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(Adnkronos) - Tra cori, striscioni e cartelloni, anche il Centrale ha fatto la sua parte nella vittoria con cui Jannik Sinner ha segnato il suo ritorno in campo dopo i tre mesi di squalifica per il caso Clostebol. Oggi, sabato 10 maggio, il tennista azzurro ha battuto l'argentino Mariano Navone in due set nel secondo turno degli Internazionali d'Italia 2025, in uno stadio tutto esaurito. Il pubblico, che dall'inizio del Masters 1000 di Roma ha fatto sentire il suo affetto al numero uno del mondo, si è esibito in una 'performance' di alto livello. Una marea arancione 'carota' ha colorato gli spalti del Centrale del Foro Italico, esibendo cartelloni e striscioni. Da un classico "Bentornato Jannik" fino alla foto del numero uno del mondo con una corona in testa, affiancato da Nick Kyrgios, che negli scorsi mesi ha intrapreso una vera e propria crociata contro di lui per il caso Clostebol, raffigurato in lacrime. "Er cavaliere roscio is back" ha scritto un tifoso, prendendo liberamente spunto dall'iconico 'Cavaliere Nero' di Gigi Proietti, mentre un bambino alza un cartellone più romantico: "Sinner fa rimbalzare i nostri cuori". Tante, tra un punto e l'altro, le urla che hanno generato l'ilarità del Centrale. "Si 'na pret", ha detto un ragazzo dagli spalti, che evidentemente ha seguito Rose Villain all'ultimo Festival di Sanremo. "Sei bellissimo, cucciolo", urla una ragazza, a rimarcare il concetto. Quando l'ennesima risposta di Navone finisce in corridoio, qualcuno consiglia: "Jannik, tira più piano che si fa male". Verso Mariano arriva anche un meno amichevole "tornatene a Buenos Aires", accolto però dai fischi del Centrale.
(Adnkronos) - "Il nome scelto sicuramente richiama a Leone XIII, che è stato il Papa della Rerum novarum, sostanzialmente il padre della dottrina sociale della Chiesa, colui che ne ha rivoluzionato un il pensiero. E' stata proprio una porta aperta verso la giustizia sociale, partendo dalle condizioni dei lavoratori. E oggi la giustizia sociale si deve costruire a partire da un lavoro dignitoso per tutti, cosa che purtroppo dati alla mano manca in Italia ma soprattutto in tante parti del mondo. E quindi io credo che se la Chiesa deve e può partire da lì, dall'azione sociale del papato di Francesco che è stata forte". Così, con Adnkronos/Labitalia, Emiliano Manfredonia, presidente delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani), commenta l'elezione di Papa Leone XIV. Secondo Manfredonia con Papa Leone XIV, "c'è una continuità del papato di Pietro, una Chiesa che è rivolta soprattutto a dare voce a chi non ha voce". E Manfredonia non dimentica l'azione sociale di Francesco "perché comunque la Laudato Sì e la Fratelli Tutti riguardavano sia il tema della fratellanza umana come risposta ma anche il tema dell'ecologia integrale, e pongono le basi sul tema della giustizia sociale". "E poi ricordo gli incontri di papà Francesco con i movimenti popolari di lavoratori auto-organizzati, raccoglitori di cartone in Buenos Aires come tanti altri. Quindi ripartire dalla dignità che dà il lavoro e dalla libertà che questo può portare credo sia fondamentale", sottolinea. Ma non è tutto perchè "Il nome scelto sicuramente richiama a Leone XIII ma anche a Leone Magno che fermò Attila, disarmato. E oggi ci sono tante barbarie da fermare. E già questo credo che sia importante. E poi per me, per la mia formazione personale, mi fa ricordare molto anche Leone, il frate amico di San Francesco d'Assisi, colui che ha scritto manualmente la Perfetta letizia, un inno all'amore sostanzialmente, all'amore misericordioso", conclude.
(Adnkronos) - "La progettazione della luce naturale e zenitale negli edifici è un tema che sta tornando ad essere importante nell'edilizia. È qualcosa che non ha solo un impatto sull'architettura, ma anche sul benessere e sulla salute delle persone. Questo è un elemento fondamentale che dobbiamo considerare e rispetto al quale abbiamo ora la tecnologia per migliorare ancora di più". Così Marco Soravia, Market Director Velux Italia, intervenendo al convegno ‘Costruire il benessere - Il ruolo della luce naturale e della luce zenitale nell’edilizia’, questo pomeriggio presso la Sala Zuccari del Senato. "Velux è un'azienda che opera da oltre 80 anni nel settore dell'edilizia. Da sempre promuoviamo la sostenibilità ambientale e sociale e lo facciamo con comunicazione continua agli architetti, formazione, qualità dell'architettura e anche affrontando tematiche difficili - prosegue - Abbiamo fatto campagne di sensibilizzazione sul tema della salute delle persone negli spazi chiusi: oggi noi passiamo oltre il 90% del nostro tempo in spazi chiusi ed è fondamentale che abbiano condizioni di comfort ottimali". Soravia ricorda che "le leggi sono vecchie, il legislatore è impegnato ad aggiornarle ed è estremamente difficile trovare il giusto equilibrio tra la tecnica e la parte dell'impatto sociale. Anche perché quando si parla di edilizia bisogna parlare anche di urbanistica. Le leggi urbanistiche, i piani regolatori sono complessi, sono vecchi, ed è complicato aggiornarli". Inoltre, "trovare l'equilibrio tra l'efficienza energetica pura e il comfort della salute delle persone non è assolutamente facile. E' paradossalmente più facile realizzare edifici efficienti, ma non confortevoli e non salubri. E' un paradosso, se vogliamo, ma se non viene posta la giusta attenzione il rischio è altissimo. Quindi è una sfida che la politica e l'amministrazione deve cogliere, ma è anche una responsabilità dei professionisti, architetti e delle imprese supportare questo passaggio".