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(Adnkronos) - Via libera del Pentagono all'invio di missili a lungo raggio Tomahawk all'Ucraina dopo aver valutato che questo non avrebbe un impatto negativo sugli arsenali Usa. Lo rivela la Cnn citando tre fonti americane e europee informate che sottolineano comunque che il Pentagono lascia la decisione politica finale a Donald Trump. Durante l'incontro con Volodymyr Zelensky le scorse settimane alla Casa Bianca, Trump ha detto che preferirebbe non dare i missili a Kiev perché "non vogliamo dare via cose di cui abbiamo bisogno per proteggere il nostro Paese". Secondo quanto rivela l'emittente americana, gli Stati Maggiori Riuniti americani avevano informato la Casa Bianca prima dell'incontro con Zelensky della propria valutazione riguardo all'assenza di un impatto sulla sicurezza degli arsenali Usa. Nessuna esenzione per il primo ministro ungherese, Viktor Orban. Ad affermarlo è il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One. "Ha chiesto un'esenzione. Non gliel'abbiamo concessa. È un mio amico", sottolinea Trump. In precedenza Orban aveva dichiarato che avrebbe cercato di convincere Trump a concedere all'Ungheria un'esenzione dalle nuove sanzioni di Washington sul petrolio russo quando si incontreranno la prossima settimana Intanto, sul fronte della cronaca, circa 170.000 soldati russi sono schierati nel settore di Pokrovsk, nell'Oblast' orientale di Donetsk, con l'obiettivo di conquistare la città semi-circondata. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa. "Tutte le loro forze sono lì", ha detto Zelensky ai giornalisti, come riportato dall'agenzia di stampa ucraina Ukrinform. "Ci sono russi a Pokrovsk. I nostri li stanno distruggendo poco a poco, perché dobbiamo anche proteggere il nostro personale", ha aggiunto Zelensky facendo ipotizzare un possibile ritiro nel prossimo futuro. Attualmente, secondo il gruppo ucraino di monitoraggio open source dei campi di battaglia DeepState, esiste poco più di 10 chilometri di spazio libero per le truppe ucraine per far entrare truppe e rifornimenti a Pokrovsk. I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto e intercettato 38 droni ucraini in tre ore. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, precisando che "tra le 20 e le 23 ora di Mosca, i sistemi di allerta della difesa aerea hanno intercettato e distrutto 38 droni ucraini ad ala fissa: 34 droni sopra la regione di Belgorod e due droni ciascuno sopra la regione di Voronezh e la Repubblica di Crimea".
(Adnkronos) - “Il sud sta dando concreti segnali di ripresa. Con l’aumento di investimenti, export, innovazione e occupazione, oggi il Mezzogiorno traina l’economia nazionale”. Lo ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Sud, Luigi Sbarra, intervenuto questa mattina all’assemblea nazionale di Federmanager, rivendicando le azioni del governo: “il potenziamento delle infrastrutture strategiche, Agenda Sud, il programma Ricerca Sud e la Zes Unica, fulcro di una politica industriale efficace e concreta, con incentivi agli investimenti, semplificazioni e una visione triennale di stabilità”. E rivolgendosi ai manager presenti in sala ha detto: “Il successo del Mezzogiorno passa anche da quel capitale umano e professionale che trasforma la visione in risultati concreti”. "Il Sud presenta dinamiche economiche molto interessanti. Negli ultimi tre anni il Mezzogiorno cresce più del resto del Paese, ripartono gli investimenti, aumenta il Prodotto interno lordo, cresce l'occupazione soprattutto nella componente a tempo indeterminato. Non si tratta di un miracolo, ma questo secondo noi è il frutto di scelte e di politiche pubbliche efficaci, mirate, reali, che il governo di Giorgia Meloni ha messo in campo a favore del Mezzogiorno". Ha continuato poi conversando con Adnkronos/Labitalia a margine dell'assemblea. "E tutto ciò dimostra che in presenza di investimenti mirati, efficaci, con una visione, il Sud è pronto a ripartire. Oggi rappresenta il vero motore della crescita economica dell'intera comunità nazionale". Riguardo alla manovra ha sottolineato: "E' una manovra molto seria che coniuga il controllo, la sostenibilità dei conti pubblici con misure significative, che mette in campo, per quanto riguarda i salari, un sostegno forte alle imprese, alla famiglia, al Fondo sanitario nazionale, al Sud" "In modo particolare evidenzio la soddisfazione che la Zes Unica viene rifinanziata con uno stanziamento di 2,3 miliardi, la cifra più alta dalla istituzione ad oggi. Si programma una copertura finanziaria per i prossimi tre anni, si allungano i tempi per consentire agli investitori di presentare documentazione per avvenuto investimento". "Però oltre alla Zes Unica la legge di stabilità sostiene l'impresa, transizione 5.0, il rifinanziamento della Sabatini, dei contratti istituzionali di sviluppo. Quindi c'è una decisa volontà di sostenere processi importanti di crescita e di sviluppo del Paese e del Mezzogiorno in modo particolare". Ha concluso
(Adnkronos) - “Oltre alla transizione energetica, questo decennio è interessato dalla transizione idrica. Insieme a Intesa Sanpaolo, oggi, presentiamo due importanti novità nell’ambito del nostro accordo: il secondo report congiunto del Centro Studi Acea - Intesa Sanpaolo, che parla dell'acqua e sensibilizza sul suo utilizzo nella filiera agroalimentare, e l’annuncio del primo corso in Italia sui water manager”. Sono le parole di Marco Pastorello, Chief Transformation Officer del Gruppo Acea, in occasione dell’incontro ‘Acqua, una risorsa strategica per l’impresa sostenibile’, organizzato da Intesa Sanpaolo e Acea a Roma nell’ambito della collaborazione tra le due realtà a sostegno del settore idrico. “Per noi è molto importante che la sensibilizzazione che deve essere fatta sul tema della risorsa idrica coinvolga tutti gli operatori economici e finanziari del Paese. Infatti, da ormai un anno, siamo impegnati con Intesa Sanpaolo per portare queste tematiche sui tavoli istituzionali delle imprese e ne stiamo parlando al World Economic Forum”, conclude Pastorello.