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(Adnkronos) - I social media ucraini elogiano Melania Trump per aver giocato "un ruolo chiave" nel cambio di passo del marito nei confronti della Russia. L'idea è maturata quando, durante il suo incontro ieri alla Casa Bianca con il segretario generale della Nato Mark Rutte, Trump ha affermato che Melania è stata essenziale nel sottolineare la doppiezza di Vladimir Putin. "Torno a casa e dico alla first lady: ho parlato con Vladimir oggi... Abbiamo avuto una conversazione meravigliosa. Lei ha risposto: Davvero? Un'altra città è appena stata colpita!", ha rivelato il presidente americano. Una conversazione familiare privata (resa pubblica) che, come sostiene il Guardian, lo avrebbe convinto a riflettere sul comportamento sbagliato del leader del Cremlino, tanto da voler annunciare nel corso della stessa giornata una serie di misure in supporto all’Ucraina, tra cui l'invio dei sistemi di difesa aerea Patriot. Ma soprattutto l'ultimatum alla Russia: 50 giorni per un accordo di pace. La dichiarazione del tycoon ha scosso il fronte politico internazionale dando un'accelerata a una situazione incancrenita da svariati mesi, ma soprattutto ha fatto impazzire il mondo dei social media ucraini invasi da post, reel e meme con protagonista Melania Trump, nata nel 1970 nella Slovenia allora ancora Jugoslavia, nelle vesti di pacificatrice o agente speciale. Uno dei meme diventati più virali ribattezza la first lady "Agente Trumpenko", con tanto di cappello a visiera larga, sguardo circospetto e una giacca con l'emblema del tridente ucraino. Che Melania giochi "sotto copertura" all'interno della Casa Bianca e a beneficio di Kiev lo pensano in tanti sul web. Alcuni utenti ucraini hanno ricordato in queste ore quando, già nel 2022, poco dopo l'invasione russa, fu proprio Melania a invitare i suoi follower a donare alla Croce Rossa in favore del popolo ucraino martoriato, sostenendo che fosse "straziante e orribile vedere persone innocenti soffrire". La rivista Business in Ukraine ha confermato il sentiment del web: "Stasera sui social media c'è molto amore per Melania Trump" dopo l'annuncio che gli Stati Uniti avrebbero inviato i sistemi di difesa aerea Patriot in Ucraina.
(Adnkronos) - E' stato pubblicato da Ismea il nuovo numero del report AgriMercati relativo al primo trimestre 2025, che fotografa una congiuntura complessivamente positiva per il settore agroalimentare italiano, a conferma della solidità del settore nonostante il contesto ancora segnato da incertezze economiche internazionali. Il trimestre in esame chiude con un recupero congiunturale del valore aggiunto agricolo (+1,4%) e un incremento dell'indice dei prezzi agricoli alla produzione (+2,3% rispetto allo stesso periodo del 2024), trainato soprattutto dai prodotti zootecnici. Un dato che rappresenta una buona notizia per le aziende agricole, poiché riflette un miglioramento delle condizioni di mercato.Nello stesso periodo, anche la produzione industriale alimentare ha segnato un +1,6%, a conferma del dinamismo della filiera e del rafforzamento della domanda, sia interna che internazionale. Le esportazioni agroalimentari italiane sono salite del 6% su base tendenziale, superando i 18 miliardi di euro, con una forte spinta da comparti chiave come formaggi, vino e caffè. Sul fronte dei consumi, la spesa alimentare delle famiglie italiane è aumentata del 3,8%, con un incremento dei volumi in settori strategici come carne, pesce, lattiero-caseari, frutta e verdura. Si tratta di un segnale importante: il consumatore continua a premiare la qualità e l'origine dei prodotti, nonostante il contesto inflattivo.Anche le aspettative degli operatori agricoli e dell'industria alimentare sono orientate all'ottimismo: il 21% degli agricoltori prevede un miglioramento dell'andamento aziendale nel secondo trimestre, mentre oltre la metà delle imprese dell'industria alimentare prevede un incremento delle vendite. Il direttore generale di Ismea, Sergio Marchi, ha dichiarato: "I dati del primo trimestre 2025 confermano la tenuta e la capacità di adattamento del sistema agroalimentare italiano. Ismea, attraverso il report AgriMercati, continua a offrire uno strumento aggiornato e di analisi trasparente, a supporto delle scelte strategiche di imprese e istituzioni".
(Adnkronos) - “Noi, come Comuni, siamo stati i primi a mettere a terra le potenzialità del Pnrr. Abbiamo realizzato nuove infrastrutture, molte di queste opere sono in corso ma siamo stati tra i primi ad aver rispettato le tempistiche e gli obiettivi del Pnrr”. Lo ha detto Vito Parisi, vicepresidente Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) con delega al trasporto pubblico locale a alla mobilità sostenibile, partecipando alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’, che Anci patrocina, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna a Roma. “Ora bisogna parlare di governance, perché c’è l’infrastruttura, ma ci serve un processo di pianificazione seria, che vada oltre i Pums, i Piani urbani di mobilità sostenibile di cui si sono dotati diversi Comuni. Servono delle agenzie di trasporto - aggiunge - con dei manager che gestiscono il trasporto pubblico, e questo deve avvenire in sede locale e pubblica, come quella dei Comuni. Mi auguro che questo fondo venga rimpinguato, perché le risorse non sono soddisfacenti, e che ci sia un ripensamento”. Le agenzie di trasporto dei medi e piccoli Comuni, rispetto a quelli metropolitani, sembrano aver già individuato modelli virtuosi che, spiega Parisi, potrebbero essere applicati anche alle grandi città: “Mi auguro che quanto prima ci sia una condivisione dei dati al riguardo. Purtroppo, oggi la domanda di trasporto pubblico è basata su un dato storico e non si tiene conto delle evoluzioni che ci sono state, di quello che accade all’interno delle stazioni ferroviarie o con lo sharing dell’automobile piuttosto che delle biciclette. È un sistema che si sta evolvendo, però è importante che la sua governance ritorni in una sede pubblica. L’auspicio è che tutto ciò diventi molto concreto, perché date le tendenze ormai prossime, come la guida autonoma e l’intelligenza artificiale, noi non possiamo subire un processo che rischia di essere nelle mani del privato”.