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(Adnkronos) - Confindustria nautica partecipa con 74 aziende al Metstrade di Amsterdam, il salone internazionale dedicato agli operatori del settore della componentistica e degli accessori per l’industria nautica da diporto, che partirà il 19 novembre. La 'collettiva' di imprese è organizzata in collaborazione con l'agenzia Ice nell’ambito del piano di promozione del made in Italy del ministero degli Affari esteri. “Tutta l’eccellenza del made in Italy del settore sarà protagonista ad Amsterdam'', dichiara Saverio Cecchi, presidente di Confindustria nautica. ''Nel 2023 il fatturato complessivo dell’intero settore degli accessori supera i 2 miliardi di euro, con +10,9% rispetto al 2022 per la parte relativa alla produzione nazionale”. Il made in Italy del settore di componentistica e accessori sarà rappresentato ad Amsterdam da una collettiva di 74 aziende italiane che esporranno la propria produzione in uno spazio totale di 1.664 metri quadrati. ''Il primato della nautica made in Italy nel mondo si è confermato anche per l’anno 2023, consolidando la sua fase di crescita che prosegue da 7 anni'', si legge in una nota. Il fatturato del comparto industriale ha, infatti, raggiunto il massimo storico di 8,33 miliardi di euro, con una crescita del 13,6%. Le esportazioni della produzione cantieristica nautica hanno alimentato e supportato questo ulteriore incremento: nel 202 l’export di unità da diporto prodotte in Italia ha raggiunto un picco di 4,23 miliardi di euro.
(Adnkronos) - La mozzarella di bufala campana Dop sarà protagonista dell’edizione 2024 della 'Settimana della cucina italiana nel mondo', che si terrà dal 16 al 22 novembre, promossa dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Il tema di quest’anno è 'Dieta mediterranea e cucina delle radici: salute e tradizione' e la Bufala Dop sarà al centro di numerose iniziative in giro per il mondo. Il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana, infatti, volerà a New York per partecipare agli eventi organizzati dall’Italian trade agency. In particolare, il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, sarà tra i relatori del convegno 'Mediterranean diet and the recipes from our roots: health & tradition', in programma il 21 novembre alle ore 17.30 (ora locale) nella sede dell’ITA a New York. Sarà l’occasione per discutere del futuro della dieta mediterranea, di cui la Bufala Campana è parte integrante. Sempre nell’ambito della Settimana della cucina italiana nel mondo, sono previste altre due tappe. Dal 19 al 21 novembre la mozzarella Dop sarà a Oslo, in Norvegia, per un focus sulle eccellenze campane tra show cooking e una speciale degustazione all’Istituto italiano di cultura di Oslo, in collaborazione con l’Ambasciata Italiana e la Regione Campania. Inoltre, il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, arriverà il 20 novembre a Tbilisi, in Georgia, per partecipare agli appuntamenti promossi in sinergia con l’Ambasciata Italiana. Qui la Bufala campana sarà l’unico prodotto a rappresentare l’Italia nella conferenza con studenti, imprenditori e istituzioni dedicata alla cucina italiana, mentre in serata sarà regina della masterclass sulla pizza. “La Settimana della cucina italiana nel mondo rappresenta una eccezionale vetrina internazionale per la nostra mozzarella Dop”, commenta il presidente Raimondo e aggiunge: “Quest’anno ci attendono tappe in aree strategiche, che consentiranno di rafforzare la conoscenza e la diffusione del nostro prodotto, nel solco del successo che riscuote il Made in Italy nel mondo e in perfetta linea con la mission del Consorzio, che è quella di promuovere e tutelare l’oro bianco campano”.
(Adnkronos) - L’Italia conferma la propria leadership in termini di sicurezza alimentare, con il 99,5% dei campioni con residui al di sotto dei limiti di legge. Il settore agricolo, inoltre, continua a ridurre l’utilizzo di energia e le sue emissioni, inclusi i gas ad effetto serra, utilizzando gli agrofarmaci in maniera sempre più ottimizzata, come confermano le vendite degli ultimi 10 anni diminuite del -14%. E' questa la fotografia che emerge dagli ultimi dati dell’Osservatorio Agrofarma, un report che, da un anno a questa parte, fornisce informazioni sullo stato dell'arte dell'agricoltura italiana e del comparto agricolo. “I nuovi numeri raccolti dall’Osservatorio Agrofarma - ha dichiarato Paolo Tassani presidente di Agrofarma-Federchimica - confermano il percorso virtuoso dell’agricoltura italiana, volto alla razionalizzazione delle risorse e all’adozione di soluzioni sempre più orientate alla sostenibilità. Con questo progetto vogliamo superare e contrastare la logica che associa l’utilizzo della chimica in agricoltura a pratiche negative per l’ambiente, fornendo una rappresentazione corretta del nostro comparto lontana da falsi miti e fake news che non rappresentano quello che è l’impegno reale e quotidiano di tutti gli operatori del settore”. La responsabilità scientifica del progetto è stata affidata ad Areté, The Agri-food intelligence company, società indipendente di ricerca, analisi e consulenza economica interamente specializzata sui settori agricoltura e food. “Il nuovo aggiornamento dell’Osservatorio Agrofarma va confermandoci l’immagine di un settore con alta propensione all’innovazione, che sta supportando il percorso non facile della nostra agricoltura verso la progressiva riduzione degli impatti ambientali, pur tutelando le rese produttive. La sfida è questa: che innovazione e tecnologia corrano ad un ritmo sufficiente per difendere la produttività agricola anche a fronte delle forti riduzioni di input – agrofarmaci in primis – che si registrano ormai da anni, anche per effetto della spinta data dalle policy di settore”, afferma Enrica Gentile, ceo & founder Areté srl. Come anticipato, prosegue il miglioramento delle performance ambientali agricole: in termini assoluti, il settore agricolo italiano ha le emissioni complessive più basse rispetto ai Paesi UE presi a confronto (Francia, Germania e Spagna). Le emissioni di ammoniaca, infatti, continuano a ridursi e l’obiettivo di contenimento delle stesse concordato con l’UE per il 2030 è stato raggiunto con largo anticipo già nel 2021, mentre prosegue anche il percorso di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Emerge, inoltre, con chiarezza l’impegno delle Imprese del settore nello sviluppo di agrofarmaci innovativi e meno impattanti, dimostrato dal fatto che oltre l’83% degli agrofarmaci presenti sul mercato italiano è stato approvato o rinnovato dopo il 2011. Mentre la riduzione delle quantità vendute di prodotti fitosanitari in Italia, diminuite complessivamente del -14% negli ultimi 10 anni, mostra come l’industria, da tempo, sia impegnata in un percorso di costante ottimizzazione dell’uso di agrofarmaci. Un trend che, tuttavia, non riguarda la categoria dei prodotti a base di sostanze a basso rischio, cresciuta di oltre il 6000%. Infine, per la prima volta all’interno dell’Osservatorio sono stati analizzati anche i dati relativi al clima e agli effetti meteorologici che hanno interessato l’Italia negli ultimi decenni e i cui effetti sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti. Sono stati, infatti, monitorati gli indicatori di temperatura e precipitazioni che influenzano maggiormente la produzione agricola, la salute delle piante e la disponibilità di risorse idriche. Se dal 1997 in poi le temperature medie in Italia hanno subito un aumento rispetto al periodo precedente, negli ultimi dieci anni lo scostamento si è accentuato, con valori di anomalie annuali sempre superiori ai +0,7 °C, accompagnati da precipitazioni particolarmente irregolari, che suggeriscono una variabilità climatica crescente. Tali fattori hanno indubbie conseguenze sulla capacità produttiva di diverse culture e sullo sviluppo di determinate avversità, che le nostre Imprese si impegnano a contrastare attraverso la messa a punto di agrofarmaci sempre più innovativi per salvaguardare la produttività agricola. L’Osservatorio Agrofarma, dunque, fa emergere l’alta propensione dell’intero comparto all’innovazione, alla sostenibilità e alla sicurezza, nonché un’elevata attenzione verso le sfide che il settore agricolo dovrà affrontare nei prossimi anni anche a causa degli eventi climatici che stiamo vivendo. In questo contesto, le Imprese di Agrofarma sono in prima linea per fornire agli agricoltori prodotti e soluzioni che, combinati e integrati tra loro, consentano di rispondere con sempre maggiore efficacia e rapidità alle sfide che si presenteranno.