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(Adnkronos) - Una coppia di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, ha trovato in una confezione di wafer acquistata in un supermercato una parte di una carcassa di un topo morto. La donna è stata ricoverata in ospedale per lo shock. Entrambi infatti, marito e moglie, si sono accorti che qualcosa non andava dopo aver mangiato piccole porzioni del dolce. L'odore era sgradevole. Poi l'amara sorpresa. Sull'episodio indagano i carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia di Francavilla fontana in collaborazione con i Nas (Nuclei antisofisticazioni sanità).
(Adnkronos) - "Gli effetti positivi sul piano occupazionale fanno pensare ad un territorio che nel complesso ha reagito bene allo choc pandemico, superando la precedente offerta di lavoro di gran lunga e nel complesso crescendo. Intanto è però in atto un fenomeno di concentrazione delle imprese in alcuni comparti (commercio e agricoltura in primis) ed espulsione dei player meno competitivi dal mercato, con contemporaneo rafforzamento di una base produttiva più consolidata e dinamica. Lo stock di imprese del territorio di competenza della Camera di Commercio di Bari fa infatti segnare una diminuzione di 4.401 aziende in cinque anni (-3%)". Così, con Adnkronos/Labitalia, Luciana Di Bisceglie, presidente Camera di Commercio di Bari e di Unioncamere Puglia, analizza la situazione delle imprese e del tessuto produttivo barese. Secondo l'ufficio studi di Unioncamere Puglia, le imprese nelle province di Bari e BAT al 2° trimestre 2024 risultano essere 142.262 dando lavoro a 466mila persone, contro i 410mila occupati di cinque anni prima. (2° trim. 2019). Per Di Bisceglie quella che stanno vivendo le imprese del territorio "è una dinamica complessa, che vede uscire dal mercato soprattutto aziende poco strutturate e non riguarda tutti i settori. Si perdono aziende nei comparti del commercio al dettaglio (-2.201) e ingrosso (-1.027), dell'agricoltura (-932) e di altri settori maturi (moda, edilizia, ecc.). Vanno invece molto bene, per natimortalità, altri settori: lavori di costruzione specializzati, dalla muratura all'idraulica, dagli infissi alla pitturazione e ad altri installatori (+910 imprese)". Secondo la presidente della Camera di commercio "crescono anche l'alloggio (+602), le attività immobiliari (+500), i servizi alla persona (+398, soprattutto estetisti, parrucchieri, centri benessere) e le attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+385). Questo dato "bipolare", con aumento dell'occupazione e diminuzione di alcuni settori, ma con crescita in altri, è assolutamente in linea non solo con quanto avviene in Puglia, ma con gli andamenti dell'intero Paese", sottolinea. Sulle imprese che stanno performando al meglio Di Bisceglie chiarisce che "non è possibile fornire dati precisi a fronte di processi articolati che per molti versi sono ancora in itinere. Possiamo probabilmente dire che i servizi sono stati trainanti nell’ultimo periodo, nonostante qualche rallentamento, per alcuni specifici settori, rispetto all’anno precedente". E sulle aspettative per la ripresa di settembre la presidente della Camera di commercio sottolinea che "in queste ultime settimane è evidente che si stanno raccogliendo i dati soprattutto sul turismo che, al di là dei numeri, sembrano segnalare un lento ma progressivo allungamento della stagionalità, andando oltre i canonici mesi estivi, soprattutto per i turisti stranieri. Ѐ chiaro però che c’è ancora molto da fare in direzione della destagionalizzazione, anche per avere una risposta occupazionale che specie nell’ultimo anno ha visto grandi problemi di reperimento di molte figure professionali, soprattutto le più qualificate", sottolinea. Le difficoltà più serie sono in altri settori. "Sono invece molte le incertezze sul versante agricolo, anche a causa dei cambiamenti climatici e più in generale per la redditività connessa ai prezzi all’origine, ancora mediamente relativamente bassi specie se raffrontati con il forte incremento dei costi di produzione. Preoccupazioni si registrano anche per alcuni importanti comparti industriali, a cominciare dall’automotive e la relativa componentistica alle prese con gli effetti delle transizioni energetica ed ambientale", sottolinea. E sulle preoccupazioni delle aziende per il futuro Di Bisceglie spiega che "non si può parlare di specificità territoriali. Si tratta di problemi che affrontano da tempo la maggior parte delle imprese del Mezzogiorno. La ripresa post pandemica è stata vivace, come segnalato anche dal Rapporto Svimez secondo il quale la Puglia nel periodo 2019-2023 è stata la regione italiana più dinamica con una crescita del 6,1%. Una crescita che ovviamente si sviluppa a macchia di leopardo anche all’interno delle singole province". "Le imprese vivono tutte le incertezze di un periodo che, nonostante l’incremento del Pil e dei tassi occupazionali, mostra ancora difficoltà negli investimenti, preoccupazioni in termini di mercato, soprattutto domestico, qualche difficoltà di accesso al credito ed un mismatch tra domanda e offerta di lavoro che risulta particolarmente grave nel Mezzogiorno, specie nelle aree più sviluppate, anche a fronte di una emigrazione giovanile non irrilevante. Un fenomeno, quest’ultimo, che aggrava un inverno demografico che non accenna ad attenuarsi. Basti dire che al 1° gennaio 2023 in Puglia risiedevano 4.052.566 persone, oltre 144mila in meno (-3,5%) del 2011", conclude.
(Adnkronos) - Una nuova rete di imprese per la fornitura di prestazioni di information technology nell’ambito della gestione del servizio idrico integrato. A siglare l’accordo, sono state tre aziende protagoniste del panorama lombardo, tutte facenti parte di Water Alliance: Alfa, che gestisce il servizio idrico nella Provincia di Varese, BrianzAcque, il gestore unico della Provincia di Monza e della Brianza, e Gruppo CAP, la utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. Per lo svolgimento dei servizi, la nuova rete, che è partita formalmente lo scorso 5 settembre, si avvarrà della business unit “Digital Hub”, costituita dal personale dedicato delle strutture di IT delle 3 società, che sarà diretto e coordinato dal Direttore di Business Unit Michele Tessera. Inoltre, le tre aziende intraprenderanno un percorso di studio e analisi tecnico e gestionale per la costituzione di una new-co a supporto dell’innovazione digitale del settore idrico nel panorama italiano. La nuova società, che si prevede sarà costituita e operativa entro la fine del 2025, potrà essere partecipata anche da altri gestori del servizio idrico integrato lombardo che manifesteranno il proprio interesse a partecipare al nuovo progetto. La nuova rete nasce quindi nell’ottica di creare sinergie industriali per lo sviluppo di economie di scala, per il miglioramento della qualità del servizio e per potenziare e incrementare gli investimenti ed è il risultato di un percorso comune delle tre aziende, che da oggi condivideranno la strumentazione tecnica ed operativa, coordinando le risorse disponibili sotto il cappello di un'unica struttura organizzativa che eseguirà le attività inerenti al settore dell’Information Technology. Comuni anche gli obiettivi strategici: innanzitutto Alfa, BrianzAcque e Gruppo CAP saranno impegnate a favorire le sinergie per l’ottimizzazione delle strutture del servizio idrico integrato. I tre gestori svilupperanno, poi, soluzioni applicative e piattaforme tecnologiche in ambito IT che potranno essere messe a disposizione anche di altri gestori del ciclo idrico integrato e non solo. Non ultimo, le tre aziende opereranno per garantire la sicurezza informatica da attacchi esterni di dati e applicazioni IT, ma anche quella delle reti di distribuzione di acquedotto delle reti fognarie e degli impianti di depurazione, attraverso processi condivisi e grazie all’utilizzo di SOC (Security Operation Center) centralizzati e territoriali, per mantenere e sviluppare un grado elevato di sicurezza perimetrale, interno ed esterno e monitorare costantemente i rischi derivanti da cyber attacchi. “Collaborare e fare rete tra le aziende che operano nel settore idrico è da sempre un obiettivo che Alfa persegue – dice Paolo Mazzucchelli, Presidente di Alfa Srl – perché siamo consapevoli dell’importanza che tali sinergie possono avere per lo sviluppo e il miglioramento delle nostre attività. Questo a maggior ragione in un settore così dinamico e in continua evoluzione quale è quello del digitale. Come sempre, l’obiettivo è elevare gli standard qualitativi del nostro servizio a favore dei cittadini e del territorio nel quale ogni nostra azienda opera”. "Diamo concretezza a un impegno comune: quello di lavorare su un binario unico per essere veri innovatori al servizio dei nostri territori – sottolinea Enrico Boerci, presidente e ad di BrianzAcque – nell’era dell’intelligenza artificiale, per le aziende pubbliche dell’idrico è ancor più strategico far gioco di squadra e trovare sinergie concrete in un ambito così determinante per il futuro delle comunità. Investire su applicazioni tecnologiche avanzate, su piattaforme sempre più accessibili e di facile intuizione, significa creare un canale diretto per misurarsi con le esigenze dei cittadini. Senza dimenticare quanto oggi siano importanti sicurezza e monitoraggio continuo dei dati che vengono raccolti e usati, anche per questo prevenzione e protezione risultano quanto mai di primaria importanza per le nostre società. Facciamo convintamente rete e, al tempo stesso, apriamo a nuove future partecipazioni perché siamo certi che la crescita condivisa sia la chiave dello sviluppo in ogni campo, compreso, in questo caso, quello dell’information technology”. “Insieme ad Alfa e BrianzAcque ci siamo posti obiettivi ambiziosi – spiega Yuri Santagostino, presidente di Gruppo CAP – uniformando le procedure e condividendo le nostre conoscenze potremo rafforzare la comune capacità di innovare e di cogliere i futuri trend tecnologici e favorire la crescita professionale delle nostre persone, a beneficio di tutto il territorio. Ci impegniamo con l’obiettivo di creare un hub di innovazione a livello nazionale, in grado di competere con le migliori esperienze italiane e internazionali, e che ci permetta di rendere concreta la rivoluzione digitale del servizio idrico che è fondamentale per affrontare le sfide che la crisi climatica ha posto di fronte a tutti gli operatori e ai Paesi europei”.