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(Adnkronos) - “Mi fa davvero molto piacere aver firmato il Manifesto per l’umanizzazione delle cure in oncologia perché credo che un paziente oncologico non è la propria malattia. È una persona che ha bisogno di avere tanta umanità accanto. Inoltre sono davvero molto interessata a portare avanti, in maniera trasversale, in Regione Lazio la proposta dello psiconcologo (proposta di Legge Regionale n. 119, ndr.). La proposta mira a integrare i servizi dello psiconcologo all'interno del Servizio sanitario regionale, “uno strumento utile per affrontare al meglio questa battaglia e provare a guarire davvero”. Così Emanuela Droghei, vice presidente della Commissione Bilancio Programmazione economica e partecipazione di Regione Lazio, intervenendo a Roma alla tappa del tour 'Non girarci intorno', la campagna di sensibilizzazione sul tumore uroteliale, promossa da Merck legata al Giro d'Italia, di cui la farmaceutica è official partner. “Tutte le manifestazioni popolari possono essere una grande occasione - evidenzia Droghei - per sensibilizzare, per far conoscere, per dare informazioni e anche per far sì che le persone si formino un'opinione che possa arrivare alla politica e guidarla a fare le scelte giuste, basate davvero sulle esigenze delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
(Adnkronos) - "Oggi abbiamo un'altissima attenzione sul tema degli infortuni nel nostro Paese, ma nonostante questo riscontriamo qualcosa come un infortunio ogni minuto, un morto ogni 8 ore, un dato pesante per una nazione che ha una tradizione antichissima sulla sicurezza sul lavoro. Abbiamo una legislazione imponente, quindi manca di sicuro qualcosa e va fatto subito. Ad esempio servirebbe un coordinamento ed un'entità unica di controllo delle ispezioni, che oggi invece sono divise tra diverse entità. Così facendo metteremmo a fattore comune le competenze di ogni singola specializzazione. E poi incrementare il numero degli ispettori, il blocco del turn over ha fatto perdere competenze, ma onore e merito a quanto fatto dal governo fino ad oggi". Lo ha detto Paolo Capone, segretario generale della Ugl, intervenendo al Festival del lavoro in corso a Genova. E per Capone serve un passo in avanti sulla formazione che deve passare a essere "addestramento e poi insegnare la sicurezza sul lavoro a scuola spingendo ancora di più rispetto a quanto si è iniziato a fare. E poi agire sulla consapevolezza che spesso manca", ha concluso.
(Adnkronos) - “Ho rivisto i barbagianni su Pianosa a seguito delle prime introduzioni, nel 2024. Vedremo se saranno in grado di ricreare una popolazione capace di autosostenersi”. Lo dichiara il faunista Vincenzo Rizzo Pinna in occasione dell’evento ‘Il ritorno del barbagianni a Pianosa. Un progetto di Fondazione UNA e Federparchi’, organizzato presso la sede dell’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano, nell'ambito della settimana europea dei parchi, per diffondere i primi dati raccolti. Ad oggi, i monitoraggi in corso confermano la presenza stabile di individui nidificanti. “La prima nidiata è stata registrata proprio nella primavera 2024 e ha dato modo di confermare sia la presenza di una nuova coppia di barbagianni sia l'attività riproduttiva e quindi la nidificazione di due esemplari - illustra Rizzo Pinna - Hanno deposto cinque uova e sono stati tre i piccoli che si sono involati regolarmente. Nell'autunno-inverno 2024, invece, c'è stata una seconda nidificazione in una cassetta nido posta sempre come da progetto, ma in un'altra area di Pianosa. Purtroppo, delle sette uova e dei sette piccoli nati non ne è rimasto neanche uno perché c'è stato, con molta probabilità, un episodio di predazione all'interno del nido”, racconta. Lo studio del barbagianni è partito nel 2013 e “in un primo step ha studiato sia la presenza degli individui sull'isola di Pianosa, sia ha approfondito quelle che sono state le risultanze sulla dieta di questi rapaci notturni - spiega Rizzo Pinna - Il monitoraggio è proseguito anche durante il periodo del programma di eradicazione del ratto nero, messo in atto dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e sta continuando anche oggi”. Il rapace notturno svolge un ruolo essenziale. “Il barbagianni è un rapace notturno che assolve a un ruolo ecologico importantissimo nella regolazione degli ecosistemi abitati proprio dalle sue prede, i micro mammiferi - spiega il faunista - per cui è importante capire di cosa si alimenta anche per effettuare un vero e proprio censimento di tutti i micro mammiferi. Cosa altrimenti impossibile, dato che queste prede hanno abitudini notturne, sono di piccolissime dimensioni e vivono nel mezzo della vegetazione. Studiare la dieta del barbagianni è utile a comprendere la composizione della micro fauna di un certo ecosistema”, dice. L'approfondimento della dieta del barbagianni attraverso lo studio delle borre, cioè i rigurgiti del rapace, è fondamentale dunque. Oggi però “i dati sono ancora molto provvisori - fa sapere Rizzo Pinna - Per dare delle risultanze più certe e definitive - conclude - lo studio avrà bisogno di un medio lungo termine per l'analisi costante e continuativa”.