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(Adnkronos) - In arrivo a fine mese in Italia il vaccino anti-Chikungunya. "Il primo vaccino ricombinante" contro l'infezione veicolata dalla zanzara tigre, "a base Vlp (virus-like particles)" e in grado di indurre "una risposta anticorpale protettiva", già autorizzato "negli Stati Uniti, nell'Unione europea e nel Regno Unito", è stato "approvato dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) a maggio scorso e dal 30 ottobre sarà disponibile sul mercato". L'annuncio arriva dal simposio 'Chikungunya: scenari futuri e strategie di prevenzione e controllo', che si è svolto a Bologna nell'ambito del 58° Congresso nazionale della Siti (Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica. "Negli studi clinici - è stato spiegato durante l'evento organizzato con il contributo di Bavarian Nordic - è stata osservata una robusta sierorisposta 21 giorni dopo la vaccinazione (endpoint primario), con un'immunità protettiva che iniziava a svilupparsi già 7 giorni dopo la vaccinazione, mostrando un profilo di sicurezza favorevole. Il Vlp è un tipo di vaccino a subunità non infettivo, indicato per soggetti dai 12 anni in su, e contiene proteine in grado di imitare il virus senza causare la malattia, garantendo che un'ampia gamma di persone possa trarre beneficio dalla vaccinazione". Il prodotto "può contribuire a proteggere i viaggiatori che si recano in aree a rischio - hanno spiegato gli esperti - e aiutare a contenere la diffusione di casi autoctoni come quelli che si sono verificati quest'anno nel Paese". Al 7 ottobre, secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità - è stato ricordato al simposio - si contavano 398 casi di infezione diagnosticata da virus Chikungunya (in aumento significativo rispetto ai 17 del 2024), con focolai in Emilia Romagna (Carpi) e Veneto (Valpolicella). Dall'inizio del 2025 fino ad agosto, secondo il Centro europeo per la diffusione e il controllo delle malattie (Ecdc) sono stati segnalati circa 317mila casi e 135 decessi correlati in 16 Paesi. E' probabile però che le cifre siano più alte, considerato che la diagnosi di Chikungunya è spesso complessa e la sorveglianza non è sempre adeguata in tutte le regioni del pianeta. Inoltre i sintomi manifestati sono simili a quelli di altre malattie trasmesse da zanzare, come Dengue e Zika, rendendo difficile distinguere i casi. La diffusione crescente del virus Chikungunya sia in Italia sia a livello globale è legata in primis al cambiamento climatico, che ha portato alla proliferazione del vettore - la zanzara del genere Aedes albopictus o tigre - per un tempo maggiore e in aree del mondo differenti rispetto al passato. Oltre il 75% delle persone infette sviluppa sintomi, tra cui febbre, eruzione cutanea, affaticamento, mal di testa e, spesso, dolori articolari intensi e debilitanti. In più del 40% dei casi gli effetti possono diventare cronici. Non esiste un trattamento specifico disponibile. La vaccinazione, insieme all'educazione dei viaggiatori su come evitare le punture di zanzara, sono misure chiave per la prevenzione. "La globalizzazione e il cambiamento climatico stanno favorendo la diffusione delle zanzare Aedes e la diffusione del virus Chikungunya che costituisce ormai una problematica di salute globale, riscontrato in oltre 119 nazioni - afferma Luigi Vezzosi, specialista in Igiene e medicina preventiva all'Asst di Crema - Questi due fattori agiscono in sinergia: la globalizzazione, attraverso i viaggi (incrementati rispetto ai livelli pre-pandemia Covid-19) e il commercio, hanno facilitato l'introduzione della zanzara e del virus in nuove aree, come l'Europa, mentre il cambiamento climatico ha reso queste regioni più ospitali alla proliferazione del vettore, favorendo la comparsa di epidemie autoctone". "Il primo focolaio epidemico di Chikungunya in Italia venne identificato nel 2007 in Romagna - ricostruisce Giovanni Rezza, professore straordinario di Igiene all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano ed ex direttore generale Prevenzione al ministero della Salute - Dopo 10 anni, nel 2017, Chikungunya causò un'epidemia di dimensioni maggiori nel Lazio, con un focolaio secondario in Calabria. Quest'anno due diversi outbreak sono stati segnalati in Emilia e in Veneto. Globalizzazione e cambiamenti climatici sono importanti determinanti di queste epidemie estive, e l'ampia distribuzione di vettori competenti sul nostro territorio rappresenta un motore essenziale della circolazione di virus esotici nel nostro Paese. La disponibilità di vaccini efficaci può essere di utile ausilio non solo per chi viaggia verso zone endemiche o affette da epidemie, ma anche per contenere eventuali focolai autoctoni nel nostro Paese". "La strategia di contenimento del virus Chikungunya in Europa - evidenzia Caterina Rizzo, professore ordinario di Igiene e medicina preventiva presso il Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia dell'università di Pisa - si fonda sull'azione congiunta di sorveglianza rapida sui casi importati, controllo del vettore Aedes albopictus e costante sensibilizzazione pubblica per prevenire la trasmissione autoctona. Gli studi più recenti confermano che questa zanzara ha completamente colonizzato anche il nostro Paese, aumentando il rischio di insorgenza di casi autoctoni. Pur attuando le corrette misure di prevenzione, evitare le punture di questo insetto non è semplice in quanto è attivo prevalentemente di giorno. L'approvazione del primo vaccino ricombinante contro la Chikungunya rappresenta sicuramente una svolta importante. Questo strumento aggiuntivo fornisce infatti una valida opzione per la protezione di viaggiatori e fasce della popolazione a rischio, integrandosi così con le misure di controllo dei vettori e la sorveglianza epidemiologica".
(Adnkronos) - Ha preso il via oggi a Napoli la convention dei consulenti del lavoro dedicata ai 60 anni della professione. La prima giornata di incontri ha visto la presentazione del protocollo d’intesa tra il Consiglio nazionale dell’ordine e il consiglio di presidenza della Giustizia Tributaria, finalizzato a una maggiore efficienza della giustizia tributaria nell'interesse dei cittadini e a rafforzare la formazione continua e l'aggiornamento professionale di giudici, magistrati tributari e consulenti del lavoro. L’intesa prevede una sinergia tra i due organismi per la realizzazione di attività congiunte e una collaborazione stabile in tutti i campi in cui ciò risulti coerente con le rispettive funzioni, nonché utile al perseguimento del comune obiettivo: rendere la giustizia tributaria più efficiente e vicina ai cittadini. Con tale sottoscrizione, le parti si impegnano a individuare le migliori opportunità di collaborazione tra i due organi, anche mediante l’organizzazione congiunta di eventi scientifici e culturali in materia tributaria; a stipulare, ai sensi dell’articolo 5-bis del decreto legislativo n. 545 del 1992, una convenzione per l’organizzazione e la gestione di corsi periodici di formazione continua e aggiornamento professionale destinati ai giudici e ai magistrati tributari. Il protocollo prevede, infine, l’istituzione di un Tavolo congiunto per l’individuazione condivisa di 'buone prassi' nell’organizzazione dell’attività degli uffici giudiziari e per la soluzione delle eventuali criticità riscontrate.
(Adnkronos) - "Nel 2020 abbiamo lanciato la 'Circular for Zero', che ci ha posto come obiettivo nel 2045 di avere emissioni zero, che chiaramente per una società farmaceutica, che comunque ha impianti di produzione, è un obiettivo molto sfidante. Noi già oggi abbiamo tutte le nostre fabbriche che si affidano esclusivamente a fonti di energia rinnovabili e contiamo ad arrivare nel 2045 all'obiettivo. Da questo poi nascono tante altre progettualità, la cui cosa più importante è far sì che siano tangibili e calate sul territorio". Così Alfredo Galletti, corporate vice president e gm Novo Nordisk Italia, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ tenutosi oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. che ha ricordato come il cammino dell'azienda in ambito di sostenibilità sia iniziato 50 anni fa, nel 1975. "Una delle progettualità a cui tengo maggiormente -ha continuato- è il nostro 'Cities for Better Health', che è una partnership fatta con varie città a livello di tutto il mondo, che inizia da dieci anni fa. E noi in Italia abbiamo partnership con vari comuni e copriamo 23 milioni di italiani, con progettualità piccole e ben specifiche, fatte in accordo con le istituzioni locali e secondo i bisogni di ciascuna città o di ciascuna realtà. Perché poi chiaramente questo obiettivo, la nostra ambizione non la possiamo raggiungere da soli e chiaramente tutti gli attori devono prendervi parte", ha sottolineato. E Galletti ha sottolineato che "abbiamo molta attenzione per la biodiversità, con ad esempio un'oasi ecologica con 60 mila api, in Toscana, che abbiamo creato per continuare a garantire il nostro impegno per la biodiversità". "E c'è anche innovazione dal punto di vista ambientale e di sostenibilità nei nostri prodotti. Qualche mese fa abbiamo lanciato la prima insulina settimanale al mondo. Chiaramente le nostre penne sono usa e getta, mentre prima un'iniezione giornaliera richiedeva chiaramente uno spreco di plastica che deve essere smaltita. Noi non solo ne abbiamo una settimanale, ma abbiamo anche messo in piedi un sistema di riciclo che si chiama ReMed, in sette città italiane con più di 230 farmacie dove il paziente può riportare queste penne una volta utilizzate e noi le ricicliamo e da questo facciamo svariati materiali", ha concluso.