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(Adnkronos) - Donald Trump intende condizionare gli aiuti degli Stati Uniti all'Ucraina a un accordo sull'export di terre rare, minerali come il litio e il titanio necessari all'industria americana per sfornare componenti strategiche come le batterie delle auto e le turbine eoliche. Il tycoon conferma così il metodo 'transazionale', non ideologico, ma "egoista" secondo il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, con cui il presidente Usa intende procedere anche in politica estera, di difesa e sicurezza. Il 'negoziatore in capo' quindi tratta, dal Messico alla Cina, dal Canada di certo anche alla Russia. E con l'Ucraina, dove però lo aspetta un altro attento negoziatore: Volodymyr Zelensky, nella veste di venditore in capo, ha ritardato la firma di accordi con la precedente Amministrazione per ingraziarsi la nuova controparte che ora chiede, come Kiev prevedeva, il "pareggiamento" dei conti. "Vogliamo fare un accordo con l'Ucraina in cui Kiev potrà assicurarsi quello che diamo loro grazie alle loro terre rare e altro. Chiediamo una garanzia", ha dichiarato il presidente americano lunedì sera alla Casa Bianca, in occasione della firma di ordini esecutivi, dopo la sospensione degli aiuti allo sviluppo degli Usa in tutto il mondo, inclusa l'Ucraina che dipende dal contributo dell'alleato anche per il sostegno ai veterani di guerra e per la rete energetica messa in ginocchio dai raid russi. La sospensione dei programmi di UsAid non investe l'assistenza militare, ha confermato il presidente ucraino Zelensky. Ma Trump non ha mai nascosto la sua riluttanza a continuare a foraggiare lo sforzo bellico ucraino, a suo dire, troppo pesante per gli Stati Uniti. Tanto che in un primo momento, al suo arrivo alla Casa Bianca, aveva provvisoriamente bloccato i trasferimenti di armi inclusi in pacchetti già approvati dalla precedente amministrazione, salvo poi riprendere il flusso lo scorso fine settimana dopo che la Casa Bianca ha accantonato - proprio come ha fatto con i dazi per Messico e Canada, ndr - il piano iniziale di sospendere gli aiuti di qualsiasi tipo a Kiev, secondo quanto hanno spiegato due diverse fonti informate citate da Reuters in un lancio riportato da Meduza. Ma prima ancora della messa in opera della strategia negoziale di taglio muscolare di Trump, in un loro incontro prima delle elezioni di novembre, era stato l'accorto Zelensky a proporre al tycoon le terre rare su cui può contare l'Ucraina, sottolineando che difendere il Paese è negli interessi economici degli Stati Uniti. Zelensky aveva addirittura evitato di firmare accordi di cooperazione per lo sfruttamento delle risorse minerarie e per il trattamento dei minerali estratti con la precedente amministrazione proprio per iniziare da zero con il nuovo presidente. Kiev si limita a chiedere agli Stati Uniti di garantire che i minerali non finiscano in mani russe. Solo lo scorso dicembre - scrive il New York Times - una delegazione del governo ucraino aveva incontrato imprenditori Usa a Washington presentando loro possibili accordi con l'inclusione dell'acquisizione delle licenze di produzione di minerali critici, direttamente o attraverso partnership con i proprietari di licenze. E fonti ucraine citate dal Kiev Times precisano che accordi sulle terre rare con gli alleati sono parte del 'Piano per la vittoria' messo a punto da Zelensky per porre fine alla guerra. In Ucraina ci sono giacimenti di diverse terre rare - di cui al momento il maggior produttore al mondo è la Cina, con il 70 per cento della produzione globale e la Groenlandia, guarda caso, è una regione con grandi riserve ancora da sviluppare - per un valore di migliaia di miliardi di dollari, secondo stime rilanciate dalle autorità ucraine forse troppo ottimistiche data la difficoltà di accedere alle miniere che in molti casi si trovano in regioni del Paese occupate dalla Russia (le forze di Mosca sarebbero riuscite a mettere le mani sull'equivalente di 12mila miliardi di dollari di asset energetici ucraini fino a ora, scrive il Washington Post) o in regioni verso cui le forze di Mosca stanno avanzando, come una delle principali miniere di litio del Paese, a una quarantina di chilometri dal fronte nella regione di Donetsk. Un incentivo per convincere Trump a rendere possibile alle forze di Kiev di mantenere e riprendere il controllo delle miniere. Zelensky si è detto intanto pronto a ricevere "investimenti da aziende americane" nelle terre rare ucraine: "Vorrei che le aziende americane sviluppassero questo settore qui", ha detto, rivelando di aver già discusso con il tycoon dello sfruttamento delle terre rare ucraine. La trattativa ora è aperta.
(Adnkronos) - Si è aperto con il tutto esaurito in termini di partecipazione 'Destination Management domani', il Forum del Turismo 2025 organizzato da Manageritalia Puglia, Calabria, Basilicata in programma oggi e domani, 1° febbraio, presso gli spazi della Fiera del Levante - Padiglione 152. A dare il via alla due giorni di confronti e a fare gi onori di casa è stato Domenico Fortunato, presidente di Manageritalia Puglia, Calabria, Basilicata, che ha introdotti gli interventi di Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia, e di Marco Ballarè, presidente di Manageritalia. Hanno portato il loro saluto all’edizione 2025 del Forum anche Marina Lalli, presidente Federturismo Confindustria, Francesco Caizzi, vicepresidente Federalberghi Italia, oltre agli assessori al Turismo dei Comuni di Bari e Lecce: Pietro Petruzzelli e Giancarlo Capoccia. “Abbiano bisogno di una pianificazione strategica sempre più condivisa tra le regioni del sud ma soprattutto come nazione Italia”, spiega Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia, che prosegue: ”Quando parliamo di turismo non dobbiamo penare solo in chiave di promozione delle destinazione ma ampliare lo sguardo anche alla governance, alla gestione manageriale dei territori e alle competenze necessarie per sviluppare una maggiore internazionalizzazione e strutturazione del prodotto turistico e di conseguenza una più ampia offerta”. “Abbiamo dato avvio a questa due giorni - spiega Domenico Fortunato, presidente di Manageritalia Puglia, Calabria, Basilicata - per rendere ancora più incisiva la sinergia tra tutti gli operatori del turismo affinché si sviluppi una nuova cultura manageriale del settore, di cui il destination manager è solo un’espressione. Una maggiore managerialità è indispensabile per rendere il comparto sempre più parte integrate e determinante dell’economia del Paese. Contribuire con idee e azioni alla crescita dell’economia, oltre a stipulare buoni contratti e supportare i manager nelle sfide professionali, è il compito del sindacato dei dirigenti che rappresenta tutti i manager e le alte professionalità del terziario”. “Il turismo - chiosa Marina Lalli, presidente Federturismo Confindustria - è un settore ancora sottovaluto ma che funziona e dobbiamo potenziare e strutturare meglio. Manageritalia in questo è fondamentale per promuovere la figura del Destination manager e di una managerialità sempre più diffusa per dare agli imprenditori quel supporto in termini di gestione manageriale determinate per fare del turismo un vero settore strategico”. “Non basta il Destination management per fare del turismo un’industria, serve una managerialità diffusa tra i vari operatori e imprese e competenze specifiche”, dice Francesco Caizzi, vicepresidente Federalberghi Italia, che prosegue: ”Apprezzo l’impegno dell’assessorato al Turismo di Regione Puglia che, anche contro l’opinione generale, ha portato il Destination management come elemento d’innovazione nel nostro territorio e che ora vuole andare oltre per governare e dare una maggiore managerialità alla gestione dei territori, dei prodotti e dell’offerta turistica pugliese”. “Il turismo è settore che è sempre andato a rimorchio, senza confrontarsi con il mercato. Il Destination management ha sempre fatto più marketing che management. Post covid si è cercato di recuperare, senza rendersi conto che dinamiche erano cambiate oggi sono tante le complessità da gestire: overtourism e overcrowing, generazioni, cambiamento climatico e stagionalità, educazione turisti, gestione autenticità, home sharing e short rental, esperienzialità, uso tecnologie che richiedono competenze e professionalità diffuse e specifiche della figura del destination manager", chiude Josep Ejarque, Ceo FTourism & Marketing. Ricco il programma del Forum del Turismo che ha fatto registrare la presenza di oltre 250 professionisti provenienti da tutta Italia, pronti ad ascoltare e confrontarsi con più di 40 speaker tra i principali operati pubblici e privati del mondo del turismo. Molto partecipati i 14 tavoli tematici e gruppi di lavoro volti alla creazione, allo sviluppo di destinazioni turistiche sempre più 'smart' capaci di coniugare innovazione, sostenibilità e rispetto del territorio pugliese e del mezzogiorno. Nel corso della prima giornata particolare attenzione è stata posta al turismo pugliese con quattro focus dedicati: 'Alberobello. Pietra Madre' (la città dei trulli e dei comuni associati Polignano, Noci, Castellana Grotte); 'Bari. Hub della Puglia e città di San Nicola'; 'Lecce. Capitale del barocco ed il Salento tra turismo balneare e culturale'; Gargano. Il sistema turistico ed i turismi del Gargano e della Daunia'; 'Matera. La città dei Sassi e i territori a vocazione turistica della Basilicata'. "Secondo i dati Istat (elaborati centro studi Srm - Intesa Sanpaolo) in Italia il turismo è in grado di generare il 6% del Pil italiano e se si include anche l’impatto indiretto e l’indotto, il contributo del settore arriva complessamente all’11%. Gli ultimi dati del ministero del Turismo confermano nel 2024 in Italia una crescita del turismo del +2,3% rispetto all’anno precedente con 458,5 milioni di presenze e 251,5 milioni di presenze straniere con incrementi per tutte le mete: +6,5% laghi, +5,8% campagna/collina, 3,6% città d’arte, +2,5% montagne e aumenti più modesti per mare e termale (fonte Consuntivo Assoturismo 2024)", riferisce la nota di Manageritalia. La giornata di domani sarà dedicata alla valorizzazione del ruolo del Destination manager e all’implementazione della managerialità in tutto il comparto turistico oltre alla necessità di una adeguata preparazione e formazione per i professionisti di domani. A confrontarsi sul tema saranno manager sia pubblici che privati, istituzioni locali enti di formazione perché solo attraverso la messa a sistema di esperienze e competenze si può generare un‘offerta turistica vincente per l’Italia e in particolar modo per le località delle regioni del sud tra cultura, gastronomia, mare e valorizzazione di un territorio resiliente tra innovazione e sostenibilità. Il Forum è organizzato da Manageritalia Puglia, Basilicata e Calabria con il patrocino di: Enit, Anci, Regione Puglia, assessorato al Turismo, Puglia Promozione, Apt Basilicata, Unioncamere Puglia, Università Bari 'A. Moro', Dipartimento Economia Università della Calabria, Comune di Bari, Cfmt e Ada (Associazione direttori d'albergo).
(Adnkronos) - Al via la prima fase di ComuniCiclabili, il progetto promosso da Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), alla sua ottava edizione, che valuta e attesta l’impegno dei territori nazionali nell’incentivare la ciclabilità come modello di mobilità sostenibile. Obiettivo per i prossimi mesi è quello di puntare sul Meridione che ad oggi 'pedala' più lentamente rispetto al Nord: è in quest’area, quindi, che si concentra oggi l’impegno della Federazione. L’iniziativa ComuniCiclabili, che lo scorso anno ha coinvolto quasi 180 Comuni, prevede, in tre appuntamenti, l’assegnazione di bandiere gialle con 'bikesmile' che attestano il miglioramento del benessere urbano e della fruibilità dei territori. Il 2025 si preannuncia particolarmente sfidante e già caratterizzato da importanti novità: Aosta cresce da 3 a 4 bikesmile, meritato riconoscimento agli sforzi compiuti nello sviluppo di infrastrutture e servizi dedicati ai ciclisti. Non da meno sono Mondolfo (PU) e Ascoli Piceno, che conquistano il terzo bikesmile, testimoniando un forte impegno nel sostenere chi sceglie le due ruote. Rocca San Giovanni (CH), Comune attraversato dalla Via Verde dei Trabocchi, fa il suo debutto nel network con 4 bikesmile. Oltre a questi, grazie a una sempre più serrata collaborazione con le amministrazioni locali, ben 20 Comuni hanno rinnovato il loro impegno nella rete delle città bike-friendly. Si tratta di Campo San Martino (PD), Cupra Marittima (AP), Fermo, Firenze, Francavilla al Mare (CH), Gaggiano (MI), Gorgonzola (MI), Lignano Sabbiadoro (UD), Locorotondo (BA), Merano (BZ), Ortona (CH), Ostuni (BR), Pesaro, Piacenza, Serrone (FR), Sestri Levante(GE), Soave (VR), Sovèrzene (BL), Turriaco (GO), Vaglio Basilicata (PZ). L’obiettivo di Fiab per i prossimi mesi è quello di puntare sul Meridione: lo stato dell’arte attuale fotografa, infatti, un’Italia che procede a due velocità. Emerge, in particolare, un significativo divario fra il Nord, dove la fascia orientale è nettamente più virtuosa, e il Sud. La Federazione vuole affrontare queste sfide e colmare le differenze, trasformando la mobilità sostenibile in opportunità e priorità da garantire a tutta la popolazione. “Quest’anno sarà fondamentale concentrarci sulle città meridionali del nostro Paese. Il supporto che vogliamo offrire non coinvolge solo la mobilità ma, ancor prima, la qualità della vita, lo sviluppo turistico e il contrasto alla desertificazione economica e demografica - commenta Alessandro Tursi, presidente Fiab - Il nostro approccio di affiancamento ai Comuni nelle azioni di miglioramento della viabilità urbana, della sicurezza stradale, della qualità della vita e del benessere nei centri abitati, è basato sul confronto costruttivo e sulla condivisione di best practice. Questo virtuoso modello si è rivelato vincente e vogliamo diffonderlo in tutta la Penisola". "Le amministrazioni del Mezzogiorno hanno un'opportunità unica - prosegue Tursi - Le infrastrutture ciclabili richiedono investimenti relativamente contenuti rispetto ad altre opere pubbliche, e con l'avvento delle bici elettriche, anche il tema dei dislivelli, spesso citato come ostacolo, trova una semplice soluzione. Il turismo in bicicletta sta registrando numeri impressionanti e rappresenta un volano economico che nessun territorio può permettersi di ignorare". Il riconoscimento attribuisce ai territori un punteggio da 1 a 5, rappresentato da altrettanti bikesmile sulla bandiera e assegnato sulla base di un’attenta analisi dei molteplici aspetti che interagiscono con la bicicletta quale mezzo di trasporto sostenibile: oltre al cicloturismo, la mobilità urbana, la governance e la comunicazione-promozione. Ogni Comune partecipante riceve non solo un riconoscimento, ma anche preziose indicazioni su misura per continuare a migliorare e progredire nel proprio percorso verso la sostenibilità. I Comuni hanno ancora tempo fino al 15 febbraio per aderire a questa edizione, che prevede altri 2 appuntamenti di ComuniCiclabili in programma a marzo e giugno.