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(Adnkronos) - "Abbiamo bisogno di solide garanzie di sicurezza per assicurare una pace veramente affidabile e duratura". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lo ribadisce e ringrazia tutti i partner che stanno aiutando a fermare la guerra della Russia, dagli Stati Uniti con Donald Trump all'Europa e a tutti coloro che cercano la pace. In giornata però arriva la reazione di Mosca a gelare aspettative e prospettive. "L'Occidente comprende perfettamente che parlare in modo serio di questioni di sicurezza", di garanzie di sicurezza per l'Ucraina, "senza la Russia è un'utopia, una strada che non porta da nessuna parte", dichiara da Mosca il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. "Non possiamo essere d'accordo sul fatto che ora si proponga di risolvere questioni di sicurezza senza la Russia", incalza nelle dichiarazioni riportate dai media russi. Poi arriva l'affondo, riferendosi all’incontro tra Trump, i leader europei e Zelensky: "Abbiamo visto solo un’escalation aggressiva della situazione e dei tentativi piuttosto goffi di modificare la posizione del presidente degli Stati Uniti". "Non abbiamo sentito alcuna idea costruttiva da parte degli europei in quell’occasione", attacca Lavrov. Mentre Trump, in un'intervista radiofonica concessa nella notte, dice che Putin e Zelensky "sono nella fase" dell'organizzazione del loro bilaterale e ribadisce: "Per ora penso che sia meglio se si incontrano senza di me". Poi, aggiunge in riferimento a un possibile trilaterale, "se necessario, andrò". Intanto l’esercito russo ha dichiarato di aver conquistato tre villaggi nella regione del Donetsk. Lo scrive il ministero della Difesa russo su Telegram, affermando che le sue truppe hanno "continuato ad avanzare in profondità nelle difese nemiche" nella regione contesa dell'Ucraina orientale, catturando i villaggi di Sukhetske e Pankivka nell'area della linea di contatto vicina agli hub logistici di Pokrovsk e Kostiantynivka, teatro di un recente sfondamento russo, nonché il villaggio di Novogeorgiivka nella vicina regione di Dnipropetrovsk, in cui le forze russe sono entrate per la prima volta a luglio. Gli Stati Uniti avranno un ruolo minimo nelle garanzie di sicurezza dell'Ucraina. Lo avrebbe detto Elbridge Colby, sottosegretario per le politiche del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, secondo quanto riporta Politico. Il Pentagono lascia così intendere che sarà l'Europa a dover assumere l'onere di mantenere una pace duratura a Kiev.
(Adnkronos) - "E' ormai evidente lungo tutta la costa italiana: le spiagge sono affollate soltanto la domenica, mentre per il resto della settimana risultano spesso semideserte. Un segnale chiaro che conferma il difficile momento economico che vivono le famiglie italiane e il calo generalizzato del turismo, anche straniero". Lo dichiara Fabrizio Licordari, presidente nazionale di Assobalneari Italia - Federturismo Confindustria. "Secondo una stima condivisa da molti operatori del settore - spiega - la stagione balneare 2025 sta registrando una contrazione tra il 20% e il 30% rispetto agli anni precedenti, sia in termini di presenze che di consumi". "I servizi di somministrazione (bar, ristoranti, noleggio attrezzature) subiscono un calo importante, con consumi ridotti al minimo. L’unica giornata che registra afflusso è la domenica, dove si concentra un turismo 'mordi e fuggi' che non riesce a sostenere economicamente il settore. Il fenomeno è figlio di una condizione economica molto critica. Il caro vita, tra bollette, affitti, carburante, mutui, generi alimentari, colpisce direttamente il potere d’acquisto delle famiglie", prosegue. "Anche in presenza di due stipendi, molte famiglie faticano ad arrivare a fine mese. In queste condizioni, è naturale che le prime spese a essere ridotte siano quelle per svago, divertimento e vacanze. E anche il turismo straniero, soprattutto europeo, sta rallentando, influenzato da uno scenario internazionale instabile, con due conflitti in corso, nuove tensioni commerciali e incertezze economiche che riducono la propensione a viaggiare", avverte. "A risentirne - sottolinea - non sono solo gli stabilimenti balneari, ma tutto il tessuto economico delle località costiere, dove l’indotto del turismo rappresenta una fonte primaria di reddito. Meno turisti significano meno lavoro per bar, ristoranti, negozi, hotel, fornitori locali e attività stagionali". "Le cittadine di mare si ritrovano così con un flusso di visitatori ridotto, che mina la sostenibilità economica di intere comunità. Consapevole del contesto, Assobalneari Italia ha dato indicazione chiara ai propri associati, fin dall’inizio della stagione, di non aumentare le tariffe, ma di prevedere al massimo adeguamenti contenuti, per venire incontro alle difficoltà delle famiglie. Sul territorio nazionale esistono stabilimenti balneari per tutte le fasce di reddito: dal servizio essenziale alla struttura superattrezzata, l’Italia offre soluzioni per ogni esigenza", fa notare. "In questo scenario delicato, è necessario che il Governo continui a difendere il settore balneare italiano dagli attacchi dei tecnocrati di Bruxelles, che vorrebbero mettere a gara le concessioni in modo illegittimo, ignorando la storia, il valore sociale e il modello economico delle imprese familiari che da generazioni operano lungo le nostre coste. Assobalneari Italia rinnova l’appello alle istituzioni nazionali affinché venga respinto ogni tentativo di smantellamento del comparto, riconoscendo la sua centralità per l’identità e l’economia del Paese", conclude.
(Adnkronos) - Luglio 2025 è stato il terzo luglio più caldo a livello globale, con una temperatura media di 16,68 °C, 0,45 °C in più rispetto alla media di luglio del periodo 1991-2020. Inoltre, è stato più freddo di 0,27 °C rispetto al record di luglio 2023 e di 0,23 °C nel confronto con luglio 2024, il secondo più caldo. Lo rende noto il Copernicus Climate Change Service (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con finanziamenti dell'Ue. Guardando, poi, alla media stimata del periodo 1850-1900, luglio 2025 è stato di 1,25 °C più caldo, diventando quindi il quarto mese degli ultimi 25 con una temperatura globale inferiore a 1,5 °C rispetto al livello preindustriale. Il periodo di 12 mesi da agosto 2024 a luglio 2025 è stato di 0,65 °C superiore alla media del periodo 1991-2020 e di 1,53 °C superiore al livello preindustriale. Secondo Carlo Buontempo, direttore del C3S, "due anni dopo il luglio più caldo mai registrato, la recente serie di record di temperatura globale è terminata, almeno per ora. Ma questo non significa che il cambiamento climatico si sia arrestato. Abbiamo continuato ad assistere agli effetti del riscaldamento globale in eventi quali il caldo estremo e le inondazioni catastrofiche di luglio. Se non stabilizziamo rapidamente le concentrazioni di gas serra nell'atmosfera, dovremo aspettarci non solo nuovi record di temperatura, ma anche un aggravamento di questi impatti, e dobbiamo prepararci a questo". La temperatura media sul territorio europeo a luglio 2025 è stata di 21,12 °C, 1,30 °C in più rispetto alla media di luglio del periodo 1991-2020, rendendo il mese scorso il quarto luglio più caldo mai registrato nel Continente.