali in caso di malattia o infortunio, viene giustamente estesa allo stato di maternità a rischio e alla malattia dei figli minori, sempre però riservando la tutela ai professionisti ordinistici, ignorando gli oltre 480 mila professioniste e professionisti di cui alla Legge 4/2013 iscritti alla gestione separata dell’Inps". Così il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int) Riccardo Alemanno, che nei giorni scorsi aveva rinnovato al Ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso la richiesta di modifica della legge estendendola alle professioniste e ai professionisti associativi, ha inviato, congiuntamente alla Consigliera nazionale con delega alle Pari Opportunità Monica Cerva, una nota alla Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella, evidenziando come una giusta tutela, poiché applicabile anche in caso di maternità a rischio e/o di malattia dei figli minori, diventi una 'discriminazione nella discriminazione'. "Pertanto - ribadiscono Alemanno e Cerva - la doverosa estensione alle professioniste e ai professionisti associativi delle tutele in caso di malattia, infortunio e maternità, che peraltro non incide assolutamente sulle competenze professionali e neppure potrebbe essere considerata come una surrettizia equiparazione tra ordini e associazioni professionali, va considerata un atto di giustizia e di civiltà sociale". Nella missiva, inviata alla Ministra Roccella, è allegata una proposta di emendamento che risolverebbe la querelle sulle tutele in caso di malattia e ristabilirebbe l’equità di trattamento per donne e uomini che lavorano e danno lavoro.
(Adnkronos) - "Ci sono due fenomeni da considerare: in termini demografici si registra un progressivo afflusso di persone nei centri urbani, e questo accade per motivi naturali, in quanto le città sono in grado di produrre un livello di efficienza sociale ed economica che le campagne non sono in grado di sostenere. L'altro fenomeno da considerare è che, utilizzando questo sistema produttivo, stiamo progressivamente avendo problemi di cambiamento climatico, altro elemento al quale dobbiamo porre delle resistenze". Sono le parole del presidente del Consiglio di amministrazione di A2A, Roberto Tasca, in merito al ruolo fondamentale che hanno le città nell'innovazione, in termini di maggiore sostenibilità e decarbonizzazione, intervenendo a margine della presentazione del Position Paper “Sostenibilità urbana. Decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit”, realizzato da Teha Group in collaborazione con A2A e il contributo scientifico di ASviS, svoltasi oggi nell’ambito della 50° edizione del Forum di Cernobbio, intitolata “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”. Uno studio completo e dettagliato sul ruolo di catalizzatore economico e sociale delle città italiane e sulla loro rilevanza nel promuovere il processo di decarbonizzazione dell’intero sistema-Paese. Afflusso dei cittadini e climate change si possono tenere insieme attraverso gli investimenti, spiega il presidente Tasca: "E soprattutto potendo sfruttare il fatto che le città sono produttrici di efficienza: pensando, ad esempio, al riscaldamento di un condominio e alla difficoltà a riscaldare case che sono viceversa sparse in una campagna, si capisce subito quale effetto alveare si avrebbe e l'effetto conseguente che si otterrebbe dall'altro lato, ad esempio, se si riducesse il trasporto pubblico che utilizza ancora oggi i motori endotermici, spostandolo su motori elettrici avremmo una progressiva riduzione". "Le città sono i destinatari naturali di investimenti che, come abbiamo stimato, potranno essere circa 270 miliardi di euro fino al 2050 e che consentiranno di ridurre le emissioni di poco più del 50%. Oggi si parla molto dello sviluppo dell'intelligenza artificiale, ma sviluppare l'intelligenza artificiale significa utilizzare molti data center, che produrranno anche grande calore. Noi possiamo raccogliere quel calore tramite il teleriscaldamento e indirizzarlo verso le città. In questo modo molte abitazioni diverranno automaticamente sostenibili. Questo è un fatto importante da considerare per poter avere e dare un contributo forte al pianeta", conclude.